Vi sono dei pro e dei contro. Il pro si giustifica perché in questo modo si evita che uno per tutta la vita abbia come unico mestiere la carica di parlamentare. Mi viene subito in mente Pier Ferdinando Casini, reperto archeologico della vecchia Democrazia Cristiana. Ma in base a questa regola molti grandi o validi politici (si pensi a quelli che appartenevano alla cosidetta prima repubblica, soprattutto democristiani e comunisti). Vi deve essere una via di mezzo che consideri quegli individui che abbiano ben meritato nei due mandati. Non saprei fare nomi di parlamentari di 5S che abbiano ben meritato. Chi è uscito da 5S (come i seguaci di Di Maio) dovranno cercarsi un'altra casa. Che fine farà Fico, nonostante immeritatamente sia stato rappresentante della Camera? I grillini sono stati più di tutti (anche coloro che hanno approvato la riforma della Costituzione, come la Lega) dei suicidi nel volere la riduzione dei parlamentari a 400 deputati e 200 senatori. I nuovi candidati di 5S potranno sostituire tutti i parlamentari per validità culturale e politica? Questo è il problema. Ormai stiamo assistendo ad una nascita di partiti personali che sono destinati a sparire se non hanno l'arma del ricatto. Come dire: io mi fondo un mio partito sicuro di perdere se mi presento da solo perché non supererei lo sbarramento del 3% (a parte la difficoltà della raccolta delle firme). Ma se tu (per esempio PD) non mi accogli in coalizione ti tolgo un certo numero di voti. Da qui l'accozzaglia di alleanze dettate, non da programmi politici, ma da interessi personali. Vedi, per esempio, Azione di Carlo Calenda, o il prossimo partito personale di Michele Santoro (con la scusa che il PD non rappresenta una sinistra (e ha ragione). Ma è tutto uno schifo.
sabato 30 luglio 2022
LA REGOLA GRILLINA DEI DUE SOLI MANDATI
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