mercoledì 29 settembre 2010

HITLER: PIU' CHE DIO POTE' IL DEMONIO. MEDITINO I TEOLOGI

Dopo avere ascoltato la trasmissione Atlantide (LA 7) del 28 settembre riguardante la vera identità del teschio conservato a Mosca e attribuito a Hitler sono venuto a sapere che in effetti quel teschio non può essere quello di Hitler essendo il teschio di una donna. Da ciò la tesi (priva di qualsiasi supporto storico) che Hitler sarebbe sopravvissuto alla fine della guerra e i resti del cadavere bruciato (secondo la volontà dello stesso Hitler insieme con quello di Eva Braun) sarebbe il cadavere di un sosia. Ma vi è allora da domandarsi come mai non si sia parlato mai dei resti del cadavere bruciato di Eva Braun. Esistono testimonianze di coloro che vissero anch'essi nel bunker della cancelleria sino alle ultime ore di Hitler, che si sarebbe suicidato sparandosi alla testa dopo avere ingoiato una pastiglia di cianuro e dopo aver sparato anche al suo cane prediletto, un pastore tedesco. Non si sa con certezza se Eva Braun si sia suicidata o si sia fatta sparare da Hitler.

Ma non è questo l'oggetto della mia riflessione.

E' veramente sconcertante il fatto che Hitler sia riuscito a scampare sempre a vari attentati. Ancora più sconcertante è il fatto che sia potuto scampare all'ultimo tentativo di eliminarlo. Seguite ora la sequenza degli eventi che messi insieme in ordine cronologico fanno pensare che Hitler avesse la protezione di una forza demoniaca sopraffattrice di una volontà divina impotente di fronte a quella del demonio oppure che Dio stesso (in questo caso non migliore del demonio) avesse dato piena libertà di azione al demonio. Alcuni vertici dell'esercito, sia che fossero stati sempre antinazisti, sia che per opportunismo, pur essendo stati sempre nazisti, cercassero di evitare più disastrose conseguenze, avendo capito che nel luglio del 1944 la guerra doveva ritenersi ormai persa, organizzarono una congiura contro Hitler per anticipare la fine della guerra. Chi si assunse il compito in prima persona fu il colonnello von Stauffenberg. Hitler aveva indetto una riunione di vari comandanti distrettuali degli eserciti in una stanza della cancelleria. Poi cambiò idea (non si sa perché) e la riunione venne spostata in una casamatta (in legno) che si trovava a qualche decina di km da Berlino. Tra gli invitati alla riunione vi era il colonnello von Stauffenberg, che, pur non essendo mai stato un filonazista, era al di là di ogni sospetto. Egli aveva il compito di portare in una borsa, insieme con i documenti richiestigli, due bombe al plastico da fare esplodere ponendo la borsa vicino a Hitler sotto il tavolo. Arrivato alla casa della riunione von Stauffenberg inventò una scusa per ritardare l'ingresso nella stanza della riunione. Da notare che la riunione fu anticipata improvvisamente di un'ora. Ciò impedì a von Stauffenberg di agire con maggiore calma. La riunione fu anticipata perché Hitler non voleva arrivare in ritardo all'appuntamento con Mussolini che doveva accogliere alla stazione. Non basta. Von Stauffenberg trovò una scusa per ritardare l'ingresso nella stanza della riunione dicendo che doveva cambiarsi la camicia. In realtà doveva preparare in un'altra stanza (dove si chiuse a chiave) l'innesco delle due bombe. Mentre faceva ciò gli bussarono alla porta dicendogli che il generale Keitel stava sollecitando la sua presenza alla riunione per la consegna dei documenti. A questo punto von Stauffenberg capì che non aveva più il tempo per preparare l'innesco della seconda bomba e dovette sperare che ne bastasse solo una per eliminare Hitler e tutti o quasi tutti i presenti alla riunione. Presentatosi alla riunione chiese di sedersi a fianco di Hitler adducendo la scusa (inventata) che era un po' debole di udito. Dopo avere tolto dalla borsa i documenti e averli posati sul tavolo ripose sotto il tavolo, quasi a contatto di Hitler, la borsa contenente le bombe (di cui una sola con l'innesco a tempo).A questo punto si inventò un'altra scusa dicendo che doveva fare una telefonata urgente per assentarsi dalla stanza. Ma anche qui il “demonio” intervenne a favore di Hitler perché un altro si sedette al posto di von Stauffenberg e spostò la borsa (che probabilmente dava fastidio ai suoi piedi), e spostandola la mise a destra di una grossa gamba del tavolo, mentre prima si trovava a sinistra, più a contatto con Hitler. Fu questa gamba del tavolo ad attutire le conseguenze dello scoppio fungendo da riparo nei confronti di Hitler. Quando deflagrò l'unica bomba Hitler ebbe soltanto qualche leggera escoriazione ad un braccio. Se di bombe ne fossero scoppiate due non sarebbe bastato il riparo della gamba del tavolo a salvare Hitler. Vi furono vari morti nell'attentato oltre a molti feriti. Ma Hitler rimase illeso. Consideriamo la circostanza che Hitler abbia spostato nella casa di legno in mezzo ad una foresta la riunione che avrebbe dovuto tenersi nella cancelleria. In una stanza con muri di pietra lo spostamento d'aria causato dall'esplosione non avrebbe risparmiato alcuno. Invece la casa di legno permise che la deflagrazione trovasse sfogo verso l'esterno. Chi suggerì a Hitler di spostare la riunione in altro luogo? Chi fece sì che la riunione venisse anticipata di un'ora perché Hitler non arrivasse in ritardo al maledetto appuntamento con Mussolini? Si può dire che Mussolini fu anch'egli con la sua visita in Germania la salvezza (provvisoria) di Hitler ma fu anche la rovina posteriore di se stesso. Di fronte ad una serie di circostanze che appaiono fortuite si è quasi tentati di pensare che le stesse circostanze non fossero nemmeno tanto fortuite. Sembrano dettate da una volontà maligna che non voleva risparmiare altri milioni di morti, che sarebbero stati risparmiati se il 20 luglio 1944 il demoniaco Hitler fosse rimasto vittima dell'attentato. Naturalmente tutti i congiurati furono scoperti. Von Stauffenberg venne fucilato subito con altri cospiratori, mentre molti alti ufficiali vennero processati e impiccati con corde di ferro dopo un processo farsa in un cosiddetto tribunale del popolo presieduto da un fanatico criminale di nome Freisler, che morì qualche mese dopo sotto un bombardamento.

I TEOLOGI HANNO MATERIA PER RIFLETTERE SULLA ASSERITA PROVVIDENZA DIVINA . DOPO DI CHE DEBBONO SOLO NASCONDERSI PER LA VERGOGNA.

martedì 28 settembre 2010

SE VINCESSI 149 MILIONI DI EURO AL SUPERENALOTTO

Lo Stato è senza cervello se permette che uno possa vincere una simile somma. Se lo avesse metterebbe un tetto (che so? direi 50 milioni al massimo). La differenza che andasse oltre tale tetto dovrebbe essere distribuita proporzionalmente sulle vincite inferiori. Qualcuno mi saprebbe dire che farebbe di circa 150 milioni di euro? I rari vincitori del 6 (oltre che delle vincite inferiori) sono rimasti sempre anonimi. E si capisce perché. Potrebbero temere di essere sequestrati, di dover subire richieste da una parte e dall'altra. Io, al contrario, uscirei allo scoperto e promuoverei una conferenza stampa per annunciare la mia vincita e un mio progetto. Costituirei una fondazione per aiutare tutti gli animali (in pratica cani e gatti) abbandonati e raccolti in canili e gattili lager, per trasformarli in parchi se non non vengono adottati. Metterei in atto un minimo di rimedio alla crudeltà umana. Mi immagino qualche giornalista pronto a domandarmi: e qualche aiuto per i bambini dell'Africa? Al che risponderei facendo il gesto dell'ombrello. Nemmeno un euro in beneficienza agli umani. Sarebbe la vendetta dei non umani contro gli umani.
Non saprei che farmene personalmente di tanto danaro. La gente intervistata dice più spesso che farebbe un lungo viaggio (e certamente smetterebbe di lavorare). Io invece non avrei cambiato vita e avrei pagato per continuare a lavorare (insegnando filosofia all'Università per continuare a combattere contro tutte le stronzate filosofiche antropocentriche dei valori morali)

UN UOMO PUO' VALERE MENO DI UN CANE

GIA' IL 22 GENNAIO AVEVO FORMULATO UN TEOREMA PER DIMOSTRARE CHE UN UOMO PUO' VALERE MENO DI UN CANE. QUESTO CRIMINALE CHE HA BRUCIATO DEI CUCCIOLI MERITEREBBE LA STESSA FINE. INVECE NON FARA' NEMMENO UN GIORNO DI GALERA.

PURTROPPO UNA CONCEZIONE MORALE, E PERCIO' ANTROPOCENTRICA, DEL DIRITTO PORTA A RITENERE IL CONTRARIO, ANCHE QUANDO SI TRATTI DI CRIMINALI. NON VI SARA' MAI PROGRESSO UMANO SINO A QUANDO SI CONTINUERA' A RITENERE CHE LA VITA DI UN CRIMINALE VALGA COMUNQUE PIU' DI QUELLA DI UN ANIMALE NON UMANO

L'uomo era infastidito dalla loro presenza. Ora rischia fino a 18 mesi di carcere

Sfuggito al rogo, Micky non ce l'ha fatta

E' morto il cagnolino simbolo dell'incendio di Leporano. I carabinieri hanno denunciato il presunto autore del gesto

L'uomo era infastidito dalla loro presenza. Ora rischia fino a 18 mesi di carcere

Sfuggito al rogo, Micky non ce l'ha fatta

E' morto il cagnolino simbolo dell'incendio di Leporano. I carabinieri hanno denunciato il presunto autore del gesto

Il piccolo Micky non ce l'ha fatta: anche lui è morto per le ustioni riportate dopo essere stato gettato in un rogo
Il piccolo Micky non ce l'ha fatta: anche lui è morto per le ustioni riportate dopo essere stato gettato in un rogo
MILANO - Sarebbe stato identificato l'autore del rogo di Leporano, nel Tarantino, dove quattro cuccioli di cane erano stati gettati tra le fiamme e tre di loro alla fine erano morti per le ustioni. Due dei cuccioli erano morti subito e il terzo, Micky, era stato recuperato ancora in vita ed era subito assurto a simbolo delle campagne contro le barbarie gratuite nei confronti degli animali. Si sperava di poterlo salvare ma le sue condizioni sono poi peggiorate e alla fine è deceduto tra indicibili sofferenze.

IL PRESUNTO AUTORE - Il responsabile del gesto sarebbe un operaio di 56 anni che risulta già denunciato dai carabinieri. E' accusato di uccisione di animali e ora rischia una pena detentiva fino a 18 mesi. L'associazione animalista "Quattro cani per strada", che accudisce i cani senza tetto del territorio e che aveva denunciato l'accaduto, di cui si era occupato anche il Corriere, ha deciso di costituirsi parte civile.

LA DENUNCIA E LE INDAGINI - Erano stati i volontari dell'associazione a scoprire i cagnolini morti e a recuperare dalla cenere il piccolo Micky. E proprio loro avevano sporto denuncia. I militari si sono messi al lavoro e le loro indagini hanno portato ad individuare il presunto autore. Sarebbe il proprietario del casolare dove gli animali, tutti trovatelli, avevano trovato rifugio. Infastidito dalla loro presenza avrebbe deciso di sbarazzarsene approntando un falò e gettandoveli nel mezzo. Uno dei cagnolini è però riuscito a scappare ed è stato ritrovato incolume. Di altri due erano stati trovati solo i resti carbonizzati.

Redazione online
23 settembre 2010

lunedì 27 settembre 2010

UN'ANALFABETA ARROGANTE PRIVA DI CERVELLO. RISPONDA QUI NON ANONIMAMENTE SE NE HA IL CORAGGIO

OGNI TANTO SCRIVO NEL FORUM LA ZAMPA DEL QUOTIDIANO LA STAMPA.IT

QUESTO POST E' STATO CANCELLATO PERCHE' OFFENSIVO. MA LO RIPORTO QUI. E' STATO SCRITTO DA UNA CHE NON SA NEMMENO SCRIVERE IN ITALIANO, ESSENDO DEL TUTTO ASINTATTICA. PRIMA DI PERMETTERSI DI DARE LEZIONI A ME DOVREBBE COMPRARSI UN LIBRO DI GRAMMATICA E DI SINTASSI ITALIANA.

E INVECE LEI PIETRO MELIS SOFFRE DI VERA AMNESIA

NICOLETTA77

Quell'amnesia che l'ha resa ridicolo perche' io invece mi ricordo tutto quello che scrivo alle persone,cose importanti o cose superficiali ,quindi dipende proprio dalla sua ormai andata vecchiaia e delle sue vecchie teorie ormai obsolete(le consiglio di leggere di piu' e scrivere di meno,in modo tale da essere piu' informato) .Lei ha contattato 2010 appena entrata nel forum quando era piu' che anonima nel senso che non aveva mai postato neanche una mail , lei le ha scritto piu' volte ,leggevo i vostri post chiedendole spesso di scriverle privatamente ,come spesso lo ha chiesto ad altre 2 persone che scrivono sul forum(vede che mi ricordo tutto io a differenza di lei che si dichiara scrittore ma non si ricorda neanche cio' che scrive,si dichiara scrittore ma nessuno conosce e legge i suoi libri di cui pubblica il titolo su ogni forum animalista come la zampa o il corriere per farsi la sua emerita pubblicita,compreso anche sul suo irriverente blog naturalmente',ma quello ci sta ).Lo chiamo irriverente per mantenermi sull'educato naturalmente ,anche se il termine piu' giusto sarebbe un altro visto i suoi contenuti razzisti e offensivi pe tutto il genere umano compresi i bambini.Lei dice che non e' consentito pubblicare le mail che si ricevono privatamente (molto probabilmente lei professorino non voleva scriverlo direttamente sul forum della zampa per non far conoscere la sua bassezza e la sua incoerenza ,perche' se no lei lo avrebbe gia' fatto).E invece c'e una 2010 che lo ha fatto per lei che invece e' solito pubblicare LE MAIL PRIVATE DIALTRI COME ZOOTECNIA E NON SOLO..Allora come funziona a 2010 no e a Zotecnia si?E invece ha fatto bene 2010 a pubblicare la sua mail ,ha dimostrato di essere una femmina con le p...maiuscole e ha fatto anche bene l'amministartore della zampa a pubblicare cio' che lei le aveva postato.Magari loro sanno gia' chi e' 2010 ,visto che a quanto pare ha un sito su my space e su un altro canale dove rende noti i suoi dati e la sua faccia ,a differenza di lei che e' capace solo di mettere la faccia degli altri con le foto di Berlato chiamandolo faccia di Ca... ma escludendo pero' accuratamente la sua di faccia. Ma prima o poi la sua foto con la sua faccia potrebbe essere presto' su tutti i siti gay,ebraici e musulmani,bastera' trovare una delle sue tante anonime copertine di libri che lei ha scritto in passato e verra' risarcito adeguatamentei.A me non interessa come si chiama realmente 2010 ,che faccia abbia,dove vive (anche se so che e' della Puglia),mi basta sapere la sua mail,che ho conservato e che in ogni momento io possa contattarla e io sono sicura che la zampa sa gia' chi e'...La saluto.

UN'ALTRA ANALFABETA HA SCRITTO A DIFESA DELLA PRIMA:


Quando leggo post come quello di nicoletta77...
ALESSIA S.
mi rendo conto che c'e gente(piu' di qualcuno e quasi tutti uomini) su questo meraviglioso forum che non si ricorda neanche cosa scrive ,a chi scrive e cosa eventualmente chiede a certe persone rendendosi in questo modo davvero "ridicolo" agli occhi degli altri,come in questo caso ha fatto il professore Pietro Melis.

MIA RISPOSTA

EVIDENTEMENTE QUESTA GENTE SCRIVE SOLTANTO NEI FORUM PERCHE' NON SAPREBBE SCRIVERE UN LIBRO E NON TROVEREBBE UN EDITORE DISPOSTO A PUBBLICARLO. PERTANTO PUO' RICORDARE BENE LE STRONZATE CHE SCRIVE NEI FORUM, DOVE UNICAMENTE PUO' TROVARE SPAZIO NELLA SUA UNICA ATTIVITA' DI SCRITTURA (DA ANALFABETI). E pretenderebbe che io mi ricordassi di ciò che ho scritto replicando ad essa. Se me ne ricordassi avrei avuto come interlocutrici persone degne di stima, non gente ignorante che vale nulla e non avrebbe meritato una risposta, che ho dato solo per educazione.

Chi è questa ignorante (Nicoletta74) che fa l'avvocato d'ufficio di una che si nasconde sempre dietro il numero 2010 non avendo alcuna arma contro di me se non l'offesa facendo persino riferimento alla mia età come se questa fosse un argomento contro di me e non contro di lei ? Io non sono uno scrittore (nel senso che non scrivo romanzi o poesie) ma uno che ha dedicato la sua vita allo studio insegnando per 40 anni storia della filosofia all'Università. Chi è questa ignorante? Quanti libri ha letto che non siano romanzi ma libri di scienza? Se lei non ha letto il mio libro "Scontro tra culture e metacultura etc," di 800 pagine sono cavoli suoi. Vuol dire che non l'ha mai chiesto in libreria per ordinarlo, come hanno fatto altri anche ultimamente. Chi è questa ignorante che si permette di darmi lezioni di coerenza mentre lei è una Pinco Pallino qualsiasi che si diverte a fare salotto in questa sede che lascia le cose come stanno mentre io ho avuto il coraggio di espormi in pubblico finendo sulle pagine di tutti i maggiori quotidiani e anche alla TV sotto l'insensata accusa di antisemitismo per avere condannato in un mio saggio filosofico di 70 pagine sul diritto naturale la macellazione ebraico-islamica nella mia battaglia solitaria anche in un'aula giudiziaria? Chi è questa ignorante che mi accusa di avere messo la faccia di Berlato nel mio Blog quasi difendendo uno che è un accanito raccattatore di voti dei cacciatori e difensore della vivisezione? Chi è questa ignorante che si vanta di ricordare tutto dimostrando di avere la testa piena di spazzatura? La lettera di Italiazootecnica che io resi pubblica aveva un carattere pubblico e non personale. E questo sarebbe un forum a difesa degli animali? Poveri animali se devono essere difesi da questa gentaglia! Chi è questa ignorante che mi accusa di razzismo etc. senza mai avere letto il mio libro sul diritto naturale? Chi è questa ignorante che dice di sapere tutto su di me ma mi rimprovera assurdamente di non mostrare la faccia (come se questo avesse importanza) mentre, contraddittoriamente, nulla dice di sé, che mestiere faccia nella sua vita, sapendo soltanto ripetere i luoghi comuni privi di senso propri della gente ignorante (che il filosofo americano Harry G. Frankfurt definisce stronzate (Stronzate, Rizzoli 2005)? Lo legga per ripulirsi il cervello, ammesso che sia capace di capirlo. E ringrazi che non posso usare altri termini perché in tal caso concluderei con Dante: "E cortesia fu lui esser villano" (Inferno XXXIII, 159). E' veramente triste questo mondo che persino da un forum degli animali attacca per ignoranza uno che ha il coraggio non salottiero di combattere in prima persona, sulla propria pelle, la crudeltà contro gli animali, dimostrando apertamente disprezzo, senza parole edulcorate, per la gentaccia che ne è colpevole. Se ho scritto in questo forum è per il motivo che vi sono altri che sono di ben altra stoffa e non si sarebbero mai sognati di scrivere spazzatura offensiva nei miei riguardi.




sabato 25 settembre 2010

MALEDETTI VIGLIACCHI CACCIATORI. SUBANIMALI DA ESTIRPARE

Caccia: Pdl contro Pdl

caccia1Il governo italiano “chiede due cose opposte al medesimo tempo”. E ancora “il ministro Brambilla deve astenersi da “alcune prese di posizione” che finiscono inevitabilmente per disorientare l’elettorato. A sparare sul governo – in senso metaforico s’intende – non è l’opposizione ma il partito dei cacciatori. In particolare è stato Sergio Berlato, vice capo vicario della delegazione del Popolo della Libertà nel Partito Popolare Europeo, a far sottoscrivere alla delegazione italiana del Pdl una lettera a Silvio Berlusconi per condannare le dichiarazioni del ministro del Turismo sui temi della caccia, dell’allevamento e della vivisezione. Per ora il Pdl è andato avanti sposando nei giorni pari le tesi di doppietta selvaggia e nei giorni dispari i suggerimenti dell’ala più vicina al fronte animalista. Fin quando andrà avanti?

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Scritto giovedì, 23 settembre 2010 alle 17:20 nella categoria animali, caccia. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.

5 commenti a “Caccia: Pdl contro Pdl”

  • rudolfborbone scrive:

    Il ministro Giovanardi ha perso l’ennesima buona occasione per stare zitto. Ma evidentemente, se si schiera accanto ai cacciatori, ha le sue buone ragioni, e il suo tornaconto personale. Nel momento in cui, poi, mette in mezzo i bambini che muoiono nel mondo, tocca vertici di ipocrisia, speculazione e qualunquismo da record. Del resto, che non fosse una mente fine ed elevata, s’era già capito giorni fa, con la sua infelice uscita sulle adozioni. Per il resto la delegazione PDL spero abbia le ore contate. Questo attacco scandaloso al ministro Brambilla (una delle poche voci in difesa degli animali, del buon senso e della pietà) lascia allibiti soprattutto nel momento in cui mette in campo persino la vivisezione. Ora capisco com’è possibile che una barbarie come la sperimentazione sugli aninmali ancora esista: evidentemente forze politiche conniventi con le industrie farmaceutiche, le forze economiche, le speculazioni, premono perché tale barbarie sopravviva nonostante la stragrande maggioranza della gente civile ne provi orrore.

  • mcginobbi scrive:

    Non deve sorprendere che una razza (umana) che non condanna a sufficienza la guerra (di aggressione anche se mistificata) nella sua stragrande, guerra che fa centinaia di migliaia di morti e feriti in maniera orribile non si scandalizza a sufficienza per la caccia e la vivisezione degli animali. Sulla caccia e la vivisezione comunque in Italia esiste una larghissima maggioranza di contrari ma purtroppo i mezzi di informazione non mettono la faccia, a ludibrio, di quei parlamentari che votano certe leggi incivili e quei parlamentari finanziati dalle lobbies continuano ad approvare alla faccia della volonta’ del popolo…. bue…

  • tinatata scrive:

    E’ vergognoso come ancora si portino avanti queste logiche medievali, mi chiedo la Brambilla come faccia a conciliare il suo animalismo col partito in cui milita. Certe cose sembrava acquisite, invece.. basti guardare la legge sulla vivisezione appena approvata, un incubo.. quando ci libereremo di questi barbari?

  • semidiluce scrive:

    E se parlassimo anche di cani, magari dei cani della Korea? Date un’occhiata a questo sito
    http://www.uniteddogs.com/stopkillingdogs/

  • semidiluce scrive:

    mi fanno schifo, indegni di chiamarsi uomini. Ma guardate questa foto….

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    venerdì 24 settembre 2010

    GUARDATE QUESTO SUBANIMALE

    Se avesse una faccia da cazzo sarebbe migliore.
    E' un subanimale, la cui vita vale meno di quella di un topo di laboratorio.
    Gli esperimenti da laboratorio dovrebbero essere fatti sui subanimali come lui,
    che si permette di criticare la Brambilla (che è contro la vivisezione) e su tutti i
    subanimali che danno il voto ad europarlamentari di merda come lui (PDL), che ha
    criticato chi non vuole l'allevamento di morte dei visoni, di cui questo subanimale
    dovrebbe fare la stessa fine.
    Questo subanimale dichiara di essere contro l'ecologia e l'animalismo. Per forza!
    E' un subanimale.
    Vi ricordate i famosi “senatori anti-kyoto“? Adesso la protesta contro gli scienziati che
    studiano il clima e il riscaldamento globale si sposta a livello europeo grazie all’operato di un
    Eurodeputato italiano, ovviamente del Pdl, che ha deciso di scrivere un’interrogazione alla
    Commissione “per smascherare l’imbroglio ecologista che vorrebbe accreditare la tesi del
    surriscaldamento del pianeta ad opera delle attività antropiche ed in particolar modo per
    l’emissione dell’anidride carbonica “.

    La tesi di Berlato, che vedete in foto, è di quelle forti, aggressive, senza mezzi termini:

    l’Onorevole se la prende con gli scienziati, gli ecologisti (che chiama “animal-ambientalisti”,

    non senza un perchè tutto suo personale) e persino con le multinazionali. Anche se non

    specifica quali (www.ecoblog.it). Costui ha presentato un esposto alle Procure

    di Rovereto e di Bologna accusando gli animalisti gestori di canili di favorire per

    guadagno una tratta di cani verso la Germania per essere destinati alla vivisezione,

    mentre è egli stesso che ha chiesto che Berlusconi zittisca Vittoria Brambilla per la

    sua battaglia contro la vivisezione.


    QUESTO SUBANIMALE E' UN SOSTENITORE DI UNA SCHIFOSA GENIA IN VIA DI
    ESTINZIONE, QUELLA DEI CACCIATORI, DA CUI RACATTA I VOTI PER AVERE UNA
    POLTRONA CHE POI TUTTI CON LE TASSE GLI DEBBONO PAGARE. ORA BASTA.

    cerca nel sito




    LEGGI IL PROFILO














    Contatta IL SUBANIMALE

    DISON. SergioBerlato


    Dovete contattare il dison. Sergio Berlato?
    In questa sezione troverete tutti i numeri telefonici e gli indirizzi a cui contattarlo direttamente.


    BRUXELLES


    Telefono: 0032 2 284 5213
    Telefax: 0032 2 284 9213
    E-mail: sergio.berlato@europarl.europa.eu


    STRASBURGO


    Telefono: 0033 3 8817 5213
    Telefax: 0033 3 8817 9213
    E-mail: sergio.berlato@europarl.europa.eu


    VICENZA


    Telefono: 0039(0)445 366332
    Telefax: 0039(0)445 378336
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    L'Ufficio Stampa dell'on. Sergio Berlato si occupa della dIFFUSIONE dei comunicati stampa



    Potete contattarlo ai
    seguente recapito:
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    La redazione di Berlato
    euronews
    è contattabile al seguente indirizzo:
    E-mail: vincenzo.segreteria@sergioberlato.it

    martedì 21 settembre 2010

    WILLY

    Mi sembrava sempre triste Willy. Forse aveva troppo sofferto quando era in canile. Non si possono dimenticare le sofferenze che gli animali non umani patiscono a causa delle vere bestie che sono gli uomini. Iacchetti ha avuto vergogna di piangere in pubblico. Aveva paura di essere criticato dai subanimali dalle sembianze umane.
    Purtroppo la natura è fatta male. Un cane a 10 anni incomincia ad essere anziano. Non si può mai avere a lungo il suo affetto.

    Morto Willy il cane di Enzo Iacchetti



    Striscia la Notizia perde un protagonista importante Willy. Il cane di Enzo Iacchetti che con le lacrime agli occhi ha dato la notizia. Willy ormai era diventato un amico per tanti italiani, un ammasso di pelo dagli occhi dolci che guardava la telecamera e che voleva bene anche a Ezio Greggio, amico di Enzo. Da nove anni sul bancone di Striscia, il cane è morto quest'estate, il suo amico umano non ha aggiunto particolari. Gli voleva bene anche Antonio Ricci, perché tante erano le lettere che anche Willy riceveva quale protagonita del tg satirico. Da trovatello a star, dal canile a casa Iacchetti grazie anche alla collaborazione di un aiuto costumista che ha salvato il bastardino per darlo poi a Enzino. I due sono diventati inseparabili per nove anni anche sul bancone di Striscia. E chi ha animali sa cosa significa la perdita di essere diversi da noi, ma che amano e sanno amare senza riserve.

    venerdì 17 settembre 2010

    "LA FINE DELL'UMANITA' NON SAREBBE UNA TRAGEDIA, MA LA FINE DI UNA TRAGEDIA" (Peter Wessel Zapffe)

    L'HO SEMPRE PENSATO. SIN DA RAGAZZO MI TERRORIZZAVA IL PENSIERO DI AVERE UN FIGLIO, MAGARI PER SBAGLIO. UN TEMPO SI DICEVA CHE I FIGLI SALVASSERO IL MATRIMONIO. FALSO. OGGI SI E' CAPITO CHE SONO LA CAUSA PRINCIPALE DELLA FINE DEL MATRIMONIO, TOMBA DEL SESSO. LE DONNE CHE ASPIRANO ALLA MATERNITA', UNA VOLTA SODDISFATTO IL LORO ISTINTO, NEL CONIUGE POSSONO VEDERE SOLO UN ESTRANEO CHE ERA SERVITO A INGRAVIDARLE. DA QUEL MOMENTO POSSONO FARNE A MENO. In Italia l'80% dei matrimoni finisce per richiesta di separazione voluta dalle donne, anche quando si riconosca che non vi siano colpe da parte del marito. Semplicemente si sono stufate del matrimonio e vogliono riprendersi la libertà, anche sessuale, mentre l'uomo, se si stufa della moglie, preferisce trovare altrove il sesso senza rompere il matrimonio.
    Ma sta avanzando in Occidente anche la consapevolezza che la vita umana non ha senso perché non vi è risposta alla domanda "che senso ha la vita?". Solo per gli animali non umani ha senso la vita perché non si pongono questa domanda. Il paradosso è che gli uomini si sentono in diritto di massacrare gli animali non umani credendo (anche a causa delle religioni) che solo la loro vita abbia un senso, mentre è proprio il non senso della vita umana che pretende di essere padrona della vita degli animali non umani.

    Per questo IO NON VOLEVO NASCERE. Ma poiché sono nato "Voglio importunare il mondo da fantasma più di quanto l'abbia fatto da vivo" (Martin Lutero)

    da «Io donna»

    Niente figli, sono un altruista

    Dicono che sono costosi, fastidiosi. Addirittura inquinano. Tra film, libri e blog, ecco l’elogio alla vita senza bambini

    da «Io donna»

    Niente figli, sono un altruista

    Dicono che sono costosi, fastidiosi. Addirittura inquinano. Tra film, libri e blog, ecco l’elogio alla vita senza bambini

    disegno di Valeria Petrone
    disegno di Valeria Petrone
    Mi basta essere zia». Alla fine, ridotta all’osso, è questa la filosofia di Elizabeth Gilbert. Autrice bestseller e unica autoreferenziale protagonista di Eat, Pray, Love. Specie se uno, dopo aver visto il filmone con Julia Roberts tratto dal libro, in uscita nei cinema italiani, sfoglia anche il nuovissimo sequel del romanzo, Committed. «Mangia, prega, ama» smonta, come è noto, il mito della famiglia tradizionale e dell’orologio biologico: perché consumarsi tra mariti noiosi e pannolini quando c’è un mondo da esplorare e assaggiare? Il nuovo diario-viaggiante di una delle autrici americane più popolari degli ultimi anni però si spinge oltre e dice, in pratica: «Il nostro amore (quello nuovo) funziona perché nessuno dei due vuole costringere l’altro all’allevamento di nuovi esseri umani». Carini i figli degli altri, insomma, ma la base di un’esistenza soddisfacente e di una buona vita di coppia è la non-procreazione. Radicale, ma perfidamente trendy. Perché le prime pagine saranno anche per le mamme ultra-longeve ma, sottotraccia, questo è l’anno dell’orgoglio child-free. I teorici della vita senza figli sono sempre di più, sono sempre più spesso in coppia, sono orgogliosi di se stessi e oggi ti dicono: «Siamo il futuro». Anzi: «Siamo dei benefattori».

    Qualche esempio? La Festa dei non-genitori, lanciata l’anno scorso in sordina da una coppia di Bruxelles, ha raddoppiato con un’edizione parigina che quest’estate ha fatto parlare mezza Francia e ha prodotto cloni in America e altri Paesi europei. Proprio con la Fête des non-parents si apre il docu-film in progress Maman, non merci, nel quale la cineasta canadese Magenta Baribeau sta raccogliendo materiale e interviste sulle coppie child-free, dalle storie di vita a scampoli ultratrash come il video della cantautrice GiedRé che, alla tv francese, canta la sua Ode alla contraccezione o il fiammeggiante saggio-autoanalisi L’Enfantasme di Katia Kermoal, una fenomenologia del bambino (degli altri) molesto, appena riedita in Svizzera.

    Associazioni, meeting e meetup on line di non-genitori di ogni età ed estrazione sociale si moltiplicano in tutti gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Aumentano anche le star dichiaratamente no-kid, da Hugh Grant («Figli? No, detesto il disordine! ») a Cameron Diaz. E prolificano anche i siti di child-free dating, per far incontrare partner che si giurano eterna sterilità. Tre anni fa, in No Kid: quaranta ragioni per non avere figli, la psicanalista francese Corinne Maier assaliva per la prima volta dai tempi del femminismo anni ’70 il dogma che solo con la prole una donna poteva dirsi pienamente realizzata. Si partiva da un pesante coming out: «Rimpiango quello che ho perso diventando una mamma» per arrivare al seguente messaggio. Primo: fare figli comporta problemi, rischi e rinunce (dal parto, alla non vita sessuale, alle spese, alle frustrazioni per figli che difficilmente saranno perfetti come nelle pubblicità) che nessuno, prima, vi spiegherà. Secondo: liberatevi dalla pressione sociale che vi vuole madri e decidete da sole.

    Ricordate? Allora la community Quimamme lanciò in risposta il manifesto Sì, kid, mentre il quotidiano cattolico Avvenire collezionò “40 motivi per avere figli”. Intanto i blog di tutta Europa (“pancia” virtuale d’Occidente) si intasarono di post di non-mamme e non-papà che finalmente si sentivano capiti. Un’ode a quello che tutti pensano ma nessuno ha il coraggio di dire. Era l’inizio del moderno No-kid Pride diffuso. Ovvero, figli se ne fanno meno, adesso è l’ora di dire anche perché. Anche se le varianti e motivazioni profonde sono tante.

    Sempre più blogger, intanto, scrivono che ci sono da smontare secoli di retorica familistica. In Italia - repubblica contraddittoria, fondata sulla Mamma ma col record di denatalità - l’autrice del blog Mamma? No, Grazie scrive: «E se io non volessi che venissero? Adoro i bambini. Ma ho fatto qualcosa per me: non ne ho procreati». E Rick, su alfemminile.com: «Ma ci rendiamo conto della responsabilità di avere un figlio col mondo che c’è? E io dovrei vivere col pensiero di un mutuo, un sacco di soldi per lui/lei e tutti i problemi che porta una nascita? Io credo che impazzirei, non vivrei più». È la paura di non farcela, che un figlio voglia dire la rinuncia ai propri sogni: carriera, viaggi, sesso, politica, amici. «Dovrei far vedere gli sms della mia (ex) amica laureata con il massimo dei voti» posta Anna «ora autodeclassatasi a cerebrolesa, tipo: “Il mio tesorino è andato dal parrucchiere…”». Per la cronaca, la maggior parte delle risposte sono d’accordo con lei. Poi c’è il rifiuto “filosofico”: perché donare ad altri una vita che è spesso solo sofferenza (del resto lo diceva anche Arthur Schopenhauer )? E c’è l’ostilità verso il “bambino piccolo”, oggetto oggi misterioso (solo circa 4 italiani su 100 hanno meno di 5 anni), ingestibile e fastidioso. «Ti ritrovi a cena con amici con i quali è impossibile avere una parvenza di conversazione» racconta la blogger Blimunda «perché i bambini strepitano, lanciano oggetti, o meglio, ti si lanciano addosso prendendo la rincorsa dal corridoio. I genitori? Impassibili ». Seguono varie pagine di commenti entusiasti.

    Alza il tiro lisa hymas, dal portale statunitense ecologista grist.org: non procreare non è solo un diritto, non solo ci si risparmiano problemi e spese (291.570 dollari nei primi 18 anni di vita, secondo dati raccolti dall’autrice), ma è una scelta “verde”. La soluzione a sovrappopolazione, innalzamento degli oceani e povertà. «Puoi vivere in una casa ad alta efficienza energetica, muoverti solo a piedi, in bici o con i mezzi pubblici, volare poco, comprare a chilometri zero, mangiare vegano. Per tutta la vita. Tutto ciò non contribuirà neanche lontanamente a migliorare l’ambiente quanto la decisione di non mettere al mondo un altro americano».

    Ci sono anche i numeri: ogni figlio “costa” 9.441 tonnellate di CO2, moltiplicando con la sua vita il tuo contributo all’inquinamento dell’atmosfera. E i “danni” della discendenza? Incalcolabili. Di qui l’immancabile acronimo: «Mi dichiaro Gink: Green inclination no kid», nullipara (se proprio volete il termine tecnico) per scelta ecologica. Ma i child-free consapevoli sono un’élite illuminata? No: secondo una ricerca citata dalla Hymas, nel 2002 il 59 per cento degli adulti americani negavano che una vita senza figli sia vuota (nell’88, erano il 39 per cento), e solo il 41 per cento, nel 2007, pensava che i figli fossero centrali nel matrimonio (erano 65 su cento nel ’90). Ci sono poi Gink moderati, che aprono alla possibilità dell’adozione, per provare le gioie della famiglia senza intaccare il saldo carbonico globale. E quelli radicali, come i fondatori del Movimento per l’estinzione volontaria dell’Umanità (Vhemt), che esiste da anni ma solo negli ultimi tempi è diventato un piccolo caso sui media americani. «Musica, letteratura, nuove varietà di tulipano. Gli umani hanno creato molte cose divertenti in un milione di anni» riassume uno dei fondatori, sotto lo pseudonimo Les U. Knight «ma divertenti solo per gli umani. Al pianeta e al resto delle sue specie abbiamo portato solo guai. Staranno meglio senza di noi. Non parlo di sterminio o suicidi. Dico solo: non procreate, grazie». Ah, al Vhemt si può aderire anche se si è già genitori, a patto di promettere di non cascarci più. Il loro manifesto? Potrebbe essere la vignetta di Katz, apparsa sul New Yorker ad agosto. Il classico Dio barbuto, che sbirciando dalla nuvoletta dice: «L’esperimento con l’uomo è durato abbastanza: spazio all’ippopotamo».

    Gianfranco Raffaelli
    17 settembre 2010



    MALEDETTI ISLAMICI

    ECCO I RISULTATI DELLA SOCIETA' MULTICULTURALE E MULTIRAZZIALE. TRASFORMANO ANCHE UNA PUBBLICA VIA IN UN MATTATOIO

    Torino: sgozzano capretti in cortile Denunce contro gli islamici

    ovini«Voi a Pasqua uccidete gli agnelli, noi per la festa del sacrificio uccidiamo i montoni. Che differenza c’è?»
    Il ragionamento del giovane musulmano che si allontana dal luogo della macellazione non farebbe una piega, se non fosse per il fatto che gli animali sono stati uccisi in lungo Dora Napoli 6, all’altezza del ponte Mosca, in un cortile all’aria aperta su cui si affacciano la strada e un gran numero di palazzi.

    E i vicini di casa non hanno gradito molto lo spettacolo che è andato in scena ieri, per tutta la mattina, con gli animali sgozzati e macellati sotto gli occhi di chiunque, anche bambini o non musulmani in generale, per celebrare il sacrificio di Abramo.

    L’episodio si è verificato in una piccola via interna senza sbocco, ma proprio in mezzo agli edifici. Il telo steso dal folto gruppo di extracomunitari per coprire la vista dalla strada non è bastato a impedire a chiunque si trovasse a passare di lì o si affacciasse dalle finestre di vedere la mattanza di tre montoni. Tanto che numerose telefonate sono giunte al 113. Sul posto sono così intervenute le volanti della Questura che hanno verificato quanto in effetti stava accadendo.

    Gli agenti hanno poi provveduto a chiedere l’intervento dei vigili urbani, per la verifica delle irregolarità riguardanti l’igiene pubblica. I civich hanno poi denunciato due marocchini per la violazione delle norme sulla macellazione. La legge, infatti, permette la macellazione rituale, anche se causa notevoli sofferenze agli animali, a patto che ovviamente sia effettuata in luoghi adatti, sia dal punto di vista “sociale” che da quello igienico. E sicuramente un cortile di lungo Dora Napoli, a due passi da corso Giulio Cesare, non è un luogo adatto.

    URL breve: http://www.express-news.it/?p=27502

    giovedì 16 settembre 2010

    LA SINISTRA E' DA SUICIDIO.

    L'UNICO COMMENTO SENSATO E'

    16.09|17:24
    alexandergio

    con l'immigrazione selvaggia e con madri prolifiche , fra anni gli italiani saremo minoranza , che ne sarà della nostra cultura ? lo ius soli ,aveva una sua giustificazione prima della globalizzazione , con lo ius soli, teoricamente potrebbero venire 10milioni di musulmani fare 30milioni di filgli e imporci la sharia, fine della cività occidentale


    Aggiungo io che la sinistra è votata al suicidio se la gente capirà che l'immigrazione è il cavallo di Troia dell'invasione degli islamici, da cui l'Occidente sarebbe sopraffatto, e questa volta senza le armi degli arabi e dei turchi. La sinistra è oggi la maggiore nemica della classe operaia, sostituita dalla mano d'opera degli immigrati ex clandestini a cui si vorrebbe dare la cittadinanza. Solo dei pazzi possono dare il voto a sinistra, nella corruzione dell'ideologia del multiculturalismo. Un figlio di italiani nato all'estero ha per legge diritto alla cittadinanza italiana. Non si capisce perché uno nato in Italia da stranieri debba avere la cittadinanza italiana e non quelladei genitori. La pazzia della sinistra si manifesta anche nell'assoluta mancanza di logica.

    Siamo messi veramente male. Votando a destra bisogna prendersi anche tutto ciò che non si condivide della destra, votando a sinistra ci si suicida.


    CORRIERE DELLA SERA 16 settembre

    in visita all'elementare multietnica Pisacane

    Marsilio: «I figli di immigrati
    nati in Italia non sono italiani»

    L'assessore alla scuola: «Sbagliato considerarli non stranieri, non è solo un fatto anagrafico, ma una questione culturale». Alemanno: «Si è espressa male»

    in visita all'elementare multietnica Pisacane

    Marsilio: «I figli di immigrati
    nati in Italia non sono italiani»

    L'assessore alla scuola: «Sbagliato considerarli non stranieri, non è solo un fatto anagrafico, ma una questione culturale». Alemanno: «Si è espressa male»

    L'ingresso della Pisacane (Jpeg)
    L'ingresso della Pisacane (Jpeg)
    ROMA - «Anche se questi bambini sono nati in Italia è sbagliato considerarli non stranieri. Non è solo un fatto anagrafico ma è una questione culturale. È bene che questi bambini possano convivere con quelli di origine italiana perché così si favorisce un sentimento di appartenenza». Lo ha detto l'assessore capitolino alla Scuola Laura Marsilio durante la sua visita alla scuola elementare multietnica «Carlo Pisacane», in occasione dell'apertura dell'anno scolastico. Marsilio rispondendo all'intervento di una delle docenti presenti, ha affermato che considerare italiani i bambini stranieri nati in Italia, «è un'idea sbagliata di integrazione. È grave pensarla così».

    Flora Longhi, dirigente della scuola Pisacane (Jpeg)
    Flora Longhi, dirigente della scuola Pisacane (Jpeg)
    NO A UN PLESSO SOLO PER STRANIERI - «È aberrante - ha concluso Marsilio - l'istituzione di un plesso con solo stranieri, perché l'integrazione significa scambio e non solo isolamento in una scuola». Sul tema è intervenuta anche il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: «Dal prossimo anno queste situazioni non si verificheranno più». La scuola di via dell'Acqua Bullicante, oggi parte dell'istituto comprensivo Laparelli, è da anni al centro del dibattito politico per l'altissima percentuale di bambini iscritti di origine straniera ma in gran parte nati sul suolo italiano. È d'accordo con l'affermazione della Marsilio, Flora Longhi, la preside dell'istituto comprensivo Laparelli: «Ha ragione, i figli degli stranieri, anche se nati in Italia, hanno alle spalle un contesto d'origine diverso da quello italiano, mentre invece i figli degli italiani respirano una cultura italiana. È la legge a decidere quando considerarli cittadini italiani. Diverso è il caso dei bimbi stranieri adottati da italiani, che respirano una cultura italiana», ha spiegato la preside, che da quest'anno dirige anche la scuola Pisacane.

    «SI E' ESPRESSA MALE» - Subito sono piovute accese critiche alle parole dell'assessore da parte dell'opposizione e da più parti si chiede al sindaco di ritirare le deleghe alla Marsilio. «L'assessore Marsilio si deve dimettere - dice Marco Miccoli coordinatore del Pd Roma -: Alemanno deve ritirarle immediatamente le deleghe. Chi pensa che i bambini nati in Italia da genitori non italiani siano degli stranieri è fuori da ogni civiltà. Roma non merita di essere amministrata da chi rasenta ideologie razziste». Ma allo stesso Alemanno non sono piaciute quelle frasi: «L'assessore Marsilio si è espressa male in chiave istituzionale e legislativa: in Italia non esiste diritto di cittadinanza in base alla nascita ma voglio sottolineare con chiarezza che i bambini che nascono nella nostra città sono un patrimonio per Roma e non mi sento di definirli stranieri».

    Redazione online
    16 settembre 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA

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    6 COMMENTI COMMENTI
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    Fantasmi

    16.09|17:26
    valpolicella

    C'è qualcuno che riesce a sentire l'assurdità e l'immoralità di questo dibattito? Siamo già alla conta delle percentuali di "italianità " o "romanità " necessarie per avere diritto a vivere dignitosamente. Chi ricorda come si inizia a giustificare la discriminazione?C'è sempre un "motivo pratico": eliminare l'usura, contingentare la distribuzione del pane, assegnare la casa popolare, iscrivere il figlio a scuola. E intanto passa l'idea che ci sia un "diverso"che "per sua natura" debba essere colpito o escluso da un beneficio. Dopo basterà una "leggina" per "regolarizzare" la cosa!Provo una grande indignazione!

    stranieri in patria


    16.09|17:24
    alexandergio

    con l'immigrazione selvaggia e con madri prolifiche , fra anni gli italiani saremo minoranza , che ne sarà della nostra cultura ? lo ius soli ,aveva una sua giustificazione prima della globalizzazione , con lo ius soli, teoricamente potrebbero venire 10milioni di musulmani fare 30milioni di filgli e imporci la sharia, fine della cività occidentale


    X lunghetto

    16.09|16:16
    Papino11

    Mi spiace per lei ma Gatto78 ha ragione. Oltre allo "jus sanguinis" di cui scrive esiste anche lo "jus soli" che mi sembra lei ignori: si ha diritto alla cittadinanza per il solo fatto di essere nati in Italia. Se lei e Marsilio non ne siete a conoscenza è un problema vostro. Saluti PaP

    romanaccio e romanesco

    16.09|15:12
    ipazia63

    E se un cittadino italico parla romanaccio (come purtroppo capita sempre piu') e non romanesco gli si puo' togliere la cittadinanza? E se sempre il cittadino italico non parla piu' italiano ma qualche strana forma espressiva(vedi reality etc) gli possiamo togliere la cittadinanza? Io farei un test di cultura e storia italiana a tutti gli assessori/deputati/consiglieri/senatori in modo da togliere la cittadinanza a chi non supera il test. Meglio sempre essere pochi ma buoni.

    BRAVA ASSESSORE MARSILIO

    16.09|14:55
    lunghetto

    Mi complimento con l'assessore per l'ovvietà giuridica che il Gatto78-seppur apparentemente documentato- non ha colto.Lo Jus sanguinis sancisce ESATTAMENTE ciò che Marsilio ha detto.In più,dubito fortemente che Zubumba Maleke nato da genitori ugandesi possa diventare più "romano" dell'assessore italiano da sempre.Al massimo parlerà "romanaccio" e non romanesco,se il felino di cui sopra riesce a cogliere la sottile differenza.Alemanno ha perso un'altra occasione per tacere e non fare brutta figura, per incompetenza e ruffianeria.COMPLIMENTI ALLA MARSILIO, da parte di un cittadino del VI municipio

    martedì 14 settembre 2010

    IL NON SENSO DELLA VITA UMANA. CHI CREDE CHE NE ABBIA ME LO DIMOSTRI

    Non sono mai riuscito a trovare un senso per la vita umana perché non vi è risposta alla domanda "che senso ha la vita?". Se gli uomini fossero capaci di porsi questa domanda non darebbero importanza alle cose per cui si fanno guerra sino ad uccidersi tra loro. Gli animali non umani non si possono porre la domanda, e dunque solo per essi la vita ha un senso. Scrivo per distrarmi dal pensiero della mancanza di senso. Se qualcuno crede che la vita umana abbia un senso me lo dimostri. Ma senza cadere nei luoghi comuni, privi di senso linguistico, e senza rifugiarsi nelle religioni, che non possono essere argomento obiettivamente valido per tutti. Esempio di non senso linguistico è l'espressione "il dono della vita". Chi non riesce a capire la mancanza di senso di tale espressione non può essere nemmeno in grado di percepire la mancanza di senso di qualsiasi risposta alla domanda "che senso ha la vita?". Gli spiegherò allora io il perché della mancanza di senso linguistico dell'espressione "il dono della vita".

    PAZZIA IN CASSAZIONE. MORALISMO CHE UCCIDE LA GIUSTIZIA

    Vi è da domandarsi: e i danni prodotti dalla "ragazzata" chi li paga? Almeno i genitori dovrebbero pagare. Ma non se ne scrive.A questo punto non vi è più limite alle "ragazzate". Viene cancellata la responsabilità oggettiva. A questo punto basterebbe pagare un minorenne per commettere un reato su commissione per restare impuniti .Ma questi scellerati della Cassazione non si accorgono nemmeno delle conseguenze.

    Corriere della sera 15 settembre 2010 (I tuoi diritti)

    Le bravate occasionali non vanno punite

    Le "ragazzate" cui si lasciano andare gli adolescenti se sono occasionali non possono essere punite. Lo rileva la Cassazione secondo la quale le bravate sporadiche sono il «frutto della superficialità adolescenziale» e non vanno punite perchè non possono essere trattate alla stregua di azioni che «destano particolare allarme sociale». Con questa motivazione, la Seconda sezione penale ha bocciato il ricorso della Procura di Potenza che si era opposta alla dichiarazione di «non luogo a procedere per irrilevanza del fatto» pronunciata dal gup presso il Tribunale per i minorenni di Potenza, nel maggio 2009, nei confronti di un ragazzo potentino, all’epoca dei fatti 16enne, che era uscito con un coltello di 15 centimetri e si era messo a bucare le ruote di una macchina parcheggiata sulla pubblica via.

    Secondo l’accusa, la condotta del ragazzo «non poteva dirsi irrilevante» e quindi non doveva restare impunita. Piazza Cavour - sentenza 32692 - ha bocciato il ricorso della Procura e ha evidenziato che la decisione di non luogo a procedere è «corretta e immune da vizi di legittimità». Infatti, scrive la Suprema Corte, «il fatto, valutato nella sua globalità, deve ritenersi una vera e propria ragazzata, frutto di superficialità adolescenziale».

    Che le cose stiano in questo modo, dice ancora la Cassazione, è confermato dalla circostanza che il ragazzo, che non era mai stato segnalato, «aveva appena compiuto sedici anni, ed il reato commesso in sè non pare che abbia provocato un particolare allarme sociale». Giusto, dunque, non punire la ’ragazzatà, «fatto di lieve entità».

    Più in generale, gli ’ermellinì ricordano che le bravate che vanno ’graziatè devono avere come requisiti «la tenuità del fatto» e «il comportamento occasionale del minore». Inoltre, si deve tenere conto del fatto che la finalità del processo penale minorile è «improntata più al recupero della devianza minorile che alla repressione» e quindi va evitato «l’ulteriore corso del procedimento che pregiudichi le esigenze educative del minorenne».




    RISPOSTA SU DIFFERENZE TRA EBRAISMO, CRISTIANESIMO ED ISLAMISMO

    Gent. Andrea
    vi è una fondamentale differenza tra ebrei credenti nell'Antico Testamento - che sono ormai, fortunatamente una minoranza - ed ebrei non credenti, che sono tra le migliori intelligenze nel mondo della scienza e dell'arte, nonché tra gli stessi studiosi dell'Antico Testamento, di cui hanno demolito la sacralità (per esempio Christoph Levin). GLI EBREI CREDENTI, PARADOSSALMENTE, NON FANNO PROSELITISMO. Essi sono gelosi del loro dio e ritengono, con spirito razzistico, che chi non è ebreo non possa essere nemmeno di religione ebraica. Nelle sinagoghe si recita una preghiera (dedotta dal TALMUD) di odio contro i cristiani, giungendo a dire che l'uccisione di un cristiano è un sacrificio gradito da Jahweh. Per questo sono stati accusati di avere praticato in passato sacrifici umani. Vedi il libro Pasque di sangue. E sa chi è l'autore?L'ebreo Ariel Toaff, figlio dell'ex rabbino capo di Roma. Proprio così. Come vede, vi sono ebrei non credenti contro ebrei fanatici (credenti). Ma rimane il fatto fondamentale che gli ebrei credenti non fanno proselitismo. E' vero che l'Antico Testamento è pieno di racconti di stragi. Ma attenzione. Si trattava di giustificare - con una sorta di autoinganno, di cui gli ebrei credenti sono stati sempre capaci nell'inventarsi i racconti confondendoli con la storia - il diritto alla proprietà della terra di Palestina. Questo era il loro unico scopo. Non hanno mai avuto il disegno di espandersi fuori della Palestina andando ad invadere altre regioni, come hanno fatto gli islamici (arabi,turchi, mongoli) invadendo mezzo mondo dall'atlantico all'Asia (sino alla Cina)per espandere le farneticazioni del Corano, la peggiore disgrazia della storia. Il cristianesimo ha quasi (psicoanaliticamente) rimosso l'Antico Testamento contestualizzandolo storicamente pur conservando vagamente il principio che sia un libro ispirato da Dio. Ma attenzione anche qui. Ispirato da Dio significa che Dio si sarebbe piegato alle conoscenze di un popolo (quello ebraico), che ne avrebbe dato una descrizione accomodata alle loro precedenti tradizioni. Non bisogna infatti dimenticare che gli antichi ebrei sono passati dal politeismo alla monolatria (culto del solo dio Jahweh pur nel riconoscimento dell'esistenza di altre divinità) e solo dopo il 539 (fine della schiavitù in Babilonia) divennero monoteisti. Gli ebrei credenti negano questo sviluppo storico e dicono oggi che gli ebrei pagani o monolatri si erano fatti corrompere da altre popolazioni vicine.Ma allora dovrebbero ammettere che erano corrotti anche Davide e il figlio Salomone, che credevano nell'esistenza di altri dèi (tant'è che Salomone permise che nel tempio - in realtà un mattatoio - da lui fatto costruire dal 960 si sacrificassero animali anche per altri dèi). Qui sta la differenza tra ebrei credenti e cristiani, che, sulla base della moderna esegesi, aggiungono il riconoscimento che i racconti delle stragi contenute nell'Antico Testamento sono state, se non del tutto inventate, almeno amplificate dal redattore finale (V secolo) per porre in evidenza la capacità guerriera ebraica in funzione della protezione che essi avrebbero avuto da Jahweh, per presentarlo come dio vincitore delle altre popolazioni non ebraiche della Palestina ed aumentare l'orgoglio nazionale ebraico. I cristiani poi hanno cercato di utilizzate l'Antico Testamento per avere credibilità nei confronti degli ebrei credenti, cercando di piegare a favore dei vangeli le antiche (e fasulle) profezie, attribuite ai "profeti" molto tempo dopo, quando i fatti erano già avvenuti (come ormai accertato dall'esegesi biblica dei maggiori studiosi mondiali). La differenza fondamentale tra cristiani ed islamici consiste nel fatto che la Bibbia (compreso l'Antico Testamento) è un libro ispirato da Dio MA SCRITTO DAGLI UOMINI. Il Corano, invece, secondo gli islamici - lo dice lo stesso Maometto nella sua pazzia (o spietata malafede?) - è un libro che è DETTATO DIRETTAMENTE DA ALLAH, PER CUI NESSUNA PAROLA PUO' ESSERE TOLTA O MODIFICATA. QUESTA DIFFERENZA IMPEDISCE AGLI ISLAMICI DI RITENERE SUPERATE MOLTE FRASI DI QUEL TERRIBILE TESTO. Credo di essermi spiegato.Essi pertanto non possono ritenere superate le frasi che incitano alla guerra armata, sino a ritenere che sia giusto crocifiggere, amputare le mani e i piedi a coloro che corrompono la terra (Sura V). Da notare tuttavia che nel Corano non si fa alcun accenno alla lapidazione. Questa è una condanna a morte che gli islamici hanno desunto dall'Antico Testamento (LEVITICO) per gli adulteri.Infatti anche gli islamici ritengono che l'Antico Testamento sia un libro divino, ma ritengono che gli ebrei l'abbiano falsificato in molte parti, come ritengono che siano stati falsificati i vangeli. Ritengono infatti, per esempio, che Gesù, da essi ritenuto il penultimo profeta prima di Maometto, non sia morto in croce, ma sia stato sostituito da un sosia, e che, non essendo mai morto, sia stato assunto in cielo. Perciò gli islamici odiano il crocifisso. Ma gli ebrei credenti hanno superato tante antiche norme dell'Antico Testamento, mentre gli islamici, a causa del fatto che il Corano sarebbe stato DETTATO, non soltanto ispirato, da Allah, non riescono ad uscire dal loro fanatismo. E proprio i fanatici sono i veri islamici. Quelli che non sono fanatici (come lo sono Bin Laden e i talebani) non sono veri islamici. Ringrazio Andrea per avermi dato spunto per spiegare le differenze fondamentali tra ebrei credenti, cristiani ed islamici.

    lunedì 13 settembre 2010

    A VITTORIO ZUCCONI . QUOTIDIANO LA REPUBBLICA

    O TESTA DA GRANDE ZUCCA (nomina sunt consequentia rerum, disse Giustiniano)

    lei non può permettersi di dire che quel Terry Jones sia un farneticante senza considerare che non può esserlo chi combatte le farneticazioni del Corano, Ma lei l'ha mai letto? Se non l'ha mai letto scrive da grosso ignorante, se l'ha letto lei è un gran disonesto. L'invasione islamica che stiamo subendo è peggiore di quella armata araba e turca perché allora arabi e turchi si spresentavano dichiaratamente come nemici armati dell'Europa e del mondo greco bizantino, in una guerra aperta. Ora ci stanno invadendo con la dissimulazione, con un finto pacifismo, pretendendo piena libertà di espansione e di predicazione con costruzione di moschee, mentre i cristiani negli Stati islamici sono costretti a vivere come in catacombe. Non vi è alcuna reciprocità. E di questo si avvantaggiano gli islamici, popoli inferiori a causa del Corano e parassiti dell'Occidente da cui tutto debbono importare. Hanno come arma il ricatto del petrolio, di fronte al quale l'Occidente è costretto a subire il ricatto, senza pretendere eguale libertà di pensiero negli Stati islamici. L'Occidente si sta suicidando a causa di governi coglioni senza coglioni. Per questo esso è già diventato ostaggio in casa del terrorismo islamico. E si metta in testa a quello Zuccone che la causa di tutto ciò è la cultura del multiculturalismo e della società multurazziale, complici i falsi postcomunisti (che di comunismo non hanno più nulla) e la Chiesa cattolica con il suo anticristiano dialogo interreligioso (per paura che le minoranze cristiane nei Stati islamici vengano uccise) . Legga il mio florilegio di quel testo partorito da un pazzo prima di dire chi sono i farneticanti . Florilegio tratto dal mio libro "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'Occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane.Non giudaiche e antislamiche". Florilegio riportato in questo blog il 20 ottobre 2009. IGNORANTE O DISONESTO se non ammette che quel testo è contrario al nostro ordinamento giuridico ed il suo autore dovrebbe stare in galera se l'avesse scritto oggi in quanto si tratta di un testo di predicazione della violenza sino all'omicidio di massa per gli infedeli. Se uno facesse propaganda per il Mein Kampf di Hitler incorrerebbe in vari reati previsti dal Codice Penale. Ma il Corano è peggio del Mein Kampf di Hitler, che al confronto sembra un libro per educande.

    Circa il BURQA si legga quanto ha dichiarato una malata di mente, Vittoria Franco, che, assolutamente mancante di logica, identifica la libertà della donna con la libertà di portare il burqa e considera il divieto di portarlo come una manifestazione di islamofobia. Siamo arrivati all'assurdo. Proprio la sinistra, che dice di battersi per la laicità dello Stato, è il cavallo di Troia dell'islamismo, cioè di una religione pazzesca (di istigazione alla violenza) che non concepisce nemmeno la laicità dello Stato perché non può concepire, a causa del Corano, una legge che sia in contrasto con quel terribile libro, il cui autore, se l'avesse scritto oggi, starebbe in galera per istigazione all'omicidio di massa. Ha mai letto il Corano questa stronza che siede in Senato?
    Come può sedere in Senato una che non si rende nemmeno conto che, a parte la questione cosiddetta religiosa, non si può per legge mascherarsi in pubblico sottraendosi ad una identificazione? In questo modo si potrebbe rapinare o commettere un omicidio nascondendosi dietro il burqa. Ma vai a farlo capire a questa sinistra di merda, che di sinistra non ha più nulla (tranne l'ideologia disonesta del multiculturalismo, con cui è stata sostituira la classe operaia). Falsa sinistra ben rappresentata da questa malata di mente.

    Dal corriere della sera 15 settembre 2010
    IL PD - «In Italia il burqa non è gradito» afferma Barbara Pollastrini del Pd. «Io - afferma l'ex ministro per i Diritti e le Pari opportunità- sono per una legislazione che preveda alcuni divieti relativi agli spazi pubblici, come le scuole, ma che tenga aperto il principio di dialogo e libertà religiosa». «Sì a una legge - conclude dunque Pollastrini. - Una legge saggia ed efficace». Secondo la senatrice Pd, Vittoria Franco, invece, «se si mette al centro la libertà delle donne e non la difesa dall'islamismo dal sapore xenofobo, vietare il burqa per legge sia sbagliato perché controproducente. Si rischia di segregare le donne in casa rendendole ancora più sottomesse all'uomo».



    sabato 11 settembre 2010

    BASTA CON IL TERMINE "BESTIE". SI DICA SUBANIMALI

    IL TERMINE DISPREGIATIVO "BESTIE" TRADISCE UNA CONCEZIONE ANTROPOCENTRICA DELLA NATURA CHE VUOLE CHE UN INDIVIDUO, SOLTANTO PERCHE' BIOLOGICAMENTE APPARTENENTE ALLA SPECIE UMANA, SIA PUR SEMPRE DEGNO DI UNA DIGNITA' CHE GLI ANIMALI NON UMANI NON HANNO. SOLTANTO UN PRETE, COME OGNI INDIVIDUO MALATO DI ANTROPOCENTRISMO, POTEVA USARE IL TERMINE "BESTIA" NEI CONFRONTI DI UN LURIDO CRIMINALE ASSASSINO DEL SINDACO ANGELO VASSALLO. SE ESISTESSE LA PENA DI MORTE QUEST'ASSASSINO DOVREBBE PAGARE LIBERANDO LA TERRA DALLA SUA SPORCA PRESENZA. LE COSIDDETTE BESTIE SONO MIGLIORI DI QUESTO ASSASSINO E DI TUTTI I CRIMINALI. GLI ANIMALI NON UMANI NON UCCIDONO PER CRUDELTA', PER DANARO E PER POTERE, MA SOLO PER RAGIONI DI SOPRAVVIVENZA. SE QUEST'ASSASSINO FOSSE STATO UNA "BESTIA" NON AVREBBE UCCISO. IMPARI IL PRETE A NON OFFENDERE LE "BESTIE" CHE SONO MIGLIORI DI MOLTA UMANITA'

    I FUNERALI DI VASSALLO

    "Ciao Angelo, eroe del Cilento"
    Al porto in seimila sotto la pioggia

    Folla incurante del maltempo al porto di Acciaroli, che il sindaco assassinato aveva rilanciato e difeso e dove viene allestito il palco per le esequie. "Non lasciatevi irretire dagli affari" ammonisce il vescovo Favale nell'omelia, definendo "bestie" gli assassini. Tante personalità presenti. Ma Maroni manda il sottosegretario Mantovano. Il ministro Prestigiacomo: "Il Cilento non sarà lasciato solo". Casini: "Basta litanie, il Sud va aiutato". E Bersani annuncia: il 20 settembre a Pollica confronto su Mezzogiorno e legalità

    venerdì 10 settembre 2010

    UNO SCHIFO DI COSIDDETTA UNIONE EUROPEA

    UNO SCHIFO D'EUROPA LA CUI UNIONE CI E' STATA IMPOSTA (a incominciare dall'euro) senza alcun referendum. Ci stanno facendo passare tutto sopra la testa indipendentemente dalla volontà dei singoli Stati. Questa è dittatura mascherata. Benché l'Italia non sia certamente un esempio di rispetto dei diritti degli animali, tuttavia questa maledetta Unione Europea (io non voto dal 1994) deve finir male. Ogni Stato deve riprendersi la sua indipendenza. Io rivoglio la lira contro quel maledetto euro che ci ha rovinato e reso quasi tutti più poveri. Questa barbara Europa si crede civile solo perché si oppone alla morte per lapidazione in Iran, ma se ne frega delle crudeltà nei confronti degli animali non umani.
    Ha approvato una legge che permette che siano usati come animali da sperimento cani e gatti randagi, e perfino scimmie catturate nel loro habitat. In taluni casi anche senza anestesia. Di fronte a tanto orrore odio questa Europa e mi sento diventare nazista. Heil Hitler (riveduto e corretto). Questa gentaccia che ha approvato una simile legge merita che si facciano su di essa gli esperimenti di tanti dott. Mengele. Essa infatti appartiene alla categoria dei subanimali, componenti di un cosiddetto parlamento europeo.
    Ha detto chiaramente Veronesi che la sperimentazione animale non ha senso ed è anche causa di farmaci pericolosi per la salute in quanto le reazioni dell'organismo umano sono diverse da quelle degli animali sacrificati. Maledetto profitto intorno a cui gira questo mondaccio. Un'Europa peggio del nazismo, che aveva vietato la sperimentazione animale. Io la concepirei invece sui criminali, almeno avrebbe un doppio risultato, di far scontare la pena ad essi e di ricavare un beneficio per la salute umana.


    mercoledì 8 settembre 2010

    LA CHIESA CATTOLICA ANTICRISTIANA

    SIAMO ORMAI ALLA RESA DEL CRISTIANESIMO DI FRONTE ALL'ISLAMISMO, SINO A GIUNGERE A FRASI ANCHE PRIVE DI SENSO. COME SI PUO' DIRE CHE OGNI RELIGIONE HA LA SUA DIGNITA'? ALLORA AVREBBE DIGNITA' ANCHE IL CULTO TUTTORA ESISTENTE IN INDIA DELLA DEA KALI'? QUANDO SI VUOLE DIFENDERE UNA CAUSA SBAGLIATA SI DICONO COSE SENZA SENSO.LA CHIESA CATTOLICA FA SOLO POLITICA NEL SUO DIALOGO INTERRELIGIOSO DICENDO CHE OGNI RELIGIONE HA DIRITTO ALLA PROTEZIONE. DA PARTE DI CHI? EVIDENTEMENTE DA PARTE DELLO STATO. ED QUI CHE SI MANIFESTA LA MASSIMA CONFUSIONE. UNO STATO CHE SIA VERAMENTE LAICO E LIBERALE DEVE IGNORARE TUTTE LE RELIGIONI, MA NON PUO' IGNORARE CHE IL CORANO E' PREDICATORE DI VIOLEMZA, PER CUI IL VATICANO SI CONTRADDICE QUANDO AFFERMA CHE «tutti i responsabili religiosi e tutti i credenti sono chiamati anche a rinnovare la ferma condanna di ogni forma di violenza, in particolare quella compiuta in nome della religione».

    EBBENE, SE VI E' UNA RELIGIONE CHE HA PREDICATO SEMPRE LA VIOLENZA FACENDONE ARMA DEL PROSELITISMO, QUESTA E' STATA L'ISLAMISMO. SEMBRA CHE LA STORIA DELLE INVASIONI ARABA E TURCA NON SIA MAI ESISTITA. I DISONESTI LA VOGLIONO IGNORARE. CAPISCO CHE LA CHIESA ABBIA TIMORE PER LE SERIE CONSEGUENZE CHE IL ROGO DEL CORANO POSSA AVERE SULLE PICCOLE MINORANZE CRISTIANE CHE SONO COSTRETTE A VIVERE IN CLANDESTINITA' NEGLI STATI ISLAMICI. MA BRUCIARE IL CORANO HA ANCHE QUESTO SIGNIFICATO: GLI ISLAMICI NON POSSONO CONTINUARE A PRETENDERE DI AVERE PIENA LIBERTA' DI ESPRESSIONE IN OCCIDENTE PREDICANDO IL CORANO E COSTRUENDO MOSCHEE MENTRE NEGLI STATI ISLAMICI NON E' CONCESSA EGUALE LIBERTA' AI CRISTIANI. E' ORA CHE FINISCA QUESTA LIBERTA' A SENSO UNICO.

    CORRIERE DELLA SERA 8 SETTEMBRE

    11SETTEMBRE

    Il Vaticano interviene sul Koran Burning Day: «Il rogo del Corano è un oltraggio»

    Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ribadisce il no a qualsiasi violenza compiuta in nome di Dio: una perversione degli insegnamenti di ogni religione

    11SETTEMBRE

    Il Vaticano interviene sul Koran Burning Day: «Il rogo del Corano è un oltraggio»

    Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ribadisce il no a qualsiasi violenza compiuta in nome di Dio: una perversione degli insegnamenti di ogni religione

    Il Corano
    Il Corano
    MILANO - Il «Koran Burning Day» preoccupa il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. La proposta di bruciare il Corano in occasione dell'11 settembre, anniversario dei tragici attacchi terroristici che nel 2001 causarono numerose vittime innocenti e ingenti danni materiali, è stata stigmatizzata in un comunicato diffuso alla sala stampa vaticana. «A quei deprecabili atti di violenza, infatti, non si può porre rimedio - si legge - contrapponendo un gesto di grave oltraggio al libro considerato sacro da una comunità religiosa. Ogni religione, con i rispettivi libri sacri, luoghi di culto e simboli ha diritto al rispetto ed alla protezione: si tratta del rispetto dovuto alla dignità delle persone che vi aderiscono ed alle loro libere scelte in materia religiosa». All'iniziativa di Terry Jones, pastore di una chiesa evangelica a Gainesville, in Florida, che ha indetto per l'11 settembre, nono anniversario dell'attacco alle torri gemelle, la «Giornata internazionale del Rogo del Corano» invitando i fedeli a bruciare copie del libro sacro dei musulmani, il Pontificio consiglio ribatte con la riflessione che il ricordo dell'11 settembre impone. «Rinnova, anzitutto i sentimenti di solidarietà con quanti sono stati colpiti dagli orrendi attacchi terroristici, sostiene il Pontificio Consiglio. «A tali sentimenti si unisce la nostra preghiera per essi e per i loro cari che hanno perso la vita», si legge ancora. «Tutti i responsabili religiosi e tutti i credenti sono chiamati anche a rinnovare la ferma condanna di ogni forma di violenza, in particolare quella compiuta in nome della religione».

    DIRITTO AL RISPETTO - Ma, afferma il dicastero vaticano: «Ogni religione, con i rispettivi libri sacri, luoghi di culto e simboli ha diritto al rispetto ed alla protezione: si tratta del rispetto dovuto alla dignità delle persone che vi aderiscono ed alle loro libere scelte in materia religiosa». Citando poi parole di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI sull'argomento, il Pontificio Consiglio ribadisce che «tutti i responsabili religiosi e tutti i credenti sono chiamati anche a rinnovare la ferma condanna di ogni forma di violenza, in particolare quella compiuta in nome della religione». Il Pontificio Consiglio, definendo la proposta di bruciare il Corano un «gesto irresponsabile e immorale che non aiuta il dialogo interreligioso», ha fatto riferimento a Papa Giovanni Paolo II che, in passato, ebbe ad affermare: «Il ricorso alla violenza in nome di una credenza religiosa è una perversione degli insegnamenti stessi delle maggiori religioni». E sua Santità il Papa Benedetto XVI ha dichiarato che l'intolleranza e la violenza non possono mai essere giustificate come risposte alle offese, perché non sono compatibili con i sacri principi della religione».

    IL DIRITTO DI FARLO - A New York interviene il sindaco Michael Bloomberg. Ha definito la proposta del pastore Terry Jones un'azione «disgustosa». Ma ha anche sostenuto che il pastore battista che ha minacciato tale iniziativa «ha il diritto di farlo». Bloomberg ha detto di essere sicuro che il pastore non gradirebbe l'atto di veder bruciato un libro che considera sacro. «Ma la sua azione è protetta dal diritto alla libertà di espressione - ha aggiunto il sindaco di New York - non possiamo applicare tale diritto solo alle situazioni che approviamo».

    LA CONTRAPPOSIZIONE - La «Giornata internazionale del Rogo del Corano» è condannata senza mezzi termini dall'arcivescovo caldeo di Kirkuk, mons. Louis Sako e dall vicario caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni. In un messaggio diffuso in occasione di Eid al-Fitr, mons. Sako, nel presentare ai «fratelli musulmani» di Kirkuk, i migliori auguri, per la fine del Ramadan, condanna «l'appello del pastore Terry Jones a bruciare copie del Corano. Condanniamo questo gesto come irresponsabile e immorale, una violenza non solo nei confronti della religione islamica, ma di tutte le religioni. La posizione di questo pastore è individuale e non rappresenta in alcun modo la posizione dei cristiani». Altrettanto ferma è la posizione di mons. Warduni, che, preoccupato che tale gesto possa innescare una ulteriore spirale di violenza contro i cristiani, ha dichiarato di «condannare fermamente l'iniziativa di Jones. Noi cristiani crediamo in un mondo di amore perchè Dio è amore e quindi mi auguro che la condanna per tale iniziativa sia unanime». «Bruciare il Santo Corano - ha aggiunto - può solo portare ad incomprensioni e divisioni tra le religioni ed i popoli mentre invece compito dell'Uomo è unire e non separare, Noi non ci stancheremo mai di predicare la pace e l'amore per Dio e tra tutti gli uomini»

    Redazione Online
    08 settembre 2010