lunedì 19 ottobre 2009

CHE TREMINO FINALMENTE I "GIUDICI". CSM= Corporazione di Stampo Mafioso

Riporto una lettera che per conoscenza ho inviato al presidente dell'Assocoazione Nazionale Magistrati Luca Palamara

Dott. Luca Palamara, dopo averLa sentita da Marzullo ho capito che a Lei della giustizia civile gliene importa poco o nulla. Ad ogni buon conto Le invio copia della seguente lettera. Vi è poco da sperare dalla magistratura. I giudici se ne fregano. Fanno rinvii di anni. Oggi in Corte d'Appello a Cagliari la seconda udienza viene rinviata al 2012. Mi dica se questa è giustizia. Uno può anche crepare aspettando. Mediti bene su ciò che ho scritto. Gli articoli 180,181,182,183,184 del C.P.C. debbono essere spazzati via. IL PROCESSO CIVILE (che è documentale) PUO' E DEVE SVOLGERSI SENZA PIU' UDIENZE. Al massimo una per l'escussione dei testi.


Al Ministro Alfano

Sono disperato. Ho scritto all' avv. Giulia Bongiorno per lo stesso motivo. E a tutti i componenti delle Commissioni giustizia del Senato e della Camera. Solo Di Pietro mi ha risposto. Aria fritta. Sono una vittima dell'eccesso di garantismo del Codice di procedura civile. Non è possibile andare avanti senza spazzare via gli articoli 180 -181-182-183-184, che permettono alla parte che resiste in giudizio (normalmente la più forte economicamente) di allungare i tempi sino alla vanificazione della giustizia civile. Non più è tollerabile che sia prevista un'udienza (a vuoto) soltanto per verificare il rispetto del contraddittorio, che può essere verificato d'ufficio dopo il deposito dell'atto di citazione e della comparsa di risposta. Se non è rispettato basta una comunicazione in cancelleria. Il processo civile dovrebbe svolgersi senza udienze (tranne una quando sia necessaria l'escussione dei testi). Una eventuale perizia di ufficio deve essere richiesta con l'atto di citazione o con la comparsa di risposta e il giudice deve fissare i termini per il deposito della perizia di parte dopo il deposito della CTU. Il contraddittorio è ampiamente garantito dall'atto di citazione, dalla comparsa di risposta, da quella conclusionale e da quella di replica, Non bisogna permettere più di sollevare nuove eccezioni , modificare la domanda, produrre memorie (artt. 183.184 unificati). Se uno ha sbagliato la domanda peggio per lui. Chiuda il processo e ne apra un altro se la domanda non è prescritta. Io sono stato vittima di due sentenze aberranti in Tribunale. Una è già stata parzialmente riformata con ordinananza in attesa di sentenza. L'altra inizia tra qualche giorno in Corte d'Appello. Vi sarà la solita prima udienza a vuoto solo per verificare il contraddittorio, quando questo, come detto, dovrebbe essere verificato senza bisogno di alcuna udienza, bastando una comunicazione in cancelleria alle parti in caso di mancato rispetto.Poi ci sarà un rinvio al 2011 per la seconda udienza.Non è più tollerabile una situazione simile. Sono giunto a 70 anni dopo avere avuto in 13 anni una serie di sentenze aberranti, tra cui soprattutto tre, di cui due in Tribunale ("giudici" Mario Farina e Vincenzo Aquaro).Una terza da pazzi in Cassazione (Gianfranco Gilardi, giunto a leggere in senso contrario una sentenza - l'unica sull'argomento - della stessa Cassazione a me favorevole). Tre sentenze di cui ho dato notizia (con assoluta sfiducia) al CSM, inviando copia delle tre sentenze. Vi è un'altra questione. Io non ho tanto paura di un giudice ignorante, quanto di uno che non sappia ragionare. Perché non vi è rimedio all'incapacità di ragionare cadendo in documentate contraddizioni. Non è più tollerabile che i giudici possano continuare a commettere dei gravi errori senza mai pagare personalmente. Si assicurino, come i medici. Il CSM è un organo di controllori eletto per 2/3dai controllati. E' farsesco. CSM=Corporazione di STAMPO Mafioso. Bisogna che il Ministero della giustizia istituisca una lista di giuristi (studiosi del diritto) che facciano parte di una Commissione competennte per giudicare i giudici (manovali, e non studiosi, del diritto, anche perché non hanno tempo per studiare), quando essi commettano dei gravi errori derivanti da ignoranza e da palesi vizi logici inescusabili .Questo, d'altronde, prevedeva il disegno di legge di riforma dell'ordinamento giudiziario di Castelli, annacquato poi da Mastella per non andare troppo contro i giudici, e mai approvato. Esso recepiva una normativa europea che prevede che siano sottoposti a provvedimenti disciplinari i giudici che facciano sentenze palesemente dettate da ignoranza o vizi logici inescusabili. Ma i giudici non possono più essere giudicati da una corporazione di giudici, come continuava a prevedere il disegno di legge Castelli-Mastella. Consideri il mio caso allucinante. Un presidente del Tribunale, su richiesta di due soci di minoranza (pseudofratelli che volevano coinvolgere la società nei loro debiti personali rifiutando di fare domanda di recesso) - io avevo il 66% - nomina un liquidatore (pur contro la mia documentata opposizione) dandomi come consenziente. INCREDIBILE. Mi rivolgo al Tribunale per chiederne la revoca diffidando il nominato liquidatore (controparte in giudizio) dal vendere e il promissario acquirente dall'acquistare (spiegandogli con racc. A.R. di quattro pagine i motivi giuridici e giurisprudenziali per cui la nomina del liquidatore era illegittima e ne stavo chiedendo la revoca), ma questi due per mettermi di fronte al fatto compiuto anticipano furtivamente la vendita (rispetto alla data del preliminare). La vendita-svendita avviene venti giorni prima del provvedimento di revoca del liquidatore. Inizio la causa di annullamento e soltanto dopo 13 anni (!) esce una sentenza che me la dà in testa negandomi l'annullamento della vendita-svendita sulla base della motivazione che sia il liquidatore che l'acquirente erano in buonafede. Che c'entrasse poi la buonafede del liquidatore di fronte a tre motivi di nullità della sua nomina, non si capisce, se la buonafede può valere, in ipotesi, per l'acquirente (in documentata malafede). E così mi trovo a dover pagare circa 50.000. euro di spese legali per soccombenza se la Corte d'Appello non sospenderà la provvisoria esecuzione. Il CSM dovrebbe servire soltanto per valutare i meriti ai fini delle promozioni e per stabilire nomine e trasferimenti. Non per giudicare le colpe dei giudici. Fu fatto persino un referendum sulla responsabilità civile dei giudici. Ma il risultato favorevole alla responsabilità non fu mai applicato. Così i giudici continueranno a sentirsi arroganti (ignoranti) padroni della giustizia. Ad essi continua ad essere permesso di passare dal civile al penale e viceversa, quando il civile è così ampio e complesso da richiedere una specializzazione se si vuole essere seriamente preparati. Come può un giudice che per tanti anni ha fatto il penale passare improvvisamente al civile? Assurdo. Si renda cotesto Ministro storicamente benemerito della giustizia perché la giustizia civile cessi di essere inesistente a causa della zavorra di molti suoi articoli e nessuno che chieda giustizia debba sperare sempre di vivere a lungo per vedere la fine della sua vicenda giudizria. So che in Francia per legge una causa civile non può durare più di un anno. Perché in Italia continua a non esistere la giustizia civile?

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