Ho letto i post del 2 e del 3 luglio su LA ZAMPA, dove si condanna la scellerata complicità di alcuni cosiddetti politici (Frattini e Galan) con gli islamici riguardo al loro sistema di macellazione. Qualcuno si è ricordato di me a proposito. Vorrei far presente che già da tempo si stanno espandendo le macellerie islamiche. Ma nessuno ha fatto presente che all'origine di tale crudeltà vi è la barbara tradizione ebraica in rispetto delle regole mosaiche (cioè di un personaggio puramente romanzesco, mai esistito secondo imaggiori studiosi mondiali dell'Antico Testamento). Gli ebrei in Italia sono circa 25.000, di cui solo una piccola minoranza è credente. Sono stato sempre un ammiratore dell'intelligenza ebraica, che ha dato tanti contributi al progresso scientifico. Ma nessuno degli scienziati ebrei è stato credente. Anzi, hanno sempre irriso alla Bibbia. A incomiciare da Einstein. Ma purtroppo una piccola minoranza di ebrei è ben rappresentata dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni (autore della farneticante "Guida alle regole alimentari ebraiche", Lamed 2000), che giustifica ancora la macellazione ebraica scrivendo che l'animale, se viene prima privato dei sensi, diventa impuro e la sua carne non è mangiabile. A che punto ancor oggi può arrivare il fanatismo. La macellazione islamica è stata copiata da quella ebraica, che è ancora più crudele perché il povero animale deve essere legato per terra su un fianco. Tralascio gli orridi particolari descritti in un inutile documento di protesta dell'associazione dei veterinari di Torino. Negli anni passati vi furono due interrogazioni parlamentari di Davide Ercoli e di Luigino Vascon (entrambi della Lega Nord) contro la macellazione ebraico-islamica. Ora pare che il deputato Angelo Alessandri (sempre della Lega Nord) abbia presentato un disegno di legge volto a proibire la macellazione ebraico-islamca. Non so che fine farà questo disegno di legge. Certo è che non vi è abbastanza volontà nemmeno da parte dei deputati della Lega per abolire questa maggiore crudeltà, perché, se ve ne fosse,il disegno di legge sarebbe stato già approvato, potendo benissimo la Lega ricattare lo stesso governo, la cui esistenza dipende unicamente dalla Lega. Ma evidentemente non si ha abbastanza coraggio per opporsi ad una piccola minoranza interna di ebrei osservanti del kosher (corrispondente in peggio alla halal).Abolito il kosher sarebbe abolito di conseguenza la halal. Ma quasi nessuno ha il coraggio di opporsi agli ebrei del kosher per timore di essere accusati di antisemitismo. Infatti lo stesso Di Segni ha scritto - udite! udite! - che coloro che si oppongono al kosher nascondono intenti antisemitici. INCREDIBILE MA VERO. Ecco qual è il vero motivo che è all'origine della complicità politica con gli islamici. Poiché non si può fare torto agli ebrei (siano pure una trascurabile minoranza di fanatici del kosher) non si può fare torto agli islamici. Nessuno l'ha capito in questo forum, o chi l'ha capito ha paura di condannare il fanatismo ebraico, perché gli ebrei non si possono toccare, nemmeno quando sono dei fanatici. E allora si attaccano solo gli islamici. SIATE ONESTI e riconoscete la verità di ciò che ho scritto. Non so quando vi sarà in Corte d'Appello il processo per l'accusa insensata di antisemitismo rivoltami da due esponenti della comunità ebraica e da due falsi ebrei, marito e moglie, di Cagliari (nel senso che non sono ebrei ma dicono di essersi convertiti all'ebraismo), manovrati tutti dal Di Segni, dopo che sono stato condannato ad una multa (sotto condono) di 4000 euro in Tribunale. Non è valso in Tribunale che io abbia detto che le stesse cose che avevo scritto in un saggio filosofico sul diritto naturale (sequestratomi dalla polizia) erano state dette dall'ebreo statunitense Charles Patterson nel suo libro "Un'eterna Treblinka". Farò dell'aula della Corte d'Appello la mia tribuna contro la barbarie ebraico-islamica, contro politici e giudici complici di tale barbarie. Io non ho paura di alcuno, e nel libro in prestampa (autobiografico e filosofico presso un noto editore) ho dedicato un capitolo alla questione della crudeltà della macellazione ebraico-islamica usando la spada, e non il fioretto, contro tutti i responsabili di essa, riportando racconti della Bibbia (tratti dai libri dei Numeri, del Deuteronomio e di Giosuè) esaltanti le stragi terribili, anche se amplificate romanzescamente, messe in atto dagli antichi ebrei nei confronti delle popolazioni non ebraiche della Palestina. per dimostrare che gli ebrei credenti non possono pretendere che ci si commuova per il loro olocausto se non si vergognano degli olocausti raccontati nella Bibbia, di cui invece si vantano come di una storia sacra. Non si possono usare due pesi e due misure (Deuteronomio), dicono essi stessi. E nel Talmud sta scritto che uccidere un cristiano è un'azione bene accetta da Jahweh. Ma il Corano, di cui offro un florilegio di tutte le frasi che incitano all'odio religioso, sino all'omicidio di massa, è ancora peggio, perché ha aggiunto il proselitismo (assente nel giudaismo) sino alla lotta armata. Ecco quali sono le radici storiche dell'ebraismo religioso e dell'islamismo. E i governi occidentali si piegano ad essi riconoscendo loro una dignità che non possono avere. E si arriva persino, per pure ragioni politiche, a giustificare la macellazione ebraico-islamica (giustificata pazzescamente anche dal Comitato Nazionale per la Bioetica) sulla base del rispetto delle tradizioni religiose. Così diventa religiosa la maggiore crudeltà sugli animali. Povero Dio se veramente esistesse. La pazzia umana gli avrebbe attribuito la propria pazzia.
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1 commento:
Buongiorno egregio professore,
sono assolutamente d'accordo con lei. I post cui lei fa riferimento presentano una lacuna importante, e bene ha fatto lei a metterla in evidenza. Non si possono usare due pesi e due misure, non si possono attribuire torti a senso unico, così come non si dovrebbero difendere certi animali e non altri in base ad un odioso criterio anch'esso razzista e ingiusto. Rimango di stucco per il fatto che le abbiano censurato il post, dal momento che da ciò che vi è scritto non si evince alcuna parola ingiuriosa o irriguardosa nei confronti di chiccessìa, non traspare alcun sentimento pregiudiziale o avverso nei confronti di ebrei o islamici, ma solamente l'intenzione di porre l'accento su un tema che tutti cercano scansare come fosse una malattia contagiosa, ovvero la verità sulla macellazione Kosher e Halal, che rappresenta oggi nel duemiladieci una vergogna senza attenuanti per la civiltà intera. Con simili tradizioni ancora in auge, che pretendono purificare un animale tormentandolo con un supplizio da medioevo, ci poniamo ai livelli più bassi di qualunque tipo di civiltà degna di questo nome. Credo non vi sia nemmeno bisogno di scomodare la Bibbia, né tantomeno assicurarsi se Mosé sia esistito o meno, per capire da soli che oltraggiare gli animali in questo modo è un comportamento cinico e sbagliato che qualunque Dio disapproverebbe. Le parole del Rabbino Capo Di Segni, se vere, mi provocano grandissimo sconcerto e dispiacere; affermare che, chi si oppone al Kosher sia contro gli Ebrei, è un espediente per chiudere ogni spiraglio al dialogo e al confronto con chi si oppone a questa cattiveria gratuita verso gli animali. Credo sia giunto il momento di fare un passo indietro sul fronte dei precetti religiosi, e un passo in avanti su quello della pietà e del rispetto per altri esseri viventi da troppo tempo tormentati e perseguitati dall'uomo. Il Rabbino Capo di Roma e con lui quegli stessi giudici che intendono processarla, mostrerebbe grandissimo senso di responsabilità e lungimiranza se fosse capace di un gesto distensivo, se Le riconoscesse - come è più che evidente -, intenti mossi esclusivamente dalla compassione verso animali costretti a soffrire più di quanto non sia necessario, e non, da subdoli tentativi di infierire nei confronti della razza ebraica, già a suo tempo tormentata e annichilita dalla cattiveria umana. Lei è forse troppo sincero per essere vero, e oggi, non essere ipocriti costa a volte alcune incomprensioni quando non anche antipatie. E' verissimo però che proprio coloro i quali sono stati colpiti in prima persona da una tragedia come quella che tutti sappiamo, dovrebbero loro per primi riconoscere, che la crudeltà inflitta agli animali tramite un certo rito, non ha alcuna ragion d'essere, e affermare finalmente che nessun Dio veramente misericordioso può tollerare e avallare una simile barbarie. Queste sarebbero le parole che una guida spirituale come il Rabbino Capo dovrebbe saper pronunciare, scavalcando vecchi dogmi che vogliono per forza la sofferenza di altri esseri viventi allo scopo di purificarli. Un atto d'amore e di pietà, un raggio di luce che scaturisce dall'anima e libera per sempre gli animali da inutili vessazioni quotidiane, fino al giorno in cui non saranno lasciati in pace per sempre, liberi su questa terra a condividere con noi il comune destino e cammino di vita. Un appello dunque agli uomini di buona volontà, di fede sia ebraica che musulmana, affinché siano capaci di decisioni dettate dalla bontà d'animo più che dal dogma religioso, perché Dio è nella nostra coscienza prima ancora che nelle parole delle Sacre Scritture, ascoltiamolo quando Egli ci parla.
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