Si può essere grandi scienziati ed essere (schizofrenicamente) credenti non nel Logos ma in una religione cosiddetta rivelata. Un esempio è Zichichi in Italia (autore, tra gli altri, del bel libro "Il vero e il falso. Passeggiando tra le stelle e a casa nostra", in cui nell'ultima parte demolisce astronomicamente l'astrologia e gli oroscopi). Russel Wallace (coscopritore con Darwin dell'evoluzione naturale fondata sulla selezione naturale) si diede allo spiritismo, come il fisico sir Oliver Lodge o lo psicologo pragmatista William James. Solo alcuni esempi. Anche l'ebreo Goedel (amico dell'ateo Einstein) era credente in un dio personale. Ma che senso ha per una ebrea atea finanziare una sinagoga che è notoriamente luogo di farneticazioni in confronto alle quali le credenze cristiane, almeno oggi, sono acqua tiepida? L'unica cosa positiva è che la "religione" ebraica non fa proselitismo. Meno male. Ma vi è una specie di richiamo della foresta per gli ebrei laici (o atei). Prevale in essi il senso di appartenenza alla razza (o etnia). Come poteva una Levi Montalcini finanziare una sinagoga (in tal caso quella di Roma) in cui si usa un calendario fondato sul Genesi, per cui oggi vivremmo nell'anno 5.772 a iniziare dalla creazione del mondo? Per non parlare delle incredibili regole alimentari fondate sulla "purezza" del cibo, che ha portato anche per questo gli ebrei credenti ad estraniarsi dal resto della società. Come poteva la Levi Montalcini finanziare una sinagoga dove si coltiva una mentalità antiscientifica? Avrebbe fatto bene per coerenza scientifica a prenderne le distanze per non confondersi con tipi come Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma e a devolvere la stessa somma per qualche altra borsa di studio per ricercatori . Ma, si sa, nessuno è perfetto. Come senatrice a vita fu con altri senatori a vita la stampella del secondo moribondo governo Prodi, che con il primo governo fu artefice dell'ingresso disgraziato dell'Italia nella zona euro, che ci ha rovinato.
Lo stesso Odifreddi nell'intervista al telefono (continuamente ripetuta su Rainews) ha ricordato che la Levi Montalcini, pur atea, fu accolta nella Pontificia Accademia delle Scienze. E Odifreddi ha aggiunto che ciò fa onore a questa Accademia. E questo, a sua volta, fa onore a Odifreddi, che l'ha ricordato rilevando come questa Accademia non faccia discriminazioni. Ma anche per questo la Levi Montalcini avrebbe dovuto ringraziare finanziando il restauro di qualche chiesa di valore artistico e storico. E non una sinagoga, che non poteva di certo accoglierla essendosi dichiarata seguace di Spinoza (ateo), primo demolitore dell'Antico Testamento in una lunga esegesi che occupa quasi tutto il Trattato teologico-politico. Notare tuttavia come la Levi Montalcini tra tutti i filosofi atei o panteisti (ve ne è una marea) abbia scelto il panteista Spinoza (ebreo). Io avrei scelto Giordano Bruno, anche perché martire della libertà di pensiero.
1 commento:
Levi Montalcini faceva parte dell'Accademia pontificia delle scienze, come pure l'ateo Hawkins e mi sembra anche Piattelli Palmerini e Carlo Rubbia. Personalmente trovo che gli atei non dovrebbero farsi cooptare in questi organismi. Certo tutti e quattro i citati sono rimasti atei o agnostici, ma la loro presenza dava e dà lustro a quella Accademia. Il Vaticano può vantarsi di avere tra i suoi collaboratori le menti più insigni, dando anche prova di apertura mentale ("non sono cattolici, ma li accogliamo e apprezziamo il loro contributo alla conoscenza"). Non credo che lo facciano per i soldi o per le possibilità di ricerca. Spesso questi personaggi sono fissati esclusivamente sulla loro scienza e approfittano di ogni occasione per diffondere le loro conoscenze, ovviamente con le migliori intenzioni. Ma il Vaticano ovviamente pretende anche qualcosa dagli atei e agnostici al suo servizio: per es. discrezione, rispetto, nessun discorso o atteggiamento critico verso la religione e il Vaticano. Non ho mai sentito per es. quel fesso di Carlo Rubbia (in fisica sarà forse un genio, ma per il resto mi sembra un sempliciotto) esprimere dubbi sull'infallibilità pontificia o sulla verginità di Maria. Non parliamo poi di Zichichi che pretende di essere uno scenziato serio e poi crede in Gesù bambino e altre corbellerie (ha anche detto che l'uomo è solo nell'universo, non senza una certa coerenza: l'esistenza di più civiltà metterebbe in crisi l'unicità dell'opera di redenzione di Gesù Cristo - un Cristo costretto a farsi mettere in croce diverse volte sarebbe veramente ridicolo).
Quanto al sostegno della Montalcini alla sinagoga di Roma penso questo: che invecchiando tutti diventano buoni e concilianti. Anche l'ateo Primo Levi si è riavvicinato alla comunità ebrea, anche Napolitano ha dismesso l'abito del rivoluzionario comunista ed è diventato un buonista che omaggia il papa e si appella alla solidarietà, allo spirito di collaborazione, all'abbandono della demagogia e del settarismo.
Un segno di senilità o semplicemente di stanchezza?
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