LA TURCHIA IN EUROPA: UNA FOLLIA
L'ultimo episodio del prete ucciso da un musulmano è l'ennesima conferma che sono tutti pazzi (in Italia a incominciare da Berlusconi) coloro che pensano che la Turchia musulmana possa far parte dell'Unione Europea. Vi sarebbero 70 milioni di musulmani liberi di circolare in Europa. E non si dica che i fanatici che uccidono non rappresentano politicamente la Turchia. Questa ha un governo islamico che nei passaporti impone la dichiarazione di appartenenza ad una religione, in modo che siano subito discriminati in partenza i pochi turchi che non siano dichiaratamente musulmani(2%). Si tenga presente che alle poche migliaia di cristiani è proibito di fare proselitismo e che chi si converta al cristianesimo è passibile, almeno nella concezione popolare, di pena di morte come traditore. Ci si ricordi che è stato sempre reato parlare o scrivere del genocidio degli Armeni avvenuto all'inizio del '900. Ci si ricordi che i Turchi, provenienti dalle steppe dell'Asia, sono stati la causa della fine dell'impero cristiano bizantino (erede dell'impero romano d'Oriente). Essi non sono europei nemmeno per etnia. Sono asiatici invasori dell'Europa, sino a quando nel 1683, arrivati alle porte di Vienna, incominciarono a subire la prima grande sconfitta, che segnò l'inizio della decadenza dell'impero ottomano, dove in rispetto della lingua del Corano, era persino vietato di stampare o importare libri in altra lingua, che avrebbero corrotto il popolo, che pertanto venne tenuto sempre nell'ignoranza. Purtroppo l'invasione turca dell'Anatolia e dei Balcani fu la conseguenza della scissione tra le Chiese cristiane di Roma e di Costantinopoli. Un'unione dell'Europa e dell'impero bizantino avrebbe impedito che si espandesse nel Medioriente e in Turchia l'islamismo. Ma l'impero bizantino fu lasciato solo sin dall'epoca delle crociate, che vide dei miserabili ed opportunisti regnanti d'Europa correre in Palestina, non per aiutare l'impero bizantino, che aveva chiesto l'aiuto europeo per ricacciare gli islamici dai territori bizantini del Medioriente, ma per instaurare in Palestina dei loro feudi personali, impedendo così un'alleanza militare tra Europa e il governo di Costantinopoli. La Turchia nel 1453 spense nell'eccidio l'ultima resistenza di Costantinopoli , nell'indifferenza europea. Si ricordi di ciò la Chiesa cattolica, maggiore responsabile dell'invasione e dell'islamizzazione della Turchia per il suo aver fatto prevalere il suo dogmatismo religioso (della superiorità del papa su tutti cristiani) sull'unità dei cristiani contro l'invasore turco. Si ricordi che per colpa sua proprio la culla storica del cristianesimo, l'attuale Turchia, divenne turca. Si ricordi che nell'antichità cristiana molti padri della Chiesa (come i padri della Cappadocia S. Basilio, S. Gregorio di Nissa e S. Gregorio di Nazianzo) erano abitanti della penisola anatolica, e che molti luoghi di essa (come Efeso) furono centri della predicazione di S. Paolo. La folle disunione religiosa dell'Europa è la causa storica delle conseguenze che ancor oggi stiamo vivendo. La Chiesa cattolica con gli odierni suoi preti uccisi sta pagando il prezzo della sua follia, e la sta facendo pagare purtroppo a tutti.Il papa è un impostore quando dice che "i musulmani sono nostri fratelli". INCREDIBILE. Egli sa benissimo che non possono esserlo. Egli è un antievangelico, perché Gesù disse: "Chi non è con me è contro di me". Ma agli apostoli aggiunse anche: "chi non è contro di noi è per noi". In ogni caso non predicò la violenza contro quelli che non fossero con lui. Il papa per ragioni solo politiche è costretto a mentire. Deve cercare di non peggiorare la vita dei pochi cristiani che vivono come in catacombe nei Paesi islamici. Egli non ha nemmeno il coraggio di replicare chiedendo il diritto alla reciprocità, cioè la libertà per i cristiani di predicare e di fare proselitismo. E' un antievangelico.
Non esiste un Corano moderato. L'ho scritto più di una volta. Il Corano è un testo che alla luce del nostro ordinamento giuridico dovrebbe essere considerato fuori legge perché, come ho documentato in questo stesso blog, è un libro tremendo di istigazione all'odio religioso sino all'omicidio di massa. Non esiste dunque un Islam moderato se non per tutti i politici imbecilli o folli che non tengono conto di ciò. Il cosiddetto fondamentalismo islamico non è affatto una deviazione dal Corano, ma, al contrario, una letterale applicazione di esso. Di un libro scritto da un pazzo analfabeta che si portava dietro uno scriba dettandogli ogni tanto delle frasi sconnesse dicendogli che gliele dettava Allah tramite l'arcangelo Gabriele. Il pensare che esista un'umanità che crede in simili folli è veramente scoraggiante circa il futuro di questa umanità. Io non credo nemmeno nelle favole dei vangeli. Ma almeno questi non predicano l'odio per i non convertiti. Gli animali non umani sono migliori di molta umanità, almeno perché, essendo naturali, e non culturali, non arrivano alla pazzia degli umani che uccidono anche per motivi religiosi.
arrestato il presunto killer: è il suo autista. nel 2006 l'assassinio di don santoro
Turchia, ucciso un vescovo italiano
Il Papa: «Sconcerto e dolore»
Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia, assassinato a coltellate a Iskenderun
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MILANO - Ancora un sacerdote cattolico italiano ucciso in Turchia, a quattro anni dall'omicidio di don Santoro. Monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell'Anatolia e e presidente della Conferenza episcopale turca, è stato assassinato a coltellate a Iskenderun. L'alto prelato, 63 anni, è stato colpito a morte dall'autista nella sua abitazione. Il killer Murat Altun, è già stato arrestato: era da tempo «sotto cura psicologica», ha spiegato l'ambasciatore italiano in Turchia, Carlo Marsili. «Sapeva che Murat stava male: aveva paura a stare in casa con lui» hanno raccontato i familiari dell'alto prelato, che la scorsa settimana si trovava a Milano. «In base ai primi resoconti, l'omicidio di monsignor Luigi Padovese non ha un movente politico» ha fatto sapere il governatore della provincia turca di Hatay, Mehmet Celalettin Lekesiz. Monsignor Luigi Padovese
«FATTO ORRIBILE» - Padovese era stato nominato vicario dell'Anatolia l'11 ottobre 2004 e consacrato a Iskenderun il 7 novembre dello stesso anno. La Santa Sede ha parlato di «fatto orribile». «Siamo costernati» ha detto padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano. Lombardi ha riferito che il Papa «è stato informato» dell'assassinio di Padovese e ha espresso «grandissimo sconcerto e dolore». «Cio che è accaduto - ha aggiunto il portavoce della Santa Sede - è terribile, pensando anche ad altri fatti di sangue in Turchia, come l'omicidio alcuni anni fa di don Santoro». «Preghiamo - ha aggiunto - perché il Signore lo ricompensi del suo grande servizio per la Chiesa e perchè i cristiani non si scoraggino e, seguendo la sua testimonianza così forte, continuino a professare la loro fede nella regione». «Mentre deploriamo il barbaro assassinio - scrivono i vertici della Cei, monsignor Angelo Bagnasco e monsignor Mariano Crociata - ci uniamo al dolore dei fedeli si codesta chiesa che ancora una volta viene provata così duramente ed esprimiamo la più sentita vicinanza e solidarietà nostra e dell’intero episcopato italiano».
IN PARTENZE PER CIPRO PER ACCOGLIERE IL PAPA - Padovese avrebbe dovuto partecipare, da venerdì, alla visita del Papa a Cipro (visita che non subirà, fanno sapere dal Vaticano, alcun cambiamento): il vicario apostolico in Anatolia avrebbe dovuto ricevere da Benedetto XVI, insieme agli altri responsabili e patriarchi cattolici della regione, il documento preparatorio del prossimo Sinodo sul Medio Oriente, in cui si parla anche delle violenze contro i cristiani.
IL PROFILO - Religioso cappuccino, monsignor Padovese era nato a Milano il 31 marzo del 1947. Il 16 giugno del 1973 fu ordinato sacerdote. È stato professore titolare della cattedra di Patristica alla Pontificia Università dell'Antonianum e per sedici anni direttore dell'Istituto di Spiritualità nella medesima università. Ha ricoperto una cattedra anche alla Pontificia Università Gregoriana e alla Pontificia Accademia Alfonsiana. Per 10 anni è stato poi visitatore del Collegio Orientale di Roma per la Congregazione delle Chiese Orientali. Consulente della Congregazione per le Cause dei Santi. L'11 ottobre 2004 la nomina a vicario apostolico dell'Anatolia e a vescovo titolare di Monteverde. È stato consacrato a Iskenderun il 7 novembre dello stesso anno. Nel 2006 Padovese ha celebrato i funerali di don Andrea Santoro, ucciso nel 2006 a Trebisonda.
Redazione online
03 giugno 2010© RIPRODUZIONE RISERVATA
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