domenica 4 agosto 2024

IL MONDO AL ROVESCIO: CRUDELTA' INENARRABILI CONTRO GLI ANIMALI

Ho visto su La7 entro la trasmissione Eden di Licia Colò l'intervista a Giulia Innocenzi, che ha fatto vedere un tremendo lager, un orrido capannone con luce artificiale,  in cui sono stipate migliaia di galline. Uno della associazione della Innocenzi era riuscito a infiltrarsi dentro il lager facendosi assumere come impiegato per poter filmare le incredibili crudeltà che egli stesso dovette porre in atto per qualche ora, macellando le galline feritesi tra loro a causa dello spazio in cui sono ammassate, nonché quelle malate e infine quelle che non avevano raggiunto una altezza sufficiente perché poi, poste in un nastro trasportatore, il loro collo doveva raggiungere l'altezza della lama che taglia loro il collo. E l'UE finanzia questo orride crudeltà. In Israele sono riusciti a far nascere galline senze penne cambiando il loro DNA per evitare la perdita di tempo e la fatica dello spennamento. Ma in Israele hanno anche inventato la carne sintetica prelevando cellule somatiche che vengono poi fatte crescere ricavando carne senza uccidere l'animale da cui le cellule sono state prelevate. I soliti cultori delle tradizioni culinarie si sono subito opposti in Italia, e non so se anche nell'UE, a questa pratica per soddisfare i carnivori che, non soltanto non rinunciano a mangiare pezzi di cadaveri che essi chiamano bistecche, ma ritengono che la vera carne debba essere tratta da animali uccisi. "Pasticceri  di cadaveri" aveva definito i cuochi il grande storico e filosofo neoplatonico Plutarco  nel suo De esu carnium (Del mangiar carne). La gente che mangia carne appartiene ad una lurida massa di impostori che rimuove dalla coscienza da quale tremenda crudeltà deriva quel pezzo di cadavere di cui si ciba. Plutarco considera che gli uomini che mangiano carne sono peggiori degli animali predatori perché il predatore non alleva le sue vittime ma ne uccide una per poter sopravvivere non potendo cambiare la sua propria natura di carnivoro. Ma l'uomo non ha un organismo che lo possa far ritenere un animale carnivoro. Basta considerare che già Rousseau in una nota del Discorso sull'origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini aveva notato che la dentatura degli animali carnivori è priva degli incisivi assai pronunciati che essi hanno perché necessari per poter strappare lembi di carne dalla loro preda, e inoltre la lunghezza dell'intestino che nell'uomo può raggiungere persino la lunghezza di 12 metri, al contrario di quella degli animali carnivori la cui lunghezza è assai corta per poter espellere in breve tempo le feci che ristagnano nell'intestino. Oggi si sa che, nonostante ciò, gli animali carnivori non sono preservati da morti dovute allo sviluppo di sostanze cancerogene. Gli animali erbivori non sono soggetti a tumori. Questo era stato rilevato dal noto oncologo, vegetariano, Umberto Veronesi, che in più di una trasmissione domandava agli ascoltatori da dove il toro traesse la sua forza, pur essendo notoriamente vegano. E così pure ci si domandi da dove tragga la sua forza il cavallo. L'uomo ha un folle organismo che si è costruito culturalmente e non naturalmente. Gli animali carnivori mangiano cruda la carne al contrario della specie homo, che incominciò a nutrirsi di carne solo per ragioni di sopravvivenza, limitandosi, come homo abilis, e come tale preda dei carnivori, a nascondersi alla vista dei predatori,  per poi nutrirsi di quei resti di carne che gli animali carnivori lasciavano dopo essersene nutriti. Solo con l'homo erectus, e con la scoperta del fuoco, si ha il passaggio dell'uomo da animale preda ad animale predatore, da animale naturale ad animale culturale, che imparò a cuocere la carne delle sue prede per una più facile masticazione, d'altronde favorita dai suoi possenti molari, di cui sono privi i carnivori. L'aumento enorme della popolazione umana nel XX secolo fu la causa dell'invenzione degli enormi allevamenti cosiddetti intensivi. All'inizio del XX secolo la popolazione umana mondiale era un po' meno di 2 miliardi. Gli animali vivevano liberi prima di essere ridotti in cadaveri. L'aumento esponenziale della popolazione portò agli orridi campi di concentramento di fronte ai quali persino quelli nazisti possono essere considerati meno crudeli. Questi lager per animali non umani producono il 14% di tutte le emissoni che vanno a costituire il cambiamento climatico. E poi si ha la faccia tosta da parte dell'UE di voler favorire una green economy trascurando che non esiste solo l'inquinamento ambientale prodotto dall'uso di combustibili fossili, ma anche quello prodotto dai crudeli allevamenti intensivi. Questa massa di politici appartiene alla più alta e schifosa massa di impostori, diseducatrice nei confronti di quei popoli che pretendono di governare per educarli, mentre dovrebbero essere educati i politici. E' proprio il caso di domandarsi, parafrasando ciò che si domandava il poeta latino Giovenale nella VII satira riferendosi all'abitudine dei signori di far custodire le loro mogli in loro assenza: chi custodirà i custodi? Allo stesso modo bisogna domandarsi: chi educherà gli educatori? Le associazioni animalistiche purtroppo non hanno la forza per opporsi ad una politica che si fa complice delle crudeltà inflitte agli animali e che  spudoratamente le giustifica facendosi complice degli interessi economici degli allevatori di morte. Non bastano le pur benemerite iniziative come quelle della Innocenzi per rendere pubbliche le crudeltà da cui derivano quei pezzi di cadaveri di cui si nutrono gli uomini. Occorre un'azione di forza che demolisca scientificamente una politica che dice di voler salvare le tradizioni alimentari, facendosi così complice degli interessi economici di coloro che si arricchiscono con gli allevamenti di morte.                                            

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