Alla Corte Costituzionale possono arrivare anche dei deficienti come Gustavo Zagrebelsky, che ne fu anche presidente. Vedi per questo il mio sito www.ordineliberale.org (clicca sulla voce "Religione e Stato" per conoscere la scandalosa sentenza di cui fu relatore Zagrebelsky, ex professore di diritto costituzionale a Torino). Non sto qui a ripeterla.
Ciò non toglie che Berlusconi abbia sbagliato a prendersela con Napolitano e con la Corte. Napolitano aveva firmato la legge sul Lodo Alfano. Dunque la ritenne costituzionale. Ed aveva torto. Da quando fu tolta dalla Costituzione (con il governo Craxi: il che è tutto dire) l'immunità parlamentare nessun rappresentante delle istituzioni poteva sottrarsi alla magistratura. Tranne il capo dello Stato nell'unico caso in cui fosse stato accusato di tradimento. Mi meraviglio del fatto che Berlusconi non l'abbia capito. Berlusconi per sottrarsi ai processi avrebbe dovuto introdurre nuovamente l'immunità parlamentare nella Costituzione. Punto e basta. Giustamente in questo caso la Corte Costituzionale si è dovuta attenere al principio secondo cui tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge. Il Lodo Alfano sarebbe stato giustificabile solo come rafforzamento dell'immunità parlamentare con una legge costituzionale. La questione è un'altra.
Bisogna riformare tutta la giustizia. La Corte Costituzionale deve essere sottratta alla politica nell'elezione dei suoi membri. Si faccia una lista nazionale di giuristi di chiara fama tra cui eleggere per sorteggio i 15 componenti della Corte Costituzionale. Certamente questo rimedio non sottrarrebbe la Corte alle simpatie politiche dei suoi membri. Ma sarebbe il male minore. Si impedirebbe al capo dello Stato (eletto dai partiti) di nominare alcuni dei suoi membri e alla magistratura (divisa tra varie correnti politiche) di nominarne altri, come si sottrarrebbe al parlamento la nomina dei restanti membri.
Inoltre bisogna introdurre la resposabilità civile dei giudici quando fanno sentenze aberranti (soprattutto nel civile). Molti anni fa fu fatto un referendum con cui si introduceva la responsabilità civile dei giudici. Non fu mai applicato. Di che si lamenta ora Berlusconi? Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Provveda con legge normale ad introdurre la responsabilità civile dei giudici se dice di voler riformare la giustizia. La legge permette che chi abbia vinto un concorso per l'ingresso nella magistratura possa fare a meno di aprire un libro di diritto per il resto della vita. Non vi è alcun controllo sul loro operato. L'organo che dovrebbe essere di controllo (il Consiglio Superiore della Magistratura, CSM) è eletto per 2/3 dai controllati. Inammissibile. Esso è in tal modo una Corporazione di Stampo Mafioso. Come negli Stati Uniti, dovrebbe esistere una Commisione di giuristi (non di giudici) che abbiano il potere di emettere provvedimenti disciplinari (sino all'espulsione nei casi più gravi) nei confronti di giudici che facciano sentenze chiaramente dettate da ignoranza ed errori .logici imperdonabili Questo è anche previsto da una normativa europea, che l'Italia non ha mai applicato. Che si aspetta?
Io sono una vittima della giustizia civile. Ho incontrato nel Tribunale di Cagliari 8 giudici ignoranti o sragionanti (da manicomio) in una vicenda giudiziaria tuttora in corso in Corte d'Appello. Di essi farò i nomi in un mio prossimo libro per documentare come sragionano. Si tratta di una vicenda allucinante. In Cassazione ho trovato un pazzo (Gianfranco Gilardi) che ha scritto che, di fronte agli inadempimenti di due soci di minoranza, pur documentati in due pagine di sentenza, l'unico rimedio non era la loro esclusione dalla società ma la mia domanda di recesso. Dovevo andarmene io. INCREDIBILE. In Consiglio di Stato ne ho trovato un altro (Lanfranco Balucani) che, riformando la sentenza del TAR Sardegna, ha scritto il contrario di ciò che risultava dai verbali di commissione di un concorso. Dopo un mese seppi che costui era stato arrestato per corruzione per altri fatti. Aggiustava le sentenze a favore di certe imprese. Ma quella sentenza ingiusta nei miei confronti rimane un macigno. Senza rimedio e senza che io per legge possa chiedere a costui il risarcimento dei danni. Questa è la giustizia in Italia. E' ora che i "giudici" paghino di tasca propria assicurandosi e che ogni cittadino possa fare causa contro di essi, non rivolgensosi ad altri giudici, ma ad una commissione di giuristi che stiano sopra la testa di questi arroganti ignoranti e sragionanti, quando non sono corrotti.
Così questa casta di intoccabili finirebbe di essere arrogante, sentendosi padrona, e non servitrice, della giustizia. Il disegno di riforma dell'ordinamento giudiziario (Castelli), reso più leggero dal suo successore Mastella (che non voleva porsi contro questa casta) non è mai stato approvato. Che aspettava Berlusconi a riprenderlo per renderlo più severo in modo che i giudici vengano sottoposti a periodici controlli, ma non da parte dagli stessi giudici (ignoranti), come prevedeva il disegno di legge Castelli-Mastella, bensì da una Commissione di giuristi perché i giudici cessino di essere degli arroganti che si fanno la giurisprudenza in casa continuando ad ignorare la dottrina, che essi disprezzano come un'intrusione nella giurisprudenza, che essi considerano mafiosamente "cosa nostra"?
Ciò non toglie che Berlusconi abbia sbagliato a prendersela con Napolitano e con la Corte. Napolitano aveva firmato la legge sul Lodo Alfano. Dunque la ritenne costituzionale. Ed aveva torto. Da quando fu tolta dalla Costituzione (con il governo Craxi: il che è tutto dire) l'immunità parlamentare nessun rappresentante delle istituzioni poteva sottrarsi alla magistratura. Tranne il capo dello Stato nell'unico caso in cui fosse stato accusato di tradimento. Mi meraviglio del fatto che Berlusconi non l'abbia capito. Berlusconi per sottrarsi ai processi avrebbe dovuto introdurre nuovamente l'immunità parlamentare nella Costituzione. Punto e basta. Giustamente in questo caso la Corte Costituzionale si è dovuta attenere al principio secondo cui tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge. Il Lodo Alfano sarebbe stato giustificabile solo come rafforzamento dell'immunità parlamentare con una legge costituzionale. La questione è un'altra.
Bisogna riformare tutta la giustizia. La Corte Costituzionale deve essere sottratta alla politica nell'elezione dei suoi membri. Si faccia una lista nazionale di giuristi di chiara fama tra cui eleggere per sorteggio i 15 componenti della Corte Costituzionale. Certamente questo rimedio non sottrarrebbe la Corte alle simpatie politiche dei suoi membri. Ma sarebbe il male minore. Si impedirebbe al capo dello Stato (eletto dai partiti) di nominare alcuni dei suoi membri e alla magistratura (divisa tra varie correnti politiche) di nominarne altri, come si sottrarrebbe al parlamento la nomina dei restanti membri.
Inoltre bisogna introdurre la resposabilità civile dei giudici quando fanno sentenze aberranti (soprattutto nel civile). Molti anni fa fu fatto un referendum con cui si introduceva la responsabilità civile dei giudici. Non fu mai applicato. Di che si lamenta ora Berlusconi? Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Provveda con legge normale ad introdurre la responsabilità civile dei giudici se dice di voler riformare la giustizia. La legge permette che chi abbia vinto un concorso per l'ingresso nella magistratura possa fare a meno di aprire un libro di diritto per il resto della vita. Non vi è alcun controllo sul loro operato. L'organo che dovrebbe essere di controllo (il Consiglio Superiore della Magistratura, CSM) è eletto per 2/3 dai controllati. Inammissibile. Esso è in tal modo una Corporazione di Stampo Mafioso. Come negli Stati Uniti, dovrebbe esistere una Commisione di giuristi (non di giudici) che abbiano il potere di emettere provvedimenti disciplinari (sino all'espulsione nei casi più gravi) nei confronti di giudici che facciano sentenze chiaramente dettate da ignoranza ed errori .logici imperdonabili Questo è anche previsto da una normativa europea, che l'Italia non ha mai applicato. Che si aspetta?
Io sono una vittima della giustizia civile. Ho incontrato nel Tribunale di Cagliari 8 giudici ignoranti o sragionanti (da manicomio) in una vicenda giudiziaria tuttora in corso in Corte d'Appello. Di essi farò i nomi in un mio prossimo libro per documentare come sragionano. Si tratta di una vicenda allucinante. In Cassazione ho trovato un pazzo (Gianfranco Gilardi) che ha scritto che, di fronte agli inadempimenti di due soci di minoranza, pur documentati in due pagine di sentenza, l'unico rimedio non era la loro esclusione dalla società ma la mia domanda di recesso. Dovevo andarmene io. INCREDIBILE. In Consiglio di Stato ne ho trovato un altro (Lanfranco Balucani) che, riformando la sentenza del TAR Sardegna, ha scritto il contrario di ciò che risultava dai verbali di commissione di un concorso. Dopo un mese seppi che costui era stato arrestato per corruzione per altri fatti. Aggiustava le sentenze a favore di certe imprese. Ma quella sentenza ingiusta nei miei confronti rimane un macigno. Senza rimedio e senza che io per legge possa chiedere a costui il risarcimento dei danni. Questa è la giustizia in Italia. E' ora che i "giudici" paghino di tasca propria assicurandosi e che ogni cittadino possa fare causa contro di essi, non rivolgensosi ad altri giudici, ma ad una commissione di giuristi che stiano sopra la testa di questi arroganti ignoranti e sragionanti, quando non sono corrotti.
Così questa casta di intoccabili finirebbe di essere arrogante, sentendosi padrona, e non servitrice, della giustizia. Il disegno di riforma dell'ordinamento giudiziario (Castelli), reso più leggero dal suo successore Mastella (che non voleva porsi contro questa casta) non è mai stato approvato. Che aspettava Berlusconi a riprenderlo per renderlo più severo in modo che i giudici vengano sottoposti a periodici controlli, ma non da parte dagli stessi giudici (ignoranti), come prevedeva il disegno di legge Castelli-Mastella, bensì da una Commissione di giuristi perché i giudici cessino di essere degli arroganti che si fanno la giurisprudenza in casa continuando ad ignorare la dottrina, che essi disprezzano come un'intrusione nella giurisprudenza, che essi considerano mafiosamente "cosa nostra"?
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