Pamela è stata ritrovata in due valigie abbandonate , il corpo completamente smembrato, senza il cuore e il fegato,
 probabilmente violentata prima che il suo aguzzino, Innocent Oghusule, 
la vivisezionasse per chissà quale rito vudu. L’esistenza di una ragazza
 diciottenne italiana, la cui vita era già tormentata di suo, per la 
quale i giornali e le femministe d’accatto non gridano all’emergenza 
femminicidio perché l’omicida è un africano (non sia mai che si dia 
fiato alla bieca propaganda fascista!), si è conclusa così, vittima 
di un miserabile subanimale che non avrebbe dovuto essere in Italia, che 
dal nostro Paese avrebbe dovuto essere cacciato via a sacrosanti calci 
nel culo già prima dell'efferato crimine perché era già conosciuto per essere un criminale ed un 
avanzo di galera, ma che sicuramente avrà trovato qualche onlus 
complice, che conosce qualche avvocato d'ufficio complice, pagato con le nostre tasse che coi nostri soldi 
gli avrà preparato un atto di difesa. 
È un crimine di Stato quello di Pamela. Peggio: è
 un crimine che ha precisi mandanti morali e politici: Matteo Renzi, 
Paolo Gentiloni, Laura Boldrini, Emma Bonino, Pietro Grasso, la sinistra
 al caviale, quella radical chic e quella dei centri sociali che 
aggrediscono gli avversari politici per urinare sopra i loro cartelloni,
 passando da Bergoglio, il comunista con la papalina che predica 
l’invasione e la sottomissione allo straniero come un dovere cristiano, 
per finire con tutti gli italiani, una buona fetta se non la 
maggioranza, che sono pieni di bei sentimenti e di belle intenzioni, ma 
sempre fino a che il campo di zingari non è vicino casa loro o la ragazza 
seviziata e poi fatta a pezzi non è la loro figlia, perché altrimenti 
diventano dei carcerieri e dei giustizialisti della peggiore specie. Tutti
 concordi, tutti schifosamente complici nell’importare, nell’assoluta 
indifferenza di un’Europa alla meglio assente e alla peggio complice, 
centinaia di migliaia di sbandati sociali, relitti subanimali e 
sottosviluppati che nella stragrande maggioranza dei casi non fuggono da
 alcuna carestia e da alcuna guerra ma che rischiano la pelle nelle loro
 nazioni di nascita dove hanno già commesso un numero incredibile di 
reati e vengono qui, a fare il bello e il cattivo tempo, consapevoli
 del buonismo che proviene dalla confusione nefanda tra morale e diritto, del politicamente corretto della falsa sinistra, della spina dorsale molle che permette loro di fare pressoché tutto quello 
che vogliono nella più assoluta impunità. 
Questo sgoverno con la stampa di regime può metterla come vuole, continuare a fustigarci moralmente con la 
storiella dello schiavismo e della cattiva colonizzazione dell’uomo 
bianco, ma la realtà è una sola, chiara e lampante: hanno permesso 
l’ingresso sul suolo nazionale ed europeo di una massa di criminali e di
 sottosviluppati provenienti da un continente, l’Africa, ampiamente 
inferiore per civiltà, per cultura e per stile di vita, dove i diritti 
umani sono inesistenti, le donne subiscono quotidianamente violenze (a 
partire dalla più tenera età con l’infibulazione), dove infuriano 
guerre, carestie e massacri di proporzioni inimmaginabili, dove l’odio 
tra le tribù e la lotta mortale per la supremazia etnica e razziale sono
 all’ordine del giorno, e si fanno i riti vudu con gli organi del nemico
 per assorbirne la forza e la vita. Questa è l’Africa, e questi sono
 gli africani. Vi stupite se portano odio, morte, violenza, tutte cose 
che vedono fin dal primo giorno in cui nascono?
 
5 commenti:
complimenti ! perchè Lei non scrive quello che ha scritto qui anche sui siti delle "femministe-progressiste-cattocomuniste?
e poi, date le circostanze, Lei chi voterà alle prossime elezioni politiche ?
Inoltre, Le spiace SOTTOSCRIVERE i suoi commenti ?
con poca speranza di replica... . Giancarlo Matta
10, 100, 1000 Luca Traini!!!
Se ha "inviato un commento rivolto a me" e non Le è stato pubblicato, delle due l'una:
. non è stato correttamente da Lei lanciato sulla rete
. è stato lanciato e ricevuto ma il Titolare del Sito non lo ha ritenuto meritevole di pubblicazione
premesso tanto, rilegga ciò che Le ho scritto e tenti di rispondermi.
E insisto: SOTTOSCRIVA con NOME et COGNOME i Suoi pregevoli commenti. Di cosa ha paura?
E di nuovo: con poca speranza di replica. Giancarlo Matta
Caro Giancarlo
Ho sempre pubblicato i commenti di Cecilia, che, come anche nel suo caso, conosco anche telefonicamente. Perciò non capisco.
Cara Cecilia ho ricevuto da lei quanto segue:
Professore, le fornisco la mia nuova mail, perché la vecchia me l'hanno, in gergo internettiano, "craccata"(ovvero, un tizio, è entrato nel mio account postale, cambiandomi la mia password, e ha inviato migliaia di mail che risultano mandate da me, ma non ero io, pertanto mi sono dotata di una nuova mail. Ovviamente tale mail deve rimanere tra me e Lei.
Io: Naturalmente non ho pubblicato la nuova mail. Grazie.
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