Hanno ammazzato il congiuntivo.
Anche Odifreddi tra gli assassini. Ha scritto, per esempio: "visto che lei l’aveva chiesto, ho approfittato per chiedere a nash cosa ne pensava della situazione".
Nella dubitativa occorre il congiuntivo. Inoltre, di fronte a "cosa" occorre premettere "che" come pronome relativo. Avrebbe anche potuto omettere "cosa" e limitarsi a scrivere "che", fungendo in tal caso "che" da sostantivo, equivalente al "quod" o al "quid" (nell'interrogativa) in latino. Perciò riscrivo parte della sua frase: "...per chiedere a nash che (cosa) ne pensasse della situazione". Due errori in una breve frase. Incredibile. Impari anche Odifreddi a scrivere correttamente in italiano per il futuro.Ma è scusabile. Odifreddi non ha studiato il latino. Però sta traducendo il De rerum natura di Lucrezio. Ci vorrebbe dire, di grazia, da quali altre traduzioni Odifreddi lo traduce? "Sa, è una semplice informazione" (Totò, in Toto, Peppino e la malafemmina).Il traduttor dei traduttor di Lucrezio. Che ridere.
Ascoltate l'ultimo minuto (da 23:3) dell'intervista e sentirete Odifreddi commettere un doppio errore: "...senza sapere se (la madonna) è morta oppure se è andata direttamente in cielo come Elia senza morire...".
Ha omesso il congiuntivo e non ha rispettato la consecutio temporum. Avrebbe dovuto dire: "...senza sapere se (la madonna) fosse morta oppure fosse andata direttamente in cielo come Elia senza morire...".
Corrado Augias intervista Piergiorgio Odifreddi - YouTube
www.youtube.com/watch?v=DVYQSVuA2q4
26/apr/2007 - Caricato da indianajohnny85
Corrado Augias intervista Piergiorgio Odifreddi e commenta il libro del matematico "perchè non ...
Nessun commento:
Posta un commento