Rimase famosa la frase di Indro Montanelli: turatevi il naso e votate DC. Io non voterò Grillo perché appartengo e continuerò ad appartenere al partito dei non votanti. Partito dei non votanti significa che bisogna far diminuire il numero degli eletti in proporzione al numero dei non votanti o votanti scheda nulla o bianca. Fatta salva una soglia fisiologica del 15-20% di non votanti. Ma per questo bisogna cambiare la Costituzione, che prevede in ogni caso 630 deputati e 315 senatori indipendentemente dal numero dei votanti. Non voterò Grillo perché non so come la pensi su molti temi. Non so, per esempio, come la pensi sul tema dell'immigrazione. La folle falsa sinistra vorrebbe concedere la cittadinanza a tutti i figli di stranieri sostituendo l'jus soli all'jus sanguinis. E' strano ed incomprensibile come nessuno continui a ignorare le gravi conseguenze di questa scellerata proposta. Aumenterebbe la popolazione e perciò la concorrenza anche per i lavori socialmente qualificati, con conseguente maggiore disoccupazione. A parte il fatto che vi sarebbe un'invasione di donne incinte o pronte a farsi mettere incinte per fare figli qui in Italia, in un terrotorio già sovraffollato. E naturalmente, non potendosi separare il neonato dai genitori, che stato avrebbero i genitori? Continuerebbero ad essere stranieri con un figlio italiano? Assurdo. Bisognerebbe estendere la cittadinanza ai genitori, con maggiori gravi conseguenze. Di tutto questo la gente non ha ancora preso coscienza. Per non dire del riconoscimento del matrimonio degli omosessuali, nella concellazione della distinzione tra il culo e la vagina. Su tutto questo Grillo non si è pronunciato.
Però Grillo dice cose che io vado scrivendo da anni. Bisogna introdurre il referendum propositivo cambiando la Costituzione per scavalcare la palude dei magnaccia dei partiti. Questa sarebbe una vera rivoluzione. Finalmente sarebbe il popolo a votare una nuova legge elettorale che i magnaccia dei partiti non hanno voluto votare perché fa comodo a tutti. Non si può alienare la volontà popolare ad individui che poi fanno ciò che vogliono perché, una volta eletti, hanno carta bianca. Totò (nel film I due colonnelli) a proposito di carta bianca disse al capitano tedesco che diceva di avere carta bianca per fucilare i renitenti: con quella carta bianca ci si pulisca il culo.
Inolte Grillo ha detto che bisogna porre un argine all'invasione dei cinesi, che stanno mettendo in crisi l'economia con i loro prodotti a basso costo ottenuti con la schiavizzazione del lavoro dei loro dipendenti. E con il permissivismo di governi nostrani. Prato, che era famosa come maggiore centro italiano dell'industria tessile, è diventata città cinese. Bisogna tassarli con dazi che rendano impossibile la loro concorrenza sleale. Importano prodotti anche pericolosi per le sostanze tossiche o velenose che usano. Persino nella fabbricazione di giocattoli. La liberalizzazione dei mercati è stato lo strumento per aumentare la povertà nel mondo a favore dei detentori dei capitali e a danno dei lavoratori trasformati sempre di più in servitori del capitalismo.
Quanto ai sindacati, essi sono l'espressione di caporioni che si arricchiscono alle spalle dei lavoratori. Non debbono più esistere sindacati nazionali. Ogni industria ha peculiarità precise che non possono essere cancellate. Ogni industria deve avere una rappresentanza sindacale interna alla fabbrica. Perché sono i lavoratori color che generano il profitto. Ed essi hanno dunque il diritto di essere partecipi delle decisioni dei padroni. Questi mettono il capitale. Ma non è il capitale che genera il profitto.E' il lavoro che lo genera. Il lavoro non è merce che si possa usare a seconda della convenienza del profitto. In questo modo i lavoratori saranno resi corresponsabili delle decisioni dell'azienda. E se questa va male non dovranno più prendersela con i detentori del capitale. E' necessario per questo una compartecipazuone agli utili. Il che significa anche compartecipazione alle perdite. I sindacati nazionali sono del tutto inutili. Ciò vale sia per le aziende pubbliche che per quelle private.
VERSO LE ELEZIONI
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