In realtà non paghiamo loro le vacanze perché non si tratta di vacanze. I turisti pagano lasciando i soldi in Italia. Non si fanno pagare. Qui si tratta di pagare con le nostre tasse il mantenimento di masse di gente per un tempo illimitato, senza fine. Soluzione? Incominciamo a liberarci del BOMBA il 4 dicembre.
domenica 6 novembre 2016
Vogliono che scorra sangue per le strade
Testo di Paolo Sensini
Viviamo in uno spazio-tempo decisamente folle. Prima ci dicono che i
"migranti arrivano per svolgere i lavori che gli italiani non vogliono
più fare", e non che magari questi ultimi non sono disposti ad accettare
stipendi da fame come invece un immigrato del Terzo Mondo. Poi
raccontano che i "migranti servono perché ci pagheranno le pensioni", e
al medesimo tempo il governo Renzi chiede una deroga da 4,6 miliardi di €
all'Unione Europea, che vuol dire ulteriori tasse ai contribuenti
italioti, per "l'accoglienza dei profughi". Dunque, lasciando da parte
tutti gli altri aspetti del problema, non ci vuole molto a capire che la
tratta degli immigrati è un buco nero che inghiotte somme gigantesche.
Secondo la Fondazione Leone Moressa, gli immigrati costano infatti ogni
anno il 2% della spesa pubblica, cioè circa 16,6 miliardi. A questo, se
guardiamo i dati forniti da Bankitalia, vanno poi aggiunti i soldi che
gli stranieri mandano nei loro Paesi che ammontano a circa 5,2 miliardi
ogni anno. Dunque qual è il beneficio di queste "risorse", come ci
ripetono con ossessione compulsiva i mezzi di distrazione di massa?
E infine, ciliegina sulla torta, su
mandato del ministero degli Interni, i prefetti hanno iniziato a
requisire le proprietà private dei cittadini per distribuire
capillarmente su tutto il territorio giovanottoni africani facendo
arricchire coop, mafie e onlus paragovernative. Cosa inaudita e
ingiustificabile anche dopo catastrofi naturali, che pure abbiamo sotto
gli occhi. Credevamo in passato di aver già visto di tutto e di più, ma i
vecchi democristiani a confronto di questi sciacalli erano - si parva
licet - persone rispettabili. I golpisti al governo vogliono che scorra
sangue per le strade, e forse presto saranno esauditi.
Questi migranti oltretutto spesso sono anche disposti a farsi sfruttare senza un minimo di dignità personale, ma poi gli italiani passano per essere quelli che non vogliono fare lavori pesanti, ma in realtà hanno solo un più accentuato amor proprio e quindi rifiutano condizioni di semischiavitù o addirittura di conclamato asservimento. Si denuncia il loro sfruttamento, ma essi lo accettano, quindi alla fine lo scelgono. Non ci si può aspettare molto da popoli indietro anni luce da noi in tema di diritti umani, di rispetto per la persona, mentalmente sono al livello dei barbari rispetto ai civilizzati (per l'epoca) romani.
RispondiEliminaInoltre molti di loro delinquono e costituiscono un problema per un'ordinata e serena convivenza civile.