Di fronte a queste crudeltà non riesco a commuovermi alle notizie di cronaca nera. L'omicidio è dettato da un odio o da spirito di vendetta o da interesse economico (come soprattutto nelle organizzazioni a delinquere). Ma quando si tratta di crudeltà nei confronti di animali non esistono motivazioni di alcuna sorta. Si tratta di crudeltà fine a se stessa. E tuttavia le leggi umane, dettate sempre da una schifosa perdurante concezione antropocentrica, non prevedono la galera per individui che dovrebbero essere considerati sotto il livello dell'animalità. Se si arriva a non avere alcun rispetto giuridico o sentimento di pietà nei confronti di esseri che non sono colpevoli di alcun reato, come gli animali non umani, allora non si parli in questo caso di esseri umani. Essi stanno sotto il livello dell'animalità perché la crudeltà è solo propria di individui che solo biologicamente appartengono alla specie umana. Come può la legge considerarli umani e non subanimali? Una legge non antropocentrica dovrebbe usare in questi casi la legge del taglione.Vi risparmio le terribili immagini di cani in Cina appesi a ganci come in un mattatoio. Se avete coraggio scrivete su Google festival della carne di cane.
11 ore fa - Quello che è accaduto nell'oasi di SOS Natura Veneto ONLUS, ci dovrebbe far rabbrividire e indignare tutti. Sono stati uccisi brutalmente un .
Veritas vincit: Fare il male per il gusto di farlo - Freeanimals
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Da Freeanimals
4 commenti:
Nel
mio blog un volgare commentatore, un subanimale, ha detto che gli
animali sono stati uccisi da un branco di volpi. Da dove ha tratto
questa versione? Lo chiedo anche a Roberto Duria che ha il mio indirizzo
email. pietromelis.blogspot.com
RispondiElimina
Ieri sera apprendevo dal sito 100x100 animalisti la notizia dei poveri animali massacrati in quel rifugio di Spinea (Venezia) e ho visto un video su youreporter dove il gestore mostrava l'accaduto.
RispondiEliminaMi sono sentita male come accade sempre quando succedono certe cose.
Ma stamane al mal d'animo si è sostituito L'ODIO.
La giustizia è ancora a livelli paleolitici, dato che non considera l'uccisione degli animali come dovrebbe, buttando in galera questi figuri (io andrei anche oltre e li manderei alla pena di morte).
Di gente così non solo si può fare a meno ma SI DEVE estirparli dalla società perché nocivi, autentiche pustole infette che possono solo nuocere.
ODIO l'umano capace di commettere simili nefandezze, ODIO questa società imbecille di falsi buoni che invece trovano più "chic" frignare se affonda un barcone nel mare.
Cecilia
Forse perche'chi fa le leggi sono mangiacreature innocenti che non meritano nessuna protezione.siamo noi che dobbiamo difenderli e non aspettare che un politico mangiasalsiccia faccia una legge pro anima-li.e'semplice utopia.
RispondiEliminaCecilia, COGLIONA, e' stato un branco di volpi.
RispondiEliminaFAI IL PROCESSO ALLE VOLPI IDIOTA.
LA NATURA E' MOLTO PIU' VIOLENTA DELL'UOMO, PEZZO DI MERDA IGNORANTE.
L'UOMO E' SUPERIORE ALL'ANIMALE.
ma siccome voi siete evidentemente a livello animale, siete appunto subumani, quelli che pochi anni fa andavano semplicemente gassati.
La brutalità umana nel commettere un assassinio animale, è dovuta alla debolezza interiore del carnefice nel commettere l'atto e misurarsi con la sofferenza della vittima. Più una persona è empaticamente incapace di commettere l'atto più l'assassinio sarà violento e brutale. Una sorta di meccanismo di difesa che s'innesca. La violenza e la ferocia del gesto è dettata dal porre fine nel brevissimo termine le sofferenze del malcapitato. Eccetto professionisti del settore, macellatori o cacciatori che sanno come uccidere, per tutti gli altri vale la regola che più sarà veloce l'atto dell'uccisione più sarà violenta la sua esecuzione. Più sarà veloce la morte dell'animale, tanto più sarà giudicata etica la sua morte; mentre l'unica giustificazione etica della morte dell'animale accettata dall'80% della società (costituita da mandanti) è uccidere per nutrirsi.
RispondiEliminaprofessore,
RispondiEliminala cultura - chiamiamola così ! - antropocentrica vede l'uomo superiore all'animale e quindi gli da il diritto di comportarsi come il più sadico degli assassini senza prevedere pena alcuna ( o pene molto ridotte, ma solo da noi in occidente ) per chi uccide un animale perché si tratta, appunto, di uccisioni di animali.
ma questa è una morale doppia e contradditoria. chi vuole l'uomo al centro del mondo parla anche di sentimenti di pietà e rispetto. e dunque questi sentimenti valgono solo per l'uomo ? secondo quale principio ? non sarebbe il caso di affermare - finalmente - che anche l'animale è un essere senziente con le sue emozioni ? e dunque con i suoi diritti ?
saluti,
marco
Cara Cecilia, ero incerto se pubblicare quanto ha scritto un subanimale che evidentemente scarica su un branco di volpi quanto risulta fatto da individui che dovrebbero fare la stessa fine, come questo stesso subanimale vigliacco che si nasconde nell'anonimato. Se si fosse trattato di volpi si sarebbero trovati segni diversi di morte, con ferite e ammanchi di carne. Invece tutti gli animali mostravano segni di colpi di bastone e le anatre decapitate non potevano essere state decapitate da volpi. Purtroppo esistono individui schifosi la cui vita, come quella di questo schifoso individuo, lo ripeto,vale meno di quella degli animali uccisi. L'uso stesso dei termini volgari ed offensivi ne accentuano la sua schifosa subanimalità. Per un individuo come questo dovrebbe valere la legge taglione.Fargli fare la stessa fine. Che sparisca dai commenti questo lurido individuo perché non avrà più spazio. Saprei riconoscerlo anche sotto anonimato. Quanto alla morte degli animali uccisi dai macellatori debbo ripetere che quasi tutta l'umanità è costituita da impostori che, mangiando carne, sono i mandanti dei macellatori, e credono di avere le mani monde di sangue mentre le hanno più sporche di quelle dei macellatori. Il mandante di un assassino è colpevole quanto l'assassino. Si noti come l'uso del termine "macellaio" abbia avuto sempre un significato dispregiativo. E tuttavia coloro che che mangiano carne non si accorgono che in questo modo disprezzano anche se stessi.
RispondiEliminaQuesta notizia mi ha fatto molto male. Quel povero uomo che accudiva gli animaletti ammalati piangeva.... L'unica cosa che sono riuscita a pensare è stata che certi mostri vanno giustiziati e io lo farei volentieri.
RispondiEliminaProfessore, ha fatto bene a pubblicare il commento di quel soggetto.
RispondiEliminaNon mi ha offeso perché è troppo cretino, e l'offesa è tale se espressa da una persona intelligente, ma non è il caso di quell'anonimo, per cui non merita ulteriore attenzione da parte mia.
Cecilia
Sono rimasto schifato dai vergognosi insulti a Cecilia, che peraltro apprezzo e seguo con interesse nel suo blog. Ha fatto bene comunque a pubblicare i versi di questo individuo. Sono opera di informazione sulla qualità di certa gente. Penosa a dir poco.
RispondiElimina..."quelli che pochi anni fa andavano semplicemente gassati". Ma che bel pensiero gentile! Mi è parso di cogliere appena un velato accento nazista. Certo che se la superiorità dell'uomo è rappresentata da questo troglodita (dai toni, sicuramente cacciatore o allevatore), gli animali possono andare fieri di non appartenere alla nostra specie. Ma per fortuna abbiamo lodevoli eccezioni come Cecilia, il prof. Melis e tanti altri, che fanno ben sperare in un futuro migliore. La violenza appartiene sempre all'uomo, gli animali carnivori non fanno altro che obbedire al proprio istinto. Siamo noi ad aver inventato la tortura, le guerre, i mattatoi, le prigioni per animali chiamate zoo, lo sterminio sistematico e brutale di miliardi di creature inoffensive. Purtroppo in queste aberrazioni l'uomo è campione assoluto.
RispondiEliminaA Francesco e all'anonimo delle 11.33, grazie per la solidarietà nei mei confronti;
RispondiEliminaindividui come quel soggetto sono solo dei frustrati. Offendersi non ha senso perché troppo sciocchi.
Cecilia
Piena solidarietà a Cecilia per il vergognoso e intollerabile attacco fatto a lei ma anche a tutte le specie animali, scritto da un inqualificabile e vile anonimo.
RispondiEliminaAnton.