Mi
rifiuto di votare per i seguenti motivi:
1) Ho
smesso di votare dal 1994 perché non mi sento rappresentato da
alcun partito. Appartengo al partito dei non votanti, partito di
maggioranza relativa. Che bisogna istituire diminuendo il numero
degli eletti in proporzione al numero dei non votanti (salva una
soglia fisiologica del 20% dei non votanti o votanti scheda bianca
o nulla). Altrimenti basterebbe anche una minoranza di votanti per
conservare lo stesso numero di poltrone. Anche del non voto bisogna
democraticamente tener conto. Il voto è un diritto ma non è
un dovere.
Posso
essere d'accordo con qualche partito su alcuni punti ma non ve ne è
alcuno con cui possa essere d'accordo su tutti i punti.
2) Non
accetto una legge elettorale che è una vera truffa che
contiene un premio di maggioranza che consente ad una coalizione di
partiti e partitini di governare anche se rappresentano una minoranza
di elettori. Legge truffa voluta dai maggiori partiti nella speranza
di governare pur essendo minoranza e non rappresentando dunque la
volontà della maggioranza degli elettori.
3) Non mi
sento rappresentato nemmeno da una Costituzione che include il
referendum abrogativo ma esclude antidemocraticamente il referendum
propositivo senza quorum. Solo con il referendum propositivo può
essere scavalcata la palude del parlamento della dittatura dei
partiti. Lo dimostra il fatto che nessuna legge di iniziativa
popolare (art. 71 Costituzione) è stata mai esaminata e
discussa dal parlamento, in cui l'eletto è libero da vincolo
di mandato e può passare da un partito all'altro.
Voterei
per Grillo. Ma nessuno saprebbe pubblicamente che ho votato per lui.
Inoltre
non so come la pensi su alcune questioni, come l'abolizione della
caccia, la difesa dei diritti degli animali o la pretesa della lobby
degli omosessuali che, pur non avendo il coraggio di dirlo,
nascondendosi disonestamente dietro eufemismi (diritto
all'affettività, parità di diritti), pretendono la
pensione di reversibilità con il riconoscimento giuridico
della cancellazione della distinzione naturale tra il culo e la
vagina che quasi tutti i partiti dichiarano di accettare, sia della
falsa destra che della falsa sinistra. Io sono di anima socialista,
ma ormai non si può più votare a sinistra senza
accettare la malattia mortale del relativismo che inquina tutta la
politica. Comunque auguro a Grillo una grande vittoria per il fatto
che sia l'unico a proporre il referendum propositivo senza quorum per
sottoporre a referendum anche quella disgrazia di moneta che è
l'euro. Siamo vittime di una Unione
Europea che è l'Unione degli interessi della criminalità
finanziaria e della globalizzazione. I partiti ci hanno espropriato
della sovranità nazionale, compresa quella monetaria,
imponendoci dall'alto l'euro come una camicia di forza che ci ha
impoverito tutti. Mi auguro la fine dell'Unione Europea. Per
costruire qualcosa di veramente nuovo bisogna ricostruire sulle
macerie dei partiti e di tutti i parassiti della politica che sono
gente senza mestiere e che rimarrebbe disoccupata e con la pensione
minima se non avessero il lauto vitalizio che rubano approfittando
dei loro privilegi. Solo il referendum propositivo ci libererà
per sempre da tutti i magnaccia della politica.
www.ordineliberale.org. pietromelis.blogspot.com. FIRMATO
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