sabato 20 maggio 2023

IL DIRITTO NATURALE DI SAPERE CHI SIANO I GENITORI NATURALI

SCUSATE IL RITARDO. E' ancora in corso un processo a mio carico per avere scritto nel mio blog (articolo cancellato su ordine della magistratura voluto dall'interessato a cui era diretto, un ex senatore) che questo individuo aveva commesso un grave reato andando due volte negli USA con il suo degno compagno, donatore di sperma, per comprare un ovulo che fu trasferito poi nell'utero di un'altra donna. Così sono nati due disgraziati, un maschio e una femmina. Adesso finalmente si vuole introdurre il reato universale, cioè il reato dell'utero in affitto per tutti quegli italiani che siano ricorsi anche all'estero a tale orribile pratica. Il processo iniziò a Bologna ma il mio avvocato riuscì a far trasferire il processo a Cagliari perché ormai è ritenuto giuridicamente fondato, in base ad una sentenza della Cassazione, che è competente il tribunale della città dove sia stato commesso il reato. Questo individuo quando il processo era ancora a Bologna riuscì, servendosi della carica di senatore (ora non lo è più, meno male), a farmi piovere in cada tre carabinieri che dovevano ottemperare all'ordine del giudice di sequestrarmi il compuer. Roba pazzesca. Riuscii a salvare il computer e venne solo cancellato l'articolo. I carabinieri erano tutti dalla mia parte perché feci loro controllare un mio vecchio computer (non portabile) dove, è evidente, non trovarono l'articolo incriminato. Ma lascio perdere la mia storia personale. La legge dovrebbe impedire che una donna possa partorire anonimamente in ospedale non volendo assumersi la maternità del neonato, che sarà costretto a non sapere chi sia la madre. Questo va contro il supremo diritto di sapere chi siano i genitori biologici. Non solo il neonato, pur avendo falsi genitori, cioè adottivi, sarà costretto, crescendo, a domandarsi chi siano i suoi veri genitori, rimanendo possibilmente traumatizzato conoscendo la verità. La madre deve essere costretta a fare il nome del padre biologico. Questo anche per una ragione che riguarda la medicina. Ognuno deve sapere chi siano i suoi veri genitori e perciò i suoi antenati perché ha diritto ad una anamnesi medica che in questo caso verrebbe impedita nonostante i medici spesso richiedano quali siano state le malattie dei genitori perché ognuno, avendo avuto la trasmissione dei geni incrociati dei genitori, ha ereditato anche le malattie. Con l'impedire la conoscenza dei genitori biologici si priva l'individuo del suo diritto ad avere una anmensi medica. Cosa di cui nemmeno coloro che vogliono combattere l'utero fanno accenno. E ciò è assai grave. Consideriamo anche un altro aspetto. Immaginiamo che uno dei due genitori sia una persona ricca. Il neonato, privato dei suoi genitori biologici, verrebbe privato del suo diritto all'eredità. A proposito: quell'individuo è l'ex senatore Lo Giudice. Presidente onorario del famigerato circolo Mario Mieli. 

Gli articoli non riportano le espressioni più dure e il sarcasmo da me usato chiedendo chi dei due facesse il mammo.        


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