mercoledì 30 settembre 2020

A CAUSA DEI SUBANIMALI L'INFERNO ESISTE SULLA TERRA PER GLI ANIMALI

Ho sempre pensato che molti individui appartenenti alla specie umana siano in realtà sotto il livello dell'animalità: sono dei subanimali. La loro vita vale meno di quella di un insetto nocivo, che non sa di essere nocivo.

L'inferno è sulla Terra e i diavoli siamo noi (con poche eccezioni)



Testo di Isabel Almeida

Gli hanno dato da mangiare e lei, come una buona madre, ha permesso ai figli di mangiare per primiMa il cibo era avvelenato e sono morti. Ancora non ha capito la cattiveria e aspetta che si sveglino. In un mondo dominato da esseri umani, questa è la triste e infelice realtà degli animali in tutto il mondo. Purtroppo gli esseri umani hanno reso il nostro pianeta un vero inferno per gli animali.

Nessun co

 

BELLA CIAO INNO DI ODIO DEI PARTIGIANI FALSI LIBERATORI

Dovrebbe chiudere per sempre l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani). Non esistono più e gli affiliati dell'ANPI non sono mai stati partigiani perché quelli che lo furono sono ormai tutti morti. Quelli che lo furono causarono solo lutti provocando le rappresaglie naziste. Sparavano anche alle spalle dei tedeschi in fuga e ciò nonostante si attribuirono il merito della "liberazione". Liberazione ottenuta con bombardamenti angloamericani sulle popolazioni civili. A conferma che la storia viene scritta dai vincitori.      

Un inno per attaccare l'innocenza



Massimo Poletto: Il primo giorno che nelle scuole faranno cantare questa schifezza, sarà l’ultimo giorno che manderò a scuola le mie figlie.

Paolo MattanaMa questi deputati dovrebbero essere presi a calci in culo, con tutti i problemi da risolvere in Italia a cosa vanno a pensare? Alla canzoncina del partigiano. Non che io abbia qualcosa con i partigiani, ma non ci sono più, anche perché se ci fossero dei partigiani, con i parlamentari avrebbero riaperto le fosse Ardeatine.



lunedì 28 settembre 2020

PAPA FRANCESCO E LA SUA SOLITA FALSITA' SU GESU' PROFUGO IN EGITTO

 Solo il Vangelo di Matteo parla della fuga in Egitto dopo che Erode ebbe notizia che un bambino nato in Betlemme sarebbe diventato re dei giudei e l'avrebbe detronizzato. Erode (secondo la testimonianza di Giuseppe Flavio, che ignora completamente la strage degli innocenti in Guerre giudaiche) morì nel 4 a.C. Dunque la fuga in Egitto sarebbe avvenuta prima del 4 a. C. Ma nel Vangelo di Luca (come in tutti gli altri Vangeli) si ignora completamente la strage degli innocenti e conseguentemente si ignora anche fuga in Egitto. E' accertato inoltre che il procuratore della Giudea Quirino ebbe l'ordine dall'imperatore Augusto di fare un censimento anche nella Giudea e in Siria. Tale censimento avvenne nel 6 d.C. Ebbene, il Vangelo di Luca pone la nascita di Gesù proprio nell'anno del censimento. Dunque abbiamo il Vangelo di Luca contro quello di Matteo (meglio: attribuito falsamente all'apostolo Matteo giacché il primo Vangelo, quello di Marco risale a non prima del 50 d.C.). Poiché si dice anche in Matteo che Gesù fu circonciso in Gerusalemme otto giorni dopo la sua nascita se ne deduce che Giuseppe, Maria e il neonato Gesù avrebbero fatto in tempo a fuggire in Egitto e a tornare a Gerusalemme in soli otto giorni. Cosa materialmente impossibile anche se fossero fuggiti e tornati a dorso d'asino. Questo papa continua ad insistere su una falsità storica. Inoltre, è bene sottolineare, Gesù e i suoi genitori (avendo Gesù avuto come padre Giuseppe e non lo Spirito Santo altrimenti sarebbe dovuto nascere femmina ereditando solo il cromosoma XX della madre, sapendosi che il maschio nasce dal cromosoma YX) tornarono comunque in Giudea e dunque sarebbero stati profughi solo per otto giorni. Questo papa(ccio) continua nella sua mendacia nel paragonare i finti e falsi profughi (in realtà invasori) che arrivano in Italia all'inesistente profugo Gesù. Questi invasori non hanno alcuna intenzione di tornare nello Stato da cui sono partiti come clandestini. Vengono qui per mangiare a sbaffo facendosi mantenere con le nostre tasse dopo avere pagato con migliaia di dollari gli scafisti per essere traghettati in Italia nella speranza di distribuirsi poi in un Europa che giustamente non li vuole. Approfittano dell'Italia ventre molle dell'Europa perché sgovernata dallo scellerato binomio 5S-PD.             

L'episodio del Vangelo (che appunto appare solo in Matteo) è quindi probabilmente un invenzione dell'autore. http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_degli_innocenti
22 apr 2007 - Al re di Giudea si è sempre attribuita la strage dei bambini di Betlemme, come racconta l'evangelista Matteo. Ma ora il saggio di una studiosa ...

Nascita di Gesù - Wikipedia

La natività di Gesù (o soltanto Natività, per antonomasia) è contenuta nei vangeli secondo ... Quest'interpretazione è stata però messa in discussione: data la vicinanza tra Betlemme e Gerusalemme, Erode si sarebbe presto ... Iconografia della Natività, su sapere.it.

La data di nascita di Gesù (anno e giorno) non è esplicitamente riportata dai Vangeli

Non solo sui Forum amatoriali ci si "bastona"....

domenica 27 settembre 2020

LA SOLITA STORIA SCRITTA DAI VINCITORI

L'Italia fu "liberata" veramente dagli angloamericani? I disastri subiti dai bombardamenti degli angloamericani colpendo centri cittadini dove non erano presenti truppe tedesche sono da considerare soltanto azioni vigliacche, come quelle dei partigiani che causarono le rappresaglie tedesche. Ricordiamo il bombardamento del quartiere di San Lorenzo a Roma, il bombardamento di Torino, quello su Cagliari (che non aveva alcuna importanza strategica, come il convendo dei domenicani), la distruzione della  millenaria Abbazia di Montecassino, etc. etc. Sostengo da sempre che il nazismo fu la rovina del fascismo e il fascismo la rovina del nazismo. Hitler nel mese di febbraio del 1945 (due prima di suicidarsi) si pentì amaramente di avere voluto salvare ad ogni costo il fascismo vinto dalla sua malaugurata affezione a Mussolini. Dopo la sconfitta di Stalingrado la guerra sul fronte russo non era ancora perduta perché vi fu la controffensiva tedesca nella terza battaglia di Charkov (febbraio 1943). I generali tedeschi chiesero a Hitler il rinforzo di altre divisioni. E invece Hitler distolse varie divisioni dal fronte russo per inviarle in Italia per contrastare lo sbarco degli americani in Sicilia e poi per costituire l'inutile Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.). Hitler avrebbe dovuto abbandonare il fascismo al suo destino (e probabilmente avrebbe salvato la vita a Mussolini con la sua consegna agli americani prima che arrivassero a Dongo i falsi liberatori che furono i partigiani) invece di sprecare molte altre divisioni in Africa per sostenere la scellerata guerra parallela voluta da Mussolini invadendo i Balcani, la Grecia e l'Egitto, provocando l'aiuto tedesco proprio in quelle zone dove i tedeschi, impegnati già sul fronte russo (essendo ancora vincitori in Francia), non avevano alcun interesse. La guerra in Africa, nonostante alcune parziali vittorie di Rommel (la volpe del deserto), si concluse nel giugno del 1943 con la resa dei tedeschi a Tunisi. Furono fatti 400mila prigionieri tedeschi che furono inviati come tali negli Stati Uniti. Furono perse molte divisioni e carri armati tedeschi che negli stessi mesi potevano essere impiegati sul fronte russo.    

"La sinistra fa passare per santo un assassino"

Alessandro Sallusti

sabato 1 agosto 2020

HITLER SPIEGA PERCHE' PERSE LA GUERRA

16 mar 2019 - Avrebbe dovuto aggiungere che Churchill definì la legislazione sociale fascista la migliore del mondo. Avrebbe dovuto fare riferimento all'IRI, ...
1 dic 2017 - Non tutto il fascismo è fa buttare. Churchill fu tra i molti ammiratori di Mussolini, popolare anche negli Stati Unuti. Churchill disse che l'Italia ...

sabato 18 aprile 2015 -
pietromelis.blogspot.com › 2015/04 › cio-che-evivo-e-...

18 apr 2015 - Il nazismo è stato la rovina del fascismo e il fascismo la rovina del nazismo. L'errore imperdonabile del fascismo è stato quello di entrare in ...

Terza battaglia di Char'kov - Wikipedia

it.wikipedia.org › wiki › Terza_battaglia_di_Char'kov

La terza battaglia di Char'kov venne combattuta dal 19 febbraio al 23 marzo 1943 sul fronte orientale nel corso della Seconda guerra mondiale. Ultima grande ...

Battaglia di Kursk - Wikipedia

Mentre si stava svolgendo lo scontro tra le unità corazzate il distaccamento Kempf, il quale disponeva di 300 tra carri armati e cannoni d'assalto, si stava muovendo verso Prochorovka, trovandosi ad una distanza di soli 20 chilometri, ma, contemporaneamente, era giunta la notizia del contrattacco sovietico nel settore di Orël ed, il 13 luglio, Hitler convocò Manstein e von Kluge per ordinare loro di sospendere l'Unternehmen Zitadelle a causa della necessità di trasferire truppe in Italia e nei Balcani[64]. Manstein protestò, sostenendo che se l'Heeresgruppe Mitte non era più in grado di effettuare manovre offensive, le forze dell'Heeresgruppe Süd avevano comunque la possibilità concreta di sconfiggere le riserve mobili sovietiche, scongiurando in questo modo il pericolo di ulteriori controffensive e guadagnando tempo, chiedendo al Führer di ordinare alla 9ª Armata di mettersi in assetto difensivo, divergendo in questo dal parere di von Kluge, il quale riteneva che questa avrebbe dovuto ritirarsi sulle posizioni di partenza, e di consentirgli di proseguire l'offensiva a sud[65]. Hitler consentì momentaneamente a Manstein di proseguire l'offensiva ma, nonostante l'ultimo attacco sostenuto con successo dalla divisione Das Reich a Beleničino il 14 luglio[74], dispose successivamente che la divisione Großdeutschland dovesse essere trasferita all'Heeresgruppe Mitte mentre il II SS-Panzerkorps doveva essere disimpegnato allo scopo di essere inviato in Italia; Manstein resosi conto che, privato di quelle forze, proseguire l'attacco sarebbe stato impossibile ordinò il ritiro delle sue unità nel settore di Belgorod, ponendo fine all'Unternehmen Zitadelle[75].

sabato 26 settembre 2020

UNA PIAZZA DI CAGLIARI NEL 1957

La Cagliari che non c’è più: piazza Pascoli (oggi Michelangelo) negli anni Sessanta

La Cagliari che non c’è più: piazza Pascoli (oggi Michelangelo) negli anni Sessanta

Nascono i nuovi palazzi ma mancano gli alberi e intorno non c'è ancora granché. Piazza Michelangelo, ex Piazza Pascoli, si trova nel quartiere San Benedetto. Questo spazio è ricordato per la presenza del Cinema Corallo, per la mensa universitaria e per il vecchio Ribot Pub ed è è stato rimesso a posto nel 2002. Prima erano presenti alcuni giochi per i bambini, adesso sono stati creati ampi spazi, prato verde, panchine, alberi e una fontana geometrica che alimenta una piccola cascata.

La Cagliari che non c’è più: piazza Pascoli (oggi Michelangelo) nei primi anni Sessanta.

Nascono i nuovi palazzi ma mancano gli alberi e intorno non c’è ancora granché.

Piazza Michelangelo, ex Piazza Pascoli, si trova nel quartiere San Benedetto. Questo spazio è ricordato per la presenza del Cinema Corallo, per la mensa universitaria e per il vecchio Ribot Pub ed è stato rimesso a posto nel 2002. Prima erano presenti alcuni giochi per i bambini, adesso sono stati creati ampi spazi, prato verde, panchine, alberi e una fontana geometrica che alimenta una piccola cascata.

Mio commento

Dopo 22 anni sono in attesa della fissazione dell'udienza in Cassazione per richiedere la nullità o l'annullamento della vendita tramite liquidatore del cinema Corallo di cui ero proprietario per il 66%. Liquidatore nominato per sbaglio da un presidente del tribunale che mi diede pazzescamente come consenziente mentre dagli atti del giudizio risultavo contrario. Liquidatore nominato perché richiesto da due fratelli (uno morto nel 2003) che volevano costringermi a vendere coinvolgendo la società per sanare i loro debiti PERSONALI, nonostante la Cinecorallo fosse da sempre in attivo ricavando il suo reddito dall'affitto a terzi della sala cinematografica. Vi è del marcio in questa storia. La giustizia civile non esiste in Italia. Chi ha comprato è rimasto senza soldi e senza locale avendone conservato io, se pur inutilmente, il possesso in attesa della sentenza della Cassazione. L'insegna è stata tolta abusivamente, a mia insaputa, tre anni fa, e le storiche lettere in rosso dell'insegna furono gettate in un cassonetto. Il cinema dopo la vendita illegittima è stato chiuso nel giugno del 1998. Ha resistito l'insegna sino a tre anni fa. Se fossi stato presente l'insegna sarebbe stata conservata. Chi ha acquistato lo ha fatto in documentata malafede.     

... che non c'è più. In piazza Michelangelo resiste solo l'insegna del Cinema Corallo. Di Paolo Rapeanu; 5 Ottobre 2017; apertura. Generazioni di cagliaritani ... 
 

venerdì 25 settembre 2020

GIORNO DI LUTTO PER RIAPERTURA DELLA CACCIA

Ricevo da www.animalisti.it 

𝗢𝗚𝗚𝗜 𝗘̀ 𝗨𝗡 𝗚𝗜𝗢𝗥𝗡𝗢 𝗗𝗜 𝗟𝗨𝗧𝗧𝗢 𝗨𝗡𝗜𝗩𝗘𝗥𝗦𝗔𝗟𝗘: 𝟮𝟬 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟬 𝗟𝗮 𝗥𝗶𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 “𝗖𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮” 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗹𝗯𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗰𝗮𝗱𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲𝗻𝗻𝗶𝗼. Se fossimo nel paleolitico non ci sarebbe nulla di strano. Ma siamo nel 2020! Proprio oggi uno sparuto manipolo di “Maledetti Sterchi ammuffiti e rincoglioniti” travestiti da Rambo, degli autentici Sottoprodotti della merda, si permettono di oltraggiare il dono più grande che esista al mondo. Di fronte agli ANIMALI dovreste inginocchiarvi e invece grazie ad un “sistema” marcio, corrotto e privo del benché minimo raziocinio, in ossequio a un pervertito scientismo da salotto televisivo, e con l’avallo di uno Stato insensibile al volere del popolo sovrano, vi viene concessa l’ invereconda “opportunità legale” di dilaniare meravigliose Creature pulsanti e bramanti di Vita. Augurarvi con la massima sollecitudine quello che voi causate agli ALTRI è un dovere morale. È ora di finirla con i vergognosi ed immorali perbenismi “umani”: nessun rispetto per chi non rispetta. Le vostre cosiddette “buone maniere” sbattono contro il muro di migliaia e migliaia di Vite spezzate, uniche, sacre e irripetibili. Gli auguri purtroppo nella maggioranza dei casi non sortiscono l’effetto desiderato. In ogni caso la “Legge dell’Universo” non fa sconti a nessuno. È inderogabile, ineluttabile e implacabile. E quando si palesa in tutta la sua potenza, si brinda. Senza se e senza ma. Riporto di seguito anche un meraviglioso testo della nostra attivista decana LILIANA RAI, 84 anni e tanto da insegnare soprattutto in tema di moralità alla nostra putrida classe politica, intrisa di omuncoli collusi e conniventi con le lobbies venatorie e interessati unicamente al mantenimento dei loro schifosi interessi privati: <<Dall’ intervista che un cacciatore pentito (nome e cognome)rilasciò al quotidiano "la Repubblica ". COSÌ MUORE UN FAGIANO “IL FAGIANO, SE VIENE COLPITO DA UNA FUCILATA, DIFFICILMENTE MUORE SUL COLPO. FERITO, QUANDO CADE A TERRA CONTINUA A CORRERE, SI NASCONDE, CERCA DI SCAPPARE. SE INVECE NON RIESCE A CAMMINARE TENTA DI VOLARE E BATTE LE ALI FINCHÉ NON GLI SI SPEZZANO . IL CANE SPESSO LO RIPORTA ANCORA VIVO, APPENA VIENE LASCIATO IN TERRA IL FAGIANO TENTA NUOVAMENTE DI FUGGIRE E IL CANE LO RIPRENDE. PER FARLO MORIRE OCCORRE TIRARGLI IL COLLO CHE È RESISTENTE. SOTTO LA STRETTA SI AGITA, SBATTE LE ALI, ANNASPA CON LE ZAMPE. ALLA FINE DOPO LUNGHI SUSSULTI, ALLARGA LE ALI E RIMANE IMMOBILE ". Così chiude gli occhi innocenti, senza capire perché, un puro essere che ama la vita come solo un animale può anelarla, MARTORIATO PER SOLLAZZARE UNA FECCIA UMANOIDE, FRADICIA DI SADISMO. Mi permetto una lecita curiosità: COSA INTENDE IL PRESIDENTE MATTARELLA QUANDO ESORTA ALLA NON VIOLENZA? Intanto, oggi è arrivata la domenica, quella maledetta domenica. Una vilipesa cittadina italiana, Liliana Rai Roma 

Riccardo Manca Vice Presidente Animalisti Italiani

La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali (Gandhi) 

#bastacaccia #stopcaccia #bastasparare 

"Alla nausea davanti all'orrore della strage di Animali, si aggiunge la vergogna colpevole della ripetizione" 

Liliana Rai 

"Senza quel pezzo di ferro in braccio valete meno di un chewing-gum masticato" 

Riccardo Manca 

NELL’INETTITUDINE DELLA PRESUNZIONE UMANA ALBERGA TUTTO IL MALE DEL MONDO (Riccardo Manca)

Riccardo Manca Vice Presidente Nazionale ANIMALISTI ITALIANI ETS 
Via Tommaso Inghirami,82 - 00179 ROMA Tel./Fax 06 78 04 171 e-mail: riccardo.manca@animalisti.it http://drive.google.com/uc?export=view&id=1Sh7tpviX9hmoquvrEgaoPU6ZTIpMicrq Dona il 5 x 1.000 motivi C.F. 96368210587 www.animalisti.it

giovedì 24 settembre 2020

L'ITALIA E' SGOVERNATA DA UNA MINORANZA DI POLTRONISTI

ITALIA SPAZZATURA DELL'AFRICA A CAUSA DEI PDOTI E DEI 5 STALLE. MA E' POSSIBILE CHE ANCORA VI SIA UN 20% DI ANTITALIANI CHE VOTANO ANCORA PD PER FARSI INVADERE PAGANDO LE TASSE E MANTENERE GLI INVASORI? 

Giuseppe Conte, l'unico Premier al mondo che prende in giro il suo popolo

 

mercoledì 23 settembre 2020

TUTTA COLPA DEL CHINAVIRUS. HA RAGIONE TRUMP SU QUESTO PUNTO

Bisognerebbe isolare la Cina perché è certo che il Covid-19 è partito da questi maledetti cinesi, che continuano a negare di essere essi la causa di questa pandemia che ha stravolto la vita di tutti. Isolarla significa porre un embargo su tutti i loro prodotti. Il PIL negli Stati Uniti e in Europa è sceso di molti punti, mentre questi criminali, retti da un governo di criminali (vedi anche Hong Kong che si ribella alla Cina) hanno ripreso ad aumentare il loro PIL con l'aumento delle esportazioni. Possibile che non si pensi di porre almento dei forti dazi per rendere di fatto non più concorrenziali i loro prodotti mettendoli in ginocchio? Non si è ancora riusciti a sapere se il Covid-19 sia partito dai mercati cosiddetti umidi, dove vengono macellati gli animali, oppure sia stato costruito in laboratorio. In ogni caso è fondato il sospetto che si sia trattato di un progetto criminale tendente a porre in ginocchio l'economia mondiale a favore di quella cinese, potendo la Cina (falsamente comunista con il suo miliardo e mezzo di abitanti) permettersi anche qualche decina di milioni di morti (che purtroppo non vi sono stati). Cinesi che stanno colonizzando economicamente quasi tutta l'Africa nell'indifferenza del resto del mondo.     

lunedì 21 settembre 2020

VITTORIA DI PIRRO DEI 5S CON IL SI. SPARITI NELLE ELEZIONI REGIONALI

 Vittoria del tutto inutile. Se fossero coerenti dovrebbero prendere atto che l'attuale parlamento è ormai privo di rappresentanza perché il loro 33% del 2018 è soltanto un ricordo. Inoltre la riduzione dei parlamentari dovrebbe indurli a richiedere elezioni anticipate proprio a causa del sì. Ma non lo faranno perché sono incollati alle poltrone e vogliono starci sino al 2023. La gente che ha sanzionato la sconfitta dei 5S non ha capito che la riduzione dei parlamentari non avrebbe luogo prima delle elezioni del 2023. Il sì ha vinto grazie all'ignoranza di coloro che credevano che la vittoria del sì avrebbe portato ad elezioni anticipate a causa della conseguente delegittimazione della attuale legislatura. Ha vinto l'ignoranza.   

domenica 20 settembre 2020

CHI VOTA SI NON SA CHE VUOLE IMITARE IL FASCISMO

 

19 gennaio 1939, ottant’anni fa il fascismo spazzava via il Parlamento: la tentazione dell’astoriologia e i suoi rischi

di Emilio Gentile

Con la legge del 19 gennaio 1939, che istituiva la Camera dei fasci e delle corporazioni il regime totalitario proseguiva la costruzione dello Stato fascista, dopo aver soppresso la Camera dei deputati, per cancellare quel che ancora sopravviveva della rappresentanza parlamentare eletta dai cittadini. Non è però improbabile che la ricorrenza degli ottanta anni dalla istituzione della Camera dei fasci e delle corporazioni possa incrementare le disquisizioni, le elucubrazioni o le chiacchiere sull’attuale ritorno del fascismo.

Le analogie non sarebbero difficili, specialmente con richiami e confronti fra le riforme costituzionali messe in pratica del fascismo per distruggere la sovranità popolare, e le varie riforme costituzionali elaborate e proposte negli ultimi decenni per semplificare il sistema parlamentare repubblicano, rafforzare il potere governativo, dinamizzare la funzione parlamentare, abolire o trasformare il Senato, ridurre il numero dei deputati, introdurre nella Camera, a fianco ai politici dei partiti, i rappresentanti della società civili e del mondo produttivo.

Fascismo, Emilio Gentile racconta "l'eutanasia" di Mussolini

Anche il fascismo, in origine, voleva abolire il Senato, ridurre il numero dei deputati, affiancare alla rappresentanza politica la rappresentanza della società civile e del mondo produttivo. Anche se finora nessuna delle riforme costituzionali dell'ordinamento parlamentare è stata approvata dagli elettori, per gli amanti delle analogie della “storia ritornante”, anche se non ripetente, potrebbe essere irresistibile la tentazione di riscontrare somiglianze fra le riforme proposte in tempi recenti e le riforme attuate nel tempo fascista, e poi lanciare l'allarme: «Il fascismo è tornato».

La pratica dell’analogia, diffusa nelle attuali polemiche sul ritorno del fascismo, è il sintomo di una grave crisi sia politica sia culturale, perché si va diffondendo un uso pubblico della storia, dove prevale la tendenza a sostituire alla storia, come conoscenza critica scientificamente elaborata, una sorta di “astoriologia”, che mescola la storia con l’immaginazione, per adattare il passato ai desideri, alle speranze, alle paure personali. La astoriologia ha con la storia la stessa relazione che l'astrologia ha con l'astronomia. La ricerca di analogie, per dimostrare che il fascismo è tornato, troverebbe facilmente conferme, perché muove dal presupposto, che può essere sintetizzato con la formula: «Decido io chi è fascista», che ispira i cultori della astoriologia, cioè della storia-che-mai-si-ripete-ma-sempre ritorna-in altre-forme. Ma le analogie della astoriologia sono altrettanto inconsistenti delle analogie dell'astrologia.

A dimostrarlo basta citare un fatto inconfutabile: al tempo del fascismo, le riforme costituzionali furono imposte dal regime totalitario a una popolazione, che le subì o le dovette approvare in modo plebiscitario senza libertà di voto; mentre le riforme costituzionali proposte negli ultimi decenni sono state bocciate dalla maggioranza dei cittadini della repubblica liberi di votare. Una sintetica evocazione delle riforma costituzionale attuata dal regime fascista può contribuire a mantenere salda la distinzione fra storia e astoriologia.


La Camera dei deputati fu abolita per volontà del duce, al culmine di un processo di revisione costituzionale, iniziato fin dal 1925, che nei successivi quattordici anni aveva attuato, gradualmente ma costantemente, una radicale trasformazione dell'ordinamento dello Stato monarchico, abolendo il regime parlamentare, che aveva governato il regno d'Italia fin dalla sua costituzione il 17 marzo 1861, sulla base dello Statuto del regno di Sardegna concesso da Carlo Alberto nel 1848.

Secondo lo Statuto, il potere legislativo era « collettivamente esercitato dal Re e da due Camere»: il Senato, «composto da membri nominati a vita dal Re, in numero non limitato, aventi l'età di quarant'anni compiuti», scelti fra diverse categorie definite dallo Statuto, e la Camera elettiva, «composta di Deputati scelti dai Collegi Elettorali conformemente alla Legge» fra i sudditi del re che avevano compiuto i trent'anni, godevano dei diritti civili e politici, e degli altri requisiti previsti dalla legge. I deputati, eletti per cinque anni, rappresentavano «la Nazione in generale, e non le sole provincie in cui furono eletti» e non erano soggetti a «nessun mandato imperativo» da parte degli elettori. Lo Statuto stabiliva inoltre, che nessun deputato poteva essere arrestato durante l'esercizio del suo mandato, «fuori del caso di flagrante delitto», né poteva essere «tradotto in giudizio in materia criminale, senza il previo consenso della Camera».

Con l’abolizione della Camera dei deputati il regime fascista annientò definitivamente dallo Stato italiano il principio della sovranità popolare, così come aveva proclamato fin dal suo avvento al potere. Infatti, pur lasciando nominalmente esistere la Camera dei deputati, il fascismo aveva iniziato a demolire la rappresentanza eletta col voto popolare fin dal novembre 1926, quando su iniziativa del segretario del partito fascista, diventato ormai partito unico, furono dichiarati decaduti tutti i deputati dei partiti antifascisti. Due anni dopo, alla vigilia della elezione della nuova Camera, il 17 maggio 1928, una riforma della rappresentanza politica aveva istituito il collegio unico nominale, assegnando al Gran Consiglio, l'organo supremo del partito fascista senza alcuna, la prerogativa di scegliere i candidati alla Camera, proponendo agli elettori una lista che essi potevano soltanto approvare o respingere in blocco.

La votazione del 1929 produsse una Camera esclusivamente fascista. Fu in seguito alla riforma della rappresentanza politica, che il Gran Consiglio divenne supremo organo costituzionale dello Stato monarchico, con competenze costituzionali decisive, come la facoltà di tenere aggiornata la lista di eventuali successori alla carica di capo del governo, cioè di eventuali successori di Mussolini in tale carica, e che in realtà non fu mai approntata, e soprattutto la prerogativa di intervenire nella successione al trono, che menomava gravemente il potere del re.

La sopravvivenza della formula plebiscitaria, adottata anche per l'elezione dei deputati nel 1934, non era affatto una residua parvenza di riconoscimento della sovranità popolare, che il fascismo al potere aveva sempre brutalmente e pubblicamente negato. Una maggioranza di voti contrari nelle elezioni plebiscitarie, non avrebbe comportato alcuna crisi per il regime totalitario, che si compiaceva di ostentare il consenso popolare, ma fondava esclusivamente sulla forza la sua esistenza. Mussolini lo aveva detto chiaro e netto alla vigilia del plebiscito del 1929: «Ho appena bisogno di ricordare tuttavia, che una rivoluzione può farsi consacrare da un plebiscito, giammai rovesciare».

L'istituzione della Camera dei fasci e delle corporazioni risolveva definitivamente il problema della rappresentanza popolare, abolendola. La nuova Camera infatti non era elettiva né prevedeva alcuna approvazione plebiscitaria popolare. I suoi membri, denominati consiglieri nazionali, erano i componenti del Consiglio nazionale del partito fascista e i componenti del Consiglio nazionale delle corporazioni, e assumevano la qualità di consiglieri nazionali «con decreto del DUCE del Fascismo, Capo del Governo».

I consiglieri nazionali godevano delle prerogative precedentemente riconosciute ai deputati dallo Statuto, ma il limite minimo di età era stabilito a venticinque anni. I consiglieri nazionali decadevano dalla carica nel momento stesso in cui decadevano dalla funzione esercitata nel Consiglio nazionale del partito fascista e in quello delle corporazioni. Della nuova Camera erano componenti di diritto il duce e i membri del Gran Consiglio del fascismo, creato da Mussolini alla fine del 1922 come organo supremo del partito fascista, e diventato dal 1928 organo costituzionale supremo del regime fascista. Unico compito della Camera dei fasci e delle corporazioni era collaborare con il governo per la formazione delle leggi, Lo stesso compito era assegnato al Senato, divenuto ormai un'assemblea dominata da senatori fascisti, mentre la esigua minoranza di senatori rimasti antifascisti o era ridotta al silenzio o disertava le sedute.

Nel presentare al duce la relazione sull'attività svolta alla Camera dei fasci e delle corpo dal 23 marzo 1939 al 23 marzo 1941, il presidente della medesima, Dino Grandi affermava: «Lo Stato totalitario non è più un semplice postulato teorico, per superare le contraddizioni della democrazia parlamentare. Una coerenza intrinseca, quasi elementare, ne è caratteristica fondamentale. Esso pone il Governo al centro del sistema e rende attuabili forme di operosa e armonica collaborazione, particolarmente apprezzabili e innovative nei riguardi delle Assemblee politiche. E appunto la felice e costruttiva esperienza della nostra Assemblea porta nuova luce sull'istituto legislativo, mediante il quale non solo si esplica una sostanziale attività pubblica, ma la profonda trasformazione operata dal Fascismo nella struttura sociale del Paese viene a mano a mano acquisita allo ordinamento giuridico».

La Camera dei fasci e della corporazioni fu abolita il 2 agosto 1943 dopo il crollo del regime fascista travolto dalla catastrofe militare. Il ripristino della sovranità popolare attraverso la Camera dei deputati e l'istituzione di un Senato elettivo nell'Italia repubblicana, fu la definitiva vittoria della democrazia sul fascismo.

 

venerdì 18 settembre 2020

E IO PAGO!

Gli accoglientisti (neologismo) mi dicano perché dovrei pagare le tasse per mantenere un esercito di invasori fancazzisti che non fanno parte del patto sociale. Delinquono se vengono qui senza avere un lavoro. Fanno concorrenza agli italiani poveri. Se la legge vieta che un estraneo entri in casa altrui con la forza o comunque senza essere invitato perché la stessa cosa non dovrebbe valere per quelli che indesiderati pretendono di essere accolti in altro Stato? Ecco alcuni commenti all’articolo sotto riportato. 

Vorrei che gli alti prelati, in primis lo stesso Papa Francesco, citino una sola parte di uno dei Vangeli in cui si parli dell'immigrazione. E' semplicemente impossibile perché i Vangeli sono stati scritti nell'epoca di un Impero entro i cui confini ciascuno era libero di muoversi come voleva mentre le legioni impedivano agli indesiderati di passare tali confini. Questa è storia! Per quanto riguarda la posizione del Papa a difesa dei così detti migranti che migranti non sono ma sono in effetti esclusivamente clandestini e, per lo più, islamici, è molto pericolosa per l'integrità del Cristianesimo. Bergoglio è un eroe dell'Islam. Quando San Pietro diventerà una moschea probabilmente gli dedicheranno un minareto.Questo non è un diffusore della parola di Dio, né di Gesù. È un politico che segue la politica sonistrosa dell’America del Sud, sempre in subbuglio e rivoluzionaria. Un antipapa che, ha allontanato il vero Papa.            Ma Bergoglio quando la smetterà di interessarsi di politica?Non vede che le chiese sono vuote da quando è stato eletto papa. Questo è l'Antipapa..Si dimetta...                                                              Quando un tempo a scuola si studiava religione imparai che i Vescovi quando eleggono il Papa sono guidati dallo Spirito Santo. Quando è stato eletto Bergoglio lo Spirito Santo doveva essere alla pausa pranzo.              

Nella sua pampa in fatto di covid le cose vanno malissimo.Mi sarei aspettato che facesse un viaggio in Argentina a consolazione dei suoi compatrioti.Non lo fa perché trattenuto da una fifa tremenda.Giovanni Paolo II si sarebbe già recato in Polonia più di una volta,in un caso simile.

E basta continuare a chiamarlo Papa! Con il papato Francesco non c'entra niente,è un abusivo!...perchè dovrei chiamarlo papa? Perchè dovrei considerarlo il Pastore della religione cattolica? Da come si comporta a costui interessa tutto meno che Dio.

Il papa si è schierato in modo feroce, esagerato contro i difensori della libertà degli Stati e dei popoli chiamati dai poteri forti sovranisti. Il papa ha dimostrato di essere un po' troppo servile verso i poteri forti e di coloro che gestiscono le banche vaticane. Il papa appoggia i flussi migratori? boh perché non attacca chi ha impoverito quelle terre, chi lucra sull'immigrazione, e non dice che questa deve finire e le persone tornare nelle loro terre aiutate a sviluppare le loro terre in caso contrari si desertificherà 1/3 del pianeta e poi i miliardari buttano soldi x vedere se c'è vita su marte. Questo papa purtroppo sembra troppo servile verso i potenti a tal punto da attaccare in prima linea la Lega e coloro che sono gli ultimi difensori della libertà dei popoli e degli stati

Adesso il Papa si piega all'Ue
E scoppia la rivolta dei fedeli

Spezzone del Film di Totò 47 morto che parla! ... Totò - E io Pago. 747,585 views747K views. • Jun 19 ...
19 giu 2007 - Caricato da md5p
 

mercoledì 16 settembre 2020

IL PRETE DEGLI ULTIMI VITTIMA DEL CONFLITTO TRA MORALE E DIRITTO

Ha applicato la norma evangelica "fai agli altri quel che vorresti fosse fatto a te". Si tratta di una norma morale che confligge con la norma giuridica "non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te" (Confucio). La morale impone di fare del bene. E non distingue tra individui degni e non degni di ricevere del bene. Il diritto impone soltanto di non danneggare gli altri. Ha scritto Hegel (Scritti sul cristianesimo) che uno Stato che applicasse le norme evangeliche si autodistruggerebbe). 
Questo prete ha danneggiato gli altri facendosi complice della violazione della legge accettando di aiutare anche dei clandestini, come lo era il clandestino che l'ha ucciso e che doveva essere espulso dall'Italia. E come lui tutti coloro che si rendono complici del buonismo, che uccide la giustizia. Diciamo pure che la morte è andato a cercarsela. Complice anche il governo della politica dell'accoglienza e anche quei magistrati che hanno violato la legge non provvedendo ad espellerlo con provvedimento giudiziario.      
1 giorno fa - Como, il prete degli ultimi accoltellato a morte in strada. Le lacrime dei fedeli (ansa). Don Roberto Malgesini, 51 anni, è stato ucciso stamattina ...

lunedì 14 settembre 2020

REFERENDUM: A TUTTI GLI IGNORANTI CHE NON VOTANO O VOTEREBBERO SI

Quasi tutti non sanno che la vittoria del SI lascerebbe comunque in vita questa innaturale maggioranza parlamentare (risicata al Senato). La riduzione dei parlamentari avrebbe comunque inizio dalla prossima legislatura, che, se non intervengono elezioni anticipate, continuerebbe sino al 2023. Perciò non capisco perché Salvini e Giorgia Meloni si siano dichiarati a favore del SI (come si legge nella scheda, anche se occorre l'accento grave sul si, e percio nel minuscolo deve scriversi sì). Non capiscono Salvini e la Meloni che una vittoria del SI sarebbe propagandata dai 5 Stalle come una loro vittoria. E di riflesso di questo sgoverno.
Ho già scritto che non si capisce come mai i costituenti del 1946 non abbiano capito la contraddizione tra il richiedere per il referendum abrogativo di una legge (art. 75 Costituzione) la maggioranza del 50% degli aventi diritto al voto (non la maggioranza dei votanti) mentre per il referendum abrogativo di un articolo della Costituzione non è previsto dall'art. 138 la maggioranza prevista dall'art. 75. Ho detto "referendum abrogativo" di un articolo della Costituzione anche se lo si fa passare falsamente come referendum confermativo perché sarebbe una conferma del voto di una maggioranza della Camera e del Senato. Conferma richiesta nel caso in cui non si fosse raggiunta la maggioranza dei 2/3 alla Camera e al Senato. Ma la sostanza è che si tratta di un referendum abrogativo di un articolo della Costituzione. E così si è data maggiore importanza al referendum abrogativo di una legge che al referendum abrogativo di un articolo della Costituzione. 
Con la conseguenza assurda che basta un qualsiasi numero di votanti (anche 100 o meno di cento) per rendere valido il referendum falsamente confermativo.        
 
    
 

sabato 12 settembre 2020

PER I SINISTRI NON ESISTONO I REATI COMMESSI DA STRANIERI CONTRO ITALIANI

    Per giornalisti e politici gli italiani non contano nulla!



Testo di Gianluigi Limido


Si chiama Filippo Limini. Aveva 25 anni, è morto circa un mese fa a Bastia Umbra. Dopo una rissa in discoteca finita male. Per il suo omicidio sono stati arrestati tre ragazzi di origine albanese. Dov'è la prima pagina del Fatto quotidiano o di Repubblica per Filippo? Dove sono le decine di cronisti che hanno invaso Colleferro? Dov'è il post di Gigino di Maio o di Giuseppe Conte? Dov'è la Gruber o Floris che chiedono a Saviano in prima serata "che Italia emerge dall'omicidio di Colleferro?". Dove sono i benpensanti? Ora l'avete capito che anche voi siete vittime di un sistema mediatico che decide cosa conta e cosa no, quali narrazioni sono funzionali e quali no?

 

Onore a Willy, disprezzo per gli antifascisti

Non è sembrato vero, alle canaglie dell’antifascismo più becero e rancoroso, potersi gettare sul cadavere ancora fresco di Willy Duarte, il ragazzo ucciso di botte a Colleferro da quattro balordi.

Ben conosciuti nel quartiere per risse, aggressioni e la spavalderia vagamente mafiosa accompagnata dai tatuaggi delle gang sudamericane, quattro criminali – Mario Pincarelli, Francesco Belleggia, Marco e Gabriele Bianchi – hanno ucciso di botte un ragazzo, figlio di stranieri, che aveva avuto il solo torto di cercare di fare da paciere in una rissa, difendendo il suo amico. Quattro contro uno, da bravi codardi, con calci e pugni da arti marziali – specificamente la MMA (Mixed Martial Arts) – praticata soprattutto dai fratelli Bianchi, i capi della allegra “brigata”, che hanno sfondato la cassa toracica ed il cranio di Willy, per poi andare a fare baldoria con il Q7 di papino. I Carabinieri li hanno trovati in dieci minuti, mentre bevevano birra.

Vengono i brividi a pensare a quanta cattiveria e a quanta violenza bisogna impiegare per sfondare di botte la cassa toracica di un ragazzino di cinquanta chili, e poi andare a “fare serata”, come se non fosse successo alcunché.

Come ampiamente prevedibile, la canea antifascista, vale a dire la gran parte delle TV e dei buffoni di Stato che compone prevalentemente questa Nazione, subito è partita con l’accusa: i ragazzi sono neofascisti, simpatizzanti di formazioni di estrema destra. A poco è servito affermare che attaccare in quattro contro uno un ragazzo palesemente incapace di difendersi, tatuarsi o comportarsi come mafiosi, sono tutti atteggiamenti che ben poco hanno a che fare col Fascismo e con i Fascisti.

Da Chiara Ferragni al rapper in cerca di notorietà Ghali (milanese con origini tunisine, La Repubblica lo definisce proprio così), dal buffone Fedez ai pennivendoli di Fanpage, è scattata la caccia all’uomo; lo scopo è sempre quello: l’emanazione di leggi contro i partiti e movimenti non allineati al sistema. Siccome, però, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, a qualcuno di noi è bastato semplicemente andare sui profili Facebook dei fratelli Bianchi, prima che venissero disabilitati a causa degli innumerevoli insulti e delle minacce di morte ricevute, per vedere quali fossero le pagine Facebook seguite da questi “campioni”: Matteo Renzi, il Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo, oltre a diverse associazioni omo e transessuali (del resto, vedendo quelle sopracciglia rifatte e le camicie hawaiane, qualche dubbio lo avevamo avuto).

Ecco il retroterra culturale di questi criminali: l'antifascismo che strizza l'occhio agli omo. Altro che fascisti!

Ennesima figura di merda per i servi di regime che, come al solito, non verranno chiamati a rispondere delle solite, ennesime calunnie, potendo contare sulla potenza di fuoco dell’apparato mediatico e giudiziario che li sostiene a spada tratta, e potranno continuare a banchettare sul cadavere di quel povero ragazzo.

Basta andare a vedere gli ultimi casi di cronaca nera che hanno coinvolto italiani vittime di stranieri, e vedere come la reazione, in questi casi, sia stata completamente diversa.

 


Ricordiamo, ad esempio, Filippo Limini, ucciso a Bastia Umbra da tre albanesi i quali, per essere sicuri di finire il lavoro, lo hanno ripetutamente investito con la macchina. Anche Filippo era un ragazzo come Willy: entrambi vittime, entrambi innocenti, entrambi uccisi da criminali bastardi. Nessuno, però, ha chiesto misure repressive contro la comunità albanese; Giuseppe Conte non ha scritto nessun intervento su Facebook; Chiara Ferragni pensava ai suoi affari (cosa che le riesce decisamente meglio che non il fare l’opinionista, ma tant’è); nessun cronista è andato a Bastia Umbra, alla ricerca del servizio strappalacrime.

 

Ricordiamo, ad esempio, Luca Varani, ucciso da Manuel Foffo e Marco Prato durante un festino a base di orge omosessuali e droga a Roma. Ghali non ci ha dato la sua preziosa testimonianza; nessuno ha invaso il quartiere Collatino; nessuno ha chiesto una stretta sulle associazioni omosessuali, le stesse che i fratelli Bianchi ed i loro amici sostenevano apertamente (almeno stando alle loro simpatie “facebookiane”).

Questo per fermarci ad un episodio recentissimo, ed ad uno "politicamente corretto".

Invece lo sciacallaggio della sinistra e l’isteria giustizialista – che stranamente non si manifesta mai quando si tratta di reati o di omicidi commessi da clandestini o da stranieri – ha raggiunto vette kafkiane: ogni singolo tatuaggio, ogni singolo “Mi piace” su Facebook, ogni singolo atteggiamento o frase di questi balordi sono stati analizzati, scansionati e sezionati al microscopio per cercare qualunque cosa che potesse collegarli anche solo agli ambienti fascisti: poco male se poi è stato trovato tutt’altro, rimangono dei fascisti lo stesso perché hanno atteggiamenti fascisti. Loro, gli imbecilli antifascisti, la chiudono così, e pazienza la contraddittorietà delle loro affermazioni.

Si è giunti perfino a chiedere a gran voce la chiusura delle palestre di arti marziali, e specificamente quelle di MMA: una stupidaggine talmente grossolana e imbecille che è imbarazzante perfino commentarla. Io posso utilizzare la mia automobile per recarmi al lavoro o per investire l’amante di mia moglie; posso utilizzare un coltellaccio per cucinare o per tagliare la gola del vicino con il quale ho appena litigato; posso usare le mie capacità in combattimento corpo a corpo per difendermi da una aggressione o per massacrare di botte un ragazzo indifeso. Chiedere la chiusura delle palestre equivarrebbe a chiedere il blocco delle automobili o il divieto di utilizzare coltelli: ogni cosa, ogni conoscenza, ogni oggetto possono essere utilizzati per scopi positivi – andare al lavoro come preparare un piatto succulento – o violenti, e sta al singolo decidere come, dove e quando utilizzarli. Se si comincia con il chiudere le palestre si sta lanciando un sasso giù da una salita: si sa dove si comincia, ma non si sa dove si finisce (è la teoria del piano inclinato).

In ogni caso, l’ipocrisia e la cattiveria della sinistra è ormai conclamata: quando si tratta di crimini commessi da stranieri il tutto viene minimizzato, quando non completamente oscurato. E pazienza se fai notare che gli stranieri sono un terzo dei detenuti italiani totali (20.000 su 60.000) e, per quanto riguarda i reati contro la persona (scippi, rapine, stupri, violenze, aggressioni) delinquono per il 45% circa dei reati totali pur essendo solo non più del 9% della popolazione complessiva, quindi delinquono otto (8!, si avete letto bene) volte più degli italiani. Quando invece si tratta di stranieri vittime di italiani ecco che vengono chiamati in causa tutti: dai principali maitres a penser della sinistra (Berizzi, Formigli) ai guitti d’avanspettacolo (Ghali, la Ferragni, Alessandro Gassman), con il contorno di servizi strappalacrime, speciali su speciali, interrogazioni parlamentari ed interventi del Presidente del Consiglio e del Presidente della Repubblica, dando al singolo evento in questione una visibilità pressoché totale per settimane, se non mesi. L’obiettivo è sempre quello: piegare la realtà all’ideologia, e se le due cose non si coniugare, allora tanti saluti alla realtà!

In poche settimane abbiamo avuto due episodi simili, in due diverse (diversissime!) parti del mondo, vale a dire gli Stati Uniti e l’Italia. Probabilmente avrete sentito parlare di Kyle Rittenhouse, il diciassettenne che è stato ferocemente braccato da degli attivisti del Black Live Matters durante l’ennesima guerriglia urbana e, per difendersi, ha fatto fuoco col suo fucile semi-automatico, seccandone addirittura tre (uno condannato per molestie sessuali, un altro un conclamato pedofilo). Al netto del procedimento penale che è stato aperto nei suoi confronti, molto probabilmente questo ragazzo verrà prosciolto da ogni accusa. I filmati, in questo senso, sono chiarissimi: Kyle è stato accerchiato da diverse persone che lo hanno ripetutamente colpito e che poi lo hanno inseguito cercando di disarmarlo; vistosi circondato, il ragazzo ha fatto fuoco, con il palese intento di difendere la propria vita, in quel momento in serio pericolo. Sulle forze dell’ordine si può contare, ma è meglio non contare: assai raramente Carabinieri o Polizia possono arrivare sul luogo di intervento in tempo, a fronte di eventi criminali che si consumano in pochi minuti, spesso addirittura secondi. Ebbene: se anche Willy avesse avuto un’arma, probabilmente avrebbe potuto fare fuoco e con ciò salvarsi la vita.

La vicenda di Willy, di Filippo, e di tutte le altre vittime dovrebbe spingerci a ripensare, ancora una volta, due leggi fondamentali in qualunque Nazione civile: la legge sulla legittima difesa e la legge sulla certezza della pena. Quest’ultima, ad esempio, non dovrebbe permettere al terrorista Cesare Battisti di godere degli sconti di pena che proprio in questi giorni il Magistrato di Sorveglianza del Tribunale di Cagliari, Maria Cristina Lampis, gli ha concesso per “condotta regolare” (come se essere stato latitante per 37 anni non contasse nulla!).

Senza molti giri di parole una cosa è ben chiara, che chi si macchia di gesti simili ha diritto ad un solo tipo di processo: veloce, sommario, e che si concluda con un proiettile alla tempia. Poco importa che la vittima sia uno straniero o un italiano.