Ciò che dà più fastidio è la disonestà. Rivendicano diritti che già hanno. Non vogliono dire chiaramente che pretendono anche la pensione di reversibilità. Disonesti perché è falso che non possano essere assistiti in ospedale da chi si voglia. Chiunque può far visita in ospedale ad un ricoverato e chiedere di avere anche un'assistenza infermieristica personale da chi si voglia. E' falso che non possano lasciare l'uno all'altro (o l'una all'altra) l'eredità. Infatti basta un testamento per escludere qualsiasi grado di parentela (compresi i fratelli) dall'eredità. Lo prevede da sempre il Codice Civile. In effetti questi disonesti, come ho già scritto altre volte, non potendo avere da se stessi un riconoscimento della loro anormalità sessuale, perché si riconoscono anormali (nonostante disonestamente dicano il contrario) cercano un riconoscimento dalla legge. E mentre i matrimoni stanno diminuendo questi disonesti vogliono ad ogni costo il riconoscimento legale della cancellazione della distinzione naturale tra il culo e la vagina. Si nascondono sempre dietro eufemismi, come "parità di diritti". Mai che abbiano avuto il coraggio di dire chiaramente: parità di diritti tra il culo e la vagina. Il disonesto Vendola ha detto: ci metto la faccia. Dovrebbe dire: ci metto il culo. Parlano e scrivono di "orgoglio gay". Incredibile. Orgoglio di inculare e farsi inculare?
E vi è il sindaco di Roma Ignazio Marino che ha promesso di istituire il "matrimonio" per questi disonesti. Con quale autorità questo scellerato può promettere ciò se non in violazione dell'art. 29 della Costituzione che riconosce solo "la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio"? Questo disonesto fa finta di non sapere che matrimonio deriva da mater e che per famiglia naturale si intende quella costituita da uomo e donna. Ecco a che cosa è ridotta oggi la falsa sinistra.
Leggere i commenti all'articolo del Corriere della sera
Gay
Pride, il governo
di F.
Seneghini
Ne ho scelto alcuni
Lorenzo1963 7
giugno 2014 | 11:15
Chi dice che il fondamento legale del matrimonio sia l'amore? Non certo la legge. Il diritto non puo' mai regolare i sentimenti, i quali sono liberi e non imbrigliabili legalmente. Guai se fosse il contrario, vivremmo in un mondo da incubo in cui chi ha il potere, legislatori e giudici, entrerebbero nel nostro animo e nelle pulsioni piu' profonde. Quante coppie eterosessuali si sposano senza nessun amore, o lo perdono dopo qalche anno: questo dovrebbe forse interessare allo Stato? O lo Stato dovrebbe indagare chi io o lei amiamo veramente? Follia! Ma alla fine del suo intervento emerge il dato piu' squallido: il risparmio dei soldi del notaio! Mi dica che anche lei non crede che questo sia il motivo principale! Non potrei crederlo.
Yalen86 7 giugno 2014 | 10:57
Veramente si parla di "Diritti umani". Il diritto a vivere la propria vita come si vuole.. riconosciuti in tutto per tutto. Anche Englaro e Welby volevano un diritto: quello di decidere di porre fine alla propria vita nel modo più sereno possibile. Alla fine si rientra sempre in un discorso di "serenità personale".. un discorso di "morire felici e senza preoccupazioni". Se mi dovessero ricoverare all'improvviso a 80 anni e fossi incapace di intendere e volere, dopo aver vissuto 40-50 anni con un compagno del mio stesso sesso.. preferirei che fosse lui a decidere di cosa fare della mia vita (se staccare la spina o meno) perché sarebbe lui la persona che fino a quel momento mi conosce di più.. ma per lo Stato, per l'Ospedale.. quella persona è "nessuno", viene allontanato, messo alla porta a soffrire in silenzio. Questa cosa si può aggirare facendo una specie contratto da notaio.. ma io dico: se l'amore è uguale a quella di una coppia eterosessuale che si è sposata.. perché i gay devono pagare fior di quattrini per un notaio? E sicuro che il notaio costa un botto di soldi. I gay non vogliono che gli eterosessuali non si sposino più, non vogliono il "Matrimonio in Chiesa".. vogliono essere trattati allo stesso modo delle coppie eterosessuali, con i vantaggi e gli svantaggi che ne decorrono. Semplice da capire.. no?
Lettore_188011 7 giugno 2014 | 9:18
Lorenzo1963 7 giugno 2014 | 10:31
E vi è il sindaco di Roma Ignazio Marino che ha promesso di istituire il "matrimonio" per questi disonesti. Con quale autorità questo scellerato può promettere ciò se non in violazione dell'art. 29 della Costituzione che riconosce solo "la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio"? Questo disonesto fa finta di non sapere che matrimonio deriva da mater e che per famiglia naturale si intende quella costituita da uomo e donna. Ecco a che cosa è ridotta oggi la falsa sinistra.
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Gay
Pride, il governo
non va. «Renzi, ricorda
le promesse»|Le foto
di F.
Seneghini Ne ho scelto alcuni
Cosa chiedono i gay? Privilegi. Ecco il loro
documento: Chiedono la legge cosiddetta antiomofobia (legge
liberticida che renderebbe processabile l'autore di un libro come
Voglio la mamma), il matrimonio omosessuale e la conseguente
omogenitorialità (con figli nati nel caso dei gay da procedure
come l'utero in affitto e comunque sopprimendo la figura materna:
vogliono negare ai bimbi per legge il diritto ad avere una mamma),
il "riconoscimento dei poliamori e delle relazioni aperte come
differenti forme di affettività che ciascuna e ciascuno di noi può
scegliere liberamente" (perché come è logico, se salta il
matrimonio tra un uomo e una donna bisogna tutelare pure le
attruppate a tre, a quattro, a otto). Tutto questo con una
richiesta di premessa: un welfare che "superi radicalmente
l’attuale impostazione familista", dunque meno soldi alle famiglie
"normali" che tirano avanti la carretta e crescono i figli, per
dirottarli su non si sa bene quale formula di tutela e a quali
soggetti, basta che si "superi radicalmente" un welfare che
sostenga i papà e le mamme, come se mai questo tipo di welfare si
sia realizzato in Italia. La famiglia italiana naviga nell'oro,
superiamo "radicalmente" il "welfare familista", massì. Tutta
questa massa di cretinate è contenuta nel "documento politico" del
Roma Pride che va in scena oggi a Roma.
Chi dice che il fondamento legale del matrimonio sia l'amore? Non certo la legge. Il diritto non puo' mai regolare i sentimenti, i quali sono liberi e non imbrigliabili legalmente. Guai se fosse il contrario, vivremmo in un mondo da incubo in cui chi ha il potere, legislatori e giudici, entrerebbero nel nostro animo e nelle pulsioni piu' profonde. Quante coppie eterosessuali si sposano senza nessun amore, o lo perdono dopo qalche anno: questo dovrebbe forse interessare allo Stato? O lo Stato dovrebbe indagare chi io o lei amiamo veramente? Follia! Ma alla fine del suo intervento emerge il dato piu' squallido: il risparmio dei soldi del notaio! Mi dica che anche lei non crede che questo sia il motivo principale! Non potrei crederlo.
Yalen86 7 giugno 2014 | 10:57
Veramente si parla di "Diritti umani". Il diritto a vivere la propria vita come si vuole.. riconosciuti in tutto per tutto. Anche Englaro e Welby volevano un diritto: quello di decidere di porre fine alla propria vita nel modo più sereno possibile. Alla fine si rientra sempre in un discorso di "serenità personale".. un discorso di "morire felici e senza preoccupazioni". Se mi dovessero ricoverare all'improvviso a 80 anni e fossi incapace di intendere e volere, dopo aver vissuto 40-50 anni con un compagno del mio stesso sesso.. preferirei che fosse lui a decidere di cosa fare della mia vita (se staccare la spina o meno) perché sarebbe lui la persona che fino a quel momento mi conosce di più.. ma per lo Stato, per l'Ospedale.. quella persona è "nessuno", viene allontanato, messo alla porta a soffrire in silenzio. Questa cosa si può aggirare facendo una specie contratto da notaio.. ma io dico: se l'amore è uguale a quella di una coppia eterosessuale che si è sposata.. perché i gay devono pagare fior di quattrini per un notaio? E sicuro che il notaio costa un botto di soldi. I gay non vogliono che gli eterosessuali non si sposino più, non vogliono il "Matrimonio in Chiesa".. vogliono essere trattati allo stesso modo delle coppie eterosessuali, con i vantaggi e gli svantaggi che ne decorrono. Semplice da capire.. no?
Lettore_188011 7 giugno 2014 | 9:18
Ma di che diritti parlano? La
reversibilità non è un diritto:è il furto da parte dello
Stato della pensione a danno di chi non è regolarmente
sposato,ed è incredibile che ancora oggi ci si debba per
forza sposare pena perdere i contributi versati( e molti si
sposano proprio per questo) Ed il resto? Obbligo di
fedeltà,obbligo di mantenere allo stesso livello il
coniuge,anche in caso di separazione,obbligo di destinare
una parte del patrimonio,obbligo di lasciare al coniuge la
casa coniugale...il bello è che tutti questi obblighi erano
stati pensati per proteggere LA MOGLIE,che era considerata
la parte debole,e che oggi è un ridicolo ed umiliante
anacronismo,ma che le femministe si guardano bene dal voler
abolire. Le elemosine non si rifiutano mai!!
Lorenzo1963 7 giugno 2014 | 10:31
Il "diritto a vivere sereni" se l'e'
inventato lei. Mi sa dire a quale articolo del codice
corrisponde? Purtroppo e' un "diritto" che nessuno al mondo
ha! Quanto alla cura dela persona in ospedale, nonostante la
speranza delle lobby gay, finora non sono riusciti a trovare
neanche un caso in cui il partner sia stato respinto,
altrimenti si immagini che battage ne avrebbero fatto. Se ne
parlerebbe tuti i giorni strumentalizzandolo come un nuovo
caso Englaro o Welby, per forzare l'approvazione di una legge.
E comunque nessuno e' mai in grado di citare una legge dove si
dica che un determinato diritto civile o politico e' negato in
base all'orientamento sessuale di una persona. Anche il
matrimonio (che comunque non e' un "diritto", ma un istituto
giuridico, non prevede un accertamento dell'orientamento
sessuale come condizione. Qualsiasi omosessuale si puo'
sposare, ovviamente con una persona dell'altro sesso. Da
Socrate e Cesare in poi, oscar Wilde, Andre' Gide, Thomas Mann
erano sposati, e sicuramente chissa' quanti infiniti altri.
Quindi e' assurdo parlare della mancanza di un "diritto".
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