Un commentatore (Sergio) ha scritto quanto segue in un commento lasciato al mio precedente articolo.
Ma da Lourdes si torna (dicono) se non miracolati con una grande pace
del cuore - che è anche questo un miracolo. Dunque i miracolati sono
milioni e milioni non solo 67 …
Tutto giusto quello che scrive, eppure la gente - complici i Vespa e i Del Debbio coi loro spettacolini - continua a credere in questa scemenze e che la sindone è autentica. Si direbbe che ne ha bisogno, che sia attratta dall'insolito e dal meraviglioso.
Perché bisogna pregare se la Madonna e Gesù conoscono perfettamente i bisogni di ognuno di noi? Inoltre bisogna pregare senza pretendere che Dio e la Madonna concedano la grazia (chi sei tu che oseresti pretendere qualcosa da loro?). È la classica situazione del potente e del suddito. Il suddito in ginocchio chiede un favore, ma il potere lo concede o non lo concede, a suo capriccio, senza dovere alcuna spiegazione, "perché io so io, e voi non siete un cazzo" (Belli)...(frase ripetuta da Alberto Sordi nel film Il marchese del Grillo, n.d.r.).
Tuttavia si leggono nella Divina Commedia questi bellissimi versi: "La tua benignità non pur soccorre /a chi domanda, ma molte fiate /liberamente al dimandar precorre."
Molte fiate? A me non mi ha soccorso manco una volta. E come si può poi constatare se è stata propria la Madonna a intervenire? Be', ce vo' la fede …
Tutto giusto quello che scrive, eppure la gente - complici i Vespa e i Del Debbio coi loro spettacolini - continua a credere in questa scemenze e che la sindone è autentica. Si direbbe che ne ha bisogno, che sia attratta dall'insolito e dal meraviglioso.
Perché bisogna pregare se la Madonna e Gesù conoscono perfettamente i bisogni di ognuno di noi? Inoltre bisogna pregare senza pretendere che Dio e la Madonna concedano la grazia (chi sei tu che oseresti pretendere qualcosa da loro?). È la classica situazione del potente e del suddito. Il suddito in ginocchio chiede un favore, ma il potere lo concede o non lo concede, a suo capriccio, senza dovere alcuna spiegazione, "perché io so io, e voi non siete un cazzo" (Belli)...(frase ripetuta da Alberto Sordi nel film Il marchese del Grillo, n.d.r.).
Tuttavia si leggono nella Divina Commedia questi bellissimi versi: "La tua benignità non pur soccorre /a chi domanda, ma molte fiate /liberamente al dimandar precorre."
Molte fiate? A me non mi ha soccorso manco una volta. E come si può poi constatare se è stata propria la Madonna a intervenire? Be', ce vo' la fede …
Bergoglio ha detto l'altro giorno che Dio ama e non dimentica nessuna
delle proprie creature (tra cui bisogna mettere oggi anche i non nati e
gli ovuli fecondati perché già provvisti di anima immortale secondo la
nuova teologia). Li ama talmente che li ammazza a decine e centinaia di
migliaia in un colpo (vedi lo tsunami del 2004 e il tifone sulle
Filippine un paio di giorni fa …).
Senza contare poi tutte le sofferenze a cui è sottoposta questa povera umanità per i difetti del DNA. Che sarebbero una conseguenza del peccato originale … Eppure c'è gente che crede ancora queste cose, anche i Ravasi.
Senza contare poi tutte le sofferenze a cui è sottoposta questa povera umanità per i difetti del DNA. Che sarebbero una conseguenza del peccato originale … Eppure c'è gente che crede ancora queste cose, anche i Ravasi.
Al che ho risposto
Se il tornare contenti da Lourdes senza essere guariti da un male è
un miracolo continui pure ad andarci chi si accontenta e gode di nulla.
Si sentirà meglio nello spirito? Vuol dire che è povero di spirito. Il
verso di Dante dovrebbe significare che la madonna precorre i desideri.
Mai sentito dire che uno abbia avuto benefici senza nemmeno pregare. Le
"molte fiate" Dante se le è inventate. Anch'io ho pensato al tifone
delle Filippine. Ma sono obiettivo. Questi disastri oggi sono da
addebitare piuttosto ai mutamenti climatici provocati da quell'animale
peggiore che è l'uomo. Ho sempre affrontato la riduzione a barzelletta
del peccato originale dopo Darwin. Ravasi non direbbe le quasi
quotidiane sciocchezze di Bergoglio proprio perché non è un ignorante.
Legga le recensioni che Ravasi scrive come articolista fisso nell'inserto della Domenica de
Ilsole24ore. Il 12 febbraio 2012, rispondendo ad una mia lettera (insieme a tante altre circa
le sofferenze degli animali nei mattatoi) Ravasi, ponendo come titolo generale alle lettere a lui inviate il titolo "Il dilemma dell'onnivoro", mise di suo pugno il
titolo seguente alla mia lettera: "Anche le formiche nel loro piccolo
hanno un'anima (Per altro immortale)". Scherzava? Non lo so. Ho
riportato la mia lettera e la risposta di Ravasi nell'appendice del mio
ultimo libro E giustizia infine fu fatta. Sette giudici uccisi in sette
giorni.
Il commentatore Sergio ha aggiunto:
"Anche le formiche nel loro piccolo hanno un'anima (Per altro immortale)". Scherzava? Non lo so."
Non può non aver scherzato, specie considerando la posizione unica che la Chiesa attribuisce all'uomo nel creato.
Non conosco Ravasi che per sentito dire. Credo che sia "terribilmente" colto. Ho letto giorni fa un suo ragionamento sulla contraddizione "apparente" delle parole di Gesù ("chi non è con me è contro di me", "chi non è contro di noi è con noi"). Ravasi "smonta" la contraddizione in modo plausibile o credibile (grazie alla sua cultura). Ma per me la contraddizione rimane. Sicuramente una persona intelligente e un interessante interlocutore. Ma arrivati al dunque non potrà che dichiararsi cattolico apostolico romano (peccato originale, piano di salvezza del padreterno, nascita verginale, trinità, assunzione di Maria, sua immacolata concezione ecc. ecc.). Certo avrei preferito anch'io Ravasi all'argentino. Sarebbe stato forse una specie di Benedetto XIV Lambertini, quello che dialogava con Voltaire.
Non può non aver scherzato, specie considerando la posizione unica che la Chiesa attribuisce all'uomo nel creato.
Non conosco Ravasi che per sentito dire. Credo che sia "terribilmente" colto. Ho letto giorni fa un suo ragionamento sulla contraddizione "apparente" delle parole di Gesù ("chi non è con me è contro di me", "chi non è contro di noi è con noi"). Ravasi "smonta" la contraddizione in modo plausibile o credibile (grazie alla sua cultura). Ma per me la contraddizione rimane. Sicuramente una persona intelligente e un interessante interlocutore. Ma arrivati al dunque non potrà che dichiararsi cattolico apostolico romano (peccato originale, piano di salvezza del padreterno, nascita verginale, trinità, assunzione di Maria, sua immacolata concezione ecc. ecc.). Certo avrei preferito anch'io Ravasi all'argentino. Sarebbe stato forse una specie di Benedetto XIV Lambertini, quello che dialogava con Voltaire.
Al che ho replicato.
Il titolo posto alla mia lettera da Ravasi forse gli è stato suggerito da un libello che ebbe fortuna e che era intitolato Anche le formiche
nel loro piccolo s'incazzano. Nella sua risposta a me e ad altri Ravasi
dice che l'ideale rimane per il cristianesimo quello di Isaia (11,,6)
dove animali ed uomini coesistono in perfetta parità e armonia e dove la
dieta sarà necessariamente vegetariana: "Ecco, io vi do erba che
produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero fruttifero: saranno
il vostro cibo" (Genesi, 1,29). Aggiunge Ravasi che il mondo cattolico
con Giovanni Paolo II e Benedetto XVI si è associato ad una ecologia
cristiana sorta negli anni '60 del secolo scorso in ambito
protestante con il teologo Joseph Sittler e col Faith-Man-Nature Group
del Consiglio delle Chiese protestanti d'America). Ravasi fa riferimento
anche ad infiltrazioni nel cristianesimo di filosofie orientali
reincarnazionistiche e al "Tao della fisica" di Fritjof Capra che
cercava di conciliare fisica teorica e misticismo orientale. Inoltre
Ravasi fa riferimento agli indigeni d'America per cui le forme di vita
formano una unica comunità. Cita Michel Damien (Un paradiso per gli
animali) e la Teologia degli animali" del teologo Paolo De Benedetti.
Dunque Ravasi non esclude l'immortalità degli animali. Ma in occasione
dell'elezione di questo papa Michela Vittoria Brambilla ha attribuito
disonestamente a papa Francesco la frase "a Pasqua non mangiate agnello
o capretto". Falso. Il papa attuale non ha mai pronunciato questa
frase. E la sala stampa del Vaticano poco dopo ha dichiarato che la
Chiesa non si occupa di animali. Nel mio citato libro E giustizia infine fu fatta ho riletto la vita
di Francesco d'Assisi (a cui l'attuale papa si è voluto riferire)
documentando che era un carnivoro che amava gli animali per mangiarli e
si oppose ai confratelli che gli proponevano di passare alla dieta
vegetariana. Nel mio libro gli ho opposto S. Francesco da Paola, che fu
vegano e oggi è il protettore dei vegani. Visse 91 anni (1416-1507). Ho
distrutto il mito di Francesco d'Assisi che aveva promosso il programma
del papa Innocenzo III di sterminio dei Catari o Albigesi, ritenuti
eretici perché accettavano solo il Nuovo Testamento dicendo che quello
Antico era stato dettato dal demonio. Ho scoperto (e ne ho scritto nel
mio libro) che papa Francesco dichiarò che il suo film preferito è Il
pranzo di Babette, dove si mangiano brodo di tartaruga e quaglie
arrosto. Ho opposto a Francesco d'Assisi la grande anima di Albert
Schweitzer, che tuttavia non è santo pur essendo migliore di tutti i
santi. Perché non è santo? Perché non apparteneva alla parrocchia
cattolica, pur essendo cristiano. Come dire che per essere santi bisogna
essere cattolici e che Dio viene sostituito dalla volontà del papa che
decide lui al posto di Dio chi possa essere santo e chi possa fare dei
miracoli. La cosa sa di ridicolo. Anche dal punto di vista logico.
Qui aggiungo che questo papa sta conducendo la Chiesa ad una totale confusione con il suo propagandare, se pure a vuoto, il principio del dialogo.
Vi è da domandargli: dialogo con chi? Va bene che Gesù comandò di amare anche i propri nemici. Ma disse anche (tra varie contraddizioni): "chi non è con me è contro di me". E poi: "Andate e predicate per tutte le nazioni. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, altrimenti sarà condannato".
Orbene, come si concilia il dialogo con quelli che rifiutano di credere e che non sono battezzati? Un compromesso sarebbe la frase che Gesù disse agli apostoli: "chi non è contro di voi è con voi". Io non sono contro Gesù pur non essendo credente, dunque dovrei essere con Gesù. Mi basta questo. Ma come la mettiamo con quelli che sono contro Gesù come gli islamici? Eppure questo papa ha la pretesa di dialogare anche con essi. Che dialogo vi può essere con gli islamici se questi non ammettono nei loro Stati una riconoscimento ed una tolleranza reciproca, a tal punto che i cristiani non possono fare proselitismo? Che dialogo vi può essere con gli islamici se persino in uno Stato europeo pretendono di comandare con la scusa del rispetto della diversità? Rispetto sino a quando fa loro comodo. L'altro giorno in Norvegia una giornalista della TV è stata costretta a togliersi dal collo la catenina d'oro che portava alla fine un piccolo crocifisso, simbolo che gli islamici odiano perché, oltre a negare che Gesù fosse figlio di Dio (e questo può benissimo essere negato perché è negato anche dai non credenti), negano pazzescamente che Gesù sia stato crocifisso perché ritengono che Gesù, pur non essendo figlio di Dio ma solo il penultimo profeta prima di Maometto, sia morto di morte naturale e non sia mai resuscitato da morte?
Come può essere un rappresentante della Chiesa un papa come l'attuale se, interrogato circa il suo pensiero nei riguardi degli omosessuali, si è limitato a rispondere: "chi sono io per giudicare?". O questo papa è in malafede oppure non sa quello dice (e non so che cosa sia più grave). Egli si pone così persino contro un articolo del Catechismo della Chiesa, in cui l'omosessualità è considerata peccato grave perché contro natura? Ora, trascuriamo pure la considerazione che esso sia un peccato grave e contro natura. Nonostante Gesù abbia severamente condannato i peccatori di Sodoma e Gomorra, i cui peccati sono inferiori solo a quello contro lo Spirito Santo (ma non si capisce in che cosa consista tale peccato). Ma come può un papa arrivare a dire: "chi sono io per giudicare?"
Dovrebbe allora astenersi dal giudicare su ogni cosa? Eppure ha la pretesa di giudicare su tante altre cose in fatto di morale. Ma pare che abbia fatto eccezione per gli omosessuali.
Insomma, questo papa ha una tale confusione in testa da dare l'impressione che stia giustificando un totale relativismo. Tranne che egli voglia porre in pratica un'altra frase incomprendibile di Gesù: "Non giudicate se non volete essere giudicati". Ma allora dovrebbero essere aboliti i tribunali? Eppure la Chiesa ha sempre preteso di poter giudicare, sino ad innalzare roghi contro "eretici" e "streghe". Ci dica allora questo papa quali frasi dei Vangeli siano da conservare e quali altre siano da rigettare o almeno da non interpretare letteralmente. Vero è tuttavia che, nonostante tutte queste contraddizioni evangeliche, rimane il principio che non vi può essere perdono contro coloro che si pongano espressamente contro la predicazione evangelica, avendo Gesù dichiarato di essere "la Via, la Verità e la Vita". Non vi può dunque essere dialogo con chi combatte contro questa Verità. I non credenti non pretendono nel loro agnosticismo di combattere contro questa Verità. Ma non vi può essere dialogo con essi. Anche se a loro vantaggio e giustificazione vale la citata frase "chi non è contro di voi è con voi". Ma tanto meno vi può essere dialogo con quelli che, come gli islamici, combattono contro questa Verità. Per essi vale la frase "chi non è con me è contro di me". E che gli islamici siano contro i cristiani è documentato dallo stesso Corano in quanto i cristiani sono ritenuti in esso degli infedeli da combattere. E quanto capita oggi negli Stati islamici ne è una conferma. Questo papa sta predicando un antievangelico dialogo che sa solo di compromesso politico traditore del messaggio evangelico.
La sua massima stronzata antievangelica è consistita nell'affermare che il peccato esiste quando si va contro la propria coscienza. Ma poiché non esiste una coscienza universale perché ognuno ha una propria coscienza dipendente dall'ambiente "culturale" in cui è nato e vissuto si può arrivare alla conclusione che il criminale Totò Riina non è colpevole di tutti gli omicidi di cui è stato mandante perché ha rispettato il codice d'onore dettato dalla coscienza di chi è nato e vissuto nell'ambiente criminale della mafia.
La sua massima stronzata antievangelica è consistita nell'affermare che il peccato esiste quando si va contro la propria coscienza. Ma poiché non esiste una coscienza universale perché ognuno ha una propria coscienza dipendente dall'ambiente "culturale" in cui è nato e vissuto si può arrivare alla conclusione che il criminale Totò Riina non è colpevole di tutti gli omicidi di cui è stato mandante perché ha rispettato il codice d'onore dettato dalla coscienza di chi è nato e vissuto nell'ambiente criminale della mafia.
Scalfari sbaglia, Papa Francesco è solo un parroco di campagna
www.blitzquotidiano.it/.../odifreddi-scalfari-sbaglia-papa-francesco-parr...
11/set/2013 - Sul tema del dialogo fra credenti e non credenti il matematico e ateo Piergiorgio Odifreddi non pensa che papa Francesco sia un interlocutore ...
3 commenti:
È chiaro che dopo il catastrofico pontificato di papa Ratzinger, offuscato da tutti quegli scandali nonché dalle sue ripetute gaffeo0, ci voleva una "svolta". E papa Bergoglio punta, più che sulla dottrina e i principi che non interessano più nessuno salvo Giuliano Ferrara e Scalfari, sul "look", sull'appeal - e sembra avere successo. Di che cosa ha bisogno la gente? Di altri dogmi, di messe, richiami all'ordine, condanne? No, di pane e lavoro, comprensione, indulgenza, aiuto ecc. E papa Bergoglio è molto comprensivo, vuole essere amico di tutti (che altro può fare? mica può tuonare come un Gregorio VII). "Grande è la confusione sotto il cielo", non sappiamo più ciò che ci riserva l'avvenire e il buon Dio. E allora un buon diavolo come papa Bergoglio può servire - alla Chiesa e al capitale, ma anche ai comunisti (che esistono ancora - teste Berlusconi cum sybilla). Il gregge ha bisogno di un pastore, un pastore autorevole ma buono, che ti prende per mano (o per la zampa) e ti illude di fare il tuo interesse (ma intanto affila il coltello perché è Pasqua e siamo pur sempre carnivori).
I contenuti sono in questo frangente secondari, ciò che conta è il look. Papa Bergoglio sorprende con le sue confuse parole (ma quanto a confusione e parole al vento anche Ratzinger non scherzava, parlava troppo spesso in puro teologhese, una lingua incomprensibile ai più). Non contano le palesi contraddizioni di Bergoglio, ma il fatto che sia così cordiale e simpatico (ci augura buona sera e buon appetito, nessun papa l'aveva fatto prima).
Però potremo giudicarlo meglio dopo la pubblicazione di un'enciclica (la prima a quattro zampe con Ratzinger non conta). Vedremo allora se è un confusionario assoluto oppure se ha del sale in zucca (ma non dimentichiamo che è un gesuita, il primo gesuita della storia sul soglio di Pietro - e dei gesuiti è lecito diffidare).
Credo che sarà un papa politico, più politico del solito, come ha dimostrato con la sciocca esibizione a Lampedusa. Ha gridato vergogna. Ma chi e perché deve vergognarsi? In Nigeria le donne hanno 7 o 8 figli e sono disperati. È colpa nostra?
Aggiungo ancora una cosa. Secondo il VT i sodomiti devono essere messi a morte. Ma non solo i sodomiti peccano, peccano e vanno all'inferno anche i bambini che si masturbano (almeno questa è la Chiesa che ho conosciuto io: tali gravissimi peccati bisognava confessarli).
Adesso siamo a un punto cruciale. Come può la Chiesa che condannava l'onanismo come grave offesa a Dio benedire i rapporti anali degli omosessuali? È impossibile, "per la contraddizion che nol consente" (con buona pace di Vendola). Ma forse la Chiesa - per non essere spazzata via - farà anche lei la sua rivoluzione sessuale? Possibile. Non dimentichiamo che per l'UE l'omofobia è un delitto, gli omofobi devono essere condannati e rieducati alla tolleranza universale.
Ma il potere civile (UE) e religioso (Chiesa) non si combattono, il potere civile ha ancora bisogno di quello religioso per tenere a freno le masse senza lavoro e senza prospettive. Quindi glissiamo sull'omofobia (ieri Napolitano e Bergoglio si sono abbracciati).
Tutta la storia della Chiesa è una grave violazione dei Vangeli, i quali non predicano la giustizia sociale. Il popolo vuole pane e lavoro? Giusto. Ma deve essere il governo a darlo e non la Chiesa, che può darlo solo in forma di elemosina e non per diritto di chi richiede giustizia, senza richiedere leggi a favore dei poveri. Se la carità è imposta a tutti con le tasse non vi è alcun merito di fronte a Dio. Il messaggio evangelico riguarda solo la salvezza dell'anima e non del corpo. Maggiore è la sofferenza a causa dell'ingiustizia degli uomini e maggiore è il merito di fronte a Dio.Dunque il papa non deve occuparsi di politica. Si deve ricordare delle beatitudini del Discorso della Montagna.
Il sermone sul monte: Le beatitudini
Matteo 5,1: Ed egli, vedendo le folle, salì sul monte e, come si fu seduto, i suoi discepoli gli si accostarono. 2 Allora egli, aperta la bocca, li ammaestrava, dicendo: 3 «Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. 4 Beati coloro che fanno cordoglio, perché saranno consolati. 5 Beati i mansueti, perché essi erediteranno la terra(questo non lo capisco, n.d.r.). 6 Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati. 7 Beati i misericordiosi, perché essi otterranno misericordia. 8 Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio. 9 Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio. 10 Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. 11 Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.
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