Questa è l'immagine della Campania. Solo una dittatura potrebbe porre fine alla criminalità che la pervade.
Anche la mozzarella di bufala è gestita dalla Camorra
Testo di Wandervogel
Intendo denunziare tutto
quanto vi è di terribile attorno alla disgustosa ed insalubre mozzarella
di bufala, un vero e proprio vanto per tutti coloro che popolano
certuni riprovevoli territori della Campania (agro aversano, hinterland
casertano, litorale domizio, ecc.). Partiamo dalla motivazione di
carattere etico. Senza troppi giri di parole, si apprenda che le
mansuete bufale sono maltrattate con crudeltà e torturate con quella
goduria maligna tipica dei racconti del marchese De Sade. Diverse
associazioni animaliste, anche di recente, hanno constatato che i
vitelli vengono percossi con delle mazze pesanti, presi a calci,
umiliati in ogni modo, ed infine fatti morire di fame tra liquami e
fango.
Ogni anno, circa
70.000 vitelli vengono uccisi in tal modo. I vitelli che muoiono vengono
lasciati all'interno degli allevamenti, con il risultato che le bufale
debbono convivere con il cadavere del piccolo bufalino. Sovente, le
mansuete bufale sono recluse perennemente in allevamenti sovraffollati,
senza accesso alcuno ad aree verdi, e costrette a vivere su uno strato
piuttosto spesso dei propri escrementi. Come se non bastasse, per loro,
l'acqua da bere non è sempre accessibile e molto spesso risulta
contaminata. Inoltre, viene posto un sasso sulla macchina di mungitura
per fare pressione sulla mammella ed ottenere così più latte.
Si indaga anche sulla
fine che fanno i maschi delle bufale. Inutili per la produzione del
latte e con una carne priva di sbocco commerciale, in alcune zone, come
quella del casertano, diversi allevatori li abbandonano nelle campagne o
li fanno morire di fame e di sete pur di risparmiare il costo del
macello. Chi compera la mozzarella di bufala, è complice di quanto
menzionato poc'anzi e sottrae quel latte che andrebbe destinato
esclusivamente alla crescita della prole bufalina.
La seconda (ma non
secondaria) motivazione è di tipo salutistico. Nel latte e nei derivati
di quest'ultimo, soprattutto in quello bovino, vi troviamo la caseina,
che ne costituisce l'80% delle proteine. Il latte bovino contiene il
400% in più di proteine rispetto a quello umano. La
caseina è una sostanza collosa, che produce molto muco, e che danneggia
l'organismo, cervello incluso. In media, la persona che consuma
latticini vive con quattro, cinque litri di muco che intasano i reni, la
milza, il pancreas, l’albero tracheale-bronchiale, i polmoni, il timo,
ecc.
Nel 1997, il
ricercatore Uhlig monitorò l’attività elettrica cerebrale in bambini con
sindrome di deficit attentivo ed iperattività. Egli dimostrò per la
prima volta, una correlazione tra attività elettrica cerebrale ed
assunzione di caseina, la cui sospensione dalla dieta faceva scomparire
anche i sintomi mentali e comportamentali. Anche un altro ricercatore,
Lucarelli, segnala il ruolo dei peptidi derivanti da caseina nella
produzione di effetti tossici sulla neurotrasmissione del sistema
nervoso centrale. In sommario, la caseomorfina ed il consumo di
latticini provocano interferenze multiple, una tempesta di "contatti"
che smette solo con la sospensione del latte. Infine,
nei latticini, il più delle volte vi sono quantitativi di antibiotici
al di sopra della soglia massima consentita, come attestato anche di
recente da uno studio della Università 'Federico II'.
Ma ritorniamo alla situazione campana.
Forse sono ancora in
molti ad ignorarlo, ma è emerso che, nel casertano, le bufale pascolano
sopra rifiuti tossici e fanghi chimici (insomma, discariche abusive)
precedentemente sversati dalla malavita locale. Un cugino, oggi
collaboratore di giustizia, di un superboss di San Cipriano d'Aversa,
spiega che i controlli sanitari sono tutti nelle mani dei mafiosi e che
le ispezioni avvengono con preavviso. "I pubblici veterinari che
intervenivano avevano con noi del clan degli ottimi rapporti", racconta
elencando nomi e bustarelle. Vi sarebbe molto altro da aggiungere, ma
già questo è un quadro abbastanza raccapricciante, che deve sollecitare
le genti a mutare radicalmente il proprio stile alimentare, abbandonando
tutti i cibi di origine animale per approdare finalmente al sano
veganismo.
2 commenti:
l'originale non è Wandervogel, ma Wandervogel con la dieresi sulla o. Quindi ho buone ragioni di credere che lo spacciatore si sia appropriato del nome. Ne ho conferma. L'articolo comunque è veritiero.
Solo uno sterminio genetico potrebbe porre fine alla criminalità che la pervade ricordiamoci che la VERA origine dei campani e del resto dei meridionali sono il Medio Oriente e l'Africa del Nord.
Sono negri e quindi incapaci di essere civili e comportarsi da bianchi perché dobbiamo essere noi europei a vivere come loro negri?
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