Molti anni fa trovai esposta in una bancarella di libri a Roma una copia clandestina del Mein Kampf (clandestina perché non appariva nemmeno l'editore). Mi divertii a coprire la copertina e a leggere agli studenti alcune frasi come quelle riportate nel precedente articolo. Domandai chi fosse l'autore. Nessuno seppe capire chi fosse. Alcuni azzardarono il nome di qualche famoso pedagogista. Rimasero meravigliati quando feci vedere la copertina.
Ho lasciato il seguente commento nel blog di Odifreddi sul Mein Kampf di Hitler.
Premesso
che sono stato e sono sempre filoisraeliano perché ho sempre elogiato
l'intelligenza ebraica (nella scienza, nella filosofia e nell'arte),
intelligenza che è LAICA, PER NON DIRE ATEA, premesso che considero
ebraica la Palestina e gli arabi solo degli invasori e Maometto la più
grande disgrazia della storia perché da analfabeta è riuscito a
corrompere il cervello di gente che considero subanimale per il fatto
che crede nelle escrescenze di un pazzo epilettico e pedofilo, premesso
che Hitler disse una grossa stronzata (che non si trova nel Mein Kampf)
quando disse che avrebbe desiderato che il popolo tedesco fosse
musulmano perché così avrebbe avuto una tempra migliore nel fare la
guerra invadendo "lo spazio vitale" assegnato dalla storia al popolo
tedesco, premesso che Hitler perse la guerra per colpa sua non dando
ragione ai suoi ottimi generali sul fronte russo che chiedevano un
arretramento del fronte per preparare la controffensiva dopo
Stalingrado, controffensiva che avvenne nella prima battaglia di Kursk,
premesso che Hitler perse la guerra per colpa sua in quanto,
"innamorato" di Mussolini suo maestro, invece di abbandonarlo al suo
destino nella sua guerra parallela sprecò decine di divisioni per
salvare il fascismo in Grecia (dove era impantanato l'esercito italiano)
e poi in Africa (con 400mila prigionieri tedeschi), e poi ancora nella pazzesca
ultima volontà di salvare il fascismo con la R.S.I. con il conseguente
spreco di altre divisioni mentre negli stessi mesi (perfettamente
coincidenti con la guerra in Africa e con l'appena costituita R.S.I.) i
generali tedeschi sul fronte russo chiedevano rinforzi di altre divisioni, che invece non
c'erano perché impegnate per salvare il fascismo, premesso, in
conclusione, che il fascismo fu la rovina del nazismo e il nazismo la
rovina del fascismo rovinandosi a vicenda (tesi mia espressa in un mio
libro e che gli storici dovrebbero approfondire), ritengo che, se si
sostituisce il termine razza con quello di identità nazionale, si
chiarirebbero molte cose e si capirebbe che oggi ci troviamo dentro la
dittatura delinquenziale dell' economia finanziaria che viene spacciata
come democrazia per ingannare gli imbecilli che danno credito all'Unione
Europea, che sembra sorta con il proposito di meticciare i popoli
europei secondo lo scellerato piano Kalergi, in modo da fare scomparire
le identità come mezzo per instaurare il predominio di una élite che
renda schiavi i popoli assoggetati ad una burocrazia finanziaria che ha
privato gli Stati della loro sovranità anche monetaria. Ecco quanto
scrisse Kalergi nel suo Praktischer Idealismus:
«L'uomo del futuro sarà
un incrocio multietnico (mescolanza razziale). Le razze e le caste di
oggi gradualmente scompariranno a causa della scomparsa di spazio tempo e
pregiudizio. La razza del futuro sarà euroasiatica-africana,
esternamente simile agli antichi egiziani e sostituirà le varietà dei
popoli attuali, con una varietà di individui».
Dunque stiamo assistendo
alla realizzazione del piano Kalergi. Con la scusa di una unificazione
dell'Europa si voleva nascondere il disegno del meticciato dei popoli
europei per dominarli dall'alto del potere criminale della finanza
collegata alla massoneria, annullando le nazionaità per asservirle
dittatoriamente ad interessi materiali spacciati come ideali spirituali.
Oggi l'invasione che stiamo subendo è parte di questo progetto.
Abbassare i salari usando quello che Marx chiamava "esercito di riserva"
dei disoccupati da mettere in competizione con i cosiddetti migranti
per ridurre ancor più la classe operaia a merce. Che gli ebrei fossero
dentro la potenza finanziaria internazionale e antinazionale collegata
con la massoneria è certo. Essi non aspiravano a favorire l'economia
reale dello Stato in cui vivevano sentendosi prima ebrei che cittadini.
Ma se Hitler riteneva che gli ebrei in Germania avessero il potere
dell'alta finanza e fossero antinazionalisti allora una delle due visto
il potere assoluto che aveva: costringerli a diventare nazionalisti od
espropriare loro il potere finanziario. Hitler errò nel non capire che
il maggiore pericolo sarebbe venuto non dagli ebrei ma dagli islamici (e
non lo capì nemmeno Mussolini, professandosi difensore degli arabi
delle colonie italiane ricevendo la spada dell'islam da un capo
berbero). Hitler errò nel credere che la Germania dovesse difendere la
sua identità (razza) preservandola da "contaminazioni" con altri popoli
europei e nel considerare inferiori i popoli slavi, compresi i russi.
Non si avvide che il pericolo non derivava dal "meticciamento" con razze
(identità) da lui ritenute inferiori. Il pericolo derivava dalla
presenza in Europa di sacche di islamismo quale disgraziata eredità
della dominazione turca. Egli avrebbe dovuto cancellare ogni presenza
islamica impedendo la professione islamica sino a ridurre a macerie
tutte le moschee e dichiarando reato l'adesione al Corano. Era infatti
l'islamismo nel suo essere transnazionale e perciò antinazionale il
pericolo maggiore per l'Europa e per l'identità di un popolo. E invece
nei due ultimi anni di guerra formò dei reparti speciali di SS
costituiti solo da islamici. Ma dove andava allora a finire la sua
voluta difesa della razza? Questo non potrà essergli mai perdonato dalla
storia. Ebbe disprezzo anche per gli italiani dicendo che non si
meritavano Mussolini. Se oggi si traspone la difesa della identità di un
popolo dalla Germania a tutti i popoli europei si può salvare il
concetto di identità contro la mistificazione di una Unione Europea che è
la disgrazia in cui oggi stiamo vivendo essendo la realizzazione del
piano Kalergi. Siamo resi schiavi da una burocrazia di gente non eletta
che impone le leggi ad un'Europa afroasiatica meticciata nella voluta e
disonesta confusione tra morale e diritto, così da giustificare
l'invasione dall'Africa e dall'Asia in un'Europa già sovraffollata.
Perché questi invasori islamici non si rifugiano nei ricchi Stati
islamici invece di venire in Europa di cui l'Italia è il ventre molle a
causa dello sgoverno di cui è a capo un esagitato da rinchiudere in psichiaria con TSO? Perché si vuole togliere ai popoli la loro
identità privandoli della sovranità a cominciare da quella monetaria.
Il filosofo Kant fu preveggente nella sua opera Per la pace perpetua (1795), dove scrisse che era impossibile una federazione di Stati
Europei con leggi comuni perché avrebbe causato un dispotismo degli
Stati più forti a danno di quelli più deboli e che il dispotismo sarebbe
aumentato con l'espansione del territorio da governare perché non può
esistere un'unica legislazione se non espropriando ciascuno Stato della
sua, con il risultato di rendere soverchiante la potenza dello Stato più
forte. Kant prevedeva per l'Europa, data la diversità di popoli e di
lingue, una confederazione fondata su principi, e non leggi, comuni, non
una federazione di Stati con una legislazione comune, precisando che
"le leggi, a misura che aumenta la mole del governo, perdono di forza e
cadono da ultimo in preda all'anarchia". Un federazione di Stati secondo
Kant, sarebbe una contraddizione perché vi sarebbe il rapporto di un
superiore (il corpo legislativo) ad un inferiore (il popolo) che è
possibile solo all'interno di uno Stato, non in una federazione di
Stati, in cui un popolo subirebbe il diritto, e perciò il potere,
derivante dagli Stati più forti, mentre perderebbe il proprio diritto.
Inoltre, "la fusione di tutti questi Stati per opera di una potenza che
soverchi le altre porterebbe ad un dispotismo senz'anima a misura che
aumenta la mole del governo". E un esempio era per lui la Russia.
Se gli inglesi si faranno terrorizzare dalla propaganda criminale
dell'economia finanziaria transnazionale e contraria agli interessi
nazionali si renderanno responsabili del perdurare della criminalità
finanziaria dell'Unione Europea, mentre il Brexit darebbe luogo ad una
reazione a catena con l'inizio della fine del dispotismo finanziario
delle banche da cui l'Unione Europea è dominata specialmente nella zona
euro, moneta straniera sotto cui si è mascherato il marco fissando nel
1999 i valori delle monete nazionali in base al valore che esse
avevano rispetto al marco, impedendo la necessaria flessibilità della
moneta, che per legge naturale deve corrispondere all'economia reale.
E proprio adesso ci mancava l'assassinio di una cretina laburista ad opera di un pazzo che in questo modo favorirà la propaganda contro il Brexit, giacché il popolo ignorante si fa prendere per la maggior parte dall'emozione invece di analizzare scientemente la realtà.
E adesso