martedì 11 luglio 2023

LA RESISTIBILE CARRIERA DEI GIUDICI

I giuristi sarebbero sorteggiati tra professori universitari di materie giuridiche e anche tra avvocati di chiara fama, ma anch'essi sorteggiati tra i Consigli dell'Ordine. In questo modo i giudici togati smetterebbero di sentirsi padroni della giustizia e pagherebbero di persona, non più lo Stato, per i loro gravi errori pensandoci bene prima di fare una sentenza. I giudici, una volta che da ragazzi riescono a superare il concorso per la magistrattura, possono smettere di studiare e aumentano di stipendio per sola anzianità. Nella giustizia civile si attaccano al computer per citare sentenze della Cassazione, che spesso sono in contrasto fra esse, per cui questi parrucconi spesso debbono riunirsi nelle Sezioni Unite per dirimere i contrasti. E non è detto che la sentenza che ne esce sia la migliore. Inoltre usano un linguaggio ermetico che spesso anche i migliori avvocati stentano a comprendere. Si pensi che tra un giudice che passi tutta la vita in tribunale e un giudice della Cassazione non vi è differenza in quanto a stipendio perché valgono solo gli anni di anzianità, per cui la promozione in Corte d'Appello e poi in Cassazione avviene solo a titolo onorifico. Ogni quattro anni debbono sottoporsi ad un giudizio di merito ma i commissari sono formati solo da giudici di carriera e si sa che passano tutti o quasi tutti perché vige in essi uno spirito mafioso. Della Commissione deve fare parte anche un avvocato, ma questo può esprimere solo un parere e non ha diritto di voto. Nei rari casi di una bocciatura il giudice deve seguire un corso di riparazione ma continua a fare il giudice e perciò a fare sentenze sballate. Gli esaminandi naturalmente produrranno solo le sentenze che non siano state riformate nel grado superiore perché sono gli stessi esaminandi che scelgono le sentenze su cui cui formulare il giudizio. E' una vergognosa buffonata. Quando si presentano al concorso di ingresso nella magistratura debbono conoscere anche la dottrina, che poi si mettono sotto i piedi. Ma non è una cosa seria, direbbe Pirandello usando il titolo di una sua commedia. Per non parlare di come avvengono le elezioni al Consiglio Superiore della Magistratura. Questi disonesti dicono sempre che una riforma sarebbe una violazione dell'indipendenza della magistratura.

Bisogna riconoscere che quando vi è disparità di contenuto e di orientamento tra le sentenze, persino in Cassazione, la colpa è sempre delle leggi, che sono spesso così manchevoli nel loro contenuto da dare luogo necessariamente a diverse interpretazioni, che non esisterebbero se la legge fosse chiara al punto giusto da non lasciare adito alle interpretazioni  



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