sabato 24 giugno 2023

UNA FALSA GUERRA CIVILE

Sarebbe stata scatenata da un personaggio, Prigioshin, la cui vita si identifica con quella di un criminale che già da ragazzo si fece notare come rapinatore con condanna a 13 anni. Capo di una grossa banda reclutata lasciando liberi dalle carceri ceffi privi di qualsiasi idealità politica. Certamente non poteva suscitare simpatie in Ucraina per essere avanzato sino ad arrivare a 200 km da Mosca, per poi decidere di tornare dentro i confini dell'Ucraina. Si dice che Prigoshin abbia voluto dimostrare di poter competere contro Putin per sottrargli il potere alle prossime elezioni. Questo è veramente impossibile e denota la assoluta incapacità di questo individuo di conoscere in profondità l'animo della Russia, che non accetterebbe mai di essere rappresentata da una brutta faccia che, secondo la teoria di Lombroso, conforterebbe la vera natura di questo personaggio. E' stato sempre il braccio destro, "il cuoco di Putin", che gli ha affidato gli aspetti più sporchi della guerra perché non fosse ritenuto responsabile di essi il governo russo. Sostanzialmente Prigoshin rimprovera a Putin di non avere una classe militare capace e di avere un ministro della difesa (ex buddista convertitosi al cristianesimo ortodosso per convenienza politica) all'altezza della situazione perché dopo un anno e mezzo la Russia non è riuscta a vincere la guerra contro l'Ucraina. Tuttavia Putin ha usato bene questo individuo per il suo sapersi condurre con furbizia in Africa facendo accordi in Libia con il generale Haftar dopo avere aiutato e puntellato il laico governo siriano di Assad contro l'offensiva degli islamici estremisti. Come si vede anche dal male può derivare un bene (come pensava Socrate). Ma bisogna usare il male a fin di bene. In Ucraina la brigata Wagner aggiunge il male contro il bene. Anche se è difficile stabilire che cosa sia veramente il bene in Ucraina. Perché il bene non può identificarsi con il governo dell'ex comico Zelenzky per il suo continuo rifiutare, non dico di trattare, ma almeno di aprire un dialogo con Putin, il quale iniziò la sua asserita "operazione speciale" in ricordo del massacro dei russi avvenuto nel 2014 nel territorio del Donpass in Ucraina. Se fosse stata concessa una certa autonomia alla regione del Donpass con popolazione quasi tutta russa non si sarebbe concesso a Putin il motivo per intervenire in Ucraina. Il senso profondo della nazionalità russa non può affidarsi ad uno che usa un linguaggio comprendente parole sconce che non esistono nel vocabolario russo. Durante l'Unione Sovietica si poteva rischiare il carcere per l'uso di parole "sporche". E' bene che questo individuo non prevalga perché sarebbe peggio per l'Ucraina. Chi usa la parola Wagner per manifestare una simpatia per il nazismo offende la figura di Richard Wagner, idolatrato dal nazismo pur non avendo a che fare con l'ideologia nazista. La musica di Wagner non conosce, e non può conoscere, confini per la sua universalità di fronte alla quale deve inginocchiarsi chiunque. Putin iniziò la sua carriera politica nel famigerato KGB sovietico. Oggi demolisce la figura d Lenin, che avrebbe distrutto la vera anima russa che sarebbe stata quella degli zar, e si è convertito al cristianesimo ortodosso che è stato trasformato in religione statale. Però, contraddittoriamente, non può fare a meno di riconoscere meriti a Stalin per avere sconfitto il nazismo. Accusa di nazismo il governo ucraino mentre la legione di Prigoshin si fa forte dell'immagine del nazismo.      .           

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