Ho lasciato vari messaggi nel sito del parolaio Berlusconi che ha la faccia tosta di promettere mentre in più di 8 anni di governo non ha combinato nulla di buono anche se ha la scusa di avere avuto come pseudo alleati individui schifosi come Casini e soprattutto il rinnegato Fini. Nei miei messaggi gli ho fatto presente la necessità di modificare la legge 111/ 7 luglio 2011 voluta dalla Lega Nord con il governo Berlusconi. Questa legge (chiamata legge antibadanti) pretende che chi abbia compiuto i 70 anni non possa lasciare intera la pensione di reversibilità se il suo matrimonio non dura almeno 10 anni dopo il matrimonio. Ho scritto che lo Stato non poteva intromettersi nelle questioni di vita privata stabilendo esso a quale età uno debba sposarsi o risposarsi. Supponiamo il caso (che non è il mio) di uno che rimanga vedovo dopo i 70 anni. Ebbene, costui dovrebbe risposarsi subito con la prima donna che trova e sperare di vivere altri 10 anni per non rischiare di dover lasciare la pensione di reversibulità allo Stato. Mentre i parlamentari si sono fatti una legge che permette loro di lasciare la pensione di reversibilità anche alla convivente o ai parenti sino al quarto grado. Incredibile. Berlusconi, fidanzato con la giovanissima Francesca Pascale, di cui potrebbe essere il nonno, della legge sulla reversibilità della pensione se ne può fregare perché ha ben altro da lasciarle nel caso in cui la sposi, ma non avendo per questo nemmeno bisogno di sposarla per lasciarle il vitalizio, bastandogli la convivenza essendo parlamentare. Ma questo non vale per un comune cittadino. Anche per questo è privo di credibilità. Spero che Grillo gli dia una batosta. Ma anche a tutti i partiti dei magnaccia ladroni e parassiti che risparmiano sulle pensioni di reversibilità ma non risparmiano sulle loro facendo tremende e anticostituzionali discriminazioni.
Ecco lo schifoso sito di forzasilvio.it. Con i commenti dei soli leccaculo giacché gli altri non passano. Appare infatti la scritta "il tuo commento è in attesa di moderazione". Moderazione per questo disonesto significa censura di ogni critica.
Ci impegniamo a restituire ai cittadini l’Imu pagata nel 2012
E’ doloroso dirlo. Ma oggi il rapporto di fiducia del cittadino verso lo Stato è in grave crisi.
E’ un rapporto che è stato turbato dagli scandali provocati da qualche vecchio mestierante della vecchia politica, dal discredito prodotto dalla cattiva politica, dal clima di intimidazione che si è affermato nei confronti del cittadino contribuente, e dal sovvertimento della volontà degli elettori con l’insediamento di un governo definito tecnico che si è segnalato per la distanza dai cittadini e dai loro bisogni.
Ma c’è qualcosa di più grave e profondo, c’è qualcosa che ha a che fare con la concezione stessa della relazione che lega ognuno di noi e lo Stato.
Per noi liberali, è lo Stato che deve porsi al servizio dei cittadini; per troppi altri, a sinistra e non solo, vale l’opposto. Costoro pensano che siano i cittadini a doversi porre al servizio dello Stato.
Uno Stato che offre servizi troppo spesso inadeguati, che crea difficoltà burocratiche al libero dispiegarsi delle iniziative imprenditoriali, che si pone sovente come ostile alle famiglie e alle imprese, e che soprattutto appare – attraverso una tassazione insopportabilmente alta - come un padrone che ci sfrutta e per il quale dobbiamo lavorare per più di metà dell’anno. Solo dopo, possiamo iniziare a lavorare per il benessere nostro e delle nostre famiglie.
Questa situazione non è accettabile. In più ora, è sotto gli occhi di tutti il bilancio fallimentare di un anno di Governo Monti: siamo dentro una spirale recessiva fatta di caduta di consumi, di caduta degli investimenti, di troppe tasse, di aumento della disoccupazione.
Abbiamo previsto nel nostro programma, attraverso un lavoro di riorganizzazione della macchina dello Stato che consegua una riduzione di 16miliardi all’anno, sino ad un totale di 80miliardi il quinto anno, e cioè del 10% della spesa pubblica annua di 800miliardi, un poderoso avvio della riduzione della pressione fiscale: via l’Imu sulla prima casa, riduzione e poi eliminazione in cinque anni dell’Irap, nessun aumento Iva, nessuna patrimoniale.
Ma non basta. Occorre fare di più.
Guardando ciò che è accaduto nel 2012 abbiamo individuato nell’imposizione dell’IMU sulla prima casa l’atto pià dissennato e odioso del Governo Monti, che ha dato il via alla crisi.
La prima casa non si doveva e non si deve toccare: è il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di costruire la sicurezza del proprio futuro.
Questa imposta ha indotto nelle famiglie italiane preoccupazione, ansia, timore nel futuro; e il fattore psicologico è stato il primo fattore di crisi. L’IMU ha assorbito in molti casi le tredicesime degli italiani, ha abbattuto i consumi, ha fatto precipitare il valore degli immobili; ha dimezzato i mutui erogati alle famiglie nell’ultimo anno; ha abbattuto gli investimenti in nuove abitazioni; ha ridotto in un solo anno quasi di un quarto, le compravendite di abitazioni; ha fatto crollare l’industria delle costruzioni residenziali trascinando in giù altri importanti settori come quelli dei mobili, degli arredi, delle ceramiche, delle stoffe, ha lasciato senza lavoro muratori, artigiani, fabbri, elettricisti e falegnami. Basti pensare che il settore delle costruzioni, dall’inizio della crisi, ha perso oltre 360.000 occupati.
A questo punto, come abbiamo già anticipato nel nostro programma, confermiamo l’impegno che assumiamo davanti a tutti i cittadini italiani: quello di cancellare l’IMU sulla prima casa nel primo Consiglio dei Ministri dopo la vittoria, esattamente come facemmo nel 2008 abolendo l’Ici, secondo quanto avevamo promesso.
Sentiamo però che con tutto quello che è successo e sta succedendo, serve qualcosa di più, serve una atto di sutura, di riavvicinamento, un atto di ricucitura civile, un atto di pace dello Stato e del fisco verso le nostre famiglie, un atto simbolico ma concretissimo che apra una pagina nuova, che ricrei fiducia nello Stato, che consenta un nuovo inizio. E allora?
Nel nostro primo Consiglio dei Ministri delibereremo, come risarcimento per una imposizione sbagliata e ingiusta dello Stato, la restituzione dell’Imu sulla prima casa, pagata dagli italiani nel 2012.
Avete capito bene. Le famiglie italiane saranno rimborsate per quanto hanno versato. Una famiglia ha versato 1200 euro?
Riceverà indietro i 1200 euro. Un pensionato ha versato 900 euro?
Avrà diritto a un rimborso di 900 euro, e così via.
La restituzione potrà avvenire:
-attraverso un rimborso vero e proprio sul conto corrente,
-oppure, in particolare per i pensionati o per chi preferirà questa modalità, in contanti, attraverso gli sportelli delle Poste.
A tal fine, l’Amministrazione finanziaria invierà una lettera a ciascun contribuente, firmata dal nuovo Ministro dell’Economia e dello Sviluppo, cioè dal sottoscritto: e per la prima volta, ricevendo una lettera dell’Amministrazione finanziaria, gli italiani non avranno nulla da temere, ma potranno finalmente sorridere. La lettera comunicherà infatti il titolo a ricevere il rimborso e l’ammontare spettante. Una volta ricevuta la lettera, i contribuenti potranno recarsi presso gli sportelli delle Poste Italiane a riscuotere il rimborso.
Oppure, se preferiscono, comunicheranno all’Amministrazione finanziaria gli estremi bancari per l’accredito sul loro conto corrente.
Abbiamo un ragionevole motivo di pensare che, una volta completata la fase di invio delle lettere ai soggetti interessati, il processo di rimborso possa concludersi nell’arco di un mese.
Per la copertura finanziaria di questa operazione, che vale intorno ai 4miliardi (cioè, è bene ricordarlo, la duecentesima parte degli 800miliardi che lo Stato costa e spende complessivamente ogni anno), abbiamo individuato una soluzione che non solo garantirà molte più risorse, ma che ha anch’essa una forza simbolica eloquente: l’accordo con la Svizzera, come hanno fatto anche altri Stati (tra gli altri, Gran Bretagna, Germania, Austria), per la tassazione delle attività finanziarie detenute in quel Paese da cittadini italiani.
Il gettito previsto è di 25-30 miliardi una tantum, più 5 miliardi all’anno di flusso a regime.
In attesa della sottoscrizione dell’accordo, la liquidità necessaria potrà essere anticipata dalla Cassa Depositi e Prestiti previo accordo stilato sul modello di quello peraltro già sperimentato in occasione del recente terremoto in Emilia.
Per quanto riguarda la copertura strutturale per l’eliminazione definitiva dell’IMU (altri 4 miliardi circa), si provvederà mediante una revisione delle accise su giochi, lotto, scommesse e tabacchi, su cui abbiamo un disegno di legge già predisposto, come abbiamo annunciato nelle scorse settimane.
Quindi, come ognuno può constatare, si tratta di una misura senza aggravi per lo Stato, utilissima per ogni famiglia, che si vedrà restituita la tassa ingiustamente pagata (o, se preferite, che riceverà una "nuova tredicesima"), ma soprattutto un grande atto di ricostruzione di quel clima di positività, di fiducia e di ottimismo che è indispensabile al nostro Paese, indispensabile come pietra angolare per passare dalla spirale recessiva in cui ci troviamo alla ripresa della crescita e dello sviluppo.
Io sono molto orgoglioso dell’impegno che oggi assumiamo davanti agli italiani.
Sono in una specialissima condizione personale di libertà per età, esperienza, traguardi e obiettivi raggiunti nella mia vita. Non ho nulla da chiedere per me stesso.
Voglio combattere un’ultima grande battaglia elettorale e politica, ora e nella legislatura che si aprirà, per allargare gli spazi di libertà nel mio Paese, e per aiutare l’Italia a uscire dalla prospettiva cupa in cui l’hanno costretta i tassatori tecnici, e in cui la confinerebbero i tassatori di sinistra.
Quella di oggi è una novità, è una notizia che spero possa portare un po’ di serenità e di ottimismo nelle case di molti italiani. L’impegno di oggi è l’esempio di quello che noi vogliamo fare.
Sentiamo di essere vicini ad un risultato storico. Se gli italiani lo vorranno siamo pronti ad assumerci la responsabilità di governo.
Un abbraccio a tutti.
Viva l’Italia, forza Italia, viva il Popolo della Libertà.
E’ un rapporto che è stato turbato dagli scandali provocati da qualche vecchio mestierante della vecchia politica, dal discredito prodotto dalla cattiva politica, dal clima di intimidazione che si è affermato nei confronti del cittadino contribuente, e dal sovvertimento della volontà degli elettori con l’insediamento di un governo definito tecnico che si è segnalato per la distanza dai cittadini e dai loro bisogni.
Ma c’è qualcosa di più grave e profondo, c’è qualcosa che ha a che fare con la concezione stessa della relazione che lega ognuno di noi e lo Stato.
Per noi liberali, è lo Stato che deve porsi al servizio dei cittadini; per troppi altri, a sinistra e non solo, vale l’opposto. Costoro pensano che siano i cittadini a doversi porre al servizio dello Stato.
Uno Stato che offre servizi troppo spesso inadeguati, che crea difficoltà burocratiche al libero dispiegarsi delle iniziative imprenditoriali, che si pone sovente come ostile alle famiglie e alle imprese, e che soprattutto appare – attraverso una tassazione insopportabilmente alta - come un padrone che ci sfrutta e per il quale dobbiamo lavorare per più di metà dell’anno. Solo dopo, possiamo iniziare a lavorare per il benessere nostro e delle nostre famiglie.
Questa situazione non è accettabile. In più ora, è sotto gli occhi di tutti il bilancio fallimentare di un anno di Governo Monti: siamo dentro una spirale recessiva fatta di caduta di consumi, di caduta degli investimenti, di troppe tasse, di aumento della disoccupazione.
Abbiamo previsto nel nostro programma, attraverso un lavoro di riorganizzazione della macchina dello Stato che consegua una riduzione di 16miliardi all’anno, sino ad un totale di 80miliardi il quinto anno, e cioè del 10% della spesa pubblica annua di 800miliardi, un poderoso avvio della riduzione della pressione fiscale: via l’Imu sulla prima casa, riduzione e poi eliminazione in cinque anni dell’Irap, nessun aumento Iva, nessuna patrimoniale.
Ma non basta. Occorre fare di più.
Guardando ciò che è accaduto nel 2012 abbiamo individuato nell’imposizione dell’IMU sulla prima casa l’atto pià dissennato e odioso del Governo Monti, che ha dato il via alla crisi.
La prima casa non si doveva e non si deve toccare: è il pilastro su cui ogni famiglia ha il diritto di costruire la sicurezza del proprio futuro.
Questa imposta ha indotto nelle famiglie italiane preoccupazione, ansia, timore nel futuro; e il fattore psicologico è stato il primo fattore di crisi. L’IMU ha assorbito in molti casi le tredicesime degli italiani, ha abbattuto i consumi, ha fatto precipitare il valore degli immobili; ha dimezzato i mutui erogati alle famiglie nell’ultimo anno; ha abbattuto gli investimenti in nuove abitazioni; ha ridotto in un solo anno quasi di un quarto, le compravendite di abitazioni; ha fatto crollare l’industria delle costruzioni residenziali trascinando in giù altri importanti settori come quelli dei mobili, degli arredi, delle ceramiche, delle stoffe, ha lasciato senza lavoro muratori, artigiani, fabbri, elettricisti e falegnami. Basti pensare che il settore delle costruzioni, dall’inizio della crisi, ha perso oltre 360.000 occupati.
A questo punto, come abbiamo già anticipato nel nostro programma, confermiamo l’impegno che assumiamo davanti a tutti i cittadini italiani: quello di cancellare l’IMU sulla prima casa nel primo Consiglio dei Ministri dopo la vittoria, esattamente come facemmo nel 2008 abolendo l’Ici, secondo quanto avevamo promesso.
Sentiamo però che con tutto quello che è successo e sta succedendo, serve qualcosa di più, serve una atto di sutura, di riavvicinamento, un atto di ricucitura civile, un atto di pace dello Stato e del fisco verso le nostre famiglie, un atto simbolico ma concretissimo che apra una pagina nuova, che ricrei fiducia nello Stato, che consenta un nuovo inizio. E allora?
Nel nostro primo Consiglio dei Ministri delibereremo, come risarcimento per una imposizione sbagliata e ingiusta dello Stato, la restituzione dell’Imu sulla prima casa, pagata dagli italiani nel 2012.
Avete capito bene. Le famiglie italiane saranno rimborsate per quanto hanno versato. Una famiglia ha versato 1200 euro?
Riceverà indietro i 1200 euro. Un pensionato ha versato 900 euro?
Avrà diritto a un rimborso di 900 euro, e così via.
La restituzione potrà avvenire:
-attraverso un rimborso vero e proprio sul conto corrente,
-oppure, in particolare per i pensionati o per chi preferirà questa modalità, in contanti, attraverso gli sportelli delle Poste.
A tal fine, l’Amministrazione finanziaria invierà una lettera a ciascun contribuente, firmata dal nuovo Ministro dell’Economia e dello Sviluppo, cioè dal sottoscritto: e per la prima volta, ricevendo una lettera dell’Amministrazione finanziaria, gli italiani non avranno nulla da temere, ma potranno finalmente sorridere. La lettera comunicherà infatti il titolo a ricevere il rimborso e l’ammontare spettante. Una volta ricevuta la lettera, i contribuenti potranno recarsi presso gli sportelli delle Poste Italiane a riscuotere il rimborso.
Oppure, se preferiscono, comunicheranno all’Amministrazione finanziaria gli estremi bancari per l’accredito sul loro conto corrente.
Abbiamo un ragionevole motivo di pensare che, una volta completata la fase di invio delle lettere ai soggetti interessati, il processo di rimborso possa concludersi nell’arco di un mese.
Per la copertura finanziaria di questa operazione, che vale intorno ai 4miliardi (cioè, è bene ricordarlo, la duecentesima parte degli 800miliardi che lo Stato costa e spende complessivamente ogni anno), abbiamo individuato una soluzione che non solo garantirà molte più risorse, ma che ha anch’essa una forza simbolica eloquente: l’accordo con la Svizzera, come hanno fatto anche altri Stati (tra gli altri, Gran Bretagna, Germania, Austria), per la tassazione delle attività finanziarie detenute in quel Paese da cittadini italiani.
Il gettito previsto è di 25-30 miliardi una tantum, più 5 miliardi all’anno di flusso a regime.
In attesa della sottoscrizione dell’accordo, la liquidità necessaria potrà essere anticipata dalla Cassa Depositi e Prestiti previo accordo stilato sul modello di quello peraltro già sperimentato in occasione del recente terremoto in Emilia.
Per quanto riguarda la copertura strutturale per l’eliminazione definitiva dell’IMU (altri 4 miliardi circa), si provvederà mediante una revisione delle accise su giochi, lotto, scommesse e tabacchi, su cui abbiamo un disegno di legge già predisposto, come abbiamo annunciato nelle scorse settimane.
Quindi, come ognuno può constatare, si tratta di una misura senza aggravi per lo Stato, utilissima per ogni famiglia, che si vedrà restituita la tassa ingiustamente pagata (o, se preferite, che riceverà una "nuova tredicesima"), ma soprattutto un grande atto di ricostruzione di quel clima di positività, di fiducia e di ottimismo che è indispensabile al nostro Paese, indispensabile come pietra angolare per passare dalla spirale recessiva in cui ci troviamo alla ripresa della crescita e dello sviluppo.
Io sono molto orgoglioso dell’impegno che oggi assumiamo davanti agli italiani.
Sono in una specialissima condizione personale di libertà per età, esperienza, traguardi e obiettivi raggiunti nella mia vita. Non ho nulla da chiedere per me stesso.
Voglio combattere un’ultima grande battaglia elettorale e politica, ora e nella legislatura che si aprirà, per allargare gli spazi di libertà nel mio Paese, e per aiutare l’Italia a uscire dalla prospettiva cupa in cui l’hanno costretta i tassatori tecnici, e in cui la confinerebbero i tassatori di sinistra.
Quella di oggi è una novità, è una notizia che spero possa portare un po’ di serenità e di ottimismo nelle case di molti italiani. L’impegno di oggi è l’esempio di quello che noi vogliamo fare.
Sentiamo di essere vicini ad un risultato storico. Se gli italiani lo vorranno siamo pronti ad assumerci la responsabilità di governo.
Un abbraccio a tutti.
Viva l’Italia, forza Italia, viva il Popolo della Libertà.
Tag: Restituzione Imu
Commenti
Legenda: Segnala commento non appropriato-
Scritto da franca lentini il 03/02/2013 15:37:00
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Scritto da stefano solighetto il 03/02/2013 15:32:36
PRESIDENTE ,SONO CONTENTO CHE A DATTO QUESTO MESSAGGIO,GRANDE CUORE E CORAGGIO PERCHE NON E FACILE,QUI A PRESO ALTRI PUNTI NE DEVE FARE UNO A SETTIMANA PER VINCERE,MA DOPO BISOGNA FAR RIVIVERE L ITALIA,IO PENSO CHE PER I PRIMI SEI MESI PRESIDENTE E I COLLABORATORI DOVETE LAVORARE COME NON MAI INTANTO PER FAR MUOVERE IL SPIRITO ITALIANO,FORZA -
Scritto da Sergio Ciro il 03/02/2013 15:30:47
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Scritto da Gianna gianna131952@libero.it il 03/02/2013 15:28:37
BRAVO PRESIDENTE UNICO NELLA STORIA ! Sarebbe anche il caso di non togliere le province,bensì le regioni che sono state fonte di ruberie e hanno costi altissimi e sono distanti dai cittadini, a differenza dei Comuni con i sindaci e delle stesse province che tutelano maggiormente gli interessi economici sociali del proprio territorio! GRAZIE SILVI -
Scritto da franca lentini il 03/02/2013 15:20:39
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Scritto da Pinin Ziccardi il 03/02/2013 15:20:02
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Scritto da carlo loffredo il 03/02/2013 15:19:18
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Scritto da patrizia morelli il 03/02/2013 15:15:19
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Scritto da giuseppe molinaro il 03/02/2013 15:13:47
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Scritto da Laura Verri il 03/02/2013 15:13:06
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Scritto da Massimiliano Marangoni il 03/02/2013 15:04:19
Nella mia strada voteremo tutti per te,con la mia familia abbiamo sensibilizzato gli incerti. Eccellente IMU. Eccellente rapporto fiducia Stato-Cittadino:QUESTA E' VERA LEGALITA' perchè attua i principi fondamentali della Costituzione.Mi raccomando Equitalia ed AE poichè un discorso è il recupero, un altro è il ricatto e l'estorsione. -
Scritto da Elvis Caccin il 03/02/2013 15:01:20
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Scritto da Elvis Caccin il 03/02/2013 14:58:41
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Scritto da Enrico Bertolini il 03/02/2013 14:53:41
questa è un ottima proposta! Forza Silvio vento in poppa pronto a partire con una nuova esperienza,devi insistere martellare le tv devi far capire che l'unica strada è darti il voto. Tanta falsità sugli schermi quando si abbracciano Renzi e Bersani fanno solo ridere poi dietro le quinte si scannano,lo capiranno alcuni italiani? -
Scritto da fabio inchierchia il 03/02/2013 14:52:17
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