martedì 3 settembre 2013

LA LOBBY MONDIALE DEGLI OMOSESSUALI E IL SUICIDIO DELL'OCCIDENTE. OMOSESSUALI ERRORI DELLA NATURA

Ricevo da un mio corrispondente quanto segue. Aggiungo il mio commento. 
Caro prof. Melis,non sono omosessuale (che io sappia: ma forse - come dicono gli omosessuali - in quanto "omofobo" sono una checca repressa). E fino a qualche tempo fa gli omosessuali non erano per me un problema, anzi provavo per loro non dico viva simpatia ma una certa comprensione e benevolenza. Dobbiamo pur ammettere che sono stati a lungo non solo discriminati, ma anche perseguitati, condannati, bruciati (e in alcuni paesi del mondo sono ancora oggi condannati a morte). Ho preparato per i miei esami di letteratura francese André Gide che era omosessuale e anche pedofilo (oggi finirebbe in galera). Nonostante ciò Gide era per me un autore interessante e importante. Claudel, che era suo amico e ammiratore, gli tolse il saluto quando scoprì che era omosessuale e arrivò a dire che Gide era una nullità perché "le mal ne compose pas" - il male non può creare niente di valido. Claudel, che era un convertito (alla larga dai convertiti, sono peggio dei vecchi credenti!) e che è considerato un genio poetico, mi è parso sempre antipatico e stupido e poco cristiano.Oggi assistiamo alla rivincita degli omosessuali: sul banco degli accusati, quasi ovunque nel mondo, ci ritroviamo noi eterosessuali (o checche represse) definiti "omofobi" e per i quali debbono addirittura valere aggravanti di pena. Come ciò sia stato possibile, e in così breve tempo, non lo so. Considero il matrimonio omosessuale semplicemente ridicolo. Il matrimonio è un istituto in crisi e questi vogliono a tutti i costi scimmiottare gli eterosessuali. Comunque hanno il vento in poppa e impongono ormai ovunque la loro visione della sessualità: l'omosessualità è assolutamente normale e nessuno si azzardi a dire che non lo sia o a manifestare disgusto per le loro pratiche. Viviamo nell'epoca del "politicamente corretto" e ormai è vietato esprimere liberamente i propri sentimenti o pensieri, nonostante si continui a difendere a spada tratta la libertà di espressione: da qualche parte c'è sicuramente qualcuno che si sente offeso ed esige riparazioni.Io non vorrei affittare un mio appartamento ad omosessuali maschi perché mi fanno un po' schifo (l'omosessualità femminile mi sembra più tollerabile, anche perché più discreta, anche se la Concia mi scoccia parecchio): ciò è discriminatorio secondo loro e vado processato e punito! Il mio diritto proprietario è dunque compromesso se non posso fare della mia proprietà ciò che voglio ed escludere di conseguenza qualcuno dal godimento dei miei beni: in questo caso non sono allora più veramente proprietario, i miei diritti sono conculcati.È certamente vero che il fenomeno dell'omosessualità c'è sempre stato, anche fra gli animali. Sembra che la percentuale attuale degli omosessuali si aggiri intorno al 10% della popolazione. Non so se sia proprio vero, ma prendiamo questa cifra per buona: è una percentuale elevata che significa centinaia di milioni di omosessuali nel mondo (siamo circa 7 miliardi, sarebbero dunque 700 milioni, non sono pochi). Ma significa questo che l'omosessualità è "normale"? A mio parere normalità significa prevalenza, maggiore diffusione di un certo tipo. È evidente quindi che normale è l'eterosessualità e non l'omosessualità (6,3 miliardi sono eterosessuali, 700 milioni omosessuali). Ma gli omosessuali insistono che sono normali, che l'omosessualità è un fenomeno naturale e quindi da accettare. Vogliono uscire dalle catacombe e amarsi (= incularsi) alla luce del sole! Debbo ammettere che un po' ragione cel'hanno: non vogliono più doversi nascondere e essere considerati anormali. Comprensibile, ma c'è un ma.Perché l'omosessualità è stata quasi sempre condannata e repressa e al massimo tollerata? Anche nell'antica Grecia e nell'antica Roma per quanto diffusa non era proprio normale. La risposta mi sembra chiara: l'omosessualità non genera e perciò il gruppo, la comunità non può tollerarla, deve reprimerla. Ne va della sopravvivenza del gruppo, tanto più che in tempi non molto remoti il numero era potenza. Ed è anche questa la ragione per cui Putin reprime e punisce la propaganda omosessuale. L'immensa Russia ha appena 143 milioni di abitanti (nemmeno il doppio della Germania!) e il calo demografico continua! Mi pare logico e normale che il Cremlino si preoccupi e corra ai ripari (incentivando la maternità, come Mussolini, e reprimendo comportamenti pericolosi per la sopravvivenza della nazione - perché gli omosessuali non generano, è un fatto: è il dramma di Vendola che vorrebbe "comprarsi" o ordinare un pupetto, anzi vari pupetti, dai "normali").Tuttavia oggi l'umanità ha un enorme problema: l'esplosione demografica, negata dalla Chiesa, dagli economisti, dai politici (dicono che c'è da mangiare per tutti, anche per 15 miliardi di persone, è solo un problema di distribuzione - ma il fatto è che non c'è nemmeno da bere, l'approvvigionamento idrico è già ora un problema immenso e lo sarà ancora più in futuro).Alla luce di questa tragedia giornaliera (centinaia di milioni di affamati, miliardi senza servizi igienici) si potrebbe pensare che la diffusione dell'omosessualità potrebbe non dico risolvere il problema demografico ma almeno attenuarlo. Forse è per questo che le autorità propagandano il matrimonio omosessuale. La consistenza numerica è ormai ampiamente assicurata (ma in Europa non più!) e anzi è diventata pericolosa per l'umanità, per cui la pratica omosessuale è da incoraggiare. Questo incoraggiamento è ormai palese, persino RAI Uno vaticana presenta l'omosessualità come normale. Certo la Chiesa, ultima dei mohicani, continua a condannare l'omosessualità, ma sappiamo perché (condanna persino l'onanismo, figuriamoci!). Tuttavia Bergoglio ha già messo la sordina all'argomento, anzi si dichiara amico e fratello degli omosessuali ("chi sono io per condannarli?", ha detto). Un'ultima osservazione. Anonimo ha osservato - credo giustamente - che i rapporti anali sono ormai molto diffusi anche fra gli eterosessuali. È vero. Perché allora manifestare schifo per questo tipo di rapporti sessuali, comuni oggi anche fra gli eterosessuali? Cordiali saluti

Mio commento 
Anzitutto debbo far notare al corrispondente che è falso che esista l'omosessualità tra altri animali. Le mie letture di etologia mi permettono di affermarlo. L'apparente accoppiarsi tra maschi è soltanto una forma di ritualità che serve a stabilire la sottomissione dell'inferiore al superiore, capo branco, che non vuole che un inferiore gli sottragga una delle sue femmine. Questo capita spesso tra le scimmie.
Mi dà fastidio soprattutto una cosa (a parte lo schifo fisico che è un mio diritto e che invece mi si vorrebbe togliere quando dico che mi fanno schifo) che gli omosessuali nascondano il loro vero scopo tacendo sempre della pretesa che ad essi venga riconosciuta la pensione di reversibilità. Per non parlare della pretesa dell'adozione. La conseguenza sarebbe che due eterosessuali dello stesso sesso (parenti o non parenti) potrebbero mettersi d'accordo e farsi registrare come omosessuali, pur continuando a vivere ciascuno a casa sua, per lasciare l'uno all'altro la pensione  di reversibilità "fottendo" lo Stato e, nel caso siano divorziati, anche le ex mogli e i figli, facendo fallire l'INPS. Non essendoci in tal caso il vincolo di parentela (come nel matrimonio normale per ragioni di sangue) lo zio potrebbe "sposare" il nipote, la zia la nipote, e così via. Ma nessuno ha mai pensato a queste conseguenze. E' infatti la pensione di reversibilità ciò a cui aspirano, anche se non hanno il coraggio di dirlo. Perché per tutto il resto basta il Codice Civile, potendo l'uno fare testamento a favore dell'altro. E il testamento esclude qualsiasi grado di parentela nell'eredità, quando non si tratti di moglie e di figli (che in questo caso non esistono). Si tratta della cosiddetta legittima, per un massimo di 3/5. Gli altri 2/5 uno può lasciarli a chi vuole.
E' vero che nell'antica Grecia l'omosessualità era diffusa. Ma non venne mai in mente di considerarla normale e di legalizzarla. Platone (pur allievo spirituale di Socrate, che era bisessuale, in quanto amante di Alcibiade, futuro tiranno di Atene - e per me Socrate è una figura negativa perché spostò l'attenzione dalla natura all'uomo, corrompendo la grande  filosofia naturale dei presocratici) scrive nell'ultima opera Le leggi (836e) che gli omosessuali debbono essere esiliati, e se rimettono piede in Atene debbono essere condannati a morte. Scrive Platone: "Non so chi disprezzerà l'uomo che, prendendo il posto della  donna, si assimila alla natura femminile. Quale uomo vorrà introdurre nelle leggi queste abitudini? Nessuno, io penso, purché abbia idea di che cosa è la legge". In un passo successivo (841d-842a) Platone prescrive che "uomo non ami sterilmente altri uomini e venga bandita l'omosessualità fra maschi, e il trasgressore, privato della cittadinanza, sia considerato straniero". Platone fa riferimento alla stessa "legge naturale" (839b) che vieta il matrimonio tra consanguinei. Aristotele (Etica nicomachea, VII, 5) scrive che l'omosessualità è una malattia "fuori dei confini del vizio, come anche lo è la bestialità". 
L'organizzazione mondiale della sanità, sotto la pressione della lobby mondiale degli omosessuali, ha dichiarato che l'omosessualità non è una malattia. Se non lo è fisicamente è tuttavia una anormalità fisica con riflessi psichici. Che sia una anormalità fisica, una "confusione sessuale", è stato spiegato dal biologo francese Jean-Didier Vincent (Che cos'è l'uomo, Garzanti 2005). Essa è la conseguenza di anormalità nel DNA e di disfunzioni ormonali. Riassumo la lunga ed analitica spiegazione di Vincent, già esposta nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientica, alla faccia di tutti gli ignoranti. 
 
Dopo la formazione della cellula eucariotica la natura ha realizzato per selezione naturale un meccanismo di riproduzione sessuale molto imperfetto.1 Infatti il cromosoma maschile Y (che fa parte del gene SRY ) genera un abbozzo di gonadi sotto l’azione dell’ormone MIS, che permette la contemporanea regressione dell’abbozzo dell’apparato femminile, anch’esso presente in ogni feto. Il sesso femminile (con le ovaie) si forma in assenza del gene SRY. Ma non basta la sola presenza del gene SRY a determinare il sesso maschile. Questo gene interviene sul cromosoma maschile X tramite i geni SOX3 e SOX9. La femmina si forma quando SOX3 inibisce SOX9, mentre il maschio si forma quando SRY inibisce SOX3 permettendo la formazione delle gonadi.2 Dato questo complesso meccanismo, si capisce come sia facilmente possibile che accadano delle ambiguità e delle confusioni sessuali. Ma non basta che il sesso sia fisicamente precisato. Bisogna anche che le funzioni sessuali si manifestino in comportamenti distinti, maschile e femminile, che dipendono dalla costruzione dei circuiti cerebrali, su cui agiscono gli ormoni del feto e della madre. Perché si manifesti un comportamento maschile è necessario che il testosterone (ormone maschile) sia convertito in estradiolo (ormone femminile) nel cervello. Il comportamento femminile, a sua volta, è garantito dal progesterone (ormone femminile), che invece ha un effetto inibitore sul comportamento maschile. Da tutto ciò consegue che l’omosessualità è il risultato degli errori dovuti al complesso meccanismo della differenziazione sessuale, che non ha funzionato come normalmente avrebbe dovuto funzionare.3 Vi è stato anche uno studio che ha evidenziato l’esistenza di un legame tra una specifica sequenza di geni e l’omosessualità. Un’altra ricerca che studia le caratteristiche di una particolare area del cervello sembra avvalorare la tesi secondo cui determinati fattori prenatali potrebbero influenzare le preferenze sessuali. Lo studio condotto nel 1991 negli Stati Uniti è ritenuto la ricerca più importante sino ad oggi sugli orientamenti sessuali. Lewis ha esaminato il cervello di alcuni uomini omosessuali e eterosessuali e quello di alcune donne eterosessuali. Ha analizzato una parte del cervello che è nota perché negli uomini e nelle donne presentano caratteristiche differenti. Tale area si trova nell’ipotalamo. Lewis l’ha chiamata INH3. L’INH3 degli uomini omosessuali sembra simile a quello delle donne e l’INH3 di entrambi i gruppi risulta essere più piccolo di quello degli uomini eterosessuali. Dal punto di vista scientifico è dunque innegabile che gli omosessuali sono degli anormali, incolpevoli risultati di errori del sistema riproduttivo o di un’area del cervello.4

1 Se un genitore ha due geni A e a, in una riproduzione assessuata si avrà un figlio Aa, mentre in una riproduzione sessuata si possono avere anche AA e aa. E questi ultimi potrebbero risultare più adattabili all’ambiente (Edwuard O. Wilson, Sulla natura umana (1978), Zanichelli 1989, p.87. Secondo Wilson i geni dell’omosessualità possono diffondersi attraverso gli eterosessuali in linee di discendenza collaterali (ibid., p. 102). Secondo Dawkins (Il gene egoista, 1976, Zanichelli 1982, pp. 119 sgg.) l’originaria cellula sessuale (gamete) si sarebbe differenziata in base alla selezione naturale, che avrebbe eliminato le cellule sessuali di medie dimensioni, privilegiando, da una parte, le più piccole, che, divenendo sempre più piccole, avrebbero acquisito il vantaggio di raggiungere, per una maggiore motilità, quelle più grandi, dall’altra quelle più grandi, che, divenendo sempre più grandi, avrebbero offerto il vantaggio complementare di essere più ricche di sostanze nutritive per quelle più piccole. Così si sarebbero formati, da una parte, gli spermi e, dall’altra, le uova.

2 Abbiamo tratto queste informazioni da Jean-Didier Vincent (con Luc Ferry), Che cos’è l’uomo (2000), Garzanti 2002, p. 252. Si può aggiungere che un altro studio ha cercato di individuare una correlazione tra la lunghezza dell’indice della mano e l’anulare, che negli eterosessuali è più lungo dell’indice. Nelle donne eterosessuali l’indice e l’anulare hanno in genere la stessa lunghezza. Ciò non vale tuttavia nelle donne omosessuali, per cui il rapporto indice-anulare è risultato esattamente intermedio tra quello osservato negli uomini eterosessuali e quello osservato nelle donne eterosessuali. Il che significa che alcune delle donne che manifestano tendenze omosessuali sono state esposte a livello più elevato di testosterone (ormone maschile) nell’utero rispetto alla gran parte delle donne eterosessuali.

3 Da notare come Aristotele considerasse l’omosessualità una malattia (Etica nicomachea, VII, 5), da considerare “fuori dei confini del vizio, come anche lo è la bestialità”. Anche Platone considerò innaturale l’omosessualità nelle Leggi, dove (836e) scrive: “Non so chi non disprezzerà l’uomo che, prendendo il posto della donna, si assimila alla natura femminile. Quale uomo vorrà introdurre nelle leggi queste abitudini? Nessuno, io penso, purché abbia idea di che cosa è la legge. In un passo successivo (841d-842a) Platone prescrive “che uomo non ami sterilmente altri uomini”, per cui deve essere “bandita completamente l’omosessualità fra maschi” e richiede che il trasgressore, privato della cittadinanza, “sia considerato straniero”. Platone fa riferimento alla stessa “legge naturale” (839b) che vieta il matrimonio tra consanguinei.
Nella perdita del riferimento alla natura l’Organizzazione mondiale della sanità, sotto la pressione degli omosessuali, ha dichiarato che l’omosessualità non è una malattia. Se non lo è fisicamente lo è, tuttavia, psichicamente.

4 Si sono presentati casi anormali di uomini che presentavano il doppio cromosoma XX e di donne che presentavano i cromosomi maschili XY. Ma è stato verificato che sia i primi che le seconde erano sterili. Evidentemente tali errori non venivano accettati dal resto dei geni. E’ stato verificato che il cromosoma X ha in comune con quello Y il 98, 8% dei geni. E’ dunque il restante segmento dei geni che fa la differenza sessuale.
 Sin qui la citazione del mio libro. 
Ecco, invece, quanto hanno scritto due deficienti, non avendo argomentazioni scientifiche:
1) Ma uno come lei, che blatera di filosofia, di natura e di scienza, che non voleva nascere e che dal del cretino a tutti i grandi della filosofia, che non vede senso nella vita, ma cosa gliene importa se uno preferisce mettere il suo cazzo in culo piuttosto che in fica? Cosa gleien importa se la scuola finalmente non fa sentire inferiore uno che è figlio di un omeosessuale o è omosessuale lui stesso? Scrive con grande distacco delle vita umana e poi è un conservatore attaccato "alla legge naturale" come se davvero esistesse. Allora davvero scrive solo stronzate, come lei stesso ammette in precedenti blog!
2) beh, io vivo felice con i "rottinculo" come li chiamate, vivo felice con gli extracomunitari, vivo felice con gli italiani terroni o dell'estremo nord....abolirei gli stronzi, però, se potessi .....

     Mio commento
Questo deficiente viva felice con chi vuole ma senza causare danni a tutti gli altri a causa della sua deficienza mentale. Si tratta di una delle tante vittime della propaganda della società multiculturale e multirazziale che, incapace di ragionare, sta alla base della distruzione dell'identità dei popoli di cui è causa principale la disgrazia dell'asserita Unione Europea.  
Commento di Alain Delon. Io direi piuttosto: omosessuali errori della natura. 
IN TV
Francia, Delon choc in tv: «Omosessualità contro natura»
Alain Delon choc: «Omosessualità contro natura»
Alain Delon
Una frase choc e anti-gay pronunciata da Alain Delon sta scandalizzando la Francia. L'attore ha affermato in diretta televisiva che l'omosessualità "è contro natura". (9) commenta
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  1. Identità.com » Il piano Kalergi: il genocidio dei popoli europei

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    dicembre 11, 2012 | Posted in EVIDENZA | Comments: 82 ... d'integrazione europea fu anche colui che pianificò il genocidio programmato dei popoli europei.

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    16/mag/2013 - ... /2012/12/11/il-piano-kalergi-il-genocidio-dei-popoli-europei/ (questo .... occultata di quella che sia esposta in bella evidenza,in un contesto in ...

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    08/mag/2013 - 11,00 euro a fascicolo. ... contro qualsiasi evidenza e contro l'uso della ragione e della logica, ... Costringendo con la forza del potere politico i popoli di Europa a ... al telegiornale che erano tre “europei” i vincitori del premio Nobel. ... =210544:il-piano-kalergi-il-genocidio-dei-popoli-europei&catid=35: ...
    


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