Si racconta che Maometto volò dalla Mecca a Gerusalemme cavalcando un cavallo mostruoso con la testa di donna per arrivare su una piazza di Gerusalemme. Da lì Allah lo fece salire sino in paradiso senza nemmeno farlo scendere dal cavallo mostruoso perché conoscesse il paradiso quando era ancora in vita. Dopo di che ridiscese sulla piazza di Gerusalemme e tornò alla Mecca sempre cavalcando il cavallo mostruoso. E sulla base di questo strampalante racconto mitologico, che gli islamici presero assurdamente per vero, essi pretesero che Gerusalemme dovesse diventare città santa per gli islamici. Ecco un altro motivo, questa volta mitologico, sulla base del quale i palestinesi pretendono ancor oggi che non solo Gerusalemme, da considerare terza città santa dopo la Mecca e Medina, ma anche tutta la Palestina. Come si può ancor oggi credere in simile pazzia? Bisogna avere il cervello reso malato dal Corano, la più grande disgrazia della storia. Che lo si dica nelle varie trasmissioni per chiarire per sempre su che cosa siano fondate le rivendicazioni degli arabi sulla Palestina.
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
giovedì 19 ottobre 2023
IL FOLLE VOLO NOTTURNO DI MAOMETTO DA LA MECCA A GERUSALEMME
Con le parole arabe isrāʾ e miʿrāj (in arabo إسراء ومعراج) ci si riferisce rispettivamente a un miracoloso viaggio notturno del profeta Maometto in sella a ..
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