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E' un quotidiano che da molti anni è un reperto tipografico che oggi non ha alcun senso. Un tempo usciva con la sottoscritta: Organo del Partito Comunista Italiano. Sparito il Partito Comunista usciva (per salvare la faccia) con la sottoscritta "Quotidiano fondato da Antonio Gramsci". Ma che senso ha un giornale che non rappresenta più una concezione comunista anche per quelli che non sono comunisti? Il PD (partito della disgrazia) è diventato l'antitesi di una ideologia comunista pur presentandosi come erede del P.C.I. dopo avere subitovarie trasformazioni (PDS, poi DS, poi PD, con perdita della S o Sinistra). Il PD è un partito che non ha più alcun rifermento al comunismo perché è diventato la negazione di esso. Il vecchio partito comunista era rappresentato da individui rispettabili anche da parte degli avversari politici. Il PD è rappresentato da individui che, oltre ad essere non rispettabili, sino a diventare odiabili, sono anche il tradimento della classe operaia perché hanno abbracciato il più spudorato e deleterio liberismo. Hanno sostituto l'internazionalismo della classe operaia con l'internazionalismo degli omosessuali, degli immigrati (invasori), ispirandosi ad una società multiculturale e multirazziale, quale maggiore nemica della classe operaia, che oggi, a causa dell'invasione dall'Africa e dall'Asia, deve subire la concorrenza disonesta di quello che Marx chiamava "esercito di riserva" dei disoccupati, che serve a mantenere bassi i salari. Che sparisca dunque anche per non infangare la memoria di Antonio Gramsci, il cui pensiero, che faceva capo al concetto di egemonia culturale quale mezzo per arrivare al potere, era tuttavia rispettabile per la sua cultura, sostituita oggi con la spazzatura del terzomondismo, cavallo di Troia dell'invasione islamica. I rappresentanti del PD non hanno alcunché a che fare con Gramsci. Se non può essere organo del PD (traditore della classe operaia e di Marx) è giusto che L'Unità sparisca per sempre e rimanga un ricordo di quando era un giornale serio, pur non condivisibile nei suoi contenuti dagli avversari politici.
Ed è bene che spariscano i contributi statali per la stampa, che evidentemente non bastano a L'Unità. Per chi non lo sapesse i contributi vengono erogati a condizione che un quotidiano stampi almeno 50.000 copie. E allora che fanno i vari giornaletti quotidiani che vendono solo poche copie? Stampano 50.000 copie ma poi mandano al macero tutte le decine di migliaia di copie non vendute. E' bene che finisca questa storia. Se un giornale non riesce a vivere con le copie vendute (anche perché oggi vi è Internet) chiuda e basta. Si deve fare la spending review per tanti pennivendoli che dovrebbero darsi all'agricoltura invece di fare i parassiti della società.
E' un quotidiano che da molti anni è un reperto tipografico che oggi non ha alcun senso. Un tempo usciva con la sottoscritta: Organo del Partito Comunista Italiano. Sparito il Partito Comunista usciva (per salvare la faccia) con la sottoscritta "Quotidiano fondato da Antonio Gramsci". Ma che senso ha un giornale che non rappresenta più una concezione comunista anche per quelli che non sono comunisti? Il PD (partito della disgrazia) è diventato l'antitesi di una ideologia comunista pur presentandosi come erede del P.C.I. dopo avere subitovarie trasformazioni (PDS, poi DS, poi PD, con perdita della S o Sinistra). Il PD è un partito che non ha più alcun rifermento al comunismo perché è diventato la negazione di esso. Il vecchio partito comunista era rappresentato da individui rispettabili anche da parte degli avversari politici. Il PD è rappresentato da individui che, oltre ad essere non rispettabili, sino a diventare odiabili, sono anche il tradimento della classe operaia perché hanno abbracciato il più spudorato e deleterio liberismo. Hanno sostituto l'internazionalismo della classe operaia con l'internazionalismo degli omosessuali, degli immigrati (invasori), ispirandosi ad una società multiculturale e multirazziale, quale maggiore nemica della classe operaia, che oggi, a causa dell'invasione dall'Africa e dall'Asia, deve subire la concorrenza disonesta di quello che Marx chiamava "esercito di riserva" dei disoccupati, che serve a mantenere bassi i salari. Che sparisca dunque anche per non infangare la memoria di Antonio Gramsci, il cui pensiero, che faceva capo al concetto di egemonia culturale quale mezzo per arrivare al potere, era tuttavia rispettabile per la sua cultura, sostituita oggi con la spazzatura del terzomondismo, cavallo di Troia dell'invasione islamica. I rappresentanti del PD non hanno alcunché a che fare con Gramsci. Se non può essere organo del PD (traditore della classe operaia e di Marx) è giusto che L'Unità sparisca per sempre e rimanga un ricordo di quando era un giornale serio, pur non condivisibile nei suoi contenuti dagli avversari politici.
Ed è bene che spariscano i contributi statali per la stampa, che evidentemente non bastano a L'Unità. Per chi non lo sapesse i contributi vengono erogati a condizione che un quotidiano stampi almeno 50.000 copie. E allora che fanno i vari giornaletti quotidiani che vendono solo poche copie? Stampano 50.000 copie ma poi mandano al macero tutte le decine di migliaia di copie non vendute. E' bene che finisca questa storia. Se un giornale non riesce a vivere con le copie vendute (anche perché oggi vi è Internet) chiuda e basta. Si deve fare la spending review per tanti pennivendoli che dovrebbero darsi all'agricoltura invece di fare i parassiti della società.
4 commenti:
Eccellente Professore,
condivido le Sue argomentazioni. Aggiungerei che quelli "di sinistra" in Italia (probabilmente anche altrove) consapevoli dell'epocale fallimento della loro ideologia odiano sé stessi. E amano gli islamici, che li distruggeranno.
Fantastico! Dovrebbe aprirsi un profilo Facebook e diffondere maggiormente il suo pensiero!(Oramai è lì che viaggia maggiormente l'informazione)
Grazie!
F.
Per il sig. Matta.
Non è fallita l'ideologia di sinistra, sono i partiti attuali definiti impropriamente dai 'media' di sinistra, presenti in Parlamento che l'hanno snaturata completamente.
Gli attuali partiti presenti in Parlamento definiti impropriamente di sinistra ma soprattutto il PD sono diventati dei partiti neo-liberisti, da quando hanno accettato di aderire alla zona Euro, accettando: la perdita di sovranità monetaria, l'imposizione del fiscal-compact, del pareggio di bilancio e votando leggi nefaste per i lavoratori come la modifica peggiorativa dell'art. 18 sullo Statuto dei Lavoratori e la legge Fornero sull'innalzamento dell'età pensionabile volute dal governo Monti ma votate convintamente dai deputati del PD e del PDL e mai modificate dopo il governo Monti.
Anton.
Se Le interessa, potrà leggere "il mio pensiero" sul mio micro-blog "PELO RICCIO - Il Polemista Polemologo". L'ideologia di sinistra (prodotto di menti borghesi) è fallità siccome nacque e si sviluppò in ambito di economie -relativamente- forti. E, come pare, le economie forti hanno dato origine al "pensiero debole" che é poi una delle principali cause della loro rovina.
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