venerdì 30 settembre 2016

BERLUSCONI: UN MALE ANCORA NECESSARIO

Mi illusi anch'io nel 1994 quando Berlusconi "scese in campo". Ma proprio in quell'anno cessai per sempre di votare. Non votai per Forza Italia perché  lo attendevo alla prova. E la prova fu subito deludente. Il suo primo governo durò pochi mesi perché Bossi (Lega Nord) gli tolse la fiducia incoraggiato a ciò da Scalfaro, il peggiore presidente della Repubblica dopo  Napolitano. L'altro alleato, dimostratosi poi un traditore, era Fini, segretario del M.S.I.  Poi riprese il governo nel 2001 con una alleanza arlecchinata, formata nuovamente dalla Lega Nord e dagli infidi Fini (che nel 1995 aveva trasformato il M.S.I. in Alleanza Nazionale) e Casini (che ottenne la presidenza della Camera avendo nel 2002 fondato l'UDC). Due che poi furono i primi suoi traditori. Nel 2002 entrò in vigore la disgrazia dell'euro precedentemente voluta dal governo Prodi (2006-8) che truccò i bilanci  perché il rapporto deficit /Pil risultasse entro il 3% e nel 1999 l'Italia apparisse pronta a entrare nell'euro fissando per  l'Italia un valore dell'euro pari a lire 1936,27. Berlusconi nulla fece per contrastare, magari con un referendum consultivo, questo asservimento  dell'Italia ad una moneta straniera che in effetti era l'euro-marco perché i valori delle monete nazionali suicide furono fissati tutti con riferimento al valore che nel 1999 avevano in relazione al marco. Come ministro dell'economia Berlusconi nominò la sciagura di Tremonti inventore dell'omicida Equitalia. Nulla di ciò che aveva promesso con "il contratto con gli italiani" fu realizzato. Si limitò a togliere l'ICI dalla prima casa ma le tasse non diminuirono nonostante l'avesse promesso. Nel 2005, prima della fine della legislatura approvò con l'appoggio dei suoi alleati il famigerato porcellum che introduceva il premio di maggioranza (dichiarato poi anticostituzionale). In tutta la legislatura del 2001-5 cercò di riformare la giustizia nominando ministro Roberto Castelli che con un disegno di legge, rimasto tale, introdusse la separazione tra magistratura inquirente e magistratura giudicante nonché dei concorsi per l'avanzamento di carriera perché non avvenisse più per anzianità Ma fu proprio il porcellum a fargli perdere le elezioni nel 2006, vinte da Prodi, che anche questa volta durò poco perché Mastella gli tolse la fiducia dopo che con la moglie, presidente della Regione Campania e arrestata, si vide indagato per vari reati. Ma Mastella, ministro della giustizia, prima di ritirare la fiducia a Prodi facendone cadere il governo aveva fatto in tempo ad attuare la controriforma della giustizia conservando i privilegi dei magistrati. Controriforma che evidentemente non gli giovò. Nel 2008 vi furono elezioni anticipate e questa volta vinse nuovamente Berlusconi perché il porcellum andò a suo favore. Che cosa avrebbe fatto un altro al posto di Berlusconi? Si sarebbe ben guardato da portarsi dentro Forza Italia il voltagabbana Mastella, affossatore del disegno di legge di riforma della giustizia di Castelli. E invece se lo portò dentro facendolo eleggere al parlamento europeo e un anno dopo sindaco di Benevento. Sembra che Berlusconi abbia avuto un grande fiuto politico  nello scegliersi come alleati dei traditori. Infatti il porcellum doveva portargli sfortuna perché la sua maggioranza si sfaldò completamente ad incominciare dal tradimento di Fini, che era stato voluto da Berlusconi presidente della Camera. La sua maggioranza venne in crisi nel 2011 e diede le dimissioni. Dunque durò dal 2008 al 2011. In questi anni nominò come ministro della giustizia un altro futuro traditore, quell'Alfano che poi fu tolto da Berlusconi dal ministero della giustizia per nominarlo segretario del nuovo partito Popolo della libertà, in cui entrò Fini sciogliendo nel 2008 Alleanza nazionale. Gli anni 2008-2011 furono gli anni terribili di Berlusconi, infognato in vari processi, tra cui quelli riguardanti la sua vita privata con le famose "cene eleganti" organizzate con donne portategli da vari personaggi di bassa lega da cui si sarebbe dovuto tenere distante considerando la sua carica di capo del governo. Come fu poco dotato di intelligennza politica così dimostrò di essere un ingenuo imbecille non capendo che stava rovinando la sua immagine e anche quella dell'Italia. Talmente imbecille da non capire il pericolo di poter poi essere ricattato da quelle puttane o mezzoputtane che frequentava. Noto il caso D'Addario, che registrò i suoi incontri sessuali in cui si sentiva Berlusconi dire frasi come "ma ti ho fatto veramente male"?Intendendo riferirirsi evidentemente alla sua forza di "penetrazione". Ma come è possibile che un individuo simile non abbia mai avuto l'accortezza di non sputtanarsi confondendo la sua vita privata con quella pubblica? Anche per questo venne a mancargli la credibilità. Non tanto per gli altri processi di diversa natura. Famoso poi il caso Ruby fatta passare come nipote di Mubarak per coprire un possibile reato di sfruttamento della prostituzione minorile, anche se poi in Corte d'Appello Berlusconi fu assolto, ma solo perché gli venne riconosciuto che egli non sapeva che Ruby fosse una minorenne. L'Italia non ha mai fatto del moralismo sessuale sui politici, ma Berlusconi oltrepassò ogni limite di decenza nella sua veste di capo del governo. Ma non è tanto questo che gli si possa rimproverare. Il fatto è che l'Italia è vissuta di promesse sotto i suoi governi. Nulla di grande e di positivo gli si può attribuire. Non seppe resistere alll'insistenza del peggiore presidente della Repubblica che è stato l'infame Napolitano, che voleva che l'Italia partecipasse ai bombardamenti della NATO sulla Libia, creando quel caos che dura tuttora e che è la causa dell'invasione dell'Italia dalle coste libiche che sta durando da vari anni dopo l'uccisione di Gheddafi, che Berlusconi un paio di anni prima aveva accolto con onori a Roma. Anche lui fu un traditore. Né seppe opporsi alla scellerata invasione dell'Iraq con tutte le conseguenze che di riflesso si sono avute in Siria con l'espansione degli assassini dell'Isis dall'Iraq senza governo alla Siria. Insomma: un fallimento anche in politica internazonale. Tranne l'avere capito sempre che l'Italia doveva essere un'alleata della Russia di Putin, con cui però mostrò di avere più un rapporto di amicizia che un rapporto politico. Andato allo sgoverno un esagitato da rinchiudere in manicomio, che fa Berlusconi? Fa con questo pazzo il patto del Nazareno credendo di poter in questo modo rientrare nel grande gioco politico. Accettando con questo patto furtivo e fraudolento anche nei riguardi di altri rappresentanti di Forza Italia la legge elettorale italicum, peggiore del porcellum, non capendo che solo con il proporzionale avrebbe potuto evitare di essere fagocitato dal quel deliquente che abbiamo a capo dello sgoverno. Anche in questo caso mostrando di avere un particolare fiuto nell'allearsi con i peggiori. Salvo poi lamentarsi di essere stato tradito per non essere stato ascoltato durante le votazioni tenutesi per eleggere capo dello Stato il grigio Mattarella, che più grigio non si può. Quando ha capito che da quel pazzo con aspirazioni da dittatore non poteva aspettarsi  un vero appoggio ha cambiato rotta ed ora pretende di rappresentare lui l'opposizione. E tuttavia, vista la situazione attuale, viene perfino la voglia di rimpiangerlo. Perché vi è da sperare che non vi siano più traditori  per averli esauriti tutti, come, per ultimo, lo squallido miserabile Verdini, stampella determinante con i suoi accoliti di questo sgoverno. Non si può infatti fare a meno di Berlusconi se è sincero nell'essersi convertito ad oppositore del pazzo  a capo dello sgoverno per essersi dichiarato favorevole al NO nel referendum contro la schiforma della Costituzione e la legge elettorale italicum. E' sperabile che finalmente abbia capito, con 5 Stelle, che solo il proporzionale può ancora salvarlo condizionando ancora la politica perché venga fatto fuori per sempre lo sgoverno attuale con una rivincita su tutti i suoi traditori.                                

3 commenti:

Anonimo ha detto...

professore,
berlusconi è un uomo da "milano da bere", bravo fino agli anni '90 con le sue aziende e il milan - aziende che poi passò ai figli - e basta. come politico ha pensato che in italia, anche dopo tangentopoli e la fine della dc, si potesse ricreare un cosiddetto "partito della nazione" in cui mettere cani e porci e in cui tutti potevano magiare. una sorta di dc 2.0, ma si sbagliò. gli italiani sperarono che forza italia fosse ben altro, poveri illusi ! oggi è amico di renzi per tanti motivi che, diciamo così, non nobilitano certo la politica !
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

facci un post su referendum. Votare si o no, e perché?

francesco ha detto...

Sono spesso ridotto a pensare il classico "aridatece Andreotti". Specie quando osservo il nuovo che avanza, a partire dal m5s, che peraltro, al di là della facciata, credo sia interessato al nuovo sistema elettorale, cui avrebbe tutto da guadagnare. Altro che il sacrosanto ritorno al proporzionale! Ma colpa è degli italiani che votarono il Referendum di quel patetico sassarese. Cosi come fu uno grave errore l'abolizione delle preferenze. Ed anche accodarsi alle manovre di tangentopoli.