Ci si dimentica che Israele (doveva farlo subito dopo il tremendo 7 ottobre) ha dovuto trattare con i terroristi di Hamas lasciando liberi i palestinesi arrestati da molti anni per avere la liberazione degli ostaggi rimasti in vita. E' inutile andare a cercare argomenti inutili riguardanti il libico accusato di essere un torturatore di quelli arrivati in Libia pronti per cercare di arrivare in Italia. Questi cosiddetti migranti in realtà sono degli invasori (solo Vittorio Feltri ha il coraggio di definirli tali). Il governo italiano avrebbe dovuto pagare la Libia per controllare il confine con il Niger, oppure pagare il governo del Niger per impedire il transito di coloro che arrivano in Libia. Che cosa è capitato? Il torturatore ha viaggiato per vari Stati europei in totale libertà. Solo quando è arrivato in Italia il cosiddetto Tribunale internazionale dell'Aia si è mosso per chiedere l'arresto del torturatore. A questo punto che cosa poteva fare il governo italiano? Consegnarlo a questo Tribunale suscitando la reazione violenta della Libia facendo arrivare una massa di clandestini in Italia? Sia chiaro. E' stata una ragione di Stato che deve essere intesa come difesa dei confini nazionali. Il ridicolo del Tribunale internazionale è consistito nell'avere accusato la Meloni di peculato. Che cazzo c'entra il peculato? Il reato di peculato riguarda l'incasso illegittimo di soldi a proprio favore. Dunque l'uso di un aereo italiano per riportare in Italia un torturatore (degli invasori) sarebbe un reato. I deficienti del Tribunale dell'Aia non sanno nemmeno in che cosa consista il peculato. La verità è che la feccia dei magistrati italiani si è voluta vendicare per avere il ministro Nordio proposto una legge costituzionale che preveda la separazione tra pubbici ministeri e giudici. Giustizia sempre ad orologeria.
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