Fu colui che dopo avere sconfitto i tedeschi in Francia dopo lo sbarco in Normandia voleva che gli angloamericani considerassero da allora come nemico da sconfiggere la Russia con una alleanza con la Germania. Per questo voleva che gli alleati entrassero nella Cecoslovacchia per impedire che fosse occupata dall'Unione Sovietica di Stalin. Purtroppo prevalse la decisione scellerata di Eisenhower che voleva che la Cecoslovacchia fosse lasciata all'Unione Sovietica. Churcill avrebbe dovuto opporsi ad Eisenhower capendo, come dichiaro poi all'ONU dopo la fine della guerra, che "una cortina di ferro era calata sull'Europa". Nella trasmissione di oggi Passatoepresente fu messo giustamente posto in rilievo nelle conclusioni di Paolo Mieli. Riporto da Wikipedia quanto segue. Altrove dichiarò di essere caldamente a favore di un'azione congiunta anglo-americana e tedesca in funzione anti-sovietica, dal momento che a suo dire l'URSS non avrebbe avuto motivo di restare in rapporti amichevoli con l'Occidente una volta crollato il Reich.[17] Sembra che Patton fosse convinto dell'inevitabilità di una guerra contro i sovietici, che ipotizzasse di riarmare subito l'esercito tedesco per impiegarlo accanto agli eserciti anglo-americani e che auspicasse un attacco immediato all'Armata Rossa; egli credeva ottimisticamente di "ricacciare quei dannati russi a Mosca in tre mesi". Patton riteneva pure che gli ebrei si sarebbero opposti ad un'alleanza con i tedeschi e che provassero simpatia per l'Unione Sovietica.[18] Egli avrebbe affermato che l'"influenza semitica nella stampa" mirava a "promuovere il comunismo".[18] Dichiarazioni di questo tenore suscitarono polemiche e favorirono la destituzione del generale da incarichi operativi di comando.[18] Patton fu amareggiato per non aver ricevuto alcun incarico nelle ultime fasi della Guerra del Pacifico, e si rassegnò al suo ruolo di amministratore militare della Baviera.....ad un incrocio la sua limousine Cadillac del 1938 si scontrò violentemente contro un autocarro dell'esercito americano.[20][21] Nessuno rimase ferito tranne Patton che, seduto sul sedile posteriore, fu sbalzato in avanti ed urtò violentemente la testa sul sedile anteriore, rompendosi l'osso del collo. Pur avendo riportato irreversibili e gravi traumi, riuscì a sopravvivere tra atroci sofferenze altri dieci giorni. Mentre sembrava che le condizioni si fossero ristabilite, morì di edema polmonare e congestione cardiaca, alle 17.45 del 21 dicembre 1945, all'età di sessant'anni.[20] La sua morte ha originato ipotesi di un complotto per eliminarlo, a garanzia del patto di Jalta.
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