mercoledì 26 febbraio 2025

STORIA DI FORTUNELLO

Non sono ancora in grado di descriverne la storia. Una giornata di lutto. 

Gli ho dato 15 anni e 5 mesi di vita. Se una notte di settembre del 2009 non fossi uscito da casa per fare quattro passi con l'amico Annibale ed il suo cane Asso, se non avessi sentito un miagolio proveniente da un cespuglio e non fossi risalito a casa per prendere una pila e non vedendolo  non avessi avvisato una donna vicina di casa, una gattara, perché lo cercasse alla luce del sole che fine avrebbe fatto? Forse era stato abbandonato dalla madre perché malato. Se la gattara non l'avesse tenuto un mese curandolo anche in questo caso che fine avrebbe fatto? La donna sua salvatrice mi disse: il gattino è salvo e io, avendo già molti gatti in casa, se non lo prende lei, debbo portarlo in un gattile. Mai avrei accettato che finisse in un gattile. Se non avessi accettato di fare i quattro passi col mio amico non avrei sentito il miagolio. Per questo lo chiamai Fortunello. Avevo già due gatti in casa. Bianchina e Biondina che non gli sopravvissero. Essendo due gatti randagi, una delle due Bianchina, propostami dalla gattara, avevano la felv, da cui difficilmente si scampa. Bianchina era sorda, come può capitare ai gatti bianchi con gli occhi azzurri. Probabilmente Fortunello era nato con le malattie che dopo molti anni si manifestarono. Aveva due tumori, al fegato e al pancreas e anche una massa liquida che gli attraversava l'addome e il torace, come risultò dall'autopsia, che volli fosse fatta per sapere le cause della improvvisa manifestazione del suo star male perché quattro giorni prima continuava ad essere normale. Nonostante mangiasse spesso, essendo stato sempre di buon appetito, rimase sempre magro. Superò molti anni fa stati di epilessia che scomparvero completamente senza il bisogno di cure. Ho i video anche di quegli stati, da cui però si riprendeva subito. D'altronde, era difficile curarlo perché rifuggiva dalla presenza di estranei che non fossero in visita in casa più di una volta capendo in questo caso di non avere alcunché da temere. Si nascondeva. Viveva sempre a contatto di mia moglie che aveva scelto come madre adottiva, e quando mia moglie stava a letto le si posava spesso sul dorso in un contatto di faccia a faccia. Se mia moglie veniva nella mia stanza la seguiva e saliva sul mio letto. Ma se ne andava subito per seguirla perché il suo affetto era diretto solo a lei. Ma stranamente rifiutava di essere preso in braccio, nemmeno da lei perché si ribellava. Quattro giorni terribili, anche quando si manifestò un miglioramento con un veterinario in casa ogni giorno per la cura comprendente un antibiotico, il cortisone e il diuretico per ridurre la massa liquida nell'addome. Non cessò di mangiare anche in quei quattro giorni dandoci l'impressione che potesse superare lo stato di malattia. Ma erano ben altre le cause. Sono contrario alla cremazione. Continuerà a conservare il suo corpo in un cimitero per animali. Mai più animali in casa. Mi hanno rattristato l'esistenza perché tutti i bei ricordi vengono sempre annullati dalle malattie e dalla morte. Mai più avrò a che fare con veterinari. Io non ho mai voluto cani e gatti in casa. Sono stati essi a cercarmi in svariate circostanze.  

Ho fatto in tempo a concludere il mio prossimo libro Il mondo al oicsevor (rovescio) con Fortunello ancora in vita. Un libro di risposta a quello di Vannacci, contro la sua concezione antropocentrica, e perciò antiscientifica, della Natura, di cui ignora l'evoluzione biologica partente da una comune origine di tutte le forme di vita. Sarà dedicato a Fortunello con una sua fotografia. L'editore è in attesa del testo.                     

3 commenti:

👸 ha detto...

Fortunello( Che bel nome,davvero unico e originale)..!!!!!!! Mi piacerebbe molto conoscere ciò che ha vissuto con Fortunello ! Queste storie hanno il magico potere di coinvolgere sentimenti e anima di chi le legge e di chi le scrive .Fortunello rivivrebbe in questa storia...

Sonia ha detto...

La capisco. Sono dei grandissimi dolori

Elisabetta ha detto...

Gent. Prof. Melis, quanto la capisco. Personalmente, però, considero la possibilità di una sopravvivenza su altri piani di esistenza, anche per loro, oltre che per noi. Ho avuto un meraviglioso setter inglese bianco e nero, scarto di caccia, adottato già da vecchio. Morì in casa, assistito, dopo (atroce) malattia; era il gennaio del 2020. Epoca COVID. Qualche tempo dopo, lo sognai: era in buone condizioni ma molto stanco, si stava riposando accucciato di fronte a casa mia; lì con lui c'era un tizio che stava facendo gesti a destra e a sinistra, "smistando" una impressionante folla di persone che era lì riunita e non sapeva dove dirigersi, per cui tutti seguivano le indicazioni ricevute. Come interpreto il sogno? Il mio cane, passato "oltre", come pure tutte le persone morte in quel periodo; tutti avviati verso nuove destinazioni. (Certo, mi si potrebbe dire che si tratta solo di un mio desiderio, dato che, come si dice, "i sogni son desideri"; ma so riconoscere i sogni particolari come questo, perchè sono dei brevi flash, non inclusi all'interno di una trama, come fossero dei brevissimi squarci aperti in una dimensione "altra"). Un caro saluto. Elisabetta