Spresiano Decisione choc di Missiato, a capo di una civica. «Apprezzo le qualità di Gentilini»
La gente protesta, via i gay dal Piave
Il sindaco: «Sono malati, si curino»
«Facevano sesso all’aperto». Crociata del primo cittadino di centrosinistra
SPRESIANO (Treviso) — Una crociata per ripulire il greto del Fiume sacro alla patria, ridotto a un’alcova per amplessi gay. Arrivando dalla Marca, si potrebbe pensare che l’iniziativa riguardi Giancarlo Gentilini, lo «sceriffo» che, invocando la «pulizia etnica» degli omosessuali, scatenò a Treviso un mega kiss-in. Invece è il sindaco di Spresiano, leader di una lista civica sostenuta dal Pd che vede all’opposizione i simboli ufficiali di Lega e Pdl, a comandare l’offensiva contro quello che definisce «un degrado morale inaccettabile» da combattere a colpi di pattuglie «tutta l’estate e tutte le notti». Per la verità gli agenti del consorzio di polizia locale «Piave» erano in azione anche ieri, come peraltro avviene già da tempo, nell’area golenale interessata dagli incontri clandestini. A ogni modo è un’operazione prettamente estiva quella messa a punto nel pomeriggio in municipio, nel corso di un vertice fra l’amministrazione comunale, gli agenti consortili e i carabinieri, d’intesa pure con la questura. «Controlli coordinati tra le varie forze dell’ordine per tutta la settimana, dal 22 luglio e fino al 22 settembre», riferisce l’assessore alla Sicurezza Giancarlo De Nardi, leghista della prima ora ancorché senza più tessera, al punto da far parte di una maggioranza «trasversale agli schieramenti e basata sui valori».
Un termine, «valori», che ripete spesso il primo cittadino Riccardo Missiato (unico precedente partitico: «Assessore della Dc a Maserada sul Piave, ma era il 1978»), nello spiegare il senso di una battaglia contro un fenomeno dettagliatamente illustrato sul web. Come si legge in numerosi siti, il punto di ritrovo è fissato nei pressi del viadotto dell’A27, vicino al monumento in onore dei Caduti. Dopodiché basta seguire la scia di preservativi usati, confezioni vuote di profilattici, guanti e salviettine, per arrivare agli anfratti dove si consumano i rapporti notturni. «Ma anche diurni - precisa l’assessore De Nardi - qualche ragazzino si è trovato circondato in pieno giorno da due o tre uomini che hanno eloquentemente manifestato le loro intenzioni. Vogliamo mettere fine a questo scempio.. La gente protesta». Ecco allora i pattugliamenti no-stop fino al termine dell’estate, mirati anche a contrastare il mercato del sesso che fiorisce ogni notte sulla Pontebbana, attraverso le offerte dei viados. «Non voglio giudicare nessuno - premette il sindaco Missiato, che pur non volendo «essere come Gentilini» ne ammira «tante qualità» - ma sono contro il malcostume. Può essere che qualcuno si offenda, allora io rispondo che rispetto tutti. Ma devo anche far rispettare la legge, per cui chi va fuori dalle regole e dal buon senso dev’essere allontanato ». Sui gay il primo cittadino ha idee destinate ad alimentare polemiche. «Sono delle persone ammalate - afferma - devono essere comprese e posso comprenderle. Però non possono offendere, andando ad occupare un territorio dove ci sono persone che non sono della loro stessa tendenza. Devono farsi curare, se sono curabili, altrimenti devono stare dentro le loro mura, perché non possono invadere la libertà altrui».
21 luglio 2010
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