venerdì 23 settembre 2022

IL MOVIMENTO 5 STELLE PRENDERA' I VOTI CON UN LEGALE VOTO DI SCAMBIO

Come negarlo? Il voto di scambio viene considerato un reato. Ma tutta la politica, a ben vedere, è un voto di scambio. Tutti i partiti promettono cose anche non realizzabili perché non dicono come finazierebbero le promesse se non aumentato il passivo. Quando il voto di scambio diventa un reato? Quando un candidato promette il voto da qualche personaggio che può essere portatore di voti. E chi può essere portatori di voti? Achille Lauro prometteva un paio di scarpe ma ne consegnava solo una perché l'altra sarebbe stata consegnata se il suo partito monarchico avesse avuto successo. Ma nessuno mai l'accusò di reato. Ma allora, ripeto, quando il voto di scambio diventa reato? Un esempio è generalmente portato facendo riferimento a un capo mafia che promette voti per avere un tornaconto personale. Ma il suo tornaconto non è mai solo personale perché dal suo voto di scambio traggono vantaggio tutti coloro che sono affiliati al capo mafia. Notare che il vantaggio del capo mafia e dei suoi affiliati non può tradursi nella richiesta di qualcosa di illegale. Ma la legge dice che si tratta di reato. A ben vedere, stando così le cose, il confine tra voto di scambio legale, come quello di 5 Stelle, e il voto di scambio illegale è così sottile da rimanere invisibile. Sembra che tutto dipenda dal numero di coloro che si avvantaggerebbero del voto di scambio. Poiché il Reddito di cittadinanza è diretto a milioni di elettori il voto di scambio non esiste, sebbene solo con il Reddito di cittadinanza, unico punto forte del suo programma, il Movimento 5 Stelle possa raccogliere voti, soprattutto nel sud. Infatti gli elettori dei 5 Stelle nulla sanno del resto del programma. E hanno ragione. Nemmeno io ricordo gli altri punti del programma dei 5 Stelle nella congerie di promesse di tutti i partiti. Diceva il grande giornalista Indro Montanelli, di cui conservo una lettera di risposta ad una mia domanda che però non rigurdava la politica: turatevi il naso e votate DC, per cui io non ho mai votato. Io sono costretto a turarmi il naso e dare un mezzo voto a Fratelli d'Italia. Che significa mezzo voto, espressione mai usata? Significa che io sarò costretto a turarmi il naso e a votare Fratelli d'Italia perché la voglio mettere alla prova dopo la reiterata volontà di porre un blocco all'invasione dall'Africa. Gli invasori vengono raccolti da navi ONG battenti bandiera straniera e pertanto gli invasori dovrebbero essere scaricati nello Stato di cui battono bandiera perché una nave è territorio dello Stato di cui battono bandiera. E ciò nonostante vengono sbarcati in Italia gli invasori. Sarà la Meloni capace di percepire ciò? Ho scritto varie volte (alla Camera e nella sua pagina) a Giorgia Meloni dicendole di non toccare il Reddito di cittadinanza che scotta e può scottarsi le mani. Prima diceva che il Reddito di cittadinanza spetti solo agli inabili al lavoro. Ma bisogna vedere di quale lavoro si tratti. Non l'ha detto. Le ho scritto che è difficile, se non impossibile, che uno che non sia più giovane e abbia perso il lavoro per vari motivi (riduzione del personale, chiusura dell'azienda) trovi un lavoro perché le aziende preferiscono assumere i giovani in quanto costano meno. Adesso pare che mi abbia parzialmente dato retta perché a Napoli ha detto che vuole solo modificarlo, e addiritura portarlo a 1000 euro per coloro che ne abbiano diritto con un severo controllo per contrastarne gli abusi. Vedremo. Ma da me avrà un mezzo voto, cioè solo alla Camera. Pertanto per il Senato darò il voto a Italexit di Gianluigi Paragone, che mi ha anche scritto al telefonino. Non vi era bisogno di scrivermi perché sono stato sempre contrario all'euro, moneta straniera e artificiale studiata a tavolino dando all'euro italiano nel 1999 un valore di lire 1936, 27. Chi avrebbe oggi il coraggio di pensare che questo sia il valore reale dell'euro? Oggi vale non più di mille vecchie lire. Il valore dell'euro fu stabilito, cosa che quasi tutti gli italiani non sanno, prendendo come base il valore di 900 lire che era il valore del marco nel 1999. Con la conseguenza che è stato fissato un cambio invece di lasciarlo libero di fluttuare nel mercato. Da mio blog ho sostenuto che sarebbe giovevole trasformare il valore nominale dell'euro portandolo dentro una nuova lira, che diverrebbe una lira pesante, togliendo vari zeri. Ciò che fece De Gaulle introducendo il franco pesante. La nuova lira subirebbe una svalutazione non superiore al 20% secondo gli economisti.  Il vantaggio sarebbe enorme nelle esportazioni perché i prodotti italiani costerebbero assai meno e la nuova lira porrebbe in ginocchio persino l'economia tedesca con il suo marco travestito da euro. Nel mercato italiano nulla cambierebbe perché il costo dei prodotti, anche quelli della spesa quotidiana, sarebbe costretto ad adeguarsi alla minore capacità di acquisto rispetto all'attuale euro, pena la chiusura per fallimento. Io come professore universitario ebbi in sette milioni e mezzo l'ultimo stipendio in lire. E stavo benissimo. Il mio primo stipendio in euro-marco fu di poco meno di 4000 euro. Il risultato fu negativo perché tutti i prezzi aumentarono subito. E dunque mi trovai impoverito come tutti quelli che vivevano di stipendio. Ne abusarono tutti i commercianti. Qualcuno si ricorderà che per un certo tempo i supermarket erano stati costretti ad esporre i prezzi in lire e in euro. Si credeva da cretini di evitare l'aumento dei prezzi. Non può esistere una sovranità statale senza la sovranità monetaria. Perché la ricca Danimarca, pur facente parte dell'UE, fece un referendum su l'euro e il popolo lo bocciò conservandosi la corona? Anche la Svezia ha preferito tenersi la corona. La ricca Norvegia sta fuori dell'UE come pure la ricca Svizzera. La maggior parte dei 27 Stati dell'UE si è tenuta la moneta nazionale. Come soprattutto gli Stati ex comunisti, che si sono avvantaggiati perché con la loro moneta hanno favorito la delocalizzazione nei loro Stati di molte imprese, comprese molte italiane, perché minore è in essi il costo della mano d'opera. La Costituzione italiana dovrebbe essere riformata in molti articoli, a cominciare dall'art. 75 che prevede il referenum per l'abrogazione di una legge ma vieta il referendum per le questioni economiche e per i trattati internazionali. Con la conseguenza che ci è stato imposto l'euro senza prima consultare il popolo almeno con un referendum consultivo. Così siamo rimasti dentro la gabbia dell'UE e dell'euro. Anche la Meloni pochi anni fa si dichiarò contraria all'euro. E credo che tuttora sia contraria, ma non lo può più dire perché verrebbe assalita da tutte le parti, anche all'interno del centro destra. Il mio voto per Italexit è un voto perso? Può darsi. Anzi, quasi certo. Ma se concordo pienamente con  Paragone per l'uscita dell'Italia dall'euro non posso non dargli almeno un mezzo voto. In conclusione: un voto alla Camera per Fratelli d'Italia e un voto al Senato  per Italexit.                        .              

2 commenti:

marcorighi1979@gmail.com ha detto...

il reddito di cittadinanza, così come altri sussidi, serve a tamponare una situazione non più ordinaria. ma non risolve il problema alla radice. mi spiego meglio. la società non è più in grado di garantire benessere e lavoro per tutti. interviene quindi la politica, giustamente, introducendo i sussidi. susdidi che però dovrebbero essere misure temporanee, in attesa che vengano risolti i problemi alla radice. ovvero in attesa che la società torni a produrre benessere e lavoro per tutti, senza che nessuno abbia bisogno di un sussidio per vivere. ovviamente questo non è possibile, perlomeno nel breve periodo, pertanto sono giuste le misure tampone come i sussidi. misure che però rischiano di diventare eterne, e non temporanee, se non vengono mai affrontati e risolti i problemi alla radice. spero di aver chiarito il mio pensiero.

Pietro Melis ha detto...

Caro Marco, ha esposto il mio stesso pensiero per quanto riguarda il Reddito di cittadinanza. La Meloni perderà voti a causa di ciò che ha detto sul Reddito di cittadinanza.Notare che quelli che LEGALMENTE ne usufruiscono sono svantaggiati più passa il tempo perché non possono versare i contributi per la pensione non avendo un lavoro legalmente retribuito. A nessuno conviene stare sul divano (come si suol dire) con il Reddito di cittadinanza.