Non so
se io abbia peccato più di ignoranza che di trascuratezza. Se nel
2016 avessi rinnovato la patente con una semplice visita
oculistica avrei ora la patente senza alcuna difficoltà. Non
pensavo di potermi trovare a che fare con uno che ha scritto solo falsità. Non capisco che interesse avesse a scriverle. La legge è mal fatta. Se uno rispetta i termini di
scadenza può continuare a guidare anche a 104 anni (il caso noto
di un sardo, Sebastiano Maccioni), senza dover sottoporsi ad un
esame di guida e tanto meno ad un esame orale fondato sui quiz. Quanti vecchi patentati si troverebbero in difficoltà dovendo sostenere anche l'esame con i quiz sulla viabilità. Perché aggiungere l'esame con 30 quiz quasi per punizione per non avere superato l'esperimento di guida? Espongo tutta la verità (con
testimonianze). Ma basta leggere ciò che ha scritto il disonesto esaminatore, che, avuti gli atti dal direttore della Motorizzazione, so che è l'ing. Claudio Firinu (nato nel 1979) per rendersi conto di
tutte le falsità che ha scritto. Spero che il mio analitico
commento sia di fondamento per giustificare il ricorso
gerarchico inviato a Roma. Ma debbo rinunciare ad un ricorso al TAR per chiedere un'ordinanza a brevi termini perché l'ordinanza viene concessa solo per provata esigenza di fretta del ricorrente, nel mio caso da escludere avendo superato l'età lavorativa, per cui l'auto non potrebbe servirmi per lavoro. Ma questo esaminatore, se è appurato che ha detto il falso, in quanto pubblico ufficiale è perseguibile penalmente.
Sono veramente amareggiato nel
trovarmi ancora nella mia vita di fronte ad un esempio di disonestà. Appena lo vidi avrei dovuto capire che mi sarebbe
convenuto tirare fuori una scusa per rinviare l'esame di
guida. Gli feci vedere la mia patente conseguita nel 1963 ed egli con disprezzo mi disse: la stracci ché non serve a niente. GIURO che costui ha scritto un cumulo di falsità. E'
questo che mi fa ribollire il sangue. Per colpa di questo disonesto individuo mi trovo ad
dover affrontare la spesa dell'autoscuola (circa 600 euro) per dover seguire almeno 20 lezioni alle ore 20 e
istruirmi su tre libri riguardanti la difficile
cartellonistica sulla viabilità che avrei potuto evitare se
non avessi trovato un esaminatore che ha scritto patenti falsità
per le evidenti contraddizioni, a parte le testimonianze della mia amica proprietaria della Panda e di mia moglie. La legge è contraddittoria perché coloro che rispettano le date di scadenza della patente possono andare avanti per il resto della vita con una sola visita oculistica per chiedere il rinnovo. Mi sono trovato per sfortuna di fronte ad
un esaminatore che sulla base di ENORMI falsità mi ha privato del
rinnovo della patente. Si pensi all'umiliazione nel dovermi trovare ad ascoltare con ragazzi
ventenni pallose lezioni di 50 minuti ogni sera. Per questo
non rinuncio anche al ricorso gerarchico. Ho un sito che dice
che l'esperimento di guida può essere ripetuto. Se fosse così sarei salvo.
Poiché anche se fosse rigettato
il ricorso gerarchico (ma con quali motivi è difficile
pensare) penso che non vi sia una controparte vincente a cui
pagare le spese di giudizio. Perciò mi conviene non
rinunciarvi. Rinuncio invece al ricorso al TAR per i motivi già detti. Io non
ho mai rinunciato a guidare perché altrimenti non avrei
richiesto il restauro della Giulietta T.I. del 1961 di mio padre. Prenderò
accordi con il carrozziere a cui cederò il
ricavato della vendita della Giulietta T.I. del tutto eguale a quella di mio padre acquistata nel mese di agosto del 2021 e proveniente da Palermo (visto che
mi ha detto che ha trovato un compratore per un costo non
inferiore a quello da me pagato) purché mi assicuri che il
restauro consenta il superamento della revisione.
Riporto ciò che l'esaminatore ha
scritto.
L'accompagnatore ha avvisato il candidato di
allacciarsi la cintura di sicurezza
+ in fase di partenza
- Ha eseguito una manovra di inversione di
marcia con molta difficoltà senza mai girarsi quando
usava la
retromarcia
- Non ha tolto
il freno a mano dalla partenza
MIO
COMMENTO
L'accompagnatore
è un patentato che non abbia superato i 65 anni e deve stare
zitto fungendo solo da testimone. Mi rincresce di non avere
preso nome, cognome e indirizzo dell'accompagnatore. L'ufficio
di pratiche d'auto a cui mi ero rivolto non mi ha mai detto
che alla mia destra dovesse sedere un accompagnatore, che
avrebbe potuto testimoniare quanto è avvenuto dentro l'auto.
L'accompagnatore, dopo avere avviato il motore, mi disse: "la
cintura". E questo disonesto gli disse
maleducatamente: lei stia zitto. Mi disse "la cintura" proprio
mentre ero già pronto ad allacciarmi la cintura senza che lui
me lo dicesse. Non vi era bisogno che me lo dicesse. Ad ogni
modo vi è da domandarsi dove sta scritto (per legge o per
regolamento ministeriale) che prima bisogna allacciarsi la
cintura e poi avviare il motore. E in ogni caso che differenza
vi può essere tra l'allacciarsi la cintura prima di avviare il
motore e avviare il motore prima di allacciarsi la cintura se
l'auto è ancora ferma? Ma a parte ciò veniamo alle gravi
falsità che ha scritto l'esaminatore per cui ho dei
testimoni, che sono la proprietaria della Panda e la signora Rosella Marcia. Ho ritelefonato alla proprietaria e mi ha confermato che è tutto
falso ciò che ha scritto quell'individuo. Si è inventato
TUTTO. Come è possibile che esistano simili individui? Non
riesco a crederci.
Dopo
che mi sono allacciato la cintura - avendo già avviato il
motore, e la cosa di per sé, a rigor di termine, non dovrebbe
essere considerato un errore di guida se l'auto è ancora ferma
e dunque non è ancora guidata - a causa dello stato di
emotività causato dal fatto che l'accompagnatore mi disse "la cintura" (e non si capisce, per come ha scritto male in
italiano, se l'errore fosse mio per avere avviato il
motore prima della cintura di sicurezza o dell'accompagnatore
che doveva stare zitto) graffiai leggermente innestando la
prima marcia (non avendo calcato a fondo la frizione. Con
la prima marcia feci in tempo a fare solo pochi metri perché
l'esaminatore, senza dirmi alcunché, scese dalla Panda, e
solo dopo essersi allontanato di qualche metro dalla Panda
dando le spalle ad essa (io non potevo sentirlo perché ero
ancora dentro l'auto) mi fu riferito che disse: no, no per
me l'esame è finito, avanti un altro. E la mia amica proprietaria della Panda mi ha detto che disse ciò dando le spalle alla Panda
essendosi già allontanato da essa. Questa è la verità. Ma non
basta. Notare la contraddizione con cui l'esaminatore si dà
la zappa sui piedi. Ha scritto che io avrei trovato difficoltà
nel fare retromarcia.
Non poteva scrivere ciò se era già sceso dall'auto e
l'esame era già stato dichiarato finito senza alcuna retromarcia. Quando
scese dalla Panda (e da quel momento l'esame doveva ritenersi
compiuto) io feci retromarcia per riposizionarmi nel punto di
partenza vicino al marciapiede. Dunque, a parte il fatto che
l'esame era già finito dopo pochi metri (circa cinque metri)
quando scese dalla Panda in una strada larga (di fronte
all'Abbanoa, servizio dell'acqua pubblica) dove non passava mai un'auto, come poteva fare
riferimento ad una asserita difficoltà di retromarcia se si
era già allontanato dando le spalle all'auto e da quel momento
doveva considerarsi concluso l'esperimento di guida? E infine
la ciliegina sulla torta, che rende ancora più evidente la
contraddizione, e dunque la falsità, di ciò che ha scritto. Ha
aggiunto infatti che ho evitato di girarmi con la testa facendo la
retromarcia. Prima di tutto, debbo ripetere, l'esame era
già finito dal momento in cui era sceso dalla Panda. E dunque
feci la retromarcia per riposizionarmi a fianco del
marciapiede quando l'esaminatore era già sceso dalla Panda
e, dando le spalle ad essa, aveva già detto che l'esame era
già finito. Non poteva pertanto dire che io non mi fossi girato con la testa facendo retromarcia perché dando le spalle all'auto non poteva sapere se mi fossi girato con la testa. Ma la cosa principale è che non poteva fare alcun riferimento alla
retromarcia se non vi era stata alcuna inversione di marcia con l'esaminatore a bordo perché era già sceso dall'auto volgendo ad essa le spalle. Ammesso anche che sia obbligatorio girarsi con la testa per fare retromarcia e vedere se vi siano
altre auto dietro perché la prudenza, richiesta dale norme, esige anche di girare la testa perché lo specchietto interno retrovisore, oltre a quelli
esterni, non permette la visuale di ciò che sta dietro la propria auto se si tratta, per esempio, di un bambino o di un cane, la cui altezza non è ripresa dallo specchietto retrovisore (ma nel mio caso non era necessario che mi girassi con la testa perché ero in una strada deserta dove non passava nemmeno un'auto) ripeto che l'esaminatore nella sua relazione
doveva astenersi dal fare un riferimento alla retromarcia
perché quando feci la retromarcia per riaccostarmi al
marciapiede l'esame era già finito.
L'ultima
falsità: non avrei tolto il freno a mano prima della partenza.
Qui si tratterebbe di una classica contradictio in
terminis. Come è possibile che io mi fossi mosso senza
togliere prima il freno a mano? A parte il fatto che quando
salii sulla Panda il freno a mano era già abbassato perché era
già innestata la prima marcia che fungeva da freno, se mi
fossi mosso con il freno a mano tirato l'auto non si sarebbe
mossa, e in ogni caso nessuna osservazione in merito mi fu
fatta da quell'esaminatore, che, in quanto tale, mi avrebbe
dovuto censurare con il farmi notare che vi era il freno a mano tirato. Poiché
nessuna osservazione nel merito mi fu fatta bisogna, sempre
sul piano logico, ritenere che sia stato scritto il falso
dicendo che mi fossi mosso con il freno a mano tirato.
Altrimenti bisogna ritenere che sia stato l'esaminatore ad
omettere in mia presenza l'errore di partenza. Purtroppo non
ho avuto l'idea di prendere nome e cognome dell'accompagnatore
per poter smentire anche questo punto.
Lo
sbaglio mio è consistito nell'essere stato un ingenuo nel
presentarmi come privatista e non con un'auto dell'autoscuola
e senza dover dare prima l'esame orale con i quiz, non
necessario nell'esperimento di guida.
In
conclusione: l'esperimento di guida di fatto non è stato
sostenuto perché la legge dice che deve essere sostenuto per
ALMENO 15 minuti e nel traffico. Il mio esame è durato
circa 15 secondi e fuori del traffico in una strada periferica
lontana dal traffico. Non passava nemmeno un'auto. Penso che l'esaminatore nel suo breve verbale avrebbe dovuto specificare la durata dell'esperimento di guida. Se non l'ha fatto vi è da pensare che vi sia stata una grave omissione.
Il 2016 è stato
un annus horribilis. La malattia del cane per lunghi mesi
(dal 10 gennaio quando ebbe un attacco improvviso di epilessia sino alla sua perdita il 20 aprile), la nuova causa iniziata
in Tribunale per la Cinecorallo. Ma non sapevo nemmeno che
bisognasse rispettare i termini di scadenza. Bastava che
chiedessi il rinnovo nel 2016 e con una semplice visita
oculistica avrei avuto il rinnovo della patente. E così via
sino alla fine. Mia moglie, che non ha mai guidato nella sua
vita, può guidare perché ha rispettato i termini di rinnovo della patente.
Io che ho la patente dal 1963 debbo ricominciare tutto da
capo. Vi è qualcosa che non funziona nella legge. Essa stabilisce una data per l'esperimento di guida e ne informa l'interessato con un foglio che precede di molti giorni la data dell'esperimento di guida. Io ebbi notizia con un foglio notificatomi l'8 agosto che era stata fissata per il 2 settembre la data dell'esperimento di guida. Con quel foglio ero autorizzato a guidare liberamente e ovunque tra l'8 agosto e il 2 settembre ancor prima della data fissata per sostenere l'esame di abilitazione alla guida. Non è tutto ciò contraddittorio?
In quali casi si
può chiedere di ripetere l'esperimento di guida senza dover
affrontare l'esame orale? Non ho ben capito
In caso di esito negativo
dell'esperimento di guida, la patente è
revocata con decorrenza dal giorno stesso
della prova. In caso di assenza del
titolare, la patente è sospesa fino
all'esito positivo di un ulteriore
esperimento di guida che dovrà essere
richiesto dall'interessato.27 set 2022.
Esame di stato per l'abilitazione alla professione di ingegnere.
Votazione dell'ing. Claudio Firinu. 98 su 120. Graduatoria nel concorso nazionale per assegnazione di un posto alla Ministero delle infrastrutture: posizione 128 dell'ing. Claudio Firinu.
università degli studi di cagliari facolta' di ingegneria - UniCa
Assegnazioni idonei MIT.
Pagina 1 di 4. SCORRIMENTO GRADUATORIE RIPAM. Assegnazioni per
assunzione a tempo indeterminato. Ministero delle Infrastrutture e ...
2 commenti:
probabilmente se la sono legata al dito perché si è presentato da privatista. da privatista sono soldi in meno che finiscono nelle tasche dei vari addetti ai controlli per l'esame, compreso l'esaminatore stesso, tale ing. Claudio. detto ciò, si faccia coraggio, pensando che una volta che avrà vinto il ricorso e riavuta la sua patente, guiderà una bella automobile ( giulia turismo italiano, abbreviata t.i. ) anzi, perché non si ricompra una bella jaguar come quella che aveva già posseduto ? quelle storiche sono le migliori auto in assoluto per qualità. ( quelle di oggi sono un pò troppo plasticose )
Caro Marco
T.I. significa Turismo Internazionale. Per cinque anni sono stato proprietario di una Jaguar Sovereign 3600 e con essa ho guidato per varie località della Sardegna (tra cui il villaggio Méditerranée di Caprera e Alghero). La comprai di seconda mano a Milano. Poi l'ho regalata al custode del garage condominiale. Oggi si trova la stessa Jaguar in ottimo stato per 6000 euro. L'ultima auto moderna da me acquistata fu la Peugeot 206, regalata a un nipote. Non so se sia riuscito a spiegare che ormai non mi interessava più avere un'auto per spostamenti in città e tanto meno per viaggiare. Volevo solo continuare a guidare per diletto, e con un'auto storica. Non volendo attendere il restauro della Giulietta T.I. di mio padre (con vicissitudini giudiziarie con un precedente carrozziere che voleva 7500 per parcheggio senza mai avere iniziato i lavori di restauro) trovai presso una seria ditta di Palermo una Giulietta perfettamente eguale a quella di mio padre (che guidavo anch'io). Giunse al porto di Cagliari nell'agosto del 2021. Ma non basta. Presso una ditta di Roma (Vintage Car Masters dell'ing. Pietro Taragna) ho comprato nel novembre del 2021 anche una Giulia T.I. perfettamente eguale a quella che avevo comprato nel 1968. Ho due auto storiche per cui pago inutilmente il garage (100 euro per ciascuna). Ho guidato legalmente sino al 30 giugno di quest'anno perché a causa della pandemia vi erano state varie proroghe per chi avesse la patente scaduta e avesse fatto domanda di "esperimento di guida".
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