martedì 4 aprile 2017

PROIBITO (DA CHI?) CHIAMARLI ZINGARI

Ormai debbono essere chiamati rom, al massimo nomadi anche se non lo sono più perché sono diventati fissi. Che cosa vi sia poi di offensivo nel chiamarli zingari, se essi stessi si chiamano tali, non l'ho mai capito. Come bisognerebbe inoltre chiamare le "danze zigane" a cui si ispirò il giovanissimo Brahms nelle sue 21 danze ungheresi? "Danze romiane"? Non ci si rende conto del ridicolo. I rom fanno parte di una galassia di popolazioni originarie dell'India ed avente una lingua indo-aria chiamata romanì. Pertanto i rom sono una delle tante etnie di queste popolazioni. E invece si è preteso di prendere la parte per il tutto chiamando rom tutte queste diverse etnie. Oggi bisognerebbe chiamarli peggio, e non rom. Non sono integrabili. Rubano anche cani (se non se li mangiano) e poi chiedono il riscatto. Ecco un crudele episodio. Molti di essi non hanno cittadinanza italiana, e tuttavia non vengono rispediti nel loro Paese di origine (dove non li vogliono). E così bisogna tenersi questa spazzatura umana.  Il loro mestiere più redditizio è il furto, specialisti nel furto del rame dai binari dei treni e delle auto, oltre all'accattonaggio. 

La dura vita delle gattare




Lo scorso martedì, come ogni giorno da alcuni anni a questa parte, la volontaria Marcella si è recata presso l’isola ecologica di via Case Bruciate a Castelnuovo Rangone per portare da mangiare e accudire la colonia felina di 18 gatti che vi risiede. Non trovando più uno degli animali, assente da qualche giorno, la signora si è messa alla ricerca spostandosi verso lo spazio che si trova tra l’isola ecologica e il campo nomadi adiacente. Durante la ricerca sono saltati fuori due ragazzi che prima l’hanno insultata e bersagliata con alcuni sassi, poi uno di loro si è avvicinato e dopo averle rubato il cellulare ha iniziato a colpirla con violenza. Fortunatamente un giovane di passaggio ha assistito alla scena ed è intervenuto, facendo desistere l’aggressore. Marcella è stata accompagnata al Pronto Soccorso per un colpo ricevuto al naso (prognosi di 7 giorni), mentre in via Case Bruciate sono arrivati i Carabinieri per chiarire l’accaduto. A quanto pare l’aggressione da parte di un esponente della comunità nomade sarebbe dovuta al fatto che chi risiede non tollera la presenza della colonia felina e di conseguenza della volontaria che la sfama.

I rom gli occupano la masseria
Luigi abbandonato dallo Stato



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