giovedì 22 settembre 2016

QUELLA UMANA E' LA SPECIE PEGGIORE DELLA TERRA

Essa, a parte una minoranza a cui appartengo, è una anomalia della natura. Sono costretto a non avere più  sentimenti di pietà per le disgrazie umane. Se essi non hanno pietà per le sofferenze degli animali, ridotti a merce negli allevamenti di morte, se quasi tutta questa specie è costituita da ipocriti che sono i mandanti delle crudeltà sugli animali per il solo fatto che mangiano carne ma demandano ai macellatori lo sporco lavoro cibandosi di cadaveri allora che crepi pure questa umanità. Me ne frego dei terremotati di Amatrice, delle loro sofferenze, mentre dovrebbero vergognarsi della matriciana. Godo degli invasori morti affogati anche perché sono tra coloro che prolificando aumentano la fame nel mondo antropizzando la Terra. 
FONTE

L'insensibilità dei cadaveriani


Guaira Jaramillo Nitoglia: L'essere umano è la peggior razza animale che esiste sulla faccia della terra, pur essendo cosciente e avendo un intelletto relativamente più sviluppato e pur sapendo che uccidere un agnello è come uccidere un bambino si ostina a mangiare carne. CHE SCHIFO!
          
In una vita precedente era un uomo

3 commenti:

Anonimo ha detto...

professore,
l'uomo adotta due pesi e due misure nei confronti degli animali.
non sono umani e allora si può fare tutto ! ma chi l'ha detto ? un cretino !
la bibbia e il corano in questo senso sono sanguinari.
preferisco come le ho già detto alcune filosofie orientali che mettono tutti gli esseri viventi sullo stesso piano, in quanto senzienti.
saluti,
marco

Anonimo ha detto...

Buongiorno professore,
a lei fa schifo tutto ciò? sicuramente non sarà l'unico. Io da tempo sono arrivato ad una conclusione, ossia che la cultura antropocentrica, spesso giustificata dalle religioni, sia esclusivamente il frutto dell'osservazione della catena alimentare. Il sapiens si è reso conto dell'importanza del cibo per la sua sopravvivenza e per questo motivo ha iniziato a ringraziare prima gli dei e poi un Dio, che gli consentiva la disponibilità di cibo e prede, ergo sopravvivere. Venerava gli dei e interpretava il ciclo delle stagioni come la nascita e la morte della Natura, e ha iniziata a credere come il tutto, in maniera diretta o indiretta, sia dovuto a lui. Questo è il più grande errore dell'umanità, ossia la presunzione. Siamo tutti animali governati da istinti. L'anima o lo spirito è un invenzione umana. E' il frutto dell'unica arma di cui la natura ci ha dotato per colmare il deficit fisiologico con gli altri animali: il cervello. Avrei preferito nascere erbivoro, con un rumine, oppure con canini e unghie affilati da predatore, invece non siamo nè carne nè pesce, al pari dei suini. Noi, abbiamo sviluppato tra tutti l'unica arma che ci ha permesso, di scavalcare le posizioni all'interno della catena alimentare e diventarne quasi i padroni. Siamo dotati dell'arma più diabolica in assoluto rispetto a tutto il regno animale. Io da tempo ho accettato la nostra condizione, non mi nascondo dietro inutili speranze o false filosofie di vita appoggiate da pseudo giustificazioni scientifiche sul diritto di uccidere per nutrirsi. Purtroppo lo possiamo fare e lo facciamo, chi non lo fa è nella condizione di farlo, ma decide di non farlo. In questo mondo servirebbero meno macellatori e più cacciatori. Vuoi la carne per i tuoi figli? conquistala. Troppo facile far fare il lavoro sporco per due soldi e incaricare un operaio ad infilare la mano dentro una gabbia e tirar fuori una preda che non può scappare. Misurati con un animale selvatico. Io abolirei le armi e consentirei di far cacciare con l'ingegno, trappole etc. Forse sarà più cruento e meno selettivo, ma per certi versi ci sarà più equilibrato. In questo modo, mi creda coloro che rinuncerebbero a cibarsi di carne sarebbero tantissimi. Anche la pesca è il frutto di un inganno, a sua volta creato con l'ingegno. Se estremizzare il tutto sarebbe impossibile, auspico almeno un ritorno al passato con l'allevamento domestico, dove il carnefice allevava la preda, e prima di ammazzarla ne comprendeva il valore e ne aveva un infinito rispetto. Tutt'altra musica e tutt'altro squallore, vedere la carne in confezioni di polistirolo pronta all'uso, lasciando il consumatore all'oscuro della filiera produttiva. Oggi anche le campagne di sensibilizzazione che mostrano i video shock dei mattatoi stanno diventando inefficaci. Ogni anno per Pasqua e Natale la sensibilizzazione contro l'uccisione degli agnelli ripetuta continuamente , crea una corazza nell'animo del consumatore, creando una giustificazione etica ( biologia, Chiesa, Natura etc.). Infine invito a molte persone, ad analizzare l'antispecismo e non presentarlo come la cura di tutti i mali, ma a piccole dosi. L'antispecismo analizzato in profondità, riconosce l'uomo animale al pari degli altri animali, per tanto giustifica l'uccidere per nutrirsi, in virtù della sua posizione all'interno della catena alimentare.

Pietro Melis ha detto...

I predatori non allevano le prede. Questa è l'enorme differenza. Vidi in un documentario dei leoni che bevevano nella stezza pozza d'acqua dove bevevano gazzelle e zebre, che avevano capito che non avevano più nulla da temere per quel giorno dato che una di esse, sfortunata, era stata già vittima delle leoni. L'usare poi un fucile che spara una rosa di pallini, e non uno solo, è la migliore dimostrazione della loro vigliaccheria che non dà la possibilità alla preda di avere scampo con la fuga. L'uomo primitivo usava una lancia e non il fucile. I cacciatori sono peggio dei macellatori perché questi individui certamente non si divertono nel loro sporco e orribile "lavoro", mentre i cacciatori uccidono per il gusto di uccidere mirando ad un bersaglio mobile. Potrebbero invece fare il tiro al piattello se hanno il gusto di sparare ad un bersaglio mobile, anche più difficile. Vigliacchi anche per questo.