lunedì 24 ottobre 2022

LA VERITA' SU KANT E LA SUA OPERA "PER LA PACE PERPETUA"

Il presidente francese Macron ha regalato al papa una copia dell'opera di Kant Per la pace perpetua. Incredibile. Non sa che cosa gli ha regalato questo presidente ignorante che non ha capito lo scritto di Kant. Solo un ignorante poteva presentare l'opera di Kant come un progetto per l'unificazione politica dell'Europa. Kant, al contrario, scrisse che era una utopia il progetto di un'Unione Europea. Kant oggi direbbe che l'Unione Europea è la costruzione burocratica di una dittatura che ha fatto perdere agli Stati la loro sovranità. Traggo da un mio libro di prossima pubblicazione le seguenti pagine.  

L’Europa non può essere uno Stato unico come gli Stati Uniti d’America, che hanno da secoli una grande anima, la Costituzione federale, che non è stata creata artificialmente, ma sulla base di una comune lingua e di una comune sostanza, che, come scrisse Tocqueville, [1] era la somma dei diritti civili e l’idea della libertà sociale e politica che avevano come fonte la tradizione cristiana, che, pur frammentata in una moltitudine di confessioni e di sette religiose, annullava o attenuava sin dall’origine le diversità per sentimento di coappartenenza ad unica patria, che non può esistere in una comunità   costruita artificialmente su basi economiche. E negli Stati Uniti la Costituzione federale contempera sapientemente il potere del governo centrale con il decentramento amministrativo dei singoli Stati. Tra gli Stati d’Europa può esistere soltanto una confederazione di Stati, come ben vide Kant,[2] secondo cui è possibile “una federazione di popoli”, ma non una federazioni di Stati, che “ sarebbe una contraddizione” perché vi sarebbe il  rapporto di un superiore (corpo legislativo) ad un inferiore (il popolo) che è possibile all’interno di uno Stato, non in una federazione di Stati, in cui un popolo subirebbe il diritto, e perciò il potere, derivante dagli Stati più forti, mentre perderebbe il suo proprio diritto.[3] Inoltre “la fusione di tutti questi Stati per opera di una potenza che soverchi le altre” porterebbe ad “un dispotismo senz’anima”,  “a misura che aumenta la mole del governo”. [4]

L’estensione dell’attuale comunità europea a 27 Stati farà perdere i benefici delle zone economicamente deboli di uno Stato forte a vantaggio dei futuri membri della comunità, che hanno un’economia debole, rendendo nel complesso più debole la comunità, per un travaso di finanziamenti dai Paesi economicamente forti a quelli economicamente deboli, rendendo necessaria una politica di assistenzialismo a danno della produttività. Ciò è accaduto già all’interno della Germania dopo la riunificazione. Conseguentemente anche il valore della moneta unica perderà competitività. Siamo dunque di fronte ad una costruzione di un progetto morale dell’Europa che viola il diritto naturale che richiede che nessuno venga danneggiato nel conseguimento del proprio benessere a vantaggio di chi da sé non è capace di conseguirlo.   



[1] Democrazia in America (1835-40), in Scritti politici (a cura di N. Matteucci), Utet 1968-69,  pp.340-4). Cfr. anche Giuseppe Bedeschi (a cura di), Il pensiero politico di Tocqueville, Laterza 1996.

[2]  Per la pace perpetua. Un progetto filosofico (1795),sez. II, Secondo articolo (a cura di Nicolao Merker, Editori Riuniti 1985, pp. 3-42).  Cfr. anche Giuseppe Bedeschi (a cura di), Il pensiero politico di Kant, Laterza 1994.

[3] E’ stato obiettato che l’argomento di Kant è debole (G. Bedeschi, op. cit. p. 68) perché, come osservava Hegel (Lineamenti di filosofia del diritto, par. 333) una federazione di popoli mancante di potere coattivo non potrebbe sussistere.  Ma si può osservare che il potere non è coatto quando dipenda da libera adesione dei popoli, e non degli Stati., cioè delle loro burocrazie, che sopprimono le libertà dei singoli popoli producendo all’interno della federazione una sorta di dispotismo o della  alleanza degli Stati deboli, se più numerosi, o di quella degli Stati economicamente forti facendo prevalere i loro interessi. In ogni caso si riprodurrebbero in maggior grado le differenze economiche presenti all’interno di uno Stato.      

[4] Ibid., I supplem. Garanzia della pace perpetua.

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