Se questo individuo fosse stato veramente figlio di Dio avrebbe dimostrato di esserlo non con le favole dei suoi miracoli, tra cui, massimo, la sua resurrezione. Infatti non si può credere ai racconti degli altri. Altrimenti dovremmo credere anche a tutte le favole. La storia è scritta sulla base dei documenti e sulla base di un'analisi comparativa di essi perché non esistano contrasti o contraddizioni. Nessuno crede più agli dei delle culture pagane. La loro esistenza non è documentata dal fatto che gli antichi vi credessero. E allora perché dovremmo credere alle favole dei Vangeli? Se Gesù, di cui non si saprà mai chi veramente sia stato, avesse voluto dimostrare la sua natura divina e perciò la sua onniscienza avrebbe avuto solo un mezzo sicuro. Scrivere su una pietra o più pietre la formula di Newton sulla gravitazione universale oppure quella della relatività ristretta e generale di Einstein. Aggiungendo che la Terra è un pianeta e non il centro del mondo. Molti l'avrebbero preso per pazzo e magari sarebbe stato messo a morte per blasfemia. Ma che doveva importargliene? Tanto già sapeva che sarebbe morto in croce e poi sarebbe risorto. L'astronomo Aristarco (III secolo a. C.) fu definito il Copernico dell'antichità. Accusato di empietà fu costretto a fuggire mettendosi in salvo per avere concepito per primo un sistema eliocentrico. La storia gli diede ragione. Se Gesù avesse detto che tutta l'astronomia di allora era sbagliata e avesse aggiunto una formula matematica fondamentale riguardo alla struttura astronomica del mondo, allora non vi sarebbero stati dubbi. La forza di attrazione è direttamente proporzionale al prodotto delle due masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza essendo K la costante della proporzionalità. Ma non lo disse. Se era figlio di Dio era figlio di un dio imbecille. Che è un ossimoro. Ancora più imbecilli coloro che credono alle favole scritte su di lui.
professore,
RispondiEliminala parte peggiore di tutta la religione cristiana è la grazia. nell'antica roma la grazia la concedeva l'imperatore in via straordinaria a chi era già stato condannato. per salvarlo. san paolo ha adattato questo concetto alla sua religione. in pratica, tu puoi fare quello che vuoi. in vita puoi essere un mostro disumano. ma se a un certo punto - non necessariamente il punto di morte - ti converti, allora dio ti concede la grazia e ti salva. uno schifo. è un concetto offensivo verso un laico che ha seguito la legge morale per tutta la vita. laico che - secondo la logica paolina - finirebbe all'inferno. quasi quasi mi faccio islamico !
saluti,
marco
Non è così. La Lettera ai Romani di S. Paolo, documento fondamentale del cristianesimo, più dei successivi Vangeli, è contraddittoria perché da una parte vengono valutate le opere e si aggiunge che anche i pagani si sarebbero salvati se avessero rispettato la "LEGGE NATURALE ISCRITTA NEI LORO CUORI". Dall'altra si afferma che, poiché Dio è libero, non dipende dalla volontà degli uomini e perciò dalle loro opere. Pertanto Dio ha già stabilito chi si salverà. E' questa seconda tesi che verrà fatta propria da Agostino, involontario ispiratore della Riforma protestante (Lutero e Calvino) che ha svalutato completamente le opere. E' la nota dottrina della predestinazione. Il fanatico Agostino aveva anche aggiunto che fuori della Chiesa vi sarebbe stata solo "massa dannata" (sic!). Ma allora a che serviva appartenere alla Chiesa se già era stato stabilito dall'eternità chi si saebbe salvato? S. Tomaso aveva cercato di sanare la contraddizione di S. Paolo dicendo che le opere erano importanti per la salvezza e che la grazia (gratuita) serviva a predisporre ad opere di bene. Ed aveva sostituito alla predestinazione la PRESCIENZA: Dio conosce il futuro ma non condiziona la volontà umana. Non la determina con la predestinazione. Dante farà propria nella Divina Commedia la tesi di di S. Tomaso. Un vero guazzabuglio che dimostra che anche il Dio cristiano è stato partorito dalla mente malata ebraica.
RispondiEliminaA parte l'intrinseca buffonata della "passione e morte" di nostro Signore (mo' mi ammazzano, mi faccio ammazzare, ma dopodomani torno e vi faccio un culo così - ma poi Gesù, che doveva essere morto, si risuscitò da se stesso o con l'aiuto o in combutta di Padre e Spirito Santo?) resta il fatto che il presunto Risorto si mostrò solo ai suoi amici e solo alcune volte (l'apparizione nel tempio, i discepoli di Emmaus ecc.) per "salire poi al cielo" (con l'aerostato o semplicemente librandosi?). Insomma, la logica vorrebbe che si mostrasse a tutti, che dimostrasse di essere il Gesù crocifisso, morto e risorto. Sarebbero rimasti tutti a bocca aperta, l'avrebbero adorato (più probabile però che pensassero: allora non era davvero morto!). Invece fa tutto di nascosto, cioè si rivela solo agli amici, e al povero Tommaso scettico dice: tu hai creduto perché hai visto e toccato, beati quelli che crederanno senza aver visto! E gli altri la peste li colga! Ma che discorsi sono, che comportamenti sono? Lodare quelli che credono sulla parola, e condannare chi fa uso della ragione e si mostra scettico! Sta' a vedere che dobbiamo credere a tutte le sciocchezze, a tutte le storielle che ci raccontano.
RispondiEliminaIn India c'è la tomba di Gesù Cristo. Naturalmente il Vaticano smentisce. Ma si potrebbe anche credere o ipotizzare che Gesù non fosse davvero morto dopo il supplizio (improbabile però) e che ripresosi abbia tagliato la corda e sia andato a missionare lontano da Israele arrivando persino in India. Quante belle storie!
La storia, anche la grande Storia, non è che un racconto più meno credibile, pieno di lacune (è impossibile sapere tutta la verità sul passato). Come può allora un racconto lacunoso, e piuttosto inverosimile, condizionare tutta la mia vita? Come può dipendere la mia felicità terrena ed eterna da qualche storiella del passato? Ma la Legge della natura è la stessa da miliardi di anni, la luce viaggia sempre alla velocità di circa 300'000 km al secondo. E le nostre vite dipendono dalle immutabili leggi della natura più che da tante, magari anche belle e divertenti storielle. E i soldi piacciono tantissimo anche al Vaticano.
Non parlò persino un papa, non ricordo più quale, forse Bonifacio VIII, della "favola di Cristo"?
Si rifletta anche su questo: quando uno muore davvero dopo pochi minuti il cervello subisce danni irreversibili e comincia il processo di disfacimento dell'organismo. La materia di cui siamo composti subisce mutamenti in base alle leggi della fisica e della chimica. In caso di resurrezione cosa avviene o avverrebbe? Molecole e atomi dell'organismo vanno istantaneamente a riprendere il proprio posto nei singoli organi invertendo la rotta oppure il corpo è di nuovo intatto all'istante come se niente fosse avvenuto - miracolosamente appunto? Di morti e resurrezioni è piena la storia (non si racconta soltanto della resurrezione di Cristo - anche Ercole "patì, morì e resuscitò il terzo giorno"). Ovviamente per i credenti quella di Ercole è solo una balla. Solo Gesù è davvero morto e risorto, "ha vinto la morte". Seeeee .... "Che bella cosa la fede", diceva papa Giovanni XXIII. Già, ti risparmia di pensare o ti dice cosa e come devi pensare: è tutto più facile, le contraddizioni sono solo apparenti o tentazioni del demonio.
RispondiEliminaNel XVIII secolo il Vaticano era contrario all'illuminazione notturna e alla costruzione di ponti. Chissà, avrebbero potutto facilitare la libertà di movimento e la diffusione della menzogna ...
Il mio regno non e' di questo mondo..piu'alieno di cosi'.l'invasione c'e"stata.pero' silenzio altrimenti scatta l'inquisizione.
RispondiEliminaVolevo soltanto far notare che fra tutti i cosiddetti miracoli e guarigioni miracolose operate da Gesù e anche in seguito dai santi su intercessione di Dio (secondo la Chiesa), non è mai avvenuto e secondo me non avverrà mai, perché incompatibile con le leggi di Fisica, la ricrescita di un arto o di una parte amputata del corpo umano. Tra l'altro i cosiddetti miracoli avvengono anche nell'ambito di altre religioni, soprattutto quelle orientali, ma anche da concezioni pseudo-filosofiche, come il buddismo, e da molto tempo prima di Cristo, operate da uomini. Gesù stesso ammetteva che ogni uomo può fare miracoli purché abbia grande fede. Io penso che ad esempio le guarigioni ritenute miracolose si possono spiegare con l'influenza mentale di una o meglio di tante persone che convergono la loro energia mentale verso il soggetto che si intende guarire e non per quello che si dice, cioè le preghiere a Dio. Comunque tante altre cose che oggi ci sembrano inspiegabili col progredire delle scienze e in particolare con la fisica quantistica che già sta dando delle risposte a tanti fatti che in passato si ritenevano inspiegabili o prodigiosi, secondo me saranno spiegati.
RispondiEliminaAnton
Antonin artaud disse:maledette tutte le religioni.ci hanno rubato il bene piu'prezioso:l"anima.
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