Si eviti di usare fuori luogo il termine "sacro" che vale solo nell'ambito religioso, ma solo per i credenti, non essendoci alcunché di sacro per i non credenti. Se la vita umana fosse sacra sarebbe sacra anche la vita dei peggiori criminali della storia (dentro e fuori del governo). Si dica che la vita umana deve essere rispettata, ma non quella di tutti. Non può essere rispettata la vita dell'assassino di un innocente. La vita di un assassino di un innocente vale meno di quella di un insetto nocivo, che non sa di essere nocivo.
La fotografia è doppiamente sbagliata perché non ritrae l'assassino materiale di Mario Cerciello Rega ma quello del suo degno complice, che nulla ha fatto intervenendo per impedire che fosse ucciso il carabiniere. Si tratta di quello della fotografia. Ed è sbagliata per un secondo motivo. Questa foto si ritorce contro i carabinieri che hanno fatto la foto e l'hanno resa pubblica non prevedendone gli effetti negativi perché contrari ad essi. Ma in parte si può giutificare considerando la giusta rabbia contro chi è stato complice di un assassino venuto a Roma dagli Stati Uniti con un coltello da marine lungo 18 cm con cui per undici volte - dico undici - è stato colpito Mario. E' risultato che almeno una volta, quello mortale, è stato affondato sino al manico nel corpo di Mario. Come è stato possibile che quel coltello abbia superato i controlli all'aeroporto? Di fronte a simile efferato assassinio nessuna pietà può esserci per l'assassino ed il suo passivo complice, non intervenuto contro questa ferocia. Negli Stati Uniti (in uno Stato dove non vi sia la pena di morte) marcirebbe in una dura galera per il resto della vita o finirebbe con una iniezione mortale (dove vi sia la pena di morte). Hanno sbagliato i due carabinieri nel non avere usato subito le armi contro questi due subanimali. Vi era abbastanza tempo perché dopo aver visto il coltello l'altro carabiniere sparasse contro l'assassino. Non chiamino però la vittima un eroe nell'emozione del fatto. Eroe per definizione è colui che si rende autore di un atto di coraggio e di abnegazione nei confronti di altri rendendosi per questo benemerito. Ma in tal caso non vi è stato alcun atto di eroismo. Al contrario, il carabiniere ucciso è stato un ingenuo e uno sprovveduto. Poco dopo l'una di notte, un'ora prima che arrivasse il Cerciello lo spaccatore (con grande faccia tosta) aveva telefonato al 112 dicendo che gli era stato rubato uno zainetto. Arriva il carabiniere Andrea Verriali e in presenza di costui richiama il 112. Come mai la telefonata non è stata fatta dal Verriali? E non bastava il Verriali per sapere che lo spacciatore era già conosciuto per precedenti di spaccio di droga? Verso le 2 di notte arriva dopo la seconda telefonata al 112 il Cerciello. A questo punto i due carabinieri non ebbero il sentore che lo spacciatore avesse nello zainetto della droga e cercasse di recuperarla? I due carabinieri sarebbero potuti intervenire dopo avendo saputo dallo stesso spacciatore che i due americani avevano preso stanza nell'hotel di lusso Le Meridien dove si sarebbero potuti recare senza correre rischi. Era inutile cercarli per la strada. Vi erano dei buoni motivi per condurre in caserma lo spacciatore invece di cercare di recuperare lo zainetto per la strada. Oppure sarebbero potuti andare direttamente nell'hotel con lo spacciatore per un confronto. Nulla di tutto questo. L'incontro con i due americani avvenne invece per strada dopo che lo spacciatore diede un appuntamento ai due americani parlando con essi al telefonino. Come mai ne avevano il numero? Se ne avevano il numero sarebbe stato meglio che telefonassero i carabinieri presentandosi come tali. Comportamento veramente non professionale che si è aggiunto da parte del Cerciello al suo noto e ora decantato buonismo. Si occupava degli umili, andava come volontario a Lourdes e a Medjugorje, e la madonna gli ha fatto la grazia. Il suo buonismo gli è stato fatale. I poliziotti e i carabinieri non debbono essere buoni, ma giusti.
Ma con questi 5S al governo aventi un 5S al Ministero della giustizia vi è nulla da sperare di buono.
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