Sotto la la loro dichiarata non violenza si nasconde una violenza subdola oltre a quella verbale. Essi pretendono che la Chiesa li consideri normali, mentre ha il diritto di considerarli contro natura. Questi individui pretendono che nessuno si debba sentire autorizzato a considerarli anormali. Sta in ciò la loro intolleranza che pretende solo per essi la tolleranza. Se ne avessero il potere inventerebbero il reato di diffamazione, o qualcoa di peggio, per ciò che sto scrivendo. E allora dovrebbero portare in giudizio anche il papa, che li considera contro natura. Questi individui, che equiparano il culo alla vagina, pretenderebbero di abolire per legge, sempre se ne avessero il potere, la reazione naturale di schifo che un normale ha il diritto di provare per due che si inculano. Sono costretto a usare queste espressioni per demolire i loro ipocriti eufemismi (diritto all'affettivià, parità di diritti), senza che mai abbiano il coraggio di dire apertamente che incularsi è normale. E pretendono dalla Chiesa che essa riconosca come normale l'inculamento. Come se la Chiesa non avesse il diritto di pensarla diversamente. Ho fatto riferimento alla Chiesa non perché io sia un credente (sono un ateo-agnostico), ma perché riconosco il diritto alla liberta di pensiero, che pederasti e lesbiche vorrebbero abolire pretendendo che nessuno abbia il diritto di considerarli anormali. Che cosa pretendono dalla Chiesa? Ne stiano fuori se non si sentono accolti da essa. Questi anormali si arrogano il diritto di organizzare le loro pagliacciate ma vorrebbero impedire che i normali possano manifestare pacificamente il loro pensiero riguardo ad essi. LIBERTA' A SENSO UNICO. Si sono inventati persino il termine omofobia per marchiare i normali e impedire che essi pubblicamente possano dire che i pederasti e le lesbiche sono anormali. Non si lamentino poi questi anormali se qualcuno, perdendo la pazienza di fronte alla loro arroganza e alle manifestazione in pubblico della loro anormalità reagisce contro le loro provocazioni, con cui vorrebbero in pubblico imporre la loro anormalità e privare i normali del naturale senso di schifo che essi hanno il diritto di provare per gli anormali. Amano incularsi? Che si inculino pure in privato. Non è un reato. Ma non portino in pubblico la loro schifezza. Il sindaco ha fatto togliere lo striscione di Militia Christi. Incredibile. Solo i pederasti e le lesbische possono esibire striscioni. Siamo arrivati all'assurdo grazie a quei politici disonesti che hanno paura di perdere i voti degli anormali. Si sta cercando di imporre la dittatura della lobby di pederasti e lesbiche, che vogliono la pensione di reversibilità. Mentre per tutto il resto basta il Codice Civile. Questi disonesti dicono, per esempio, che non possono assistersi in caso di ricovero in ospedale o in caso di contratti di affitto della casa. Tutto falso. Inoltre possono fare testamento l'uno a favore dell'altro, sapendo che per legge hanno diritto alla legittima solo il coniuge e i figli (oltre ai genitori se ancora in vita e in mancanza di coniuge e figli).
Preferisco rispondere da qui alla gent. Emilia che ha osservato che l'omosessualità esiste anche tra gli animali non umani. FALSO. In base ai miei studi di etologia posso dire che non esiste tra maschi un vero e proprio accoppiamento. Esso, come è specificato meglio dalle scimmie, più vicine alla specie umana, è soltanto un comportamento simbolico dovuto al maschio dominante del gruppo che, accoppiandosi con lefemmine, fa finta di accoppiarsi con altri maschi dello stesso gruppo soltanto per manifestare la sua dominanza sugli altri maschi montando loro addosso per far intender loro la sottomissione. In sostanza, il maschio dominante usa questo comportamento con una finalità contraria, la conservazione delle sue femmine di fronte al pericolo che esse possano essergli sottratte da altri maschi, gerarchicamente inferiori. Ma può capitare che, COME CONSEGUENZA DI CIO', in carenza di femmine, un maschio, anche tra i cani che vivono in branco con un maschio dominante, cerchi di montarsi un altro maschio per necessità di sfogo sessuale, pur non essendoci, evidentemente, un vero accoppiamento. Esso è simbolizzato. Quanto alle cause dell'omosessualità umana, essa è innata e non acquisita. Si nasce, e non si diventa, omosessuali. Questo non significa che l'omosessuaità, in quanto innata, sia naturale. Infatti essa è dovuta ad imperfezioni dei geni del DNA, oppure a quelle del sistema metabolico. Ciò è stato ben spiegato, per esempio, dal biologo francese Jean Didier -Vincent (con Luc Ferry) nel suo libro CHE COS'E' L'UOMO (GARZANTI). Se qualcuno ne vuole sapere di più me lo dica e riporterò il discorso scientifico sull'argomento. Il DNA è il risultato di centinaia di milioni di anni di evoluzione, dovuta all'incidenza determinante della CASUALITA' delle mutazioni, su cui è intervenuta la selezione naturale, anche se il neodarwinismo oggi è andato oltre Darwin rivalutando l'evoluzione quale fu concepita prima da Lamarck, che aveva introdotto l'ereditarietà dei caratteri acquisiti in conseguenza delle modificazioni strutturali dell'organismo dovute alle influenze dell'ambiente esterno. E' evidente che, essendo il DNA il risultato di una combinazone casuale di geni, esso possa dare luogo a degli errori, più evidenti in coloro che nascono, non omosessuali, ma transessuali, per prevalenza, per esempio, di ormoni femminili (sempre regolati dal DNA) in un corpo strutturato da maschio, e, più raramente, viceversa. Riconosco dunque che la Chiesa erra completamente quando considera l'omosessualità un peccato, perché si pecca solo per libera volontà. Al contrario, gli omosessuali non peccano perché sono nati così. E ciò dovrebbe, piuttosto, costringere la Chiesa a riflettere sulle vere "colpe" dell'omosessualità, che essa dovrebbe attribuire allo stesso Dio se crede che la natura sia una creazione divina. Piuttosto che pendersela con gli omosessuali dovrebbe prendersela con lo stesso suo Dio, che l'ha creata così male, piena di tante imperfezioni. Ciò non toglie che, nonostante tutte le imperfezioni (si pensi a tutte le malattie di origine genetica) vi sia una linea direttrice normale, da quando in natura è apparsa, dopo i batteri (che hanno una cellula procariotica), la cellula eucariotica, che ha dato luogo alla differenziazione sessuale, che ha permesso un mescolamento dei geni, che non sarebbe mai avvenuta con la cellula procariotica (propria soltanto dei batteri e delle alghe azzurre). La cellula eucariotica si è formata casualmente circa 1 miliardo di anni fa, e la natura ha dovuto aspettare 3 miliardi di anni per passare dalla cellula procariotica a quella eucariotica, risultato CASUALE della simbiosi di due cellule procariotiche, come dimostra il fatto che il DNA mitocondriale anche dell'uomo è il residuo del DNA originario dei batteri. Questo ci dice quanto sia unitaria l'evoluzione naturale da una comune origine di tutte le forme di vita. Ed è pur naturale che la natura abbia commesso nella sua così diversificata evoluzione tanti errori, pur in una direttrice fondamentale che è la distinzione tra maschio e femmina, perché in natura (bisogna metterselo bene in testa) non esiste la distinzione tra omosessualità ed eterosessualità come se fossero entrambe normali al pari della distinzione tra maschio e femmina. Se si prescinde dalle conoscenze scientifiche si possono dire soltanto stronzate ideologiche, come quelle degli omosessuali.
Preferisco rispondere da qui alla gent. Emilia che ha osservato che l'omosessualità esiste anche tra gli animali non umani. FALSO. In base ai miei studi di etologia posso dire che non esiste tra maschi un vero e proprio accoppiamento. Esso, come è specificato meglio dalle scimmie, più vicine alla specie umana, è soltanto un comportamento simbolico dovuto al maschio dominante del gruppo che, accoppiandosi con lefemmine, fa finta di accoppiarsi con altri maschi dello stesso gruppo soltanto per manifestare la sua dominanza sugli altri maschi montando loro addosso per far intender loro la sottomissione. In sostanza, il maschio dominante usa questo comportamento con una finalità contraria, la conservazione delle sue femmine di fronte al pericolo che esse possano essergli sottratte da altri maschi, gerarchicamente inferiori. Ma può capitare che, COME CONSEGUENZA DI CIO', in carenza di femmine, un maschio, anche tra i cani che vivono in branco con un maschio dominante, cerchi di montarsi un altro maschio per necessità di sfogo sessuale, pur non essendoci, evidentemente, un vero accoppiamento. Esso è simbolizzato. Quanto alle cause dell'omosessualità umana, essa è innata e non acquisita. Si nasce, e non si diventa, omosessuali. Questo non significa che l'omosessuaità, in quanto innata, sia naturale. Infatti essa è dovuta ad imperfezioni dei geni del DNA, oppure a quelle del sistema metabolico. Ciò è stato ben spiegato, per esempio, dal biologo francese Jean Didier -Vincent (con Luc Ferry) nel suo libro CHE COS'E' L'UOMO (GARZANTI). Se qualcuno ne vuole sapere di più me lo dica e riporterò il discorso scientifico sull'argomento. Il DNA è il risultato di centinaia di milioni di anni di evoluzione, dovuta all'incidenza determinante della CASUALITA' delle mutazioni, su cui è intervenuta la selezione naturale, anche se il neodarwinismo oggi è andato oltre Darwin rivalutando l'evoluzione quale fu concepita prima da Lamarck, che aveva introdotto l'ereditarietà dei caratteri acquisiti in conseguenza delle modificazioni strutturali dell'organismo dovute alle influenze dell'ambiente esterno. E' evidente che, essendo il DNA il risultato di una combinazone casuale di geni, esso possa dare luogo a degli errori, più evidenti in coloro che nascono, non omosessuali, ma transessuali, per prevalenza, per esempio, di ormoni femminili (sempre regolati dal DNA) in un corpo strutturato da maschio, e, più raramente, viceversa. Riconosco dunque che la Chiesa erra completamente quando considera l'omosessualità un peccato, perché si pecca solo per libera volontà. Al contrario, gli omosessuali non peccano perché sono nati così. E ciò dovrebbe, piuttosto, costringere la Chiesa a riflettere sulle vere "colpe" dell'omosessualità, che essa dovrebbe attribuire allo stesso Dio se crede che la natura sia una creazione divina. Piuttosto che pendersela con gli omosessuali dovrebbe prendersela con lo stesso suo Dio, che l'ha creata così male, piena di tante imperfezioni. Ciò non toglie che, nonostante tutte le imperfezioni (si pensi a tutte le malattie di origine genetica) vi sia una linea direttrice normale, da quando in natura è apparsa, dopo i batteri (che hanno una cellula procariotica), la cellula eucariotica, che ha dato luogo alla differenziazione sessuale, che ha permesso un mescolamento dei geni, che non sarebbe mai avvenuta con la cellula procariotica (propria soltanto dei batteri e delle alghe azzurre). La cellula eucariotica si è formata casualmente circa 1 miliardo di anni fa, e la natura ha dovuto aspettare 3 miliardi di anni per passare dalla cellula procariotica a quella eucariotica, risultato CASUALE della simbiosi di due cellule procariotiche, come dimostra il fatto che il DNA mitocondriale anche dell'uomo è il residuo del DNA originario dei batteri. Questo ci dice quanto sia unitaria l'evoluzione naturale da una comune origine di tutte le forme di vita. Ed è pur naturale che la natura abbia commesso nella sua così diversificata evoluzione tanti errori, pur in una direttrice fondamentale che è la distinzione tra maschio e femmina, perché in natura (bisogna metterselo bene in testa) non esiste la distinzione tra omosessualità ed eterosessualità come se fossero entrambe normali al pari della distinzione tra maschio e femmina. Se si prescinde dalle conoscenze scientifiche si possono dire soltanto stronzate ideologiche, come quelle degli omosessuali.
Dal Corriere della sera del 3 luglio 2010
Militia Christi attacca poi «l'assurdità di richieste impossibili ed innaturali, come le «nozze gay» e l'adozione di bambini per le coppie gay.
3 commenti:
Gentile prof. Melis, è anche vero però che “….l ' omosessualità in natura e tra gli animali
non è solo una peculiarità umana, ma è largamente diffusa e scritta nei geni di almeno 1.500 specie….”
(http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_19/natura_animali_omosex_25953a6e-25a7-11dd-9a1d-00144f486ba6.shtml)
…quindi , se è un comportamento che esiste in natura in quanto condiviso da molte specie (anche se non da tutte), perché Lei lo considera contro natura? Capisco che lei abbia il diritto di provare fastidio e che, pertanto, non ritenga giusto che gli omosessuali pretendano, come Lei dice, di avere gli stessi diritti civili degli altri ma, francamente, non capisco il motivo di fondo……cioè, perchè Lei dice che loro non hanno diritti civili sulla base del fatto che hanno un comportamento contro natura, laddove, invece, come si evince osservando la natura, questo comportamento, poiché è presente in molte specie, è invece considerato naturale ?……
Emilia
addendum "etologico". Prendiamo due cani ed io come padrone (=maschio dominante). Secondo la tua "teoria" i due cani non dovrebbero accoppiarsi in mia presenza neppure se vi fossero femmine. L'esperienza dimostra il contrario. Il tuo simbolismo mi ricorda le minchiate lacaniane sul nome del padre. Pazienza. In natura esistono pure individuo tanto maschi quanto femmine..come la mettiamo?
D'accordo al cento per cento!
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