Il cristianesimo si è assiso su una festività pagana, che era quella del Sol Invictus, cioè del sole che, dopo il solstizio d'inverno del 22 dicembre, sembra rimanere "immobile" per 3 giorni (nell'antico sistema astronomico geocentrico) in cui si ha la minima durata di illuminazione diurna, per poi avere una rivincita con l'inizio dell'aumento della durata dell'illuminazione solare, che raggiunge il suo massimo nel solstizio d'estate del 21 giugno.
Il cristianesimo ha voluto assimilare il mito (per i non credenti) della resurrezione di Gesù a quello della resurrezione del sole dopo il suo minimo annuo di insolazione.
Dunque è una pura convenzione l'identificazione del 25 dicembre con il giorno della nascita di Gesù, di cui naturalmente non si sa nemmeno in qusale anno preciso sia nato. Si pensa sia nato nel 3 a.C. Assurdo? No. Si tratta, è cosa nota, di un errore di calendario dovuto da Dionigi il piccolo.
Che cosa hanno da festeggiare gli atei o gli agnostici come me? Nulla. Dovrebbero festeggiare un imbroglio, la nascita di Gesù figlio di Dio morto e risorto. Io ho come modelli storici individui assai migliori di quel Gesù raccontato dai Vangeli (di quello storico si quasi nulla, tra varie ipotesi). Sono migliori di Gesù - un ebreo che continuava a considerare il tempio-mattatoio di Gerusalemme come casa del Signore - filosofi come Pitagora, Platone, Plutarco, Apollonio di Tiana, Plotino, Porfirio. Se il loro pensiero minoritario fosse diventato maggioritario certamente la storia sarebbe stata migliore. E senza Gesù non sarebbe esistito nemmeno la pazzia seminata da Maometto, che ebbe la pretesa di presentarsi come ultimo profeta dopo Gesù, di cui diceva di avere completato l'insegnsamento, pur essendo Maometto agli antipodi rispetto a Gesù, che a sua volta aveva preteso di completare l'Antico Testamento, pur essendo egli agli antipodi rispetto ad esso. Si può dire, con Marx, che la storia si presenta due volte: la prima come tragedia e la seconda come farsa. Ma in questo caso la farsa di Maometto è stata una tragedia peggiore dell'ebraismo, entro cui nacque il cristianesimo, che si salvò assorbendo nella sua dottrina il neoplatonismo, che non ha alcunché a che fare con i Vangeli.
Che cosa hanno da festeggiare gli atei o gli agnostici come me? Nulla. Dovrebbero festeggiare un imbroglio, la nascita di Gesù figlio di Dio morto e risorto. Io ho come modelli storici individui assai migliori di quel Gesù raccontato dai Vangeli (di quello storico si quasi nulla, tra varie ipotesi). Sono migliori di Gesù - un ebreo che continuava a considerare il tempio-mattatoio di Gerusalemme come casa del Signore - filosofi come Pitagora, Platone, Plutarco, Apollonio di Tiana, Plotino, Porfirio. Se il loro pensiero minoritario fosse diventato maggioritario certamente la storia sarebbe stata migliore. E senza Gesù non sarebbe esistito nemmeno la pazzia seminata da Maometto, che ebbe la pretesa di presentarsi come ultimo profeta dopo Gesù, di cui diceva di avere completato l'insegnsamento, pur essendo Maometto agli antipodi rispetto a Gesù, che a sua volta aveva preteso di completare l'Antico Testamento, pur essendo egli agli antipodi rispetto ad esso. Si può dire, con Marx, che la storia si presenta due volte: la prima come tragedia e la seconda come farsa. Ma in questo caso la farsa di Maometto è stata una tragedia peggiore dell'ebraismo, entro cui nacque il cristianesimo, che si salvò assorbendo nella sua dottrina il neoplatonismo, che non ha alcunché a che fare con i Vangeli.
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