Gli arabi hanno come unico titolo il fatto che nessuno li cacciò via per secoli. Ma non si considera che furono gli ebrei ad essere cacciati via da una terra che fu loro perché ebbero in Palestina uno Stato millenario. Che persero a incominciare dalla conquista romana quando vi arrivò l'esercito romano comandato da Tito figlio dell'imperatore Vespasiano, a cui succedette come imperatore. Il filosofo Robert Nozick nel suo libro Anarchia, Stato e Utopia (uno dei più importanti della filosofia del XX secolo) argomentò sulla base del diritto naturale che può tradursi in diritto storico. Nozick prende come esempio gli indiani d'America che furono costretti ad abbandonare le loro terre con la forza delle armi. Nozick ritiene che bisogna attuare una rettificazione storica sino a giungere al necessario esame dell'origine di una proprietà che non deve essere acquisita con la forza o con l'inganno. Pertanto non si può attribuire un diritto storico agli arabi di Palestina dove non vi fu mai uno Stato palestinese dopo quello ebraico, perché gli arabi dipendevano dal califfato di Bagdad e poi dal sultano di Istanbul dopo che disgraziatamente i turchi, sovrapponendosi all'occupazone araba, posero fine all'impero bizantino nel 1453 con la conquista di Costantinopoli che era la capitale dell'impero romano d'Oriente poi divenuto impero bizantino dove la lingua ufficiale era divenuta il greco. Il lungo tempo passato non può istituire una sorta di diritto per usucapione. Andando dunque all'origine non si deve dimenticare che gli antichi ebrei ebbero uno Stato in Palestina per circa 1000 anni (a iniziare dal regno di Davide). Gli antichi ebrei erano una popolazione AUTOCTONA insieme ad altre popolazioni autoctone (per esempio i filistei e altre popolazioni che erano di origine fenicia). Queste altre popolazioni autoctone della Palestina sparirono dalla storia non avendo lasciato traccia di sé. E' vero che vi furono conflitti tra ebrei e le altre popolazioni autoctone della Palestina, ma non furono certamente i conflitti narrati nell'AnticoTestamento, che li esagera per dare maggiore risalto alla preminenza degli ebrei facendo passare la Palestina come territorio assegnato divinamente da Jahweh, che era di origine pagana, essendo una delle divinità che venivano riconosciute nel pantheon delle divinità delle popolazioni pagane della Palestina. Jahweh divenne prima divinità nazionale con la riforma del re Giosia che regnò tra il 649 e il 609 (naturalmente A. C.). Si riconosceva dunque con Giosia che esistevano altre divinità, che però gli ebrei non dovevano venerare perché altrimenti si sarebbe offeso Jahweh. E le sconfitte degli antichi ebrei furono giustificate nell'Antico Testamento a causa del fatto che essi non avevano rispettato Jahweh come divinità nazionale, poi divenuto Dio unico, contraddittoriamente perché la religione ebraica esclude qualsiasi forma di proselitismo, essendo gli ebrei ortodossi gelosi del loro Jahweh e non vogliono condividerlo con altre popolaziioni. E per concludere: gli ebrei furono l'unica popolazione autoctona rimasta tra quelle che abitarono nel territorio della Palestina. Di cui, ripeto, furono espropriati con la forza delle armi. L'Antico Testamento ha fatto sì che gli ebrei continuassero a sentirsi per due millenni unica popolazione sopravvissuta tra le antiche popolazioni della Palestina e dunque eredi di quegli ebrei che persero il loro Stato in Palestina. Durante il nazismo pare che sia stato lo stesso Hitler a proporre che venisse costituito uno Stato ebraico in Madagascar, allora colonia francese. Ma gli ebrei non accettarono, anche se non si fosse opposta la Francia, che non voleva perdere il Madagascar.
domenica 15 ottobre 2023
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