giovedì 31 maggio 2018

L'ABUSIVO DEL QUIRINALE

Come può un presidente della Repubblica continuare a rivestire la carica pur essendo un abusivo perché ha perso la maggioranza parlamentare che lo aveva eletto? E ciò a parte la considerazione che egli non ha il potere di porre dei veti sui nomi dei ministri, che deve accettare perché proposti dal presidente del consiglio designato dalla maggioranza, contro cui non può andare. Non si tratta nemmeno di conflitto di poteri, che implicherebbe un potere di entrambe le parti in conflitto. Mattarella infatti non ha il potere di opporsi alla maggioranza parlamentare. Il presidente della Repubblica non ha il potere di indirizzare la politica della maggioranza. Che il Mattarella sia andato oltre i suoi poteri lo dicono due costituzionalisti come Valerio Onida (ex presidente della Corte Costituzionale) e Lorenza Carlassare. Se Salvini rinuncia a Savona perde la sua credibilità e si arrende ad uno che occupa abusivamente il Quirinale.     

La costituzionalista Carlassare: “Mattarella non poteva mettere il veto ...

temi.repubblica.it/.../la-costituzionalista-carlassare-mattarella-non-poteva-mettere-il-veto-...
12 ore fa - intervista a Lorenza Carlassare, di Silvia Truzzi, da il Fatto quotidiano, ... una dei nostri costituzionalisti più autorevoli – risponde al telefono con ..

Savona, costituzionalista
critica la scelta del Colle
"È andato oltre la Carta"


Che Mattarella (incredibilmente fu nominato componente della Corte Costituzionale pur non avendo benemerenze di giurista) vada a leggersi il seguente Manuale.
“Il Presidente della Repubblica ha un ristretto margine di discrezionalità nella scelta del Presidente del Consiglio (mentre non ne ha alcuno nella scelta dei ministri, formalmente demandata al Presidente del Consiglio), proprio perché egli dovrà tenere nel debito conto le indicazioni che gli vengono date da parte di coloro che sono gli interpreti della volontà e degli orientamenti del Paese e delle forze politiche rappresentate in Parlamento” (T. Martines - G. Silvestri, Diritto costituzionale, Milano, 2017, pag. 367).
Sentite che cosa ha detto in contraddizione con ciò che ha fatto ponendo il veto su Savona. 

mattarella riceve una domanda scomoda da un giovane ... - YouTube

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martedì 29 maggio 2018

PERCHE' MATTARELLA SE NE DEVE ANDARE IN BASE ALLA COSTITUZIONE

Sopra la Costituzione sta il potere assoluto della sovranità del popolo. Infatti la stessa Costituzione prevede all'art. 138 che la Costituzione possa essere cambiata con i 2/3 dei parlamentari o con la maggioranza semplice salvo referendum confermativo (e qui la Costituzione è manchevole perché non prevede il quorum del 50% dei votanti). Dunque il legislativo ha un potere superiore a quello della Costituzione. E' alla luce di questa considerazione che deve essere letto l'art. 92 della Costituzione. Se Salvini e Di Maio avessero avuto le palle al veto di Mattarella su Savona  avrebbero dovuto rispondere: NO, te ne devi andare tu se non sei d'accordo. Mattarella poteva solo proporre un altro ministro per l'economia, ma non poteva imporsi contro la volontà del legislativo, cioè contro la maggioranza formatasi con Lega e 5 Stelle. Se non era d'accordo sul nome di Savona doveva fare una sola cosa: andarsene.  Tanto più che Mattarella è stato eletto da un parlamento con una maggioranza (quella del PD) che non esiste più. Dunque si è arrivati a questo assurdo. Che una maggioranza non più esistente  (di cui è frutto la nomina di Mattarella) ha preteso di comandare su una nuova e diversa maggioranza. Nessun altro è stato capace di opporre questo argomento vincitore.  
Mi ha risposto per la seconda volta Cottarelli, a cui avevo scritto quanto segue.  
Prof. Cottarelli
mi spieghi come mai la piccola Danimatca, la Svezia, l'Inghilterra, per non parlare dell'Ungheria e della Polonia, hanno preferito tenersi la moneta nazionale.  CONTRA FACTA NON VALENT ARGUMENTA. E i fatti sono questi: il mio ultimo stipendio di prof. univ. in lire era di ......milioni e mezzo di lire. E stavo benissimo. Mi sentivo benestante. Il mio ultimo stipendio in euro nel 2009 (quando fui mandato in pensione arrivava a quasi ....euro. Ma tutti i prezzi erano aumentati del doppio. E' falso che un euro valga 1936,27 lire. Esso vale mille lire. Sono stato impoverito. L'ex ministro dell'economia Marzano aveva detto che lo stesso fenomeno era avvenuto nel 1861 con la cosiddetta Unità d'Italia. Quando la lira fu estesa in tutto il sud vi fu l'impovermiento dei contadini perché era aumentato anche il prezzo del grano. E' possibile che un economista voglia negare che la moneta deve corrispondere al valore dell'economia reale? Bisognerebbe tornare alla lira, ad una lira pesante come De Gaulle fece per il franco. La rovina è consistita nella perdita della flessibilità del cambio. Nel 1999 tutte le monete vennero fissate in relazione al valore che esse avevano rispetto al marco. Poiché nel 1999 il marco valeva 990 lire e l'euro tedesco valeva  1,95583 marchi, abbiamo avuto 990x1,95583=1936,2717. E' la fissità del cambio che ci ha rovinato.  Dopo avere consultato vari economisti sono giunto da solo alle loro stesse conclusioni: nel mercato interno nulla cambierebbe perché le industrie dovrebbero adattarsi ad una lira svalutata (si pensa del 20%) per conservare il mercato, altrimenti chiuderebbero, mentre le esportazioni sarebbero avvantaggiate per i minori costi di produzione. L'economia italiana si riprese nel 1992 con il governo Amato con la svalutazione della lira e l'uscita dallo SME. Vi furono solo benefici.         
Risposta di Cottarelli
Grazie professore. Come può  capire, non posso nella mia attuale posizione entrare in dibattiti con tutti quelli che mi scrivono. Quindi mi scusi se non entro nel merito dei suoi argomenti. mi sono già espresso in passato su questi punti compreso nei miei libri. Cordialmente.

 Carlo Cottarelli

Inviato da smartphone Samsung Galaxy.


LA SCONCERTANTE RISPOSTA DATAMI DA COTTARELLI

Gli avevo girato questo mio articolo, inviato prima a vari esponenti della Lega (Salvini, Borghi, Bagnai), a Giorgia Meloni e a Di Maio. 

domenica 27 maggio 2018


ALTO TRADIMENTO : IL PARLAMENTO METTA MATTARELLA SOTTO STATO D'ACCUSA


Ed ecco la risposta:
Il fatto è che mi hanno chiamato e dire di no in questa situazione sarebbe stato difficile. Cordialmente.
 Carlo Cottarelli

Inviato da smartphone Samsung Galaxy.


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Mia risposta: 
SI', COL CAZZO  


-------- Messaggio originale --------

Da: "Pietro Melis" ........@.........

Data: 28/05/18 11:29 (GMT+01:00)

A: Cottarelli Carlo

Oggetto: Fwd: Fwd: Fwd: Fwd: UNA QUESTIONE DI LOGICA PRIMA CHE DI DIRITTO


Chi glielo fa fare ad accettare l'incarico sapendo di essere subito impallinato di fronte alla Camere? E' una questione di dignità per la Sua figura di economista.  Le sarebbe convenuto rispondere: no grazie. Anche perché aveva detto che era più facile che fosse chiamato dall'Inter per sostituire Icardi. 

L'UOMO DEL COLLE HA DETTO NEIN

Il Potere tende a perpetuare se stesso


Possibile che nessuno sia stato capace di rilevare la contraddizione di fondo? Mattarella se ne deve andare costituzionalmente perché eletto da un parlamento di cui non esiste più la maggioranza. E' stato eletto quando alle Camere vi era una (falsa) maggioranza comandata dal PD. Questa maggioranza non esiste più. Dunque è stato un colpo di Stato sotto le apparenze della costituzionalità. Il che è anche peggio. Bisogna riscrivere l'art. 92 della Costituzione in modo da rendere chiaro che, quando si dice che il presidente nomina il capo del governo, questo deve significare che nomina un capo del governo che abbia la maggioranza in parlamento. Se non è d'accordo deve andarsene.    


domenica 27 maggio 2018

ALTO TRADIMENTO : IL PARLAMENTO METTA MATTARELLA SOTTO STATO D'ACCUSA

Ha violato l'art. 1 della Costituzione secondo cui la sovranità appartiene al popolo. "Non si può governare contro il popolo" (Giulio Sapelli). E' stato obiettato che secondo lo stesso articolo tale sovranità deve essere esercitata "nelle forme e nei limiti della Costituzione". E dunque non vi sarebbe stato alcun tradimento. Ma a questo punto è il parlamento che può decidere se vi sia stato un tradimento. E il solo fatto che possa esistere una maggioranza favorevole alla messa sotto accusa del presidente della Repubblica significa che la volontà popolare della maggioranza non può essere impedita da alcun articolo della Costituzione, che peraltro può essere sempre modificata in base all'art. 138. Vi è in parlamento una maggioranza larga per metterlo sotto stato d'accusa. Bisogna ricordare al traditore che è stato eletto da un parlamento che aveva una maggioranza che non esiste più. Questo mi pare l'argomento fondamentale per giustificare la richiesta che Mattarella comunque se ne vada dimettendosi. Egli non rappresenta più la volontà popolare. Un presidente della Repubblica eletto dal popolo dura in carica sino alle successive elezioni. Allora perché un presidente della Repubblica eletto dal parlamento dovrebbe durare anche quando non esiste più in parlamento la maggioranza che lo ha eletto? E' UNA QUESTIONE DI LOGICA PRIMA CHE DI DIRITTO A DOVER SBATTERE FUORI MATTARELLA.  Nessuno che abbia fatto questa considerazione.
Bisognerebbe riformare la Costituzione perché il presidente della Repubblica possa rimanere in carica solo se continua ad avere la maggioranza del parlamento. Perché altrimenti rimarrebbe eletto in contrasto con l'art. 87 della Costituzione che dice che il presidente della Repubblica rappresenta l'unità nazionale (anche se di fatto il presidente della Repubblica non può a priori rappresentare l'unità nazionale ma solo la maggioranza che lo ha eletto). E bisognerebbe diminuire a 5 anni la durata del suo mandato. Come si fece in Francia. Dopo le dichiarazioni di Berlusconi a favore del traditore è bene che la Lega abbandoni l'alleanza con Forza Italia se Berlusconi non si adatterà al programma della Lega. Io l'avevo previsto nel mio articolo intitolato IMPEACHMENT. Ora l'hanno annunciato dopo di me Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia e 5 Stelle. Non è bastato a questo traditore della sovranità del popolo che Savona non abbia parlato oggi alle 13,30 di uscita dall'euro ma abbia ribadito la necessità di ricontrattare i vincoli (il cappio tedesco aveva detto nei giorni scorsi), di criticare comunque l'euro per come è stato impostato dall'inizio. In base all'art. 90 il traditore della sovranità italiana, contro cui nessun altro potere può opporsi, deve essere costretto ad andarsene. L'Italia non può più avere al Quirinale un arrogante che, sotto la copertura della difesa degli interessi degli italiani, in realtà fa  gli interessi dei poteri forti della finanza che ricatta l'Italia con lo spread. Lo spread non esisterebbe se l'Italia avesse un governo forte capace di minacciare la Germania con l'uscita dall'euro, perché la Germania sa che l'uscita dall'euro dell'Italia sarebbe la fine dell'euro e il ritorno della Germania al marco, che significherebbe la fine della supremazia economica tedesca. La Germania dipenderebbe politicamente dall'Italia più di quanto l'Italia dipenda dalla Germania se l'Italia avesse un governo forte capace di contrapporsi a quello tedesco, con la conseguenza che l'economia tedesca dipenderebbe dall'economia dell'Italia. L'Italia ha la seconda industria manifatturiera d'Europa e i suoi prodotti, se venissero a costare meno uscendo dall'euro, metterebbero in ginocchio la Germania. L'Italia ha una tremenda arma di ricatto nei confronti della Germania anche soltanto con la minaccia di uscire dall'euro. Questo è stato ben capito da Paolo Savona. E questo ha dimostrato ancor più la gravità del tradimento messo in atto dal Grigio, che di fatto si è posto contro l'Italia a favore degli interessi della Germania. Per giustificarsi il traditore ha detto che deve difendere il risparmio degli italiani che sarebbe stato messo in pericolo da Savona (anche se non ne ha fatto il nome). L'art. 47 della Costituzione dice che "La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme". Ma questo non è compito del presidente della Repubblica ma della maggioranza politica in parlamento, contro cui non può andare il presidente della Repubblica, altrimenti si arriverebbe alla contraddizione che un presidente della Repubblica eletto dal parlamento avrebbe una autorità superiore a quella del parlamento. 
E tutto ciò a parte il fatto che l'Italia ha bisogno di una moneta più debole rispetto all'artificiosità dell'euro. L'imposizione dell'euro è avvenuta antidemocraticamente perché non è stato consultato il popolo. E' evidente che si pone il problema del forte contrasto dell'art. 1 con l'art. 75 della Costituzione perché l'art. 75 proibisce un referendum sui trattati internazionali. Urge pertanto una modifica dell'art. 75 per poter introdurre il referendum abrogativo anche sui trattati internazionali. E anche un referendum propositivo per aggiustare la (falsa) democrazia rappresentativa con la democrazia diretta, perché gli eletti non abbiano più carta bianca una volta eletti e non possano più tradire il voto dell'elettore passando da un partito all'altro o fondandone uno nuovo che non sia prima passato per le elezioni. Questa modifica si lega ad una modifica dell'assurdo art. 67 secondo cui "ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione".  Cosicché anche l'opposizione si dovrebbe sentire rappresentata dalla maggioranza. Veramente ASSURDO. 
Abbandonando l'euro il mercato interno, come spesso ho spiegato, non cambierebbe perché i prezzi sarebbero costretti ad adeguarsi ad una minore capacità di acquisto della moneta per conservare il mercato interno, mentre le esportazioni volerebbero in alto. Come giustamente aveva detto Savona il maggiore deficit (annuale) è necessario per fare degli investimenti statali per aiutare le imprese e aumentare l'occupazione perché l'aumento del deficit non deve essere considerato isolatamente, ma calcolato in relazione al rapporto deficit/PIL, e pertanto lo stesso deficit, facendo aumentare il PIL, sarebbe lo strumento per far diminuire il rapporto tra deficit e PIL. Il traditore è un perfetto ignorante in economia e queste cose non le può capire. Può capire solo le sirene di una congiura della speculazione finanziaria straniera. L'Europa è in fase di stagnazione a causa dell'euro, mentre gli USA, avendo la possibilità di stampare moneta, hanno favorito l'espansione economica aumentando PROVVISORIAMENTE il deficit, che poi, con l'espansione economica, porta alla riduzione dello stesso deficit, mentre nell'UE della zona euro si è persa questa sovranità con la conseguenza  di una stagnazione.       
Si dice che lo stato di accusa sia complesso perché poi la Corte Costituzionale potrebbe avocare a sé la competenza. Ma il fatto stesso che si troverebbe una maggioranza contraria alla permanenza del traditore dovrebbe costringere il traditore a dare le dimissioni. Vi sono due esempi storici: la messa sotto accusa dei presidenti della Repubblica Leone e Cossiga. Ma in quei due casi le accuse, mosse dai comunisti, risultarono infondate. Anzi, furono tra i pochi validi presidenti. E comunque, sia Leone che Cossiga diedero le dimissioni prima che iniziasse la procedura di messa in stato d'accusa per tradimento dai comunisti. Questo traditore non potrebbe  più avere la dovuta dignità per stare ancora al Quirinale se non in aperta sfida al potere del parlamento.        
Comunque il traditore pagherà le spese di ciò che ha fatto perché il prossimo governo del nominato Cottarelli, uno che, se avesse dignità, non si presenterebbe al parlamento per essere impallinato, non avrà la fiducia in parlamento. La Lega e 5 Stelle per giusta rabbia gli voteranno contro e avremo un governo sfiduciato che continuerà a sgovernare in attesa di nuove elezioni che affosseranno per sempre il traditore. E intanto non avremo un governo che sappia contrastare l'invasione dall'Africa. Il traditore dovrà essere ricordato con un marchio di infamia. Scalfaro, Napolitano...di male in peggio.   

"Guida pratica per uscire dall'euro". Ecco il piano B di ... - Il Giornale

PD: 47 MORTO CHE PARLA

Ha riempito l'Italia di invasori dall'Africa, con aumento della nefasta presenza islamica e della criminalità, come se non bastasse quella indigena. Si prospetta una ripresa delle invasioni in estate se non interverrà un governo forte che metta in atto uno sbarramento di fronte alle coste africane, facendo un accordo in Libia con il governo laico di Tobruk, e perciò con il suo uomo forte che è il generale Haftar, e non con quello fatiscente di Tripoli. Ha sostituito la classe operaia con quella degli invasori in modo da tenere bassi i salari con quello che Marx chiamava "esercito di riserva" dei disoccupati, messi in competizione con i cosiddetti migranti per favorire l'aumento  del profitto e il lavoro nero. Ha reso l'Italia serva della Germania e della Commissione Europea di non eletti, carrozzone burocratico che ha privato l'Italia della sua sovranità, compresa quella monetaria. Voleva anche introdurre la pazzia dello ius soli. Purtroppo gli anni dello sgoverno del PD si faranno ancora sentire nonostante sia morto.        

47 MORTO CHE PARLA (Film Completo con TOTO') - YouTube

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Il Duce- discorso contro razzismo tedesco/speach against against ...


 

Di quale repubblica è presidente, Mattarella?

Testo di Antonio Socci
"Dal Quirinale è arrivata la richiesta di vagliare i curricula di tutti i possibili ministri" (La Stampa).
Ma a Renzi fu chiesto il CV? E alla Fedeli? E agli altri PD? E poi cosa c'entra il curriculum? Savona ha un curriculum strepitoso, di livello internazionale, ma non va bene lo stesso. Anzi, è proprio il suo curriculum il vero problema dei padroni del vapore. Per andar bene a Mattarella, alla cosiddetta Europa (cioè alla Merkel e a Macron) e ai mercati bisogna avere un curriculum con un solo requisito che recita: pronto a inginocchiarsi a lorsignori e a dire "signorsì". E' questo il requisito che pretendono.

venerdì 25 maggio 2018

IMPEACHMENT SUL GRIGIO SE...

...dimostrerà di un essere traditore della maggioranza parlamentare. Come si permette di porre un veto contro un economista come Paolo Savona noto in campo internazionale per provate capacità ed esperienza, mentre lui è un Pinco Pallino qualsiasi privo di benemerenze e messo lì al Quirinale dal Bomba? Si ricordi questo individuo che è stato eletto immeritatamente da un parlamento con una maggioranza che non esiste più. E non può pretendere questo disonesto di comandare contro una nuova maggioranza. Un presidente del Consiglio incaricato deve chiedere la fiducia al parlamento non al presidente della Repubblica, che può e deve solo prendere atto di una maggioranza che si sia formata, senza intromettersi nelle prerogative del legislativo, sostituendosi ad esso. Bisognerebbe riformare la Costituzione per costringere il presidente della Repubblica ad andarsene quando sia cambiata la maggioranza. L'Italia non è una Repubblica presidenziale. Inoltre bisognerebbe ridurre il mandato del presidente della Repubblica a cinque anni. Sono troppi sette anni. Ci salvi Salvini se ha le palle contro questo lurido individuo servo della Germania padrona dell'Europa. Non è possibile che costui possa imporsi  facendosi servo degli interessi degli speculatori della finanza mondiale che ricatta i governi facendo salire lo spread per intimorire l'Italia lasciandola schiava dei potentati. Bisogna liberarsi da questa schiavitù. O Savona o morte. La Lega, se il lurido Grigio, regalo residuo del Bomba, non reagirà fortemente con lo slogan o Savona o salta tutto, il Grigio sia messo sotto accusa per alto tradimento dell'art. 1 della Costituzione: la sovranità appartiene al popolo.  Il Conte deve sapere che non può farsi comandare dal Grigio. Ma dalla faccia non sembra che ne sia capace. E' la sua prima e ultima occasione per diventare capo del governo, ma deve sapere che per diventarlo deve dare ascolto a Salvini e imporsi al Grigio. Il quale, se non fosse anche un idiota, non avrebbe emesso un comunicato dicendo che non riceveva diktat dall'esterno. Ma è lui che vuole imporre un suo diktat contro la formatasi maggioranza in parlamento. Sovrano è il popolo non il presidente della Repubblica eletto dal parlamento eletto dal popolo. Salvini dovrebbe capire che con il ritorno al voto il centro destra sarebbe autosufficiente, la Lega aumenterebbe i voti e diventerebbe lui capo del governo non dovendo più dipendere da 5 Stelle, perché ormai Berlusconi gli potrebbe fare da ruota di scorta. E se rifiutasse da fargli da ruota di scorta potrebbe rifare la maggioranza con 5 Stelle mandando affanculo il morbido Berlusconi.  Se Salvini rinuncia a Savona ci perde la faccia e perde di credibilità. Dimostrerebbe anche lui di preferire la poltrona di ministro. In un governo che non durerebbe molto. E alle prossime elezioni con quale faccia si presenterebbe?  
Una Germania che si permette di dire la menzogna "Italia scroccona". Piuttosto Italia cogliona se continua a buttare ogni anno almeno una ventina di miliardi nei fondi comuni dell'UE essendo il terzo finanziatore di tutti gli Stati scrocconi dell'Europa dell'est che ricevono più di quanto diano.            
Inviato a matteo.salvini@senato.it; borghi_c@camera.it; alberto.bagnai@senato.it 
Ha scritto Paolo Becchi su Libero quotidiano
Questo intervento del Quirinale è inaccettabile, per due motivi. Il primo è che il Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, non ha mai denunciato alcuna pressione né tanto meno diktat nei suoi confronti, il secondo è che i nomi dei ministri li sceglie il Presidente del Consiglio di concerto coi gruppi parlamentari che poi gli dovranno votare la fiducia in Parlamento, sottoponendo al Capo dello Stato la lista dei ministri per la nomina, esattamente come recita l’art. 92 della Costituzione.
La questione sarebbe presto risolta se si leggesse la Costituzione. Il Presidente del Consiglio si assume tutta la responsabilità politica del Governo di fronte alle Camere, alle quali chiede il voto di fiducia esattamente come recita l’art. 94. Per quale strano motivo il Presidente del Consiglio dovrebbe assumersi la responsabilità politica di un governo da lui presieduto, che non sia composto da ministri indicatigli dai gruppi parlamentari che dovranno votargli la fiducia? Per quale motivo il Presidente del Consiglio dovrebbe chiedere la fiducia alle Camere per un governo sul quale ha posto il cappello il Capo dello Stato?

Becchi, bomba sul Colle "Roba inaccettabile", "Golpettino"
su Di Maio e Salvini

Al Colle cercano fino all'ultimo di bloccare Paolo Savona. Fatto il Comandante, bisogna ora fare i ...

LA FORMA E LA SOSTANZA DELL'ART. 92 DELLA COSTITUZIONE

La forma dice che "Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri". La sostanza dice che il presidente della Repubblica di fatto non può nominare il capo del governo senza tener conto della condizione che questo riesca ad avere la maggioranza nei due rami del parlamento. Il presidente della Repubblica ancor meno può nominare di sua sola iniziativa i ministri su proposta del capo del governo incaricato. E ciò per lo stesso motivo. Infatti non può rifiutare la nomina di un ministro che sia voluto dal capo del governo designato se quest'ultimo, perché pressato dalla coalizione dei due partiti coalizioni, insiste sul nome del ministro. Altrimenti dovrebbe togliere l'incarico al capo del governo designato sostituendolo con altro. Ma alla fine è la maggioranza del parlamento che decide sulla nomina sia del capo del governo che dei ministri. Pertanto una compagine ministeriale proposta dal capo del governo incaricato potrebbe rifiutare la pretesa del presidente della Repubblica  di sostituire un ministro proposto con un altro ponendo il presidente della Repubblica nella condizione di non poter dar vita ad un governo. Qui valgono i rapporti di forza. Se Salvini insiste sul nome di Savona minacciando il Grigio di far saltare la formazione del governo lascerebbe al Grigio la responsabilità di indire nuove elezioni  con un governo interamente da lui formato che certamente non troverebbe una maggioranza in parlamento. Occorre dunque avere la forza di opporsi al Grigio per costringerlo ad accettare la compagine ministeriale proposta da Salvini perché di fronte a questo atto di forza il Grigio sarebbe costretto a non opporsi. In conclusione, la nomina di Savona dipende unicamente da Salvini, che può sempre ricattare il Grigio tramite Giuseppe Conte (se ci tiene a diventare capo del governo) paventando l'alternativa di mandare tutto all'aria. Il diktat deve porlo Salvini al Grigio. Qui non siamo in una Repubblica presidenziale. 
Vedremo che cosa capiterà.      

mercoledì 23 maggio 2018

LA GRANDE CAGNARA

Non era mai capitato che tutti i giornali facessero un fuoco incrociato contro Giuseppe Conte incaricato dal Grigio di formare il governo. Anche il quotidiano Il giornale (di cui è direttore uno che è al libro paga di Berlusconi, la cui famiglia è proprietaria del giornale) si è scatenato contro Giuseppe Conte andando a fare le pulci del suo curruculum. Il solito Berlusconi  dimostra ancora di pensare solo a se stesso annunciando il voto contrario solo perché non sono state date poltrone di governo a Forza Italia (in via di esaurimento). Il suo europeismo non si è mai differenziato da quello del PD, a cui ha strizzato sempre l'occhio. Farà buona compagnia a quegli sciagurati del moribondo PD che hanno dichiarato che si costituiranno parte civile nell'opposizione. Mai sentita una cosa simile. Come se l'opposizione potesse portare in tribunale il governo. Cosa da pazzi. Berlusconi avrebbe fatto migliore figura se avesse annunciaro l'astensione. Berlusconi non dica di essere stato tradito da Salvini. Ha rinunciato ad imporre nel centro destra la lista Movimento Animalista della Brambilla con cui avrebbe potuto aggiungere qualche milione di voti che avrebbero permesso al centro destra di raggiungere il 40% dei voti e perciò quel premio di maggioranza che avrebbe permesso al centro destra di essere autosufficiente e di poter fare a meno dei voti di 5 Stelle. Sono stati dimenticati i vegetariano/vegani che sono almeno 5 milioni. E mi ha deluso anche la Meloni per avere annunciato anch'essa a priori l'opposizione, nonostante molte affinità con la Lega, invece che l'astensione in attesa di vedere all'opera questo governo, se ci sarà. Non voglio fare qui il difensore del Conte, il cui governo, se ci sarà, potrà essere giudicato dopo. Debbo premettere che l'aver detto che l'Italia confermerà le sue alleanze in politica estera mi ha subito reso scettico sul suo governo, se ci sarà. Le sue prime dichiarazioni, brevi e succinte, non hanno promesso alcunché di preciso. L'aver detto poi che sarà l'avvocato difensore del popolo italiano è stata una scivolata in una banalità assoluta. E di chi dovrebbe essere avvocato?Da notare l'improprietà linguistica perché ha detto: "abbiamo parlato con il presidente...", invece di dire "ho parlato con il presidente...".     Certamente dopo due ore di colloquio con il Grigio ha dovuto accettare le sue imposizioni europeistiche. Al contrario di quanto scrivono i giornali di destra dicendo che Mattarella si è arreso alla coalizione Lega-5Stelle. Ma che c'entrava la cagnara sul suo curriculum pur di sparargli contro da parte di tutti gli altri partiti e di tutti i giornali? Costoro, ignoranti,  non sanno che in un concorso universitario vengono distinti i titoli (le pubblicazioni) dal curriculim, ossia dall'attività svolta nell'ambito dell'attività universitaria. Anche se generalmente le commissioni del concorso non ne tengono conto. Il curriculum deve esporre quali sono stati i corsi tenuti e gli argomenti trattati in essi, gli studi condotti in altre Università, le conferenze e, insomma, tutto ciò che non è compreso nelle pubblicazioni. Così, nel mio caso, nel mio curriculum scrissi che per quattro volte ero stato a Parigi, trattenendomi ogni volta un mese, per studiare alla Biblioteca Nazionale (allora in via de Richelieu) e fare fotocopie di articoli che riguardavano le mie ricerche, e così pure una volta a Londra per un mese alla biblioteca del British Museum. Per accedere a queste biblioteche nazionali era necessario un permesso che veniva rilasciato previa documentazione dell'Università di provenienza. Non era permesso l'ingresso a tutti ma solo  a quelli che certificassero la necessità di accedere alla biblioteca dopo che l'Università di provenienza aveva descritto l'argomento della ricerca. Allora mi occupavo del pensiero filosofico  e scientifico di Cartesio e, più in generale, della fisica nel '600. Ma è evidente che nessuna traccia è rimasta dell'aver frequentato tali biblioteche. All'ingresso bisognava consegnare il documento rilasciato dall'Università di provenienza e una carta d'identità che venivano riconsegnate all'uscita. Se dunque Giuseppe Conte ha scritto di avere frequentato le Università da lui nominate nel suo curriculum non si poteva avere la pretesa di un riscontro andando a scovare tracce passate della sua presenza in tali Università, perché le tracce non potevano esistere.             
Questo governo, se ci sarà,  si qualificherà sulla base di due ministeri: quello dell'interno (che andrà a Salvini, sperando che blocchi l'invasione dall'Africa) e quello dell'economia, per cui è in ballo il nome di Paolo Savona, che certamente ha avuto la contrarietà da parte del Grigio europeista. Vi è da sperare che Salvini insista su Paolo Savona a costo di mandare tutto all'aria in caso di rifiuto da parte del Grigio. La Lega ne guadagnerebbe in fatto di voti se il governo non si formasse a causa del veto posto sull'euro scettico Paolo Savona, illustre economista sardo (nato a Cagliari, laureatosi a Cagliari in Economia e commercio e docente di politica economica e monetaria a Cagliari nei primi anni di insegnamento) che si mette in saccoccia tutti i fanatici, ignoranti o disonesti, sostenitori dell'euro. Bisogna ricordare che vi furono due governatori della Banca d'Italia contrari all'euro, Paolo Baffi e Antonio Fazio. Prima dell'euro l'Italia ha avuto un PIL sempre superiore al debito pubblico. Con l'euro è avvenuto il contrario. Certamente Giuseppe Conte, pur di soddisfare il suo ego (o adesso o mai più), si è mostrato ossequiente al Grigio. Non ha avuto palle. Mi sono posto idealmente  al posto di Conte. Avrei trattato a pesce in faccia il Grigio dicendogli: all'economia dovrà andare Paolo Savona anche se a lei non piace. Ma piace a Salvini, che per lui ha rinunciato agli economisti  della Lega Claudio Borghi e Alberto Bagnai (pur essi critici dell'euro) e debbo rispettare gli accordi con la Lega. Lei non ha il potere di imporre un indirizzo politico al governo che rappresenti la maggioranza in parlamento. Se lei, esorbitando dai suoi poteri,  mette un veto su Paolo Savona non firmando la sua nomina rinuncio all'incarico e lei sarà reso responsabile della mancata formazione del governo. Prendere o lasciare. E sarebbero bastati pochi minuti per mettere il Grigio con le spalle al muro. Il fatto che Conte si sia trattenuto invece due ore a colloquio con il Grigio depone a suo sfavore non avendo capito che poteva mettere alle corde il Grigio invece di stare ad ascoltare il suo grigiore europeistico. Vedremo chi l'avrà vinta. Se Salvini accetta un veto su Paolo Savona, che ha prospettato un referendum (consultivo) sull'euro, sarà lui lo sconfitto.  Savona ha detto chiaramente in questi giorni che è assurdo che esista una moneta che non appartiene allo Stato. Uno Stato senza una sua moneta è un ossimoro.             

Freccero tifa Salvini:
“Ora sono diventato
patriota e sovranista”


IL VERO PROBLEMA E' IL GRIGIO

E' stato il regalo propinato dal Bomba nella passata legislatura. Il Grigio è di un grigiore spaventoso.   Pare che il suo unico merito sia consistito nell'essere stato fratello di Piersanti Mattarella ucciso dalla mafia. O Paolo Savona all'economia o il grigiore della schiavitù nell'UE. Solo nominalmente il capo del governo viene nominato dal capo dello Stato in baseall'art. 92 della Costituzione perché deve prima sapere quale maggioraza lo possa sostenere. E ad ogni modo i ministri debbono essere proposti al capo dello Stato dal capo del governo designato. Di fatto il Grigio non può fare di testa sua e non può opporsi alla designazione del capo del governo e alla proposta dei componenti del governo fatta dal capo del governo designato se i partiti di una supposta maggioranza non si piegano alla volontà del Grigio. Pertanto se la Lega insiste su Savona e il Grigio, sfegatato europeista, si rifiuta si prende la responsabilità della mancata formazione del governo e di nuove elezioni.  Ma con queste si troverebbe una Lega più forte e i 5 Stelle sgonfiati. Con un centro destra autonomo che non avrebbe più bisogno dei 5Stelle. Lo capirà il Grigio?           

"L'euro è una gabbia tedesca"
Il Colle è inquietato da Savona



martedì 22 maggio 2018

UNA NUOVA LIRA VALGA QUANTO UN EURO

Ecco la soluzione per riprenderci la sovranità monetaria: una lira pesante. Come fece De Gaulle con il franco trasformandolo in franco pesante. A questo punto sia la Banca d'Italia a tornare sotto il Ministero del tesoro, che deve rinascere ed è stato abolito trasferendo alla straniera BCE di Francoforte la stampa dell'euro. La Banca d'Italia oggi è controllata dalle maggiori banche e dalle maggiori compagnie di assicurazione. Non può stampa moneta. Meglio: può stampare moneta se per essa si intende solo quella in metallo. A questo punto ci libereremmo dalla tirannide dell'euro, sotto cui si nasconde il marco tedesco. Regan risollevò l'economia americana stampando moneta tramite la Federal Reserve. E Trump ha ripreso la politica della diminuzione delle tasse e introducendo i dazi per molte merci provenienti dall'estero espandendo l'economia con il favorire le imprese interne e riducendo al minimo (4%) la disoccupazione. Perché gli USA hanno una sovranità monetaria che gli Stati dell'UE non possono avere. Finanziare l'economia aumentando il deficit annuale perché il debito pubblico NON esiste se i BTP appartengono agli italiani, e i loro rendimenti solo apparentemente sono un passivo nell'economia generale dello Stato. Infatti i loro rendimenti non sono conservati sotto un materasso ma vengono a far parte del risparmio (ricchezza) nazionale o vengono spesi facendo circolare la moneta impedendo la stagnazione dell'economia, causata da tutti i governi precedenti, compresi quelli del centro destra dell'insipiente Berlusconi. La flat tax sarà un esperimento i cui risultati si vedrebbero entro un anno. Viviamo sotto una falsa democrazia dove vige la dittatura di una economia che comanda sulla politica. Vi è un fuoco incrociato della finanza internazionale contro l'Italia perché ad essa conviene continuare a tenere l'Italia in una condizione di sottomissione politica all'economia della grande finanza. E più adesso sparano contro l'Italia e più questo significa che bisogna uscire dallo stato di servitù. Con una lira pesante la capacità di acquisto nel mercato interno non cambierebbe, anche se la lira pesante venisse svalutata rispetto all'euro, perché a questo punto l'euro verrebbe messo in ginocchio e sarebbe destinato a sparire nella sua artificialità. Una moneta non si costruisce a tavolino gonfiandone il valore, come è stato fatto nel 1999 fissando il cambio delle monete nazionali sul valore che allora aveva il marco tedesco. Si è operato in questo modo: il marco nel 1999 equivaleva a 990 lire. Essendo stato fissato convenzionalmente il valore dell'euro a 1,99583 marchi, l'euro in Italia è risultato avere il valore di 990 x 1,95583= 1936,2717. Questo è il valore dell'euro in Italia ricavato dal marco. Perdita della sovranità monetaria a favore dell'euro marco tedesco. Grazie anche a quella sciagura  del mortadella Prodi che predicò a favore dell'entrata dell'euro come salvezza dell'Italia, e dopo avere falsato il bilancio per dare ad intendere che l'Italia aveva ridotto il deficit annuale al 3% come richiesto dallo sciagurato trattato di Mastricht e si sarebbe in questo modo riparata dall'inflazione. Sapevano tutti nell'UE che Prodi aveva truccato il bilancio ma se ne fregarono pur di sottomettere anche l'Italia alla servitù dell'economia tedesca in un mercato comune con moneta unica che favoriva gli Stati più forti dell'UE. Io mi domando: era necessario per ripararsi dall'inflazione cedere la propria sovranità politica e monetaria?  Questo dimostrerebbe solo una cosa, che tutti i governi italiani precedenti non sono stati mai capaci da soli di frenare l'inflazione. La più grande menzogna è che l'euro sia una moneta unica. FALSO perché ogni Stato della zona euro ha un euro di diverso valore in relazione al valore che la sua moneta nazionale aveva nel 1999 rispetto al marco. Infatti, in Portogallo, per esempio, un euro italiano (e maggior ragione un euro tedesco) ha una capacità d'acquisto maggiore. Al contrario, un euro italiano ha una minore capacità d'acquisto rispetto all'euro tedesco. Ora la svalutazione di una lira pesante rispetto all'euro metterebbe in crisi  lo stesso euro perché gli Stati che lo conservassero non reggerebbero alla concorrenza del minore costo dei prodotti italiani all'estero, mentre nel mercato interno i prezzi non aumenterebbero essendo le imprese costrette a non aumentare i prezzi per conservare il mercato interno. Sarebbe la fine della dittatura tedesca sull'Europa. Elementare Watson!                      

DUE EMERITI STRONZI NELLO SFARZO REGALE. ALIUS ALIO NEQUIOR

Che tradotto da Cicerone significa: uno peggiore dell'altro. Dio li fa e poi li accoppia. L'uno è noto per essere figlio di quella Diana Spencer la cui morte non ha mai fugato il sospetto che l'incidente d'auto in  cui morì sia stato preparato dai servizi segreti inglesi per evitare, che dopo essere diventata ex moglie di un deficiente erede al trono di Gran Bretagna, potesse avere un figlio che sarebbe nato da un arabo (il ricco Dodi Al-Fayed, figlio dell'allora proprietario del grande magazzino in Londra Harrods) e per questo sarebbe diventato fratello (fratellastro) dei due figli di Diana. L'altra è una arrivista, anche brutta, che ha conservato il tipico naso camuso africano della madre negra, e che dopo due matrimoni ha fatto l'arrampicata sociale sposando un figlio di Diana per entrare nello sfarzo della real casa inglese. Lui, come si addice alla nobiltà, è appassionato di caccia e va in Africa ad uccidere animali. La sua stronzaggine è pari alla sua crudeltà. E pensare che questo stronzo dopo il padre settantenne (talis pater talis filius) potrebbe diventare re d'Inghilterra essendo il secondo in linea di successione dopo il fratello maggiore William. 

domenica 20 maggio 2018


Il matrimonio del rampollo

            

lunedì 21 maggio 2018

ESECUTIVO E LEGISLATIVO

Solo gli ignoranti possono affermare che il governo debba essere composto da palamentari per essere un governo politico. Ho sentito dire da vari ignoranti sapientoni la grande fesseria che i ministri debbono essere legittimati dal voto elettorale. Un governo è sempre politico in quanto le sue decisioni debbono essere approvate dal legislativo, mentre il compito del governo è di eseguire le leggi approvate dal legislativo. Questa distinzione risale a Montesquieu (De l'esprit des lois). D'altronde anche la Costituzione italiana non prevede affatto che il governo debba essere composto da parlamentari. La Costituzione, anzi, avrebbe dovuto escludere che i ministri fossero anche parlamentari. Ciò per assicurare una migliore competenza. Se poi si è avuto un governo di cosiddetti tecnici, come il famigerato governo Monti, questo è dipeso  dal legislativo che gli diede fiducia. Purtroppo in passato è capitato che quasi tutti i ministri fossero anche parlamentari. Vedrei volentieri come ministro dell'economia  il noto Paolo Savona, anche perché ha sempre preso posizione contro l'euro.    

Paolo Savona, l'economista candidato al Tesoro: "L'euro? Un cappio ...

domenica 20 maggio 2018

SAPIENS DI NEANDERTHAL E SAPIENS SAPIENS

Nel mio libro Biologia e filosofia. Origine della vita ed evoluzione biologica. Casualità e necessità (Annali della Facoltà di Scienze della Formazione (oggi Facoltà di studi umanistici), Università di Cagliari, Quaderno n. 43, 1999) avevo affrontato anche la dibattuta questione delle cause dell'estinzione del Neanderthal (regione della Germania occidentale). Non avevo mai preso in considerazione la tesi che il sapiens di Neanderthal (con un cranio di 1400 cm cubici, più grande di quello del sapiens sapiens di 1200 cm cubici, più basso ma di corporatura più robusta e più resistente ai climi freddi in un lungo periodo di glaciazione) si fosse estinto, dopo 500.000 anni,  circa 40.000 anni fa a causa  di una lotta tra sapiens di Neanderthal e sapiens sapiens, che avrebbe portato all'estinzione del Neanderthal. Poiché queste popolazioni non soffrivano certo a causa di un sovrappopolamento del territorio europeo comunemente abitato dopo l'arrivo successivo del sapiens sapiens potendo spostarsi in un territorio quasi disabitato bisognava approdare ad un'altra spiegazione. Notare poi che il sapiens di Neanderthal, data la sua maggiore corporatura, non poteva dare da pensare che in una ipotetica lotta (per la sopravvivenza) potesse avere la peggio nei confronti del sapiens sapiens. La tesi che io affacciavo nel mio libro era che il Neanderthal si fosse incrociato con il sapiens sapiens. Orbene, la trasmissione ULISSE (a cura di Alberto Angela) di oggi 19 maggio mi ha dato ragione, con una spiegazione che io non conoscevo e allora non potevo conoscere perché soltanto nel 2016 si è scoperto che il sapiens sapiens che popola oggi quasi tutta la Terra ha un DNA che per il 4% conserva il DNA del sapiens di Neanderthal. Perché ho detto quasi? Perché è risultato che soltanto il sapiens sapiens africano non si è incrociato con quello di Neanderthal. Dunque i negri non hanno il 4% del DNA del Neanderthal. Qualcosa questo dovrà pur significare.           

sabato 19 maggio 2018

MEGLIO SENZA BERLUSCONI

Non ha combinato alcunché di buono quando era capo del governo. Solo adesso ha proposto la flat tax, non ha mai diminuito le tasse dopo tanti anni di governo; è stato sempre un leccaculo dell'UE, e lo è rimasto perché non ha mai proposto un referendum CONSULTIVO sull'euro; non si è mai imposto per introdurre nel centro destra il Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla pur nominandosi presidente di tale Movimento, sapendo solo portarsi due agnelli ad Arcore solo per pubblicità (non si sa che fine abbiano fatto), non capendo che introducendo il Movimento Animalista nel centro destra -  pur contro la stupida opposizione di Salvini, che da cacciatore non rinuncia ai voti dei cacciatori - avrebbe aggiunto qualche milione di voti al centro destra permettendogli di raggiungere quel 40% che gli avrebbe permesso di governare senza 5 Stelle grazie al premio di maggioranza; si è circondato sempre di traditori e ha fatto il patto del Nazareno con il Bomba Renzi credendo  di potersi fare riabilitare dal PD; tradendo l'alleanza con la Lega e con Alleanza Nazionale (rimasti all'opposizione) ha appoggiato i governi Monti e Letta insieme con il suo traditore Alfano (un fallito scomparso dalla politica), così offrendosi come appoggio a coloro che nel 2011 l'avevano costretto a dimettersi con una congiura ordita anche della finanza mondialista guidata in Italia dal Peggiore che fu il voltagabbana Napolitano, e oggi si lamenta del fatto che Salvini si sia staccato dal centro destra facendo un contratto con 5 Stelle, mentre egli stesso ha costretto involontariamente Salvini a questo contratto che ha annacquato la politica della Lega  su punti fondamentali come lo stop all'invasione dall'Africa e il contrasto alla tirannide dell'UE; non ha mai riformato la giustizia separando anche fisicamente, in diversi palazzi, i pubblici ministeri dai giudici, nonostante avesse detto che i pubblici ministeri dovessero entrare nelle stanze dei giudici con il cappello in mano, mentre si sa che i giudici si affidano quasi ciecamente alle conclusioni dei pubblici ministeri, vivendo gli uni e gli altri in stanze affiancate. Ora vorrebbe a 81 anni inoltrati ridiventare capo del governo e critica Salvini per aver cercato di formare un governo con 5 Stelle. L'unico merito indiretto che oggi gli si può riconoscere è quello di avere cooperato il 4 marzo scorso con la sua percentuale, se pur ridotta di molto, ad affondare finalmente la disgrazia del PD mandandolo all'opposizione. Ma è un merito indiretto perché non ha mai smesso di strizzare l'occhio al PD. In politica estera non ha mai criticato l'UE, pur essendosi mostrato amico di Putin. Se avesse avuto un po' di palle le avrebbe usate metaforicamente in politica facendosi forte contro l'UE con una alleanza con Putin, che oggi converrebbe all'Italia, invece di usarle solo fisicamente con le donne.   

giovedì 17 maggio 2018

EUREXIT

Inviato a Francesca Donato, presidente di PROGETTO  EUREXIT (LEGA).  

Progetto Eurexit | Uscire dall'euro per rilanciare l'economia

www.progettoeurexit.it/
... che i cinque minuti di odio per sfogare la nostra inutile e inerme rabbia, verso i capri espiatori che il regime stesso ci darà in pasto. Francesca Donato ...

Se il centro destra non è arrivato al 40% con Salvini primo ministro per non subire il ricatto di 5Stelle (il ragazzino Di Maio) la colpa è di Salvini a cui, quando venne a Cagliari,  diedi un plico contenente molti articoli stampati dal mio blog pietromelis.blogspot.com. Gli ho detto che invece inseguire il voto dei cacciatori (in via di estinzione) avrebbe dovuto cercare di raccogliere i voti dei vegetariano/vegani come me (più in generale degli animalisti). Avrebbe dovuto includere nel centrodestra il Movimento Animalista di Michela Vittoria Brambilla come quarta gamba invece della inutile quarta gamba di Noi con l'Italia, al massimo quinta gamba. Avrebbe avuto qualche milione di voti in più. Dunque non ha avuto il mio pur essendo di destra. Non ho votato. Se si andrà a nuove elezioni Salvini si ricordi della VENDETTA DEGLI INNOCENTI (gli animali da lui trascurati da cacciatore). Aggiungo quanto ho scritto al prof. Sapelli prima che per una notte si facesse il suo nome come capo del governo e la sua breve risposta
------- Messaggio Inoltrato --------
Oggetto:     R: EURO
Data:     Wed, 09 May 2018 07:02:09 +0200
Mittente:     Giulio Sapelli
A:     Prof.Pietro Melis


Caro professore
Concordo
Grato della Sua stima
Grazie!Suo G sapelli

Invio eseguito dallo smartphone BlackBerry 10.
Da: Prof.Pietro Melis
Inviato: mercoledì 9 maggio 2018 05:36
A: giulio.sapelli@feem.it
Oggetto: EURO

Ogni tanto sento delle parole sagge (come le ha dette Lei a Sky TV 24ore). Ho pensato sempre che il debito pubblico come lei ha detto, sia una fantasia. Ma allora, di fronte ad esperti in economia come Lei (per non citare premi Nobel che hanno detto che l'Italia avrebbe fatto bene a non entrare nell'euro) perché abbiamo subito da tutti i governi  questa sciagura come se invece fosse il rimedio a tutti i mali? Siamo forse vittime di una congiura di  governi disonesti o di incapaci che non sapendo governare hanno demandato al carrozzone di Bruxelles il compito di governare l'Italia con tutte le folli restrzioni? Ma chi ce lo fa fare a regalare ogni anno circa 20 miliardi di euro di cui circa 12 milioni in restituzione ma sotto determinati vincoli di spesa ? Siamo stati costretti a rinunciare ai nostri interessi, che non sono quelli dell'UE, con la rinuncia ad una sovranità politica ed economica.  Siamo vittime di una mitologia, quella dell'Europa unita. Io mi domando allora come mai la piccola Danimarca e la Svezia abbiano preferito tenersi la corona.  Come mai la Svizzera si è tenuta il franco?

Io posso dire per esperienza personale che il mio ultimo stipendio in lire con l'entrata dell'euro è stato di molto diminuito. Mi sono sentito impoverito. Tutti i prezzi erano aumentati perché per una legge naturale i prezzi si sono portati verso l'alto, cioè verso i prezzi  degli Stati più forti della disgraziata Unione Europea. Ciò accadde anche nel 1861  quando fu introdotta la lira in tutta l'Italia. Aumentarono i prezzi in tutto il sud portandolo ad  maggiore impoverimento. Ho sempre pensato che il debito pubblico non esista. E' una fandonia. Gli interessi pagati dallo Stato dove finiscono se non nel risparmio dei cittafdini? E i cittadini consumano i rendimenti dei BTP, favorendo così la  produzione e dunque l'occupazione. Se l'Italia lasciasse l'euro avremmo una lira beneficamente svalutata rispetto all'euro, moneta artificiale costruita a tavolino La moneta deve corrispondere all'economia reale, diversa da Stato a Stato. L'euro è fuori natura. E adesso mi dica se sbaglio: nel mercato interno non vi sarebbe alcuno svantaggio perché le imprese, per non perdere il mercato interno, dovrebbero adeguare i prezzi al minore valore d'acquisto della lira (svalutata si suppone del 20% rispetto all'euro). Ma le esportazioni sarebbero avvantaggiate perché i prodotti italiani incomincerebbero a mettere in ginocchio la Germania che ha trasformato il marco in euro perché per convenzione assurda nel 1999 furono introdotti i cambi fissi delle monete nazionali prendendo come riferimento il loro rapporto con il marco. Alla Germania conveniva avere un euro per avere più facile accesso al mercato comune. Il Giappone ha un debito pubblico che il doppio di quello italiano. Secondo lei come sono state giustificate le sciagurate politiche portanti all'euro? A chi conveniva in Italia? IL DEBITO PUBBLICO NON ESISTE, almeno se è in mano agli italiani e non agli stranieri e alle banche.     

CORDIALI SALUTI

mercoledì 16 maggio 2018

I NUOVI BARBARI DEL FINALCIAL TIMES

E' incredibile che il FINANCIAL TIMES si permetta di dire che un governo Lega-5 Stelle farebbe arrivare i nuovi barbari. Proprio un giornale che predica a favore dell'UE, o, meglio della tirannide dell'UE, mentre in Gran Bretagna si è votato per la Brexit. In italia si dovrebbe avere un eguale referendum per rispettare l'art. 1 della Costituzione (La sovranità appartiene al popolo). Ma che razza di sovranità può avere avuto il popolo se all'Italia è stata imposta l'appartenenza all'UE e all'euro senza consultare il popolo? Bisognerebbe riformare l'art. 75 della Costituzione che appare in contrasto con l'art. 1 in quanto proibisce un referendum sui trattati internazionali. E poi come si permette la Commissione dell'UE, cioè di gente non eletta dal popolo, di condannare l'Italia perché già il ministro Minniti ha cercato di limitare, ma non di annullare, l'invasione dall'Africa favorendo anche la maggiore presenza dei musulmani, i nuovi barbari?  Come si permette di censurare Salvini che dice di voler chiudere i confini? La conseguenza è stata una eguale levata di scudi da parte della Lega e di 5 Stelle contro l'intromissione dell'UE, che di fatto vorrebbe far aumentare in Italia la presenza di nuovi barbari, che sono gli invasori. I 5 Stelle pare che abbiano capito che uno dei punti fondamentali del programma non può che essere il contrasto all'invasione dei clandestini. Hanno capito che, andando a nuove elezioni, i loro voti diminuirebbero di molto se non contrastassero nel loro programma l'invasione dei nuovi barbari, con cui non vi può essere integrazione, ma solo aumento della criminalità e maggiore conflitto con i musulnani, che non possono essere integrati. Perché si è arrivati a questo stallo?      
Se il centro destra non ha raggiunto il 40% (con il premio di maggioranza) la colpa è di Salvini, che da cacciatore non ha rinunciato ai voti dei cacciatori, e della Brambilla che non si è imposta per introdurre come quarta gamba il suo Movimento Animalista, di cui fu nominato presidente Berlusconi (anche lui colpevole). Così sono stati trascurati i milioni di voti dei vegetariano/vegani, più in generale degli animalisti. Lo dissi personalmente a Salvini a Cagliari quando gli consegnai la stampa di un mio articolo dal mio blog

Pietro Melis: PERCHE' SONO CON LA LEGA E  CONTRO LA LEGA

24 nov 2017 - Domani verrà a Cagliari Matteo Salvini che parlerà alla fiera alle 16,30. Cercherò di avvicinarmi a lui per consegnargli una copia del mio libro ...

Di Maio attacca gli "eurocrati":
"I vincoli europei vanno rivisti"


martedì 15 maggio 2018

LA MENDACE PUBBLICITA' DEL PROSCIUTTO DI PARMA CHE NASCONDE LA CRUDELTA' E LA NOCIVITA' DEGLI ALLEVAMENTI DI MORTE

Vi sarà capitato di vedere alla TV la pubblicità del prosciutto di Parma.

Prosciutto crudo di Parma spot 2017 - YouTube





Essa nasconde la crudeltà degli "allevamenti" di morte intensivi per soddisfare il palato degli ignoranti imbecilli che non si domandano da dove arrivi quella fetta di prosciutto di cui sono golosi. Ma si sa che ne uccide più il palato che la spada. In questi allevamenti (come in tutti gli "allevamenti" intensivi) i maiali sono costretti a vivere in piccoli spazi che li costringe ad essere aggressivi tra loro nella ricerca di maggiore spazio, sino ad arrivare a forme di cannibalismo. Inoltre per evitare epidemie vengono somministrati loro antibiotici che poi vanno a finire nell'organismo umano. Tutto questo non viene detto da questi allevatori di morte, che dovrebbero essere denunciati per attentato alla salute pubblica, anche se quelli che non rinunciano al prosciutto (in generale alla carne) si meritano questo attentato. Sono infatti essi stessi i mandanti di questi allevamenti di morte. 
14 or
Vi è da considerare per di più la responsabilità della scriteriata Unione Europea che permette l'importazione di carne da Stati in cui la gravità della situazione è ancora peggiore perché l'assoluta mancanza di norme di controllo diventa norma. 

"Ecco i cibi da non mangiare mai
se non volete morire avvelenati"