MI HA RISPOSTO PAPA FRANCESCO

Era una bufala dell'1 aprile, come ha capito un commentatore. Anni fa gli scrissi chiedendogli di pronunciarsi contro la tradizione barbara della pasqua di sangue a causa della strage di agnelli. Penso che la mia lettera non sia pervenuta nelle mani di questo Anticristo. Mi arrivò come ringraziamento una cartolina artistica. Chi ha avuto tra le mani la mia lettera forse non l'ha nemmeno letta altrimenti non si giustificherebbe l'invio fuori luogo di quella cartolina. Nella mia lettera mi comportai da impostore perché evitai di usare termini duri, di condanna del suo pontificato. Gli ricordai che il suo predecessore in una udienza generale aveva almeno citato S. Paolo che disse che dopo il sacrificio della croce non era più necessaria la tradizione ebraica che faceva strage di agnelli in occasione della pasqua ebraica. Che risposta avrebbe potuto darmi questo individuo che disse che da bambino aveva pensato di fare il macellaio? Non penso che dopo di lui (gli auguro di scomparire al più presto dalla faccia della Terra) la Chiesa cattolica possa migliorare. Penso che il prossimo papa sarà ancora una volta straniero, e non è escluso che possa essere un negro per evidenziare la cattolicità (che significa universalità) della Chiesa di Roma. Quando morì Benedetto XVI speravo che fosse eletto quello che sarebbe stato un papa colto e aperto al tema del diritto naturale, e perciò sensibile alla tematica degli animalisti, su cui si era chiaramente pronunciato non escludendo che anche gli animali avessero un'anima immortale. Mi riferisco al cardinale Gianfranco Ravasi, che mi aveva risposto nel quotidiano il Sole24ore, dove spesso scriveva. Questo papa è un vigliacco per avere sempre evitato di fare una visita in Argentina, dove troverebbe forti ostilità dato il silenzio che sempre conservò durante la dittatura di Videla. Ha dimostrato di essere un gesuita ignorante, in contrasto con la nota cultura dei gesuiti. Con il suo continuo richiedere di pregare per lui ha dimostrato di essere ad un livello assai basso del suo compito. Non ha mai fatto un discorso che affrontasse l'unico tema dei vangeli, che è quello della salvezza dell'anima. Trovandomelo di fronte gli avrei detto che i non credenti potevano essere migliori di lui perché, se obbedienti alle regole della giustizia, si sarebbero guadagnati un premio maggiore rispetto ai credenti, che, se fanno del bene, lo fanno da opportunisti, per salvarsi l'anima. E dunqe i credenti non possono avere i meriti che hanno i non credenti che facciano le stesse opere di bene senza aspettarsi un premio nell'aldilà. A che serve la preghiera se non a dare una immagine antropomorfica di Dio, che vuole essere pregato per concedere dei favori? La preghiera è quell'aspetto che più degrada la natura di Dio abbassandola alla natura umana. Se un Dio esistesse dovrebbe sapere lui che cosa fare senza essere pregato dagli uomini. E' importante ciò che nell'Udienza generale del 7 gennaio disse Benedetto XVI: dopo il sacrificio della croce non è più giusticabile la tradizione ebraica della pasqua che comportava una strage di agnelli in quello che gli ebrei chiamavano tempio, mentre era in realtà un grande mattatoio in cui i cosiddetti sacerdoti erano in realtà dei macellatori che vigliaccamente credevano che ci si potesse lavare dai peccati trasferendoli su poveri animali innocenti, privi di peccato, da offrire al loro dio sanguinario Jahweh, a cui, come si legge nel Levitico, piaceva soprattutto l'odore del grasso bruciato. Solo una mente degenerata poteva concepire una simile cosa. E questo Jahweh sarebbe poi diventato nel cristianesimo il Padre nella trinità. Ma un Padre ridotto al silenzio nei Vangeli.  

San Paolo (17). Il culto spirituale | Benedetto XVI

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7 gen 2009 — Oggi comprendiamo meglio che Paolo vede nella croce di Cristo una svolta storica, che trasforma e rinnova radicalmente la realtà del culto. Ci ...                          .