Non è uno scherzo. Consideriamo la teologia ebraica fondata sulla seguente successione: PECCATO-PUNIZIONE-PENTIMENTO-PREMIO. La distruzione del tempio (mattatoio) di Gerusalemme ad opera del re babilonese Nabucodonosor nel 587 fu interpretata come punizione voluta da Jaweh nei riguardi del suo "popolo eletto" perché aveva ammesso anche il culto delle divinità pagane. Jahweh si infuriò tanto da volerne la distruzione per mezzo di Nabucodonosor che portò con sé in esilio quasi tutta la popolazione. Lasciò in Palestina solo quelli che avevano il compito di coltivare le terre perché non si inaridissero. Dopo tale distruzione gli esiliati e i loro discendenti incominciarono a pensare che la distruzione di Gerusalemme fosse una punizione di Jaweh che non ammetteva il culto di altre divinità essendo stato quello ebraico un popolo dalle tradizioni anche pagane. Da allora gli ebrei divennero un popolo MONOLATRICO, come risuta da vari passi del testo biblico. Ammettevano l'esistenza di altri dèi ma fu proibito il loro culto. Così Jahweh divenne un dio nazionale. Soltanto successivamente divenne anche monoteistico. La prima parte del libro del Genesi è cronologicamente l'ultima parte del Genesi con cui inizia il racconto romanzato del popolo ebraico. Solo in esso appare una concezione monoteistica. Hitler aveva programmato uno Stato ebraico nell'isola di Madagascar, ma gli ebrei rifiutarono e si opposero anche i francesi perché quella grande isola era colonia francese. Negli anni '30 Hitler favorì e finanziò l'espatrio degli ebrei tedeschi in Palestina sebbene ostacolata dagli inglesi che avevano un protettorato in Palestina. Gli ebrei che durante il nazismo riuscirono ad arrivare in Palestina comprarono molte terre dagli arabi, che ingenuamente le vendettero non pensando che poi gli ebrei avrebbero voluto costituire un loro Stato su quei terreni. Ma per costituire uno Stato in Palestina occorreva un riconoscimento internazionale da parte dell'ONU che mai vi sarebbe stato senza la shoah, che convinse anche gli inglesi a riconoscere lo Stato di Israele, come fu riconosciuto anche dall'Unione Sovietica. La shoah avvenne perché voluta da Jahweh che voleva punire il suo popolo eletto per averlo abbandonato a causa del processo di laicizzazione che l'ebraismo aveva attraversato nella seconda metà dell'800 (pensare per esempio a Marx, a Trovsky, ad Einstein). La shoah fu la punizione voluta da Jaweh secondo la citata formula PECCATO-PUNIZIONE-PENTIMENTO-PREMIO. Il premio fu la rinascita dello Stato di Israele che mai sarebbe risorto senza la persecuzione subita dagli ebrei durante il nazismo. Dunque di che si lamentano gli ebrei? Ringrazino Hitler. Finito lo scherzo del paradosso, ma che proviene dalla stessa teologia ebraica, passiamo alla verità storica. Dai registri anagrafici posseduti da ogni Stato europeo risulta che gli ebrei in Europa erano 3 milioni. Dunque è una grossa falsità che ne siano morti sei milioni nei lager nazisti. Ma guai a toccare la cifra di sei milioni perché allora frana tutta la shoah. La Germania fu condannata a pagare agli ebrei il risarcimento danni. Meglio raddoppiare le cifre perché nessuno poteva era disposto a dimostrare che fossero meno di sei milioni. E poi non soltanto i tedeschi, ma anche gli Stati Uniti e l'Inghilterra avevano dei gravi rimorsi di coscienza perché sapevano dei lager ma non intervennero perché occupati nel combattere sul fronte occidentale. Furono infatti i sovietici ad arrivare nei lager polacchi.
EH LA MADONNA! NON SE NE PUO' PIU' DI QUESTI ...
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