Io non volevo nascere. E' il titolo di un mio libro (2010). Non nascendo non mi sentirei condannato a morte. Siamo in un pianeta senza poter avere una conoscenza di come esattamente si siano formate le prime molecole con i primi amminoacidi e la prima formazione dell'RNA (con una sola elica) che ha preceduto la formazione del DNA (con doppia elica). Sembra che tutta l'evoluzione sia avvenuta dopo tre miliardi di anni, nel corso dei quali la Terra era abitata solo da batteri e alghe azzurro-verdi. Se vi fosse stata una finalità nell'evoluzione naturale questa non avrebbe avuto bisogno di attendere tre miliardi di anni perché casualmente si formasse la cellula eucariotica derivata dalla fusione di due cellule monocariotiche dei batteri e delle alghe azzurro-verdi. Senza la cellula eucariotica non vi sarebbe stata tutta la successiva evoluzione. Ciò rende impossibile il pensare che ultimo scopo dell'evoluzione naturale fosse la formazione di una specie chiamata homo (dal latino humus, terra). La superbia umana è antiscientifica se si considerano tutte le specie, circa il 98%, che sono scomparse ancor prima che apparisse l'australophitecus, da cui è derivato l'homo. Morremo tutti senza sapere se vi sia una forma di sopravvivenza dettata dalla boria umana che ha fatto credere che l'homo sia il fine e la fine di tutta l'evoluzione. Sono considerazioni tratte dalla notizia del coraggio che ha avuto la donna che ha chiesto di porre fine alle sue sofferenze. Le religioni sono nate tutte dalla paura della morte. Ma sono nate tutte in secoli di ignoranza. Oggi nessuna religione potrebbe nascere perché l'evoluzione lo vieta. Se si riflettesse su ciò non continuerebbero ad esistere le religioni, soprattutto quelle abramitiche.Tutte le malattie hanno origine dalla casuale formazione degli amminoacidi, e dunque dalla assoluta mancanza di una finalità nell'evoluzione naturale. Quale sarebbe stato l'unico vero, inconfutabile miracolo al posto di quelli narrati nei Vangeli? L'avere scritto su una pietra, oppure in uno dei manoscritti del Mar morto trovati nelle grotte di Qunram la formula di Newton della gravitazione universale. Nessuno l'avrebbe capito, forse l'avrebbero preso per pazzo, come fu preso per pazzo l'astronomo Aristarco di Samo, che ebbe l'ardire di porre il Sole, e non più la Terra, al centro del sistema astronomico, guadagnandosi l'appellativo di Copernico dell'antichità. Solo una mente divina, come quella che avrebbe dovuto avere Gesù nel suo presentarsi come figlio del dio dell'Antico Testamento, prevedendo il sistema eliocentrico con le ellissi empiriche di Keplero, da cui Newton trasse la formula della gravitazione universale. Oppure le formule, comprensibili anche da chi non è matematico, della relatività ristretta. Non quelle della relatività generale che richiedono una conoscenza specifica. Cara Laura, ti ammiro per il tuo coraggio. Non so se tu fossi veramente credente. Io mi spavento al pensiero che, divenendo immortali dopo la morte, non possiamo più morire. Mi spaventa una eternità che non riesco a raffigurarmi perché non riesco a concepirla priva di progetti che solo una vita terrena può far nascere.
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