Ho inviato una dura lettera di protesta contro l'assessore all'ambiente della Regione Sardegna Emilio Simeone facendo riferimento al consigliere Ignazio Artizzu, il più votato perché rappresenta la federcaccia nella provincia di Cagliari. Si è voluto estendere il numero delle giornate di caccia e del numero dei cinghiali da uccidere per ogni gruppo di cacciatori (da 10 a 15), includendo anche le tortore (prima escluse). Ho ricevuto insulti da tre individui che non si rendono nemmeno conto di saper solo insultare, incapaci di argomentare. Voglio riportare le loro email: fpuno@virgilio.it; balduccimaurizio@yahoo.it; mimmo tursi(tursid@alice.it, il peggiore, il più accanito dei tre). Il tursi mi ha inviato con insistenza maledizioni e auguri delle peggiori malattie. Questi individui ben possono rappresentare la categoria dei cacciatori, gente fanatica e crudele, con il gusto di uccidere per uccidere.E da vigliacchi.Bisogna gioire quando uno di questi subanimali rimane impallinato da un altro subanimale.
Il predatore non uccide per il gusto di uccidere ma per sopravvivere. Dunque i cacciatori sono sotto il livello dell'animalità. Incoscienti di esserlo. Questa genia sarebbe migliore se fosse "bestiale". Così ho scritto (p.310) nel mio testo Scontro tra culture e metacultura scientifica:l'Occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche.
Essi, meno male, sono una razza malvagia in via di estinzione. Poiché lo sanno, reagiscono subanimalmente.
Sanno che, quando il loro numero si ridurrà ulteriormente, non potranno più tanto contare su politici leccaculo dei subanimali. Ma per questo è necessario prendere posizione contro i partiti annunciando ad essi il non voto qualora continuassero a leccare il culo dei subanimali per avere il loro voto, sapendo che quelli che guadagnerebbero dai subanimali li perderebbero in misura maggiore dai contrari alla caccia.
Bisogna ricordarsi che, quando fu fatto un referendum contro la caccia, i subanimali stracciarono, da disonesti, le schede elettorali perché i loro familiari non andassero a votare. Questa è una cloaca di democrazia, collettivo di interessi corporativi(mafiosi). Innanzi tutto bisognerebbe incominciare a togliere alle Regioni il potere di legiferare sulla caccia per evitare che prevalgano gli interessi locali dei subanimali.
Il predatore non uccide per il gusto di uccidere ma per sopravvivere. Dunque i cacciatori sono sotto il livello dell'animalità. Incoscienti di esserlo. Questa genia sarebbe migliore se fosse "bestiale". Così ho scritto (p.310) nel mio testo Scontro tra culture e metacultura scientifica:l'Occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche.
Essi, meno male, sono una razza malvagia in via di estinzione. Poiché lo sanno, reagiscono subanimalmente.
Sanno che, quando il loro numero si ridurrà ulteriormente, non potranno più tanto contare su politici leccaculo dei subanimali. Ma per questo è necessario prendere posizione contro i partiti annunciando ad essi il non voto qualora continuassero a leccare il culo dei subanimali per avere il loro voto, sapendo che quelli che guadagnerebbero dai subanimali li perderebbero in misura maggiore dai contrari alla caccia.
Bisogna ricordarsi che, quando fu fatto un referendum contro la caccia, i subanimali stracciarono, da disonesti, le schede elettorali perché i loro familiari non andassero a votare. Questa è una cloaca di democrazia, collettivo di interessi corporativi(mafiosi). Innanzi tutto bisognerebbe incominciare a togliere alle Regioni il potere di legiferare sulla caccia per evitare che prevalgano gli interessi locali dei subanimali.
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