Per chi crede che esista un Dio è lui responsabile dei terremoti. La scienza può dire, e solo in parte, quali siano le terre esposte a terremoti. Dunque la colpa è di coloro che non hanno costruito con sistemi antisismici. Ma ciò vale per le recenti costruzioni, non per quelle antiche, come il centro storico de L'Aquila. Evidentemente una delle due: o Dio non è onnisciente (e se lo è non è onnipotente perché ha creato una Terra in modo così imperfetto) oppure Dio è onnipotente ma ha creato la Terra per odio contro l'uomo e la natura. In tutti e due i casi dovrebbe essere portato in Tribunale Dio e non la scienza. Ma questo non possono capirlo individui che sembrano rispettare il detto: se non son matti non li vogliamo. Esiste più pazzia nei palazzi di "giustizia" che fuori. Ma come vengono reclutati? Questa gente dovrebbe essere sottoposta a visita psichiatrica dopo certe sentenze. Una sentenza che ha sputtanato la "giustizia" italiana
DOPO LA SENTENZA
L'Aquila, si dimette Maiani, il presidente
della commissione Grandi Rischi
«Non vedo le condizioni per lavorare serenamente»
Luciano Maiani (Ansa)
Lo aveva annunciato lunedì, giorno della sentenza che ha deciso la condanna dei sette componenti della commissione.
«Non è possibile fornire allo Stato una consulenza in termini sereni,
professionali e disinteressati sotto questa folle pressione giudiziaria e
mediatica». Oggi le dimissioni. Il presidente della commissione Grandi
Rischi, il fisico Luciano Maiani si è dimesso dal suo incarico. Non
solo. Dopo di lui, a quanto pare, arriveranno le dimissioni di tutti i
vertici della commissione Grandi Rischi: dal vicepresidente Mauro Rosi e
quelle del presidente emerito, on. Giuseppe Zamberletti.
23 ottobre 2012 |
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ci vada il giudice
23.10|17:36
teoboss
Mi auguro che in Italia si dimettano tutti, così i giudici faranno tutto, diventeranno i nuovi sciamani, intoccabili come loro
Terremoti previsti non convenzionalmente
23.10|17:35
mazapigur
Nei primi anni '90 stavo a St. Louis. Un tipo aveva previsto un
megaterremoto presso la faglia di New Madrid, li' in zona. I metodi
utilizzati non erano ortodossi, ma aveva azzeccato una previsione
qualche anno prima. Nessuno del "gotha" ci credeva, insomma, e quasi
nessun altro. Comunque, ovunque vennero affissi avvisi dicendo che
nessuna previsione fondata nella scienza conosciuta e sottoposta a
critica era nota; ma -a rinfrescare la memoria- si ricordavano le
procedure corrette pre- e post- terremoto. (Il terremoto non avvenne,
così come non avvenero quelli in seguito previsti dalla stessa persona,
la cui notorietà è nel frattempo diminuita).
Diritto e scienza.
23.10|17:24
rarissimo
E' comprensibile e legittimo lo sfogo degli scienziati; in gran
parte consapevoli di avere operato con scrupolo e professionalità.
Tuttavia ed in attesa della motivazione della sentenza (diamo modo al
Giudice di svolgere appieno il suo compito, non limitandoci al tenore
del dispositivo), consideriamo il contorno politico della vicenda.
Autorità e referenti delle Istituzioni che vedevano come una seccatura,
un impaccio gli esiti delle rilevazioni effettuate nei giorni
immediatamente precedenti la tragica scossa. L'evento era certamente
probabile, ma impossibile era prevederne la portata. Ahimè, come spesso e
ormai per il futuro, anzichè avanzare la soglia di punibilità per
condotte colpose, bisognerebbe forse elevare, in determinate zone
(altamente sismiche) il livello di guardia; anche predisponendo piani di
soccorso, passatemi l'espressione, preventivi.
@Turbino76
23.10|17:19
danielekarol
a me non interessa essere preso per i fondelli da chi non ha ancora
capito la sentenza, poi se ti fa piacere posso anche essere un esperto
da bar, ma dentro al bar ci sei anche tu in questo momento a fare il
sapientone... comunque mio caro a me interessa solo che chi ha la
responsabilità paghi... Non so dire se la pena è giusta, ma la loro
responsabilità e comprovata...
COME SERGIO RIZZO...
23.10|17:17
oggiarino
...illustrava in modo completo e chiaro sulla prima pagina del
Corriere di oggi, i giudici (sempre minuscolo, con questi), hanno
ritenuto più facile "sparare sulla Croce Rossa", anziché impegnarsi
sulle vere responsabilità di politici (minuscolo pure questi) e
costruttori. Come già ampiamente detto da molti nei commenti precedenti,
una scossa come quella de L'Aquila, avrebbe provocato solo un po' di
apprensione da parte dei Giapponesi, qualora si fosse verificata da
quelle parti, mentre abbiamo sotto gli occhi il risultato a casa nostra.
Posso capire che, qualora i giudici avessero perseguito i politici per
non avere legiferato adeguatamente in senso antisismico, avrebbero avuto
poche probabilità di proseguire nella loro carriera, mentre perseguendo
i palazzinari, colpevoli di non avere costruito secondo le già scarse
regole esistenti (ma già sufficienti per limitare i danni, soprattutto
alle persone), temevano forse di subire loro, danni fisici ben più
importanti. E' l'unica giustificazione che riesco a trovare, mentre il
mondo (ancora una volta), parlando degli italiani, scuotono la testa,
ridacchiando. Che pena per noi!
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