Nello Zimbabwe un dentista americano, un subanimale, la cui vita
vale meno di quella di un insetto nocivo (che non sa di essere
nocivo) ha pagato 50.000 dollari per corrompere un guardaparco (non
si dice guardiaparco) per uccidere il leone Cecil di 13 anni
facendolo uscire dal parco ed ucciderlo con delle frecce facendolo
morire lentamente per dissanguamento. Poi si è fatto fotografare con un
altro subanimale bianco mentre esibivano la testa tagliata del
leone. Il leone Cecil aveva tre femmine con relativa prole. Adesso
le tre femmine sono rimaste indifese contro altri leoni maschi, che
per accoppiarsi con le tre femmine sono costretti ad uccidere i cuccioli perché altrimenti le femmine non
possono accoppiarsi con altri maschi, secondo la dura legge di
natura che porta ogni animale a trasmettere i propri geni in competizione con altri. Questi
subanimali sono responsabili anche della morte dei cuccioli. Il
subanimale americano si dice che ora viva nascosto perché dovrebbe
finire in galera per molti anni nello stesso Zimbabwe. Negli Stati
Uniti vi è stata una rivolta contro il subanimale americano. Ma la pena
di morte sarebbe la giusta fine di questi tre subanimali. E il dentista
dovrebbe morire anch'egli per dissanguamento dopo avergli cavato tutti i
denti senza anestesia. Questo stesso subanimale andava anche alla ricerca di un elefante da uccidere. Ma quelli che aveva visto non erano di suo gradimento perché non avevano le zanne abbastanza grandi. Avrebbe meritato di essere trafitto in pancia da una zanna di elefante, come capitò anni fa al proprietario del famoso marchio di abbigliamento Bluemarine. Costui aveva ferito una elefantessa, ma un'altra elefantessa caricò questo vigliacco criminale uccidendolo traforandogli la pancia con una zanna. Il Corriere della sera ne aveva dato la notizia senza alcuna minima condanna del fatto. Io riportai la notizia in una nota del mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica e inviai copia della pagina del mio libro alla lurida vedova di questo criminale, comproprietaria di Bluemarine, compiacendomi della morte del suo lurido marito. Chi si assomiglia si piglia.
Io tuttavia giustificherei l'eutanasia per i leoni vecchi (come per altri grandi predatori) per evitare loro una morte lenta per fame. Infatti, quando giungono alla vecchiaia e non hanno più le forze per rincorrere una preda, sono destinati ad essere emarginati dal gruppo a morire lentamente di fame dovendo limitarsi a cibarsi dei resti dei cadaveri delle prede quando trovano dei resti.
Gli uomini sono peggio dei predatori, che non uccidono mai per crudeltà ma per motivi di sopravvivenza. Non si può trasformare un carnivoro in erbivoro.
Giustizia
per Cecil, il leone ucciso
Io tuttavia giustificherei l'eutanasia per i leoni vecchi (come per altri grandi predatori) per evitare loro una morte lenta per fame. Infatti, quando giungono alla vecchiaia e non hanno più le forze per rincorrere una preda, sono destinati ad essere emarginati dal gruppo a morire lentamente di fame dovendo limitarsi a cibarsi dei resti dei cadaveri delle prede quando trovano dei resti.
Gli uomini sono peggio dei predatori, che non uccidono mai per crudeltà ma per motivi di sopravvivenza. Non si può trasformare un carnivoro in erbivoro.