Non esiste amore disinteressato tra uomini, nemmeno tra genitori e figli. Non si nasce dall'amore ma per sbaglio o per egoismo. I genitori fanno figli per quel bisogno di illusoria sopravvivenza dei loro geni. In ciò è più egoista la donna, la quale, avendo l'utero, ha bisogno di riempirlo almeno una volta nella vita per sentirsi realizzata come madre. Dopo di che il marito o il compagno diventa secondario e ne può anche fare a meno. L'80% delle separazioni in Italia avviene per richiesta delle mogli, anche quando il marito sia ritenuto incolpevole. Mentre il marito, se gli viene a noia la moglie, tende a farsi un'amante, la moglie, se le viene a noia il marito sfascia il matrimonio. Tra uomo e donna non vi può essere amore disinteressato perché esso è inquinato dal sesso. Solo l'amore di un cane può essere esempio di amore disinteressato al di là dell'interesse ad essere nutrito e protetto. Questo è quel minimo necessario perché un animale possa vivere. Ma questo amore, per esperienza personale, può essere dato, anche se in misura minore, anche da un gatto. E perché escludere che anche altri animali siano capaci di un affetto disinteressato? Perché escludere una capacità, se pure inferiore, di affezione in un agnello e in un maiale? Perché purtroppo a questi animali non è data la possibilità di avere un rapporto di affezione con l'uomo, essendo destinati a diventare cadaveri sulle mense per mano di quelli che il grande Plutarco (De esu carnium, Del mangiar carne) chiamava "pasticceri di cadaveri". Il vegetariano Plutarco, vissuto 78 anni, scrisse: "combattete uniti contro quelli che privano gli animali dell'uso della ragione e del discorso".
Tommy sia esempio, come tanti altri cani, di vero amore, quale non esiste e non può esistere tra gli uomini. E' vero che in natura esiste la catena alimentare preda-predatore. Ma il predatore non uccide per crudeltà ma per il suo diritto alla sopravvivenza. E comunque, il predatore non alleva prede come fa l'uomo, e oggi ancora più crudelmente negli allevamenti industriali, dove gli animali sono solo dei numeri.
Si affaccia a questo punto la domanda se sia necessario per l'uomo mangiare carne. Vi sono molti esempi in senso contrario. Mi limito qui a citare i vegetariani Umberto Veronesi e Margherita Hack, il primo quasi novantenne e la seconda novantenne e vegetariana da neonata essendo nata in una famiglia di vegetariani.
Addio a Tommy, morto di crepacuore
il cane che ha commosso l'Italia
Il meticcio di tredici anni dopo la morte della sua proprietaria continuava a recarsi nella chiesa di San Donaci dove era stato celebrato il funerale della donna
di SONIA GIOIA e GIANVITO RUTIGLIANOÈ sopravvissuto solo tre mesi alla morte della padrona che si era presa cura di lui togliendolo dalla strada. Un amore che il cane Tommy aveva ricambiato recandosi tutti i giorni ai piedi dell’altare della chiesa di Santa Maria Assunta a San Donaci, dove a dicembre erano stati celebrati i funerali della donna scomparsa. Il meticcio che ha commosso l’Italia è morto alle 15,45 del 12 febbraio, in una clinica veterinaria di Fasano alla cure della quale lo aveva affidato Sebastian Mapelli, il figlio di Maria Lochi, morta a 57 anni dopo una vita trascorsa a prendersi cura dei randagi.
TOMMY PIANGE IN CHIESA LA SUA PADRONA / FOTO
L'INTERVISTA AL PARROCO DON DONATO PANNA
La situazione era apparsa molto grave ai medici, che hanno rilevato diverse malattie diagnosticate troppo tardi, aggravate dall'età avanzata e dall'impatto psicologico della morte di Maria Lochi. Un arresto cardiaco gli è stato letale.
La storia di Tommy l'aveva reso famoso in tutta Italia e il suo affidamento
era stato al centro di polemiche tra varie parti, compresa l'amministrazione
comunale. L'annuncio è arrivato sul web con poche parole: "Purtroppo devo dare a tutti una triste notizia... Tommy non è più con noi! Si è spento nel sonno alle ore 15:45 a causa di un arresto cardiaco. Riposa in pace caro amico". Da domenica scorsa, quando si era diffusa la notizia che Tommy era in fin di vita, proprio su Facebook erano stati pubblicati numerosi messaggi di incoraggiamento al cane e al padrone che se ne stava occupando. A pubblicarli erano persone da tutta Italia che si erano lasciate commuovere dalla storia del meticcio che andava abitualmente in chiesa e stazionava vicino all'altare accolto da sacerdoti e da fedeli.
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2 commenti:
Mi sembra di averlo già detto, ma repetita juvant. Quello che prova il cane per il padrone non lo chiamerei amore. È estremo attaccamento e dipendenza, non solo per il nutrimento. Il cane si lega per sempre - una specie d'imprinting - ed è contento così, e anche a noi questo attaccamento piace e gli vogliamo bene.
Noi attribuiamo di solito del merito alla fedeltà che tra gli esseri umani non è molto diffusa perché il sapiens sapiens ha un repertorio comportamentale molto più vasto e i suoi interessi possono mutare considerevolmente nel corso della sua lunga esistenza. Può perciò benissimo capitare che un uomo o una donna siano attratti da altre persone o che si stanchino del loro solito compagno o compagna: non per questo possono essere biasimati.
L'episodio in questione commuove perché il cane chiaramente soffriva della mancanza del suo punto di riferimento assoluto. Mi sembra che ci sia un accresciuto interesse per il mondo animale, basta vedere come episodi come questo fanno il giro del mondo e sono cliccati migliaia e miglia di volte. Chissà che il sapiens sapiens non diventi più sensibile alle sofferenze degli animali e la smetta di mangiarli.
Caro Andrea
con diversi termini diciamo le stesse cose.
Colgo l'occasione per dirle che debbo rivolgermi ad un tecnico per rendere assai facile il commento abolendo solo l'anonimato. Basta con il codice di sicurezza e con il collegamento al blogger.
Altrimenti finisce che lei rimarrà l'unico commentatore. Il tecnico è passato da un estremo all'altro.
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