giovedì 31 marzo 2011

O VENDOLA IGNORANTE SI LEGGA LA CONVENZIONE DI GINEVRA CHE ESCLUDE IL DIRITTO D'ASILO PER I RIFUGIATI DI GUERRA

O VENDOLA (segreteria.presidenza@regione.puglia.it) e p. c. al ministro Maroni (maroni_r@camera.it)

Lei, come quasi tutti, sa parlare solo di solidarietà nella sua ignoranza. Sa che il termine solidarietà appartiene al campo della morale e non a quello del diritto? Il concetto di solidarietà è affine a quello di carità. Ma la carità non può essere imposta con le leggi ( con le tasse). Sul piano politico si deve parlare di socialità, in cui sono compresi i diritti convenzionali che esistono in una reciprocità di diritti e doveri. Esempio: ogni cittadino paga le tasse per avere in contraccambio dei servizi. Non può essere un cittadino costretto a pagare delle tasse anche per mantenere un esercito di invasori che provengono come CLANDESTINI. E si metta in testa una cosa, che non vi è differenza tra clandestini e rifugiati economici e DI GUERRA. Pertanto lei da ignorante non può continuare a dire che bisognerebbe prima fare una cernita di tutti i tunisini per vedere se ve ne sia qualcuno che abbia diritto d'asilo. Innanzi tutto è evidente che si tratta di rifugiati economici, non essendoci in Tunisia una guerra civile. Ma ammesso, e non concesso. che vi fosse in Tunisia, come in Libia, una guerra civile, nemmeno in questo caso l'Italia ha l'obbligo di accogliere rifugiati di guerra. Se così fosse l'Italia dovrebbe riempirsi dei rifugiati di guerra che provengano da tutti gli Stati in cui vi siano guerre civili. Così ce ne dovremmo andare noi e lasciare il posto ai rifugiati di guerra. E se lei dicessi "non tutti", come farebbe a fare delle discriminazioni? Chi potrebbe stabilire un limite all'invasione dei rifugiati di guerra? Il discorso è un altro e si chiarisce smettendola una buona volta di confondere la morale con il diritto. Le guerre civili sono FATTI INTERNI AD OGNI STATO. E né l'ONU, e tanto meno la Nato, avevano il diritto di intromettersi nella guerra civile della Libia, essendo fatti interni alla Libia. In base alla Carta dell'ONU l'ONU può intervenire soltanto quando un suo membro venga attaccato da un altro Stato. Ha capito IGNORANTE? E il bombardamento della Serbia voluto dal comunista analfabeta Massimo D'Alema è stato da vigliacchi e veramente scandaloso dal punto di vista del diritto internazionale. Infatti la Serbia stava intervenendo sul Kossovo che era parte del suo Stato e che da sempre (dal Medioevo) era la culla storica del regno di Serbia. SE gli abitanti dell'Alto Adige (SUDTIROLO) decidessero di staccarsi dall'Italia (e con ragioni fondate essendo austriaci e non italiani) che dovrebbe fare l'Italia? Se intervenisse militarmente per difendere i suoi confini si giustificherebbe forse un intervento di altri Stati a favore del governo italiano o degli austriaci del SUDTIROLO? Ha capito come stanno le cose? Prima di continuare a dire stronzate parlando di solidarietà (morale) si istruisca sul diritto internazionale e si legga attentamente ciò che dice la CONVENZIONE INTERNAZIONALE DI GINEVRA, CHE ESCLUDE CHE ABBIA DIRITTO D'ASILO POLITiCO UN RIFUGIATO DI GUERRA. QUESTO NON ENTRA IN TESTA NEMMENO AL LEGHISTA MARONI, OPPURE PARLA ANCHE LUI PER IGNORANZA NON CONOSCENDO IL DIRITTO INTERNAZIONALE SULLA BASE DELLA CONVENZIONE DI GINEVRA CHE DOVREBBE ANCHE LUI LEGGERE PRIMA DI DISTINGUERE TRA RIFUGIATI ECONOMICI E RIFUGIATI DI GUERRA. Non esiste alcuna differenza. Ha diritto all'asilo politico solo colui che INDIVIDUALMENTE sia riuscito a scappare dal suo Stato di appartenenza (in cui non vi sia guerra civile) e non possa rientrarvi solo perché, perseguitato individualmente, verrebbe messo in carcere o condannato a morte.
Esiste il diritto d'asilo solo per coloro che siano riusciti a fuggire, perché perseguitati individualmente, da Paesi che non siano in stato di guerra civile.
Se questo non le entra in testa le dovrebbe entrare da un'altra parte, visto che quest'altra parte le serve anche per altro oltre che per defecare. Seguono alcuni miei post dal mio blog perché si istruisca.Io appartengo al partito dei non votanti dal 1994. Bisognerebbe raccogliere 50.000 firme per una legge di iniziativa popolare perché (fatta salva una soglia fisiologica del 20% di non votanti) il numero degli eletti nei Comuni (le province debbono essere abolite) , nelle regioni, nel parlamento "sordo e grigio" il numero degli eletti diminuisca in proporzione al numero dei non votanti. Non è giusto (è antidemocratico) che il non voto di protesta non venga preso in considerazione e il numero delle poltronacce rimanga lo stesso anche se andasse a votare solo il 20%. Sa quanti non andrebbero a votare con una legge simile? Ma questa legge dovrebbe passare poi attraverso le pastoie del parlamento "sordo e grigio". E figuriamoci se questa gente sarebbe disposta a rischiare la poltronaccia. Però non approvandola getterebbe finalmente la maschera di questa FALSA DEMOCRAZIA. DEMOCRAZIA DI MERDA la considererebbe Rousseau (Contratto sociale) in quanto la Costituzione è antidemocratica avendola i costituenti blindata con l'art. 138, per cui non sarebbe possibile introdurre un referendum propositivo (oltre che abrogativo) di una legge se non passando prima attraverso le pastoie del parlamento "sordo e grgio" che si è aumentato anche (ZITTO ZITTO) le indennità parlamentari mentre vi è gente che vive nella povertà con pensioni minime. Per di più anche i pensionati come me (al limite della sopravvivenza) dovrebbero contribuire a mantenere con le tasse un esercito di invasori dall'Africa e dall'Asia. ABBASSO QUESTA DEMOCRAZIA DI MERDA. VIVA IL PARTITO DEI NON VOTANTI, che nei sondaggi è oggi il partito di maggioranza almeno relativa. Nel mio blog e nei miei ultimi due libri ho spiegato come istituirlo.



mercoledì 30 marzo 2011

FUORI DALLE BALLE NAPOLITANO CHE HA VISSUTO TROPPO

Questa lurida figura non può pretendere di cancellare il suo passato di quando plaudiva ai carri armati sovietici che, secondo lui, "avevano portato la pace in Ungheria". Sì, con 20.000 morti. E tacque sempre sulle foibe istriane dove finirono migliaia di italiani che non volevano finire sotto lo Stato comunista di Tito, alle cui armate i comunisti italiani nel 1945 aprirono la strada uccidendo i partigiani non comunisti che cercavano di contrastare l'invasione dell'Istria da parte dei comunisti titini. Questo era Napolitano, che oggi predica perle di saggezza e chiede solidarietà a spese delle tasse degli italiani, mentre quei parassiti di parlamentari si sono aumentati lo stipendio. Perché questo lurido individuo non si porta qualche migliaio di tunisini al Quirinale a spese del fondo che egli ha a disposizione?

lunedì 28 marzo 2011

CHI SEMINA BUONISMO RACCOGLIE TEMPESTA

CHE COSA CREDEVANO QUESTI VIGLIACCHI DI LAMPEDUSA? CHE IL GOVERNO SVUOTASSE OGNI VOLTA FACILMENTE IL RECINTO DOVE VENIVANO CHIUSI GLI INVASORI DELL'ISOLA MENTRE I LAMPEDUSANI PENSAVANO CHE IL PROBLEMA PER LORO NON ESISTESSE PERCHE' NON LI VEDEVANO CIRCOLARE? ADESSO SE NE SONO ACCORTI PER MANCANZA DI PREVEGGENZA. SE SIN DALL'INIZIO AVESSERO ACCOLTO CON TOTALE OSTILITA' QUESTI INVASORI IMPEDENDO AD ESSI DI SBARCARE E USANDO ANCHE LA VIOLENZA CONTRO COLORO CHE APPARENTEMENTE NON VIOLENTI SONO IN REALTA' I VERI VIOLENTI PERCHE' VIOLANO UN TERRITORIO ALTRUI, SINO A GIUNGERE A DEFECARE E A PISCIARE PER TUTTA L'ISOLA ED ENTRANDO ORA NELLE CASE RUBANDO E MALMENANDO I PADRONI DI CASA, QUESTA SITUAZIONE ORA NON ESISTEREBBE. SONO PROPRIO QUELLI DI LAMPEDUSA I MAGGIORI RESPONSABILI, CHE ALL'INIZIO CONTINUAVANO CON L'UMANITARISMO E IL BUONISMO, ORA SI SONO ACCORTI CHE OCCORRE LA VIOLENZA GIUSTA PER DIFENDERSI DAGLI INVASORI. PECCATO CHE NON SIANO SOLTANTO CAZZI LORO (DEI LAMPEDUSANI) MA DI TUTTI GLI ITALIANI ALLE SPALLE DEI QUALI (CON LE LORO TASSE) DOVRANNO ESSERE MANTENUTI QUESTI MALEDETTI INVASORI (PER DI PIU' ISLAMICI).
--

In 24 ore duemila arrivi. PRONTO IL PIANO DI SVUOTAMENTO: SARANNO USATE SEI NAVI

Lampedusa, sbarchi e proteste
«Evacuazione al via da mercoledì»

Il molo bloccato per ore dai cittadini. Emergenza sanitaria, l'Oms: «Nessun rischio di epidemie»

In 24 ore duemila arrivi. PRONTO IL PIANO DI SVUOTAMENTO: SARANNO USATE SEI NAVI

Lampedusa, sbarchi e proteste
«Evacuazione al via da mercoledì»

Il molo bloccato per ore dai cittadini. Emergenza sanitaria, l'Oms: «Nessun rischio di epidemie»

(Epa)
(Epa)
MILANO - A Lampedusa è rivolta anti-migranti. Gli sbarchi non si fermano (nelle ultime 24 ore sono arrivati quasi duemila nordafricani) e i residenti si dicono infuriati e impauriti, sentendosi sotto assedio per la presenza di migliaia di tunisini. Molti abitanti, in particolare donne, hanno bloccato per diverse ore il molo del porto chiedendo una soluzione definita all'emergenza immigrazione che soffoca l'isola da circa due mesi. Sul tardo pomeriggio, poi, il presidio è stato rimosso e personale incaricato dal sindaco ha tolto i cassonetti della spazzatura e il materiale utilizzato dai manifestanti per impedire la circolazione. All'ingresso del porto rimangono alla deriva i dodici barconi, usati dai migranti e sequestrati, che alcuni pescatori hanno trainato con delle corde creando una sorta di barriera per ostacolare il passaggio delle motovedette in caso di arrivo di altri extracomunitari. In strada diversi residenti indossano le mascherine: «Qui è tutto sporco, ci sono ovunque immigrati e abbiamo paura anche di contagi e malattie». A Lampedusa sono attesi gli ispettori del ministero della Salute per controllare lo stato igienico-sanitario dell'isola. A tal riguardo, comunque, l'Oms assicura che al momento non ci sono rischi specifici di epidemie, né sono state segnalate particolari infezioni. Prosegue, nel frattempo, il trasferimento degli extracomunitari verso i altri centri d'accoglienza sparsi in tutto il territorio nazionale. Entro mercoledì inoltre, come hanno annunciato il ministro Roberto Maroni e il commissario per l'emergenza immigrati, prefetto Giuseppe Caruso, l'isola agrigentina sarà evacuata grazie all'intervento di sei navi, con una capienza totale di circa diecimila posti. Proprio mercoledì il piano di svuotamento dell'isola sarà oggetto di un Consiglio dei ministri straordinario.

La rivolta dei lampedusani - Il videoreportage
di F. Cavallaro (riprese M. Delbò - H24)

PROTESTE - A far scattare il presidio al porto è stato un gruppo di lampedusane arrabbiate per le critiche rivolte loro da Vincenzo D'Ancona, presidente del Consiglio comunale. Durante l'assemblea del comitato delle donne, alla presenza del governatore siciliano, Raffaele Lombardo, D'Ancona, accusato di non essersi impegnato abbastanza per risolvere l'emergenza, ha detto alle donne: «Siete bestie». Nell'aula si è sfiorata la rissa e alcune partecipanti hanno anche pianto per la rabbia. Subito dopo, i pescatori hanno trainato quattro barconi usati dai migranti e sequestrati e li hanno posizionati all'ingresso del porto. Dal molo una cinquantina di donne invitava altri uomini a partecipare alla protesta. Altissima tensione sulla banchina. In mattinata alcune donne si erano addirittura incatenate contro il sovraffollamento dell'isola.

I VESCOVI - In campo a sostegno dei lampedusani sono scesi idealmente i vescovi italiani. Nella sua prolusione al Consiglio Cei, il cardinale Angelo Bagnasco ha sottolineato che di fronte all'emergenza dei flussi migratori e all'arrivo di «tanti profughi», gli abitanti dell'isola «non devono sentirsi soli»: per questo, la Conferenza episcopale italiana chiede al governo «un ulteriore sforzo perché, avvalendosi di tutti gli strumenti anche comunitari, si dia sollievo all'isola e ai suoi abitanti». Bagnasco, inoltre è convinto che «per predisporre soluzioni minimamente adeguate per gli sfollati, i profughi o i richiedenti asilo c'è bisogno, oltre che dell'apporto generoso delle singole Regioni d'Italia, anche della convergenza dell'Europa comunitaria, chiamata a passare - come giustamente si è detto - da una "partnership della convenienza" a quella della "convivenza"». 

Sulla «collina» dei disperati - Il videoreportage
di A. Sciacca (riprese M. Delbò - H24)

LE NAVI - L'evacuazione degli immigrati dall'isola comincerà mercoledì. Il piano messo a punto dall'unità di crisi, d'intesa con il governo, prevede l'impiego di cinque navi passeggeri di diverse compagnie di navigazione e dell'unità militare San Marco. Nello stesso tempo, il governo sta predisponendo in tutto il territorio nazionale la realizzazione di alcune tendopoli e la ristrutturazione di alcune caserme per ospitare i migranti.

I BARCONI - Gli sbarchi proseguono senza sosta. Un barcone con a bordo 47 immigrati è approdato alle 17.30 al molo vecchio, superando il blocco in mare organizzato dai pescatori con le carrette del mare disposte davanti al porto. Non si hanno notizie invece di un gommone partito dalla Libia con 68 migranti, tra i quali numerose donne e bambini, che domenica sera aveva lanciato l'sos. Gli immigrati avevano raccontato di trovarsi a circa 60 miglia dalle coste libiche, con poco carburante e senza viveri. Un altro barcone partito sempre dalla Libia sabato sera, con circa 180 profughi a bordo, è stato invece segnalato da un peschereccio in navigazione verso le coste siciliane. Un terzo natante con circa 300 persone a bordo è invece ormai a circa 7 miglia al largo dell'isola, ma è in difficoltà perché imbarca acqua rischiando così di affondare. Sono invece 240 gli immigrati su un barcone «agganciato» da mezzi della Guardia costiera circa 30 miglia da Lampedusa. A bordo anche dieci minori e diverse donne, due delle quali incinta. Nelle ultime 24 ore sono stati circa 2.500 i migranti sbarcati.

LE CIFRE - Gli immigrati nordafricani presenti sull'isola sono quasi settemila a fronte di un numero di lampedusani che sfiora quota 5.000. Solo i minori sbarcati e scomparsi sarebbero 400, secondo la denuncia del procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, intervenuto a un convegno sul tema della tratta delle immigrate e sullo sfruttamento della prostituzione. «Alcuni di loro - ha detto - sono stati trovati con dei bigliettini sui quali c'era scritto il numero di un referente al quale collegarsi e che, probabilmente, fa capo a qualche organizzazione criminale».

IL FURTO - A Lampedusa c'è poi in queste ore un giallo. Domenica sera una coppia di coniugi dell'isola sarebbe stata infatti aggredita e derubata nella propria abitazione. Una smentita a riguardo arriva da fonti investigative citate dall'Ansa. La coppia di coniugi, rientrando in casa domenica intorno alle 20.30, si sarebbe piuttosto imbattuta in tre stranieri che si stavano allontanando dalla loro abitazione dopo essersi impossessati di alcuni capi di abbigliamento, due cellulari e 500 euro. Mentre i ladri fuggivano uno di loro avrebbe colpito Luigi Salina, 58 anni, padrone di casa, allo zigomo sinistro, procurandogli una lieve contusione. La denuncia - hanno precisato fonti investigative - è stata fatta alle 13.30 di lunedì dopo dichiarazioni definite dagli stessi investigatori «prima inspiegabilmente reticenti, poi contraddittorie».

Redazione online
28 marzo 2011

venerdì 25 marzo 2011

CONVENZIONE DI GINEVRA: NESSUN DIRITTO D'ASILO AI RIFUGIATI DI GUERRA (E TANTO MENO ECONOMICI)

Traggo da Paolo Ferrari una parte del saggio LA CONVENZIONE SULLO STATUS DEI RIFUGIATI(www.unhcr.it/news/download/117/632/91). Si capisce che ha diritto d'asilo solo colui che, rifugiatosi INDIVIDUALMENTE in altro Stato, non possa rientrare nel suo Stato di cittadinanza perché verrebbe perseguitato con il carcere o con la pena di morte a causa della sua opposizione al regime del suo Stato di appartenenza. SONO DUNQUE FROTTOLE tutto ciò che i politici coglioni senza coglioni (sia a destra che a sinistra) vanno dicendo sul diritto d'asilo di tutta questa massa di invasori. Con in più il pericolo dell'invasione islamica.

Ciò che la Convenzione del 1951 non dice/tratta espressamente21. –
Asilo. Convenzione del 1951 / Protocollo del 1967 non parlano di asilo, non
trattano specificamente le questioni inerenti alla concessione dell’asilo.
Convenzione e Protocollo non impongono agli Stati contraenti l’obbligo di ammettere nel loro territorio richiedenti asilo e rifugiati. In altre parole, Convenzione e Protocollo sanciscono diritti e doveri dei rifugiati che – legalmente o illegalmente – già risiedono nel paese di asilo, ma non sanciscono la loro ammissione nel paese. L’unico obbligo incombente sugli Stati contraenti è quello di “non espellere o respingere (refouler) un rifugiato verso le frontiere di Paesi ove la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate a causa della sua razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale, o delle sue opinioni politiche” (art. 33 Convenzione del 1951).
A dire il vero, tanto la Convenzione del 1951 nel Preambolo (4° capoverso “considerando che dalla concessione del diritto di asilo possono derivare obblighi eccezionalmente gravosi per determinati Paesi ...”) quanto l’Atto Finale della Conferenza dei Plenipotenziari (lettera D: raccomandazione ai Governi di “continuare ad accogliere i rifugiati ... ed agire di concerto con vero spirito di solidarietà internazionale, affinché i rifugiati possano trovare asilo ...) menzionano – sia pure di sfuggita – l’asilo: però, è bene ricordarlo, né la Convenzione del 1951 né il Protocollo del 1967 trattano specificamente la concessione dell’asilo.
Visto che parliamo di asilo, ricordiamo anche che – fino ad oggi – nessun strumento internazionale contiene una definizione di asilo territoriale e nessun accordo universale tra i Governi sulla questione dell’asilo è stato concluso. In questa “terra di nessuno” giuridica, unico punto di riferimento resta ancora la Dichiarazione sull’asilo territoriale adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 14 dicembre 1967 che, oltre a riconoscere il carattere pacifico ed umanitario dell’atto (da non considerarsi ostile) anche nei confronti degli altri Stati, a tutti gli Stati raccomanda di applicare politiche liberali di asilo e soprattutto di “non rifiutare l’ammissione alla frontiera” delle persone provenienti direttamente dal Paese ove hanno subìto o temono di subìre persecuzioni(15).
22. – Procedure per la determinazione dello status di rifugiato. Convenzione del 1951 / Protocollo del 1967 danno una definizione delle persone da considerarsi rifugiate ai sensi di questi strumenti: non danno, però, indicazione alcuna delle procedure da seguire per la determinazione dello status di rifugiato, lasciando quindi ai Governi dei paesi membri il compito di stabilire le procedure ritenute più opportune, con o senza la partecipazione dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Non essendo la questione esplicitamente regolata dalla Convenzione del 1951, le procedure adottate dai diversi Stati parti della Convenzione e del Protocollo variano notevolmente.
_____
(15) Come detto poc’anzi, nessun strumento internazionale contiene una definizione di asilo territoriale. L’art. 14 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948, ad esempio, stabilisce che “ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni”: diritto di cercare (“chercher” in francese, “seek” in inglese) e “godere” (“bénéficier” in francese, “enjoy” in inglese) asilo, non di “ottenere”. “Cercare” sottintende “qualcosa che non si è ancora trovato”, “godere” dovrebbe sottintendere “qualcosa che si è già trovato, ottenuto”, però il verbo “ottenere” non figura nel testo dell’art.14 e quindi l’ambiguità lessicale/interpretativa rimane: un’ambiguità forse non del tutto casuale in quanto i giuristi, nell’intento di ottenere il massimo dei consensi in favore di formule che potrebbero suscitare il massimo dei dissensi, ad essa fanno talvolta ricorso; ambiguità, peraltro, rafforzata dal fatto che l’art.14 nulla dice in merito al (a) tipo di persecuzioni che l’individuo potrebbe invocare a sostegno della propria richiesta e al (b) margine di tutela che dovrebbe essere garantito con la concessione dell’asilo. La Conferenza dei Plenipotenziari, promossa dalle Nazioni Unite nel 1977 (10 gennaio – 4 febbraio) per adottare una Convenzione sull’asilo territoriale avrebbe potuto essere una buona occasione per eliminare ogni ambiguità, ma così non è stato; la conferenza è fallita proprio per la difficoltà degli Stati di determinare con esattezza la natura ed i limiti di tale forma di asilo (a fronte dell’altra forma di asilo, l’asilo diplomatico, cioè accordato da uno Stato fuori dal proprio territorio); lo scontro verteva principalmente sulla concezione dell’asilo come “diritto dell’individuo” o come “diritto sovrano dello Stato”, scontro tuttora aperto in dottrina.

mercoledì 23 marzo 2011

VIVA L'EVASIONE FISCALE CONTRO LA FOLLIA DELLA SOLIDARIETA'

Le invasioni dalla Tunisia e le paventate invasioni dalla Libia con i relativi centri di accoglienza di gente che viene qui allo sbando credendo di trovare il paese di Bengodi si traduce in un grave peso economico a carico dello Stato, cioè di tutti i contribuenti, mentre si fanno tagli alla scuola, all'Università, alle istituzioni culturali e non si aumentano le pensioni minime. E noi ci dovremmo preoccupare di questi invasori che pretendono di trovare lavoro in Italia mentre è in aumento la disoccupazione. Ecco i risultati della sopraffazione del diritto da parte della morale del buonismo. Quando uno Stato dissipa il danaro per mantenere gente che ci invade pretendendo di avere diritti che non ha in casa altrui è giusto considerare questo Stato nemico dei cittadini. Uno Stato (destra e sinistra) privo di qualsiasi credibilità. Non si ha il coraggio di usare la forza contro questi invasori per impedire loro di continuare ad invaderci o per ricacciarli con la forza nei loro Paesi. Nessuno Stato può pretendere aiuti dagli altri se non è capace di migliorare da sé. Si vuole sostituire il diritto con la carità, con la conseguenza di peggiorare le condizioni di quegli italiani che sono poveri o sulla soglia della povertà. Se tutto ciò non entra in testa ai politici folli che ci governano è bene ed è giusto difendersi dalla follia anche con l'evasione fiscale per non dare maggiore quantità di danaro che lo distribuisce poi agli invasori che pretendono di essere mantenuti con le nostre tasse, visto che non vi è per essi possibilità di lavoro. E SI SAPPIA CHE QUESTI LADRONI DEL PARLAMENTO SI SONO AUMENTATI ZITTI ZITTI IL LORO STIPENDIO, mentre le pensioni di vecchiaia rimangono le stesse.
UNITA' D'EUROPA DI MERDA SEMPRE GRAZIE ALLA SOLIDARIETA'. Sapete che l'Italia ogni anno deve contribuire con 14 miliardi di euro al fondo di solidarietà europea per gli Stati europei economicamente più debili e ne riceve in restituzione soltanto 7 ? Ma allora a che ci serve questa mitologia dell'UNIONE EUROPEA, che ci ha portato anche la recessione con la moneta ingessata dell'euro che ha fatto aumentare i costi dei prodotti perché per una legge economica ferrea i costi, con la stessa moneta, si portano sempre verso i valori più alti delle zone economicamente più forti? Capitò anche nel 1861 con l'estensione della lira piemontese al resto dell'Itaia. Il nord diventò più ricco e il sud divenne più povero.

RIDATECI LA LIRA!

lunedì 21 marzo 2011

NAPOLITANO CITA L'ART. 7 DELL'ONU SENZA AVERLO CAPITO. E UN CONSIGLIO A LAMPEDUSA

Abbiamo un capo di Stato che ogni giorno semina perle di saggezza cercando di far dimenticare il suo passato, come ho spiegato nel precedente post. Ora se ne ne esce con una stronzata dicendo che in base all'art. 7 della carta dell'ONU anche l'Italia aveva il dovere di intervenire contro la Libia perché l'ONU ha per Statuto il compito di salvaguardare la pace. Costui non è nemmeno capace di intendere l'art. 7 dell'ONU. Da esso si ricavano i compiti del Consiglio di Sicurezza

Il Consiglio di Sicurezza è l'organo delle Nazioni Unite che ha maggiori poteri, avendo la competenza esclusiva a decidere contro gli stati colpevoli di aggressione o di minaccia alla pace. Si riunì per la prima volta il 17 gennaio 1946 a Londra. Lo scopo del Consiglio è stabilito dall'articolo 24 dello Statuto, al consiglio viene conferita “la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. È costituito da 15 Stati membri di cui 5 sono membri permanenti mentre i restanti 10 vengono eletti ogni due anni. I membri permanenti sono: Cina, Russia, Regno Unito, Stati Uniti d'America e Francia. Questi ultimi hanno il diritto di veto, possono bloccare qualsiasi decisione loro sgradita e fare in modo che non venga discussa durante il riunirsi dell'assemblea generale presieduta da tutti gli Stati membri. La presidenza del Consiglio è detenuta a rotazione mensile secondo ordine alfabetico dagli altri Stati. Le decisioni prese dal Consiglio prendono il nome di Risoluzioni. L'articolo 42 della Carta
  1. stabilisce che il Consiglio può usare la forza contro uno Stato che è colpevole di aggressione o di violazione della Pace e l'eventuale azione militare nei confronti del Paese colpevole è riconosciuta come un'azione di polizia internazionale sotto la supervisione del Consiglio. Le forze armate anche conosciute come "caschi blu" provengono tutte dagli Stati membri.
Ebbene, si capisce chiaramente che l'ONU ha il compito di salvaguardare la pace solo quando uno Stato aggredisca un altro Stato minacciando in QUESTO CASO la pace tra Stati. E' evidente che l'ONU non può intervenire quando si tratti di guerra civile, che riguarda i fatti interni di un singolo Stato. Perché l'ONU non è intervenuta quando l'esercito al servizio della dittatura militare birmana ha soppresso la rivolta della popolazione capeggiata dai monaci buddisti? D'altra parte, se per violazione della pace si intendesse qualsiasi rivolta, anche contro un governo dispotico e liberticida, l'ONU dovrebbe favorire tutti i governi dittatoriali contro ogni rivolta nei loro confronti perché ogni rivolta sarebbe una violazione della pace .
Ma allora l'ONU dovrebbe abbandonare a se stessi tutti i popoli che lottano per la libertà contro governi dittatoriali? NO! Ma come può aiutarli se riconosce come membri dell'ONU anche quei governi? QUI STA LA CONTRADDIZIONE FONDAMENTALE DELL'ONU, che soltanto dopo avere espulso da essa un governo dittattoriale che non rispetti i "diritti umani" (secondo i principi della stessa Carta dell'ONU) avrebbe il diritto di considerare nemico quel governo ed agire con la guerra contro di esso.
Alla contraddizione dell'ONU si è voluta aggiungere un altro assurdo (sostenuto dai confusionari e indecenti componenti del governo Berlusconi) consistente nel richiedere di riparare l'intervento degli Stati intervenuti contro la Libia dietro l'ombrello protettore della Nato, ripetendo così lo scellerato intervento della Nato voluto da Klinton contro la Serbia e sostenuto dall'analfabeta politico D'Alema (allora capo del governo). Si sa infatti che lo Statuto della Nato prevede che essa possa intervenire solo nel caso in cui uno dei suoi membri venga attaccato da uno Stato non appartenente alla Nato. Ma come allora la Nato non poteva intervenire contro la Serbia (che non aveva attaccato alcuno Stato membro della Nato, essendosi limitata a difendere nel Kossovo i suoi confini), così oggi è assurdo, esendo contro il diritto internazionale, richiedere un intervento della Nato nella guerra civile della Libia, pur non avendo la Nato alcun diritto di intromettersi in affari interni alla Libia, che non ha certamente attaccato alcuno Stato membro della Nato. Pare che stiano tutti perdendo la testa.

Nel precedente post ho portato altri esempi. Piaccia o non piaccia Gheddafi (a me non piace affatto, sebbene non sia peggiore di tanti altri dittatori riconosciuti all'ONU), dal punto di vista della stessa Carta dell'ONU l'intervento armato è un'azione di pura prepotenza militare da parte di certi Stati (innanzi tutto la Francia di Sarkozy, prossimo sconfitto alle future elezioni presidenziali) interesati al petrolio libico. Un precedente esempio di folle e antigiuridico intervento delle potenze occidentali (nemmeno sotto la copertura dell'ONU) fu il bombardamento della Serbia che difendeva un territorio (il Kossovo) che da senpre fu suo in quanto culla storica dello stesso antico regno di Serbia. E l'Italia (che allora aveva un governo di sinistra con a capo un semianalfabeta della politica quale Massimo D'Alema, "leader maximo" anche privo di laurea) anche in quell'occasione si dimostrò serva della NATO. Quando la stessa NATO prevede come Statuto un suo intervento solo nei casi in cui uno Stato ad essa aderente venga aggredito da altro Stato. Ma la Serbia non aveva aggredito alcuno Stato. Stava difendendo solo i suoi confini storici del Kossovo. Si disse che però la maggioranza del Kossovo era albanese. Gli albanesi divennero successivamente maggioranza a causa della mancanza di previsione delle conseguenze dell'immigrazione albanese in Kossovo prima che la Jugoslavia si scindesse in tanti Stati, giacché la dittatura di Tito non aveva previsto la frantumazione della Jugoslavia e non impediva l'immigrazione da una regione all'altra della allora unita (se pur confederale) Jugoslavia. Ecco le conseguenze della follia della politica dell'accoglienza. Che ne direbbe ora il governo italiano se fosse costretto a difendere i confini dell'Alto Adige (sudtirolo) di stragrande popolazione austriaca? Quali motivi avrebbe per difenderli dopo avere concesso le basi agli americani per bombardare Belgrado?
Prima ci libereremo di questa nefasta figura di Napolitano e meglio sarà per tutti.

I cittadini di Lampedusa hanno voluto sempre dimostrare di essere pieni di spirito umanitario. Tanto gli invasori dell'isola venivano sempre chiusi nel provvisorio centro di accoglienza e non si vedevano mai circolare prima di essere poi smistati in altri centri di accoglienza dell'Italia (a spese dei contribuenti). Si dice che non ci sono soldi per la cultura, per le scuole, per le Università, etc. Però dobbiamo sorbirci tutti le spese di mantenimento di questi invasori. Adesso però che gli sbarchi hanno portato ad una popolazione di invasori tunisini che supera quella dei cittadii di Lampedusa, questi si sono svegliati. Troppo tardi. Ne dovrebbero pagare essi stessi le conseguenze per avere voluto prima fare i "buoni" e gli "umanitari" a spese degli altri e non di se stessi. Quando hanno saputo che questi invasori arrivavano ormai con le tende per accamparsi fuori del centro di accoglienza rendendosi così visibili e farsi mantenere a loro spese allora hanno mostrato tutta la loro precedente stronzaggine nel fare i "buoni" e gli "umanitari". Vogliono un consiglio? Lampedusa dichiari, almeno provvisorioamente , se non definitivamente, l'indipendenza, confederandosi al massimo con l'Italia ma decidendo da sola sul suo territorio. In questo modo avrebbero il diritto di ricacciare nei loro barconi gli invasori (dando al massimo del carburante per tornare in Tunisia) dopo averli accolti a sassate. Così questi invasori saprebbero finalmente di non poter più sfruttare una politica folle di accoglienza voluta da un governo di coglioni senza coglioni. E finalmente cesserebbe di esistere l'invasione di Lampedusa.

domenica 20 marzo 2011

LIBIA: LA SOLITA CONFUSIONE TRA MORALE (IPOCRITA) E DIRITTO

Che diritto ha l'ONU di intervenire nei fatti interni di uno Stato come la Libia, che non ha aggredito un altro Stato? Ci si ripara dietro la questione umanitaria. Falsa questione. Si sa che i libici dell'est (Cirenaica con Bengasi) appartengono a tribù che da sempre sono ostili alle tribù della tripolitania (ovest della Libia. Si tratta dunque di una guerra civile. Si dice che Gheddafi sia un sanguinario dittatore. Ma forse la Cina non è meno sanguinaria nei confronti degli indipendentisti del Tibet? Ci dimentichiamo poi della strage di piazza Tien- An-Men? Anche in questo caso sarebbe dovuta intervenire l'ONU? Sarebbe stata una guerra contro la Cina. Ma nessuno all'ONU ha mai pensato che fosse possibile scatenare una guerra contro il colosso della Cina. In questo caso solo proteste verbali da parte dell'Occidente. E che dire delle monarchie assolute del Kuwait e dell'Arabia Saudita dove i "diritti umani" sono soltanto un sogno? Eppure questi due Stati totalitari hanno una normale rappresentanza all'ONU. TUTTO NORMALE. Se l'ONU, questa pagliacciata di organizzazione internazionale, fosse coerente con la sua CARTA di fondazione dovrebbe espellere da essa tutti gli Stati che non rispettano i "diritti umani". E facciamo un altro esempio. Se l'Alto Adige (in realtà Sudtirolo appartenuto da sempre all'Austria e perso da essa solo dopo la I guerra mondiale), con una popolazione che è quasi tutta austriaca, decidesse di rendersi indipendente e poi di annettersi all'Austria con un referendum, che farebbe il governo di Roma? Starebbe a guardare o reprimerebbe la secessione? Se l'Italia dichiarasse di avere il diritto di impedire la secessione del Sudtirolo perché Gheddafi non dovrebbe avere il diritto di impedire la secessione della Cirenaica con capitale Bengasi? Intendiamoci. Io non sto prendendo le difese di Gheddafi, che tutti sappiamo chi essere. Un ex terrorista della peggior specie. Ma il discorso dal punto di vista del diritto internazionale è un altro. L'ONU avrebbe dovuto prima espellere da essa la rappresentanza della Libia, che è ancora quella di Gheddafi. Ma con quali motivazioni? Quella di non concedere l'indipendenza alla Cirenaica? Oppure quella di essere un dittatore? Allora molti Stati dovrebbero essere espulsi dall'ONU, a incominciare dalla Cina e da tutti gli Stati islamici. Si è visto che cosa è capitato dopo la fine della quasi dittatura di Mubarak in Egitto. Sotto Mubarak i cristiani copti (10%della popolazione) godevano di una certa libertà e protezione, considerati nominalmente alla stessa stregua degli egiziani islamici. Ora non hanno più protezione e sono continuamente esposti ad atti terroristici da parte dei musulmani.
Un'altra questione. Gli Stati Uniti, la Francia e l'Inghilterra scaricheranno sull'Italia un'altra ondata di profughi economici e di guerra (che non hanno alcun diritto d'asilo in base alla Convenzione internazionale di Ginevra risalente al 1909 ed aggiornata nel 1951). L'Italia, qualunque cosa capiti in Libia, si troverà ad affrontare una nuova invasione dall'Africa. Infatti, se Gheddafi resisterà nel governo della Libia si vendicherà nei confronti dell'Italia considerata traditrice in quanto alleata di Stati Uniti, Inghilterra e Francia nei bombardamenti. Se Gheddafi perderà il potere non è detto che in Libia subentri un governo democratico. E anche in quest'ultimo caso verrebbe a mancare quello sbarramento che Gheddafi aveva posto a coloro che, provenendo soprattutto (ma non solo) dalla Somalia, attraversavano la Libia per invadere Lampedusa e la Sicilia. Sbarramento concordato con il governo di Berlusconi, che adesso Gheddafi considererà, e giustamente, un traditore. E l'invasione che l'Italia sta subendo dalla Tunisia dopo la caduta della quasi dittatura di Ben Alì (a cui è succeduto il caos) sarà ben poca cosa di fronte all'invasione che proverrà dalla Libia.
L'unico partito che ha capito tutto ciò è solo la Lega Nord. Solo Bossi ha capito, contro tutte le fumose giustificazioni umanitarie, il pericolo della caduta di Ghedafi, le cui conseguenze si riverseranno unicamente sull'Italia, e non solo gli Stati Uniti, ma anche il resto dell'Europa, se ne fregheranno di tali conseguenze. Ha fatto bene la Germania a dissociarsi da una politica di pazzi. Abbiamo un governo di coglioni senza coglioni (in tal caso in combutta con la sinistra) al servizio di potenze straniere contro gli interessi, anche economici, dell'Italia.

giovedì 17 marzo 2011

NON NE POSSO PIU' DELLA RETORICA E DELLA FALSITA' DELL'ITALIA UNITA . CON UN NAPOLITANO EX COMUNISTA CHE AVEVA COME PATRIA L'UNIONE SOVIETICA

Sapete chi è Napolitano, che oggi fa il patriota e si erge da camaleonte a difesa di un'Italia unita? Era colui che nel 1956 con tutto il vertice del P.C.I. difese la soppressione nel sangue (con 20.000 morti) della rivolta ungherese dicendo che "i carri armati sovietici hanno portato la pace in Ungheria". Sapete chi è questo camaleonte eletto con soli 543 voti da un parlamento con una maggioranza fasulla risultante da 24.000 voti contestati alla Camera nel 2006? Era uno che sapeva dell'esistenza delle foibe istriane, con migliaia di italiani istriani uccisi nelle foibe. E tacque sempre perché per i comunisti italiani nel 1945 era più importante favorire l'ingresso delle armate jugoslave di Tito perché occupassero l'Istria e difesero al Trattato di pace di Parigi la cessione dell'Istria ai comunisti jugoslavi. E giunsero persino ad uccidere quei partigiani non comunisti che cercavano di contrastare l'ingresso dei comunisti jugoslavi in Istria. CHE NE DICE IL CAMALEONTE NAPOLITANO? Questo camaleonte, che nel 1956 aveva 32 anni e faceva già parte della direzione nazionale del P.C.I., si porta dietro un marchio di infamia che nessuno potrà mai levargli. Ed oggi fa il patriota. INCREDIBILE. Ma è il migliore presidente che si meritano gli italiani, popolo di camaleonti, a cui non gliene importava alcunché dell'unità d'Italia, che fu imposta dal Regno Piemontese per espandersi nel resto d'Italia. L'Unità fu sentita solo da pochi intellettuali (come Gioberti, Mazzini e Cattaneo). Il Risorgimento non fu una guerra di popolo ma una guerra progettata dai Savoia. E senza la politica di Cavour (al servizio dei Savoia e non dell'Italia) non vi sarebbe stata l'espansione del Regno sardo piemontese nel resto d'Italia. I referendum con cui si volle dare una farsa di adesione del popolo al fatto compiuto dell'annessione degli altri Stati o Staterelli italiani fu fatto dando il diritto di voto soltanto a chi aveva un determinato censo (e che per questo sapeva leggere e scrivere), cioè a quelle classi assai minoritarie che avevano capito che si sarebberro potute arricchire maggiormente a danno dei poveri, soprattuto del sud. Infatti poté votare soltanto il 2% della popolazione (naturalmente con l'esclusione dal voto delle donne). Ripeto: SOLO IL 2% della popolazione maschile. E lo chiamarono referendum. Già! Perché la popolazione (specialmente nel sud) era per il 78% analfabeta. Dunque non poté votare nemmeno tutto il 22% che sapeva leggere e scrivere.
Ma torniamo a NAPOLITANO, il camaleonte che ben rappresenta un popolo di camaleonti corsi sempre in soccorso dei vincitori, anche stranieri. Nel 1940 gli italiani erano ancora quasi tutti fascisti. E molti dei futuri comunisti erano stati convinti fascisti, alcuni di essi partecipanti ai littoriali della cultura.Potrei completare il post facendo un lungo elenco. E che dire della cosiddetta Resistenza come guerra di liberazione e di popolo? Ebbene, risulta che solo 10.000 italiani parteciparono attivamente come partigiani alla guerriglia (non guerra) contro i nazisti. Partigiani (soprattutto comunisti) che combinarono solo guai, causando atti terroristici e provocando le rappresaglie naziste (vedi Fosse Ardeatine e Marzabotto). Unità d'Italia? Ma per piacere. Oggi è unita solo dalla mafia, dalla camorra e dalla 'ndragheta. Dai faccendieri e dalla finanza delle banche, associazioni a delinquere legalizzate.
P.S. Quando il camaleonte Napolitano (che cosa non si fa per cambiare colore della pelle e rimanere al potere!) fu eletto capo dello Stato, la mattina dell'elezione mi precipitai alla posta per inviargli in Senato una raccomandata A.R. in cui gli avevo scritto: "Lei con soli 543 voti MI RAPPRESENTA UN CAZZO! SI CONSIDERI AL MASSIMO PRESIDENTE DI META' DEGLI ITALIANI". E gli ricordai tutto il suo passato, con riferimento a ciò che precedentemente ho scritto, rimarcando che la sua frase "i carri armati sovietici hanno portato la pace in Ungheria" (testuale) era un marchio di infamia che gli sarebbe rimasto per sempre addosso. E come premio gli hanno dato il Quirinale. Disse giustamente Indro Montanelli: "Un popolo che dimentica il suo passato non ha un futuro".

lunedì 14 marzo 2011

LA CASSAZIONE HA DECISO BENE MA HA MOTIVATO MALE (PER IGNORANZA)

PIU' VOLTE HO SCRITTO CHE IL CROCIFISSO E' (se lo mettano in testa tutti gli ignoranti) SIMBOLO DELLA LAICITA' DELLO STATO. BASTANO LE PAROLE DI GESU' "IL MIO REGNO NON E' DI QUESTO MONDO" E "DATE A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE E A DIO QUEL CHE E' DI DIO". E S.PAOLO (Epistola ai Romani) HA SCRITTO CHE I CRISTIANI AVEVANO IL DOVERE DI OBBEDIRE ALLE LEGGI DELLO STATO, ANCHE SE IL GOVERNO NON FOSSE CRISTIANO, PERCHE' "OGNI POTERE PROVIENE DA DIO". AGGIUNSE CHE SOLO NEL CASO DI OPPOSIZIONE A NORME SUPERIORI (CHE OGGI POSSIAMO IDENTIFICARE CON IL DIRITTO NATURALE) IL CITTADINO DEVE RIBELLARSI ALLE LEGGI DEGLI UOMINI. E il PAPA GELASIO I (492) FORMULO' IL NOTO PRINCIPIO DELLA "DOTTRINA DELLE DUE SPADE" (separazione del potere temporale da quello religioso). Anche se la storia della Chiesa è la negazione di tale principio. ma il principio rimase. Al contrario nell'Islam non vi può essere in base al Corano una separazione tra religione e Stato e l'unica religione riconosciuta ed ammessa dallo Stato islamico deve essere quella del Corano.
Queste sono le considerazioni che la Cassazione (formata da ignoranti, perché manovali e non studiosi del diritto anche dal punto di vista storico) avrebbe dovuto fare e non ha fatto. Il crocifisso è dunque il simblo storico di quella separazione tra religione e Stato che l'Europa si è conquistata anche attraverso dure guerre di religione all'interno del cristianesimo, da cui la Riforma protestante, che ha scisso chiaramente la religione come fatto di coscienza privata dal potere dello Stato.

La sentenza riguarda anche gli altri uffici pubblici

Cassazione: «Solo il crocefisso
può stare nei tribunali»

Per gli altri simboli religiosi «è necessaria una scelta discrezionale del legislatore, che allo stato non sussiste»

La sentenza riguarda aNche gli altri uffici pubblici

Cassazione: «Solo il crocefisso
può stare nei tribunali»

Per gli altri simboli religiosi «è necessaria una scelta discrezionale del legislatore, che allo stato non sussiste»


ROMA - Per esporre negli uffici pubblici, tra i quali rientrano le aule di giustizia, simboli religiosi diversi dal crocefisso «è necessaria una scelta discrezionale del legislatore, che allo stato non sussiste». Lo sottolinea la Corte di cassazione nelle motivazioni con le quali ha confermato la rimozione dalla Magistratura del giudice «anticrocefisso» Luigi Tosti, che rifiutava di tenere udienza finché il simbolo della cristianità non fosse stato tolto da tutti i tribunali italiani. In alternativa Tosti chiedeva, anche in Cassazione, di poter esporre la Menorah, simbolo della fede ebraica.

RISCHIO DI «POSSIBILI CONFLITTI» - Dopo aver respinto la pretesa di Tosti per quanto riguarda la richiesta di esporre il simbolo ebraico accanto al crocefisso, la Cassazione rileva che una simile scelta potrebbe anche essere fatta dal legislatore valutando, però, anche il rischio di «possibili conflitti» che potrebbero nascere dall'esposizione di simboli di identità religiose diverse. «È vero che sul piano teorico il principio di laicità - scrive la Cassazione - è compatibile sia con un modello di equiparazione verso l'alto (laicità per addizione) che consenta ad ogni soggetto di vedere rappresentati nei luoghi pubblici i simboli della propria religione, sia con un modello di equiparazione verso il basso (laicità per sottrazione)». «Tale scelta legislativa, però, presuppone - spiega la Cassazione - che siano valutati una pluralità di profili, primi tra tutti la praticabilità concreta ed il bilanciamento tra l'esercizio della libertà religiosa da parte degli utenti di un luogo pubblico con l'analogo esercizio della libertà religiosa negativa da parte dell'ateo o del non credente, nonché il bilanciamento tra garanzia del pluralismo e possibili conflitti tra una pluralità di identità religiose tra loro incompatibili».


14 marzo 2011


domenica 13 marzo 2011

BUFFONATE DI PIAZZA IN DIFESA DELLA COSTITUZIONE

Nemmeno i costituzionalisti si sono resi conto di tante stronzate incluse nella Costituzione. Innanzi tutto dovrebbe essere abolito l'art. 7 che ha introdotto i Patti Lateranensi, residuo del compromesso della Chiesa con il fascismo. Uno Stato laico non ha bisogno di Patti Lateranensi. Diceva già il Cavour: "Libera Chiesa in libero Stato".
Ma già l'art. 1 è una grossa stronzata. Infatti la Repubblica non può essere fondata sulla democrazia, che vuol dire volontà della maggioranza. Su questa volontà popolare andarono democraticamente al potere il fascismo e il nazismo. La democrazia non può fondarsi su se stessa. Essa deve avere sopra di sé i principi del liberalismo (come il diritto alla vita e alla libertà, compresa quella di pensiero).
Nemmeno Karl Popper lo capì quando in La società aperta e i suoi nemici scrisse che , "se si distrugge la democrazia si distruggono i diritti". Al contrario: se si distruggono i diritti (fondamentali) si distrugge la democrazia.E i principi del liberalismo possono fondarsi non sulla volontà popolare, ma su una legge che trascende la volontà degli uomini. Si tratta della legge naturale da cui discende il diritto naturale. Dunque il primo articolo dovrebbe essere riscritto dicendo: L'Italia è una Repubblica liberale fondata sul diritto naturale. Il diritto al lavoro discende indirettamente dallo stesso diritto naturale, essendo il diritto naturale diritto all'autoconservazione di un essere vivente, il cui limite è l'eguale diritto di un altro essere vivente. Ed è evidente che senza il lavoro l'animale uomo non può autoconservarsi in vita.
Un'altra grossa stronzata è l'art. 101: La giustizia viene amministrata in nome del popolo. INCREDIBILE. Quale popolo? Il popolo della maggioranza che elegge i parlamentari e che sulla base di tale maggioranza fa le leggi? Innanzi tutto la maggioranza in parlamento con l'antidemocratica legge elettorale che permette ad una minoranza del 40% degli elettori di avere la maggioranza in parlamento grazie all'abolizione del sistema proporzionale non rappresenta più la maggioranza degli elettori. Ma la questione principale è un'altra. Anche se, al limite, vi fosse una unanimità (o quasi) nel popolo in una sorta di volontà plebiscitaria nell'essere concorde con una determinata legge, non può essere il popolo la fonte del diritto. La storia ha dimostrato che spesso è tutto un popolo che deve poter essere condannato. E torno all'esempio del fascismo e del nazismo, che ebbero (il fascismo sino al 1940) un consenso di massa. Dunque le leggi fasciste e naziste erano giuste perché fondate sulla volontà del popolo? Ma siamo matti? Le leggi debbono essere fondate su principi che trascendono la volontà di un popolo, altrimenti la fonte del diritto sarebbe la volontà dello Stato, mentre ciò non può essere ammesso neppure nel caso in cui questo avesse un consenso di massa. Questa è la classica concezione giuspositivistica della fonte del diritto, come fu espressa dal maggiore esponente Hans Kelsen e in Italia da un deficiente che risponde al nome di Norberto Bobbio, che sulla base del suo giuspositivismo, essendo un fiero avversario del diritto naturale, non poté giustificare il suo passaggio dall'essere stato prima un forte sostenitore del fascismo all'essere divenuto un antifascista (dell'ultima ora quando dopo il 1943 si accorse cheil fascismo era ormai sconfitto).E ancor oggi si ha il coraggio di presentare questa banderuola come grande studioso del diritto e portabandiera della democrazia.Queste sono le conseguenze di coloro che tuttora difendono questa Costituzione ritenendo che essa sia intoccabile, mentre essa contiene tante stronzate ,nel senso del filosofo americano Harry G. Frankfurt autore del libro Stronzate (Rizzoli 2005). Le stronzate sono luoghi comuni, modi di dire assorbiti senza riflettere sulla mancanza di senso linguistico.
Kant scrisse: "agisci esternamente in modo che il libero uso del tuo arbitrio possa accordarsi con la libertà di ogni altro, secondo una legge universale” (Metafisica dei costumi, Introduzione alla dottrina del diritto, C). Poiché questa legge non comanda di fare del bene, ma di astenersi dall’invadere la libertà altrui, che è la condizione necessaria perché si eviti il male, si può dire che questo sia il vero imperativo categorico quando esso non dipenda dalla coercizione di una legislazione esterna, come il diritto scaturente dalla volontà del legislatore, ma discenda dalla stessa ragione.Non è dunque il popolo, con la legislazione dello Stato a cui esso appartiene, il fondamento del diritto, secondo Kant, ma la ragione universale.
Eppure ogni sentenza in Italia viene pronunciata in IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Cioè in nome di una grossa stronzata. Una sentenza deve essere emessa in nome dei principi assoluti (antidemocratici perché non possono dipendere dalla volontà di un popolo) che sono i principi del liberalismo, che discendono dal diritto naturale, senza il quale non possono esistere nemmeno i crimini contro l'umanità. Ma gli stronzi scesi in piazza per difendere la Costituzione sono gente mancante di cervello, che avrebbe bisogno di essere curata mentalmente perché non si accorge nemmeno di tutte le stronzate che sostiene.

sabato 12 marzo 2011

RESPONSABILITA' CIVILE DEI GIUDICI, ARROGANTI PADRONI, INVECE CHE UMILI SERVITORI, DELLA GIUSTIZIA

All'Associazione Nazionale Magistrati (presidente Luca Palamara) e al Consiglio Superiore della Magistratura (vicepresidente Michele Vietti)


Voi magistrati siete una corporazione che in un mio recente libro autobiografico e filosofico sul diritto naturale (IO NON VOLEVO NASCERE. Un mondo senza certezze e senza giustizia), riferendomi al CSM chiamo Corporazione di Stampo "Mafioso". Voi vi sentite al di sopra delle leggi in contrasto con il detto "LA LEGGE E' EGUALE PER TUTTI". Falso. Voi, al contrario di tutte le altre categorie, non pagate mai di persona quando fate sentenze palesemente aberranti, dettate "da ignoranza o vizi logici inescusabili" (Art. 1 della legge sui provvedimenti disciplinari" che rimangono solo sulla carta, anche quando anche nel civile possono rovinare la vita diun innocente. Deve finire questa storia. La legge di Riforma di Berlusconi non risolve affatto i problemi della giustizia civile in quanto lascia sussistere le udienze, come spiegherò sotto. Ma è un fatto che Voi non volete che sopra di voi possa esistere una CORTE DI DISCIPLINA non formata da giudici togati ma da altri, non essendo ammissimile che i giudici si giudichino fra loro essendo i provvedimenti disciplinari demandati in ultima istanza alla sezione disciplinare del CSM, un organo di controllo eletto per 2/3 dai controllati. ASSURDO. Il CSM dovrà essere privato di tale compito perché, come si suol dire, i corvi tra loro non si mangiano. Un cittadino, di fronte ad una sentenza palesemente aberrante, deve poter rivolgersi ad una Corte di disciplina formata da giuristi (studiosi del diritto) e non più da giudici (manovali del diritto che, una volta entrati in magistratura, possono anche smettere di aprire un libro di diritto per il resto della vita e continuano a far carriera per sola anzianità). NOn bisogna più passare attraverso il ministro e il P.G. della Cassazione, che se ne fregano. I controlli dell'operato dei magistrati ogni quattro anni sono una buffonata. Una farsa. Le commissioni sono formate quasi unicamente da giudici, con un professore di diritto messo lì a fare il convitato di pietra. I magistrati debbono smettere di sentirsi padroni assoluti della giustizia, invece che umili servitori di essa. DEBBONO PAGARE DI TASCA PROPRIA QUANDO DANNEGGIANO UN INNOCENTE. Ed è questo che voi non volete, nascondendovi da ipocriti dietro il principio dell'indipendenza della magistratura. Leggo sul portale dell'ANM le proposte di riforma della giustizia civile. Adesso vi muovete. Avete scioperato in passato e ora minacciate scioperi solo perché vi siete sentiti e vi sentite toccati nei vostri privilegi di casta. Non capite che i cittadini non hanno più fiducia in voi, che sarete una delle cause per cui Berlusconi continuerà a vincere. Che cosa avete fatto in tutti gli anni passati per riformarla? NIENTE. NIENTE. Avreste dovuto scioperare per chiedere l'attuazione di una riforma che solo adesso chiedete solo per paura del disegno di legge di riforma di Berlusconi, che per altro in molte cose non condivido perché non abolisce le udienze nel processo civile, CHE E' DOCUMENTALE. E se non si aboliscono le udienze continua a rimanere l'inferno dei rinvii da un'udienza all'altra per modifica della domanda, per nuove eccezioni, per deposito di nuove memorie etc. Inviai in passato una email ad Alfano e a Berlusconi nel suo sito. facendo rilevare queste cose. Da notare che io ho smesso di votare dal 1994 e non voterò più per il resto della vita. Questa politica (anche con la sua legge elettorale) mi fa schifo. Ho spiegato altrove, anche nel mio citato libro come istituire il PARTITO DEI NON VOTANTI, in modo che il numero degli eletti (comuni, inutili province da abolire, regioni e parlamento) diminuisca in proporzione al numero dei non votanti (fatta salva una soglia fisiologica del 20% di non votanti).

venerdì 11 marzo 2011

SCIENZA E FEDE. MEDITI IL PAPA CHE HA SCRITTO SOLO FALSITA' ANTROPOCENTRICHE NEL LIBRO GESU' DI NAZARET

PERCHE’ DITE CHE LA CHIESA NON AMA GLI ANIMALI?

http://www.christusrex.org/www1/catechism/catindex-it.html

Catechismo Cattolico

2417 Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine [Cf Gen 2,19-20; Gen 9,1-4 ]. E' dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.

2418 E' contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. E' pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone.

Concilio regionale di Ancilia (Ankara) 314 d.C.

Non voler mangiar carne nemmeno nascosta tra i legumi è un oltraggio al Creatore che ci ha dato gli animali per mangiare

Concilio di Braga 577 d.C

Anatema per coloro che non mangiano le carni che Dio ha dato agli uomini per nutrirsi

Concilio di Aquisgrana 816 d.C

Ingiunzione al clero: Se non mangerete carne sarete estromessi dall’ordine

UN LIBRO DA NON PERDERE:

http://www.sandrogindro.it/site/1992/01/01/fratelli/ in studi cattolici

IL VEGETARIANO VIOLENTO

Catechismo Cattolico

2274 L'embrione, poiché fin dal concepimento deve essere trattato come una persona, dovrà essere difeso nella sua integrità, curato e guarito, per quanto è possibile, come ogni altro essere umano.

Viktor Cathrein. La morale cattolica esposta nelle sue premesse e nelle sue idee fondamentali 1912

L’animale non possiede diritti di sorta …dovremmo avere dei doveri verso creature che possiamo a nostro capriccio fare a pezzi arrostire o mangiare? L’animale …semplice mezzo per il nostro fine

Padre Canciani sant’uomo, prete animalista, ovvero la mosca bianca, ci vende, nella sua innocenza, una patacca. Ci informa dell’amore di Wojtyla per il proprio gatto che fa venire a Roma dall’Episcopato di Cracovia. Il buon prete ci racconta che Giovanni Paolo II è un pontefice amante degli animali

Bene. Nel 1982 Wojtyla concede un’udienza a quaranta ricercatori e si esprime in termini chiarissimi a favore della vivisezione.

Più tardi esalta il circo come “fonte di sano divertimento”, e ricorda Agostino quando seguiva i giochi con le lepri sbranate dai levrieri.

E nel 1997, il Papa che ama gli animali concede un’udienza a Jesulin de Ubrique grande torero di Spagna e lo fa mentre Carlo Alberto Iniestra Cano, Arcivescovo di Madrid, definisce la corrida “tradizione incivile”

Ma non si ferma qui Wojtyla nel 1980 cita san Berbardino da Siena “Gli uomini sono incomparabilmente più nobili e preziosi degli animali…”

Un patriota polacco sarà stato Wojtyla ma un Papa che amava gli animali… proprio no!

Il buon Canciani mi fa pensare alla vecchina di Jan Hus raccontata da Nietzsche.

Mentre Hus brucia nel rogo una vetusta contadina corre con un ramoscello secco, per accrescere

le fiamme che stanno consumando l’eretico, e lo getta nel rogo.

E Hus sospira tra le vampe: Sancta simplicitas!

Ecco: Sancta simplicitas! Altro che Papa animalista…

Agostino Gemelli: “dove non c’è partecipazione della coscienza non v’è dolore”

Una soluzione cartesiana. Se non provano dolore puoi vivisezionare a piacere.

Monsignor Lambruschini, portavoce vaticano: “Non mancano campagne propagandiste che la chiesa non può approvare, quella ad esempio contro gli esperimenti d’ordine scientifico su animali vivi. La Chiesa non si oppone neppure alla vivisezione delle bestie da cui vengono tanti aiuti al progresso della scienza”

Cardinale Palazzini nel 1989: “Gli antivisezionisti pensino di più alle violenze che subisce la vita umana e lascino stare gli animali, il rischio è che diventino essi stessi animali”

Monsignor Antonio Vacca, Vescovo di Alghero e Bosa: “Abbandonare tanti e superficiali sentimentalismi, a cominciare dalle attenzioni che vengono riposte verso gli esseri inferiori che debbono essere al servizio dell’uomo”

Dizionario di teologia morale diretto dal Cardinal Roberti :“… nei paesi protestanti le associazioni protettrici degli animali hanno quasi sempre ottenuto che la legge controlli strettamente e disciplini la vivisezione…

Donde un evidente ostacolo che i paesi cattolici non conoscono, al progresso della fisiopatologia, che nella vivisezione ha il suo principale mezzo…”

“l’ordine gerarchico delle creature voluto dal Creatore ha posto l’uomo re e quindi proprietario e usufruttuario di tutti gli esseri inferiori. Gli zoofili perdono troppo di vista lo scopo per cui gli animali, creature irragionevoli, sono stati da Dio creati, cioè a servizio e uso dell’uomo”

Civiltà Cattolica: “ dobbiamo denunciare le enormi e inutili spese che si fanno per gli animali domestici…

Il fatto grave è che per i cani e i gatti si fanno spese per nutrirli con cibi costosissimi, confezionati appositamente per essi; oppure per vestirli con cappottini firmati. .. Di fronte a queste autentiche pazzie, moralmente condannabili, c’è il dramma dei milioni di bambini che muoiono di fame o per malattie incurabili…Le pazzesche spese che si fanno per gli animali sono un segno piccolo ma significante di una mentalità distorta, che deve essere condannata e corretta”

Corriere della Sera: Estate del 2004. Arrivo di 120 macachi dall’isola di Mauritius per sperimentazione presso il Nervino Medical Science di cui è proprietaria la Congregazione dei figli dell’Immacolata

In seguito a tutto questo orrore insorge fratel Renato Moretti, rarissima specie di cattolico animalista, e scrive una lettera indignata a Wojtyla dcendo: “Satana ha messo mano al nuovo catechismo universale …dando il suo benestare alla vivisezione degli animali”

Viene da dire a fratel Renato…” Ma benedetto frate…te ne sei accorto adesso? Svegliaaaaa

È da due millenni che va avanti così…”

Paolo VI incontra un bambino piangente per la morte del suo cane

Gli dice: “Lo troverai nella luce del Signore.

Bene, per trovarlo nella luce del Signore occorre avere un’anima, altrimenti ti dissolvi nel Nulla e la luce non la vedi.

Ma arriva il contrordine:

Benedetto XVI : “Mentre nelle altre creature, che non sono chiamate all'eternità, la morte significa soltanto la fine dell'esistenza sulla terra, in noi il peccato crea una voragine che rischia di inghiottirci per sempre, se il Padre che è nei cieli non ci tende la sua mano.”

Direttive draconiane per gli organi d'informazione della Santa Sede: non si
parla della passione di Benedetto XVI per i felini. Il pontefice, nel suo
appartamento privato, di gatti ne ha più di uno. Ma non si deve sapere, per
non diventare motivo di propaganda animalista

Cerco sempre di capire perché i cristiani tirano sempre fuori Genesi: 1- 29,30 ignorando quello che segue, cioè: Genesi 4- 3,8, Genesi 8.20 –21, Genesi 9 - 1,7

Genesi: 1- 29,30 precede Genesi 4- 3,8, Genesi 8.20 –21 e Genesi 9 - 1,7

In Genesi 4- 3,8 Jahvè rifiuta l’offerta dei frutti di Caino e accetta l’offerta di Abele

Sceglie il grasso delle pecore alla frutta.

Quindi la sequenza corretta è questa:

Genesi: 1- 29,30

E Dio disse: Ecco io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra e ogni albero che abbia frutti portatori di seme; questo vi servirà di nutrimento. E a ogni animale della terra, a ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento. E così fu.

Genesi 4- 3,5

Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto.

Genesi 8.20 –21

Allora Noè edificò un altare all'Eterno, e prese di ogni specie di animali puri e di ogni specie di uccelli puri e offrì olocausti sull'altare. E l'Eterno sentì un odore soave; così l'Eterno disse in cuor suo: Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, perché i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto.

Genesi 9 - 1,7

Poi Dio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite la terra.
La paura di voi e il terrore di voi sarà su tutti gli animali della terra, su tutti gli uccelli del cielo, su tutto quello che si muove sulla terra; e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati in vostro potere.
Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde;
ma non mangerete carne con la sua vita, cioè il suo sangue.
Io chiederò certamente conto del sangue delle vostre vite; ne chiederò conto ad ogni animale e all'uomo. Chiederò conto della vita dell'uomo alla mano di ogni fratello dell'uomo.
Chiunque spargerà il sangue di un uomo, il suo sangue sarà sparso per mezzo di un uomo, perché DIO ha fatto l'uomo a sua immagine.
Voi dunque siate fruttiferi e moltiplicatevi; crescete grandemente sulla terra e moltiplicate in essa.

Jahvè in Genesi 9- 1,7 definisce il rapporto: La paura di voi e il terrore di voi sarà su tutti gli animali della terra, su tutti gli uccelli del cielo, su tutto quello che si muove sulla terra; e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati in vostro potere.
Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde;
ma non mangerete carne con la sua vita, cioè il suo sangue

E invece ci viene propinato sempre il Dio vegetariano di Genesi 1- 29,30 come se ci fossero due Dei: quello di Genesi 1- 29,30 e quello di Genesi 4- 3,8, Genesi 8.20 –21,

Genesi 9 - 1,7 . Ed è come un gioco delle tre carte.

E dove porta tutto questo?

Porta al Qorbanot , alle offerte sacrificali al Tempio di Gerusalemme

Dal 515 avanti Cristo al 70 dopo Cristo i sacrifici avvengono con spaventosa regolarità. Il Tempio diventa una multinazionale della carne macellata. Poi c’è la rivolta giudaica. E la rivolta conduce direttamente alla distruzione del Tempio da parte dei Romani. Nel 70 d.C. ci pensano Vespasiano e Tito a mettere fine

ai sacrifici. Ma non per amore degli animali.

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Francesco_Hayez_017.jpg

I sacrifici riprenderanno durante la Guerra Giudaica dal 132 al 133 e poi non si faranno più. La Torah è lapidare per eseguirli occorre un Tempio con la sua sanguinosa e brutale liturgia. Ma ci sono Ebrei ortodossi che vorrebbero ricostruire il Tempio e riprendere i sacrifici.

http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3371508,00.html

La follia religiosa non conosce limiti.

E’ vero che i Profeti in rari casi dicono che Dio non vuole i sacrifici

Geremia 6,20; Geremia 7- 21,23; Isaia 1- 11,20 ecc…ecc…

Ma il risultato qual è? I sacrifici vanno avanti per 586 anni.

UNA SEQUENZA BIBLICA SINTETICA

http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM

GENESI 4 - 1,7

Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo dal Signore". Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore;
anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta,
ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto.
Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto?
Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo".

GENESI 8-20,21

Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali mondi e di uccelli mondi e offrì olocausti sull'altare. Il Signore ne odorò la soave fragranza e pensò: "Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.

ESODO 12-1,8

Il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d'Egitto:
"Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell'anno.
Parlate a tutta la comunità di Israele e dite: Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa.
Se la famiglia fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell'anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo immolerà al tramonto. Preso un pò del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare.

ESODO 29. 10,24

Fa accostare il giovenco davanti alla tenda del convegno e Aronne e i suoi figli posino le mani sopra il capo del giovenco . Quindi immola il giovenco dinnanzi al Signore, all'entrata della tenda di convegno . Prendi del sangue del giovenco ; e col dito mettine sopra dei corni dell'altare ; e spandi tutto l'altro sangue a piè dell'altare. Prendi tutto il grasso che avvolge le interiora, il lobo del fegato e i due reni col grasso, e bruciali sull'altare facendo esalare il profumo . La carne , la pelle e i rifiuti del giovenco bruciali col fuoco fuori dal campo ; è sacrificio per il peccato .

Prendi poi uno dei montoni, e Aronne e i suoi figli mettano le mani sopra il capo del montone . Scanna il montone, prendi il suo sangue e spargilo sopra e intorno all'altare . Taglia il montone in quattro pezzi, lava le interiora e le gambe e mettile sull'altare coi pezzi e con la testa ; e brucia tutto quanto il montone sopra all'altare, facendone esalare il profumo ; è un olocausto al Signore, è un odore soave, un'offerta fatta col fuoco al Signore.

Prendi poi l'altro montone e Aronne e i suoi figli posino le mani sopra il suo capo. Scanna quindi il montone ; prendi un po' del suo sangue e mettilo sul lobo dell'orecchio destro di Aronne, e sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli, sopra il pollice della loro mano destra, e sopra il dito grosso del loro piede destro ; poi spargi il sangue sopra e intorno all'altare . Prendi ancora del sangue di sopra all'altare e dell'olio usato per le sacre unzioni e spruzzane Aronne e le sue vesti, i suoi figli e le loro vesti insieme con lui . Così sarà consacrato lui e le sue vesti e assieme a lui i suoi figli e le loro vesti . Poi prendi il grasso del montone, la coda, il grasso che ricopre le interiora, e il lobo del fegato,i due reni col grasso che v'è sopra e la coscia destra, poiché è il montone sacrificato per la consacrazione .

ESODO 29. 38,41

Ecco quello che offrirai sull'altare : due agnelli di un anno ogni giorno in perpetuo . Offrirai un agnello la mattina e l'altro la sera. Col primo agnello offrirai la decima parte d'un efa di fior di farina intrisa in un quarto di hin d'olio vergine ; e una libagione di un quarto di hin di vino . Con l'altro agnello che sacrificherai la sera, farai le stesse offerte e la libagione come al mattino ; è un'offerta consumata col fuoco, in odore soave al Signore .

LEVITICO 1. 1,17

Il Signore chiamò Mosè e dalla tenda del convegno gli disse:
"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno di voi vorrà fare un'offerta al Signore, offrirete bestiame grosso o minuto.
Se l'offerta è un olocausto di grosso bestiame, egli offrirà un maschio senza difetto; l'offrirà all'ingresso della tenda del convegno, per ottenere il favore del Signore.
Poserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore per fare il rito espiatorio per lui.
Poi immolerà il capo di grosso bestiame davanti al Signore, e i sacerdoti, figli di Aronne, offriranno il sangue e lo spargeranno intorno all'altare, che è all'ingresso della tenda del convegno.
Scorticherà la vittima e la taglierà a pezzi.
I figli del sacerdote Aronne porranno il fuoco sull'altare e metteranno la legna sul fuoco,
poi sulla legna e sul fuoco che è sull'altare disporranno i pezzi, la testa e il grasso.
Laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote brucerà il tutto sull'altare come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
Se la sua offerta è un olocausto di bestiame minuto, pecora o capra, egli offrirà un maschio senza difetto.
Lo immolerà dal lato settentrionale dell'altare davanti al Signore e i sacerdoti, figli di Aronne, spargeranno il sangue attorno all'altare.
Lo taglierà a pezzi, con la testa e il grasso, e il sacerdote li disporrà sulla legna, collocata sul fuoco dell'altare.
Laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote offrirà il tutto e lo brucerà sull'altare: olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
Se la sua offerta al Signore è un olocausto di uccelli, offrirà tortore o colombi.
Il sacerdote li offrirà all'altare, ne staccherà la testa, che farà bruciare sull'altare, e il sangue sarà spruzzato sulla parete dell'altare.
Poi toglierà il gozzo con le sue immondezze e lo getterà al lato orientale dell'altare, dov'è il luogo delle ceneri.
Dividerà l'uccello in due metà prendendolo per le ali, ma senza separarlo, e il sacerdote lo brucerà sull'altare, sulla legna che è sul fuoco, come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.

LEVITICO 3 – 2,5

…poserà la mano sulla testa della vittima e la immolerà all'ingresso della tenda del convegno e i figli di Aronne, i sacerdoti, spargeranno il sangue attorno all'altare.
Di questo sacrificio di comunione offrirà come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore il grasso che avvolge le viscere e tutto quello che vi è sopra,
i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà al di sopra dei reni; i figli di Aronne lo bruceranno sull'altare, sopra l'olocausto, posto sulla legna che è sul fuoco: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.

LEVITICO 9 - 23,24

Mosè e Aronne entrarono nella tenda del convegno; poi uscirono e benedissero il popolo e la gloria del Signore si manifestò a tutto il popolo.
Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e consumò sull'altare l'olocausto e i grassi; tutto il popolo vide, mandò grida d'esultanza e si prostrò con la faccia a terra.

LEVITICO 11 - 3,8

Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina.
Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo;
l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo;
la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda;
il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo.
Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.

LEVITICO 20 - 15-16

L'uomo che si abbrutisce con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia.
Se una donna si accosta a una bestia per lordarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.

E magari è meglio rileggerlo interamente….


LEVITICO 20 – 9,21

Chiunque maltratta suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte; ha maltrattato suo padre o sua madre: il suo sangue ricadrà su di lui.
Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l'adultero e l'adùltera dovranno esser messi a morte.
Se uno ha rapporti con la matrigna, egli scopre la nudità del padre; tutti e due dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di essi.
Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due dovranno essere messi a morte; hanno commesso un abominio; il loro sangue ricadrà su di essi.
Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.
Se uno prende in moglie la figlia e la madre, è un delitto; si bruceranno con il fuoco lui ed esse, perché non ci sia fra di voi tale delitto.
L'uomo che si abbrutisce con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia.
Se una donna si accosta a una bestia per lordarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.
Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei ed essa vede la nudità di lui, è un'infamia; tutti e due saranno eliminati alla presenza dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella; dovrà portare la pena della sua iniquità.
Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue regole e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo.
Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa scopre la sua stessa carne; tutti e due porteranno la pena della loro iniquità.
Se uno ha rapporti con la moglie di suo zio, scopre la nudità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato; dovranno morire senza figli.
Se uno prende la moglie del fratello, è una impurità, egli ha scoperto la nudità del fratello; non avranno figli.

NUMERI 19-1,5

Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne:
"Questa è una disposizione della legge che il Signore ha prescritta: Ordina agli Israeliti che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo.
La darete al sacerdote Eleazaro, che la condurrà fuori del campo e la farà immolare in sua presenza.
Il sacerdote Eleazaro prenderà con il dito il sangue della giovenca e ne farà sette volte l'aspersione davanti alla tenda del convegno;
poi si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con gli escrementi.

NUMERI 31-17,18

Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo;
ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi.

GIOSUÈ 6.21


Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città crollarono; il popolo allora salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e occuparono la città. Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall'uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l'ariete e l'asino.

DEUTERONOMIO 12- 15,16

Ma, ogni volta che ne sentirai desiderio, potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo la benedizione che il Signore ti avrà elargito; chi sarà immondo e chi sarà mondo ne potranno mangiare, come si fa della carne di gazzella e di cervo;
ma non ne mangerete il sangue; lo spargerai per terra come acqua.

DEUTERONOMIO 14. 3-8


Non mangerai alcuna cosa abominevole. Questi sono gli animali che potrete mangiare: il bue, la pecora e la capra; il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l'antilope, il bufalo e il camoscio.
Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa in due da una fessura, e che rumina.
Ma non mangerete quelli che rùminano soltanto o che hanno soltanto l'unghia bipartita, divisa da una fessura e cioè il cammello, la lepre, l'ìrace, che rùminano ma non hanno l'unghia bipartita; considerateli immondi; anche il porco, che ha l'unghia bipartita ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri.
Fra tutti gli animali che vivono nelle acque potrete mangiare quelli che hanno pinne e squame;
ma non mangerete nessuno di quelli che non hanno pinne e squame; considerateli immondi.
Potrete mangiare qualunque uccello mondo; ecco quelli che non dovete mangiare:
l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila di mare, il nibbio e ogni specie di falco, ogni specie di corvo,
lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviero, il gufo, l'ibis, il cigno,
il pellicano, la fòlaga, l'alcione, la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello.

DEUTERONOMIO 20-13,14

Quando il Signore tuo Dio l'avrà data nelle tue mani, ne colpirai a fil di spada tutti i maschi;
ma le donne, i bambini, il bestiame e quanto sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il Signore tuo Dio ti avrà dato.

ATTI DEGLI APOSTOLI 10- 9,16

Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. Gli venne fame e voleva prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. In essa c'era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. Allora risuonò una voce che gli diceva: "Alzati, Pietro, uccidi e mangia!". Ma Pietro rispose: "No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo". E la voce di nuovo a lui: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano". Questo accadde per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu risollevato al cielo. Mentre Pietro si domandava perplesso tra sé e sé che cosa significasse ciò che aveva visto, gli uomini inviati da Cornelio, dopo aver domandato della casa di Simone, si fermarono all'ingresso. Chiamarono e chiesero se Simone, detto anche Pietro, alloggiava colà. Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito gli disse: "Ecco, tre uomini ti cercano; alzati, scendi e va' con loro senza esitazione, perché io li ho mandati". Pietro scese incontro agli uomini e disse: "Eccomi, sono io quello che cercate. Qual è il motivo per cui siete venuti?". Risposero: "Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarti nella sua casa, per ascoltare ciò che hai da dirgli". Pietro allora li fece entrare e li ospitò.

TOMMASO D'AQUINO ( 1225 –1274)

Soluzione delle difficoltà:


1)Secondo l'ordine stabilito da Dio la vita degli animali e delle piante non viene conservata per sé stessa ma per l'uomo . Ecco perché S.Agostino scriveva : "Se conso l'ordine sapientissimo del Creatore, la loro vita e la loro morte sono subordinate al nostro vantaggio" .

2) Gli animali e le piante non hanno la vita razionale, per governarsi da sé stessi, ma sono sempre come governati da altri mediante un istinto naturale . E in questo abbiamo il segno che essi sono subordinati per natura, e ordinati all'uso di altri esseri.

3) Chi uccide il bove di un altro, non pecca perché uccide un bove, ma perché danneggia un uomo nei suoi averi. Ecco perché questo fatto non è elencato fra i peccati di omicidio, ma tra quelli di furto e di rapina.

AGOSTINO (354- 430)

Giustifica l’abbattimento degli animali e legittima la loro uccisione.

La ragione? La loro mancanza del potere di discernere.

Prima Agostino era un manicheo e la pensava differentemente. Poi cambia idea e si avvicina stranamente alla visione di Cartesio che secoli dopo penserà gli animali come macchine.

Per Agostino gli animali sono macchine che l’uomo può usare a suo piacimento.

Gli animali possono divertire l’uomo, sono svago per l’uomo ma andare oltre è insano.

Peccaminoso. Questo santo tanto amato dagli intellettuali cristiani e non cristiani giustifica anche la schiavitù e dice che Cristo stesso dimostrò che “rinunciare a uccidere animali o piante è il massimo della superstizione” mandando i demoni nel corpo dei maiali e maledicendo il fico che non dava frutti.

PREFAZIONE DI DITADI: I FILOSOFI E GLI ANIMALI

Il fatto è che per Agostino e per la quasi totalità dei pensatori cristiani, la questione animale è, nella sostanza, un non problema, anzi, porre la questione è un chiaro sintomo di decadenza, e forse, di influenza demoniaca, come suggerisce san Paolo. Paolo di Tarso addirittura connette il superamento del matrimonio, le filosofie che esortano a non mangiare carne, all'imminenza della "fine dei tempi" che produrrà "ingannevoli espressioni ispirate" e "insegnamenti diabolici" .


E come dice la Bibbia: per oggi è sufficiente il male del giorno…

COME NASCE LA VITA

Immaginate delle palle di biliardo in un grande tavolo nero. Un immenso tavolo nero.

Da un punto centrale - chiamiamo questo punto centrale: il punto A - immaginate di sparpagliare le palle in varie direzioni. Immaginate che queste palle prendano sempre più velocità mentre si allontanano dal punto A. Immaginate che le palle siano le galassie che fuggono a velocità inaudita dal punto dell’esplosione primordiale; dal punto della deflagrazione originale del Big Bang. Dal punto A.

Una palla è come una galassia che può avere una larghezza di 100.000 anni luce, come la nostra Via Lattea o il doppio come Andromeda, e può contenere oltre 200 miliardi di soli.

Ora immaginate che la Terra sia un microscopico punto in una di quelle palle che si allontanano dal punto A

a velocità incredibile. Un punto microscopico che è parte infinitesimale della palla - galassia che fugge con una velocità che aumenta sempre più. Immaginate che tutto si allontani con rapidità inaudita dal punto A.

Se stazionate un vivente nel punto ove si trova ora la Terra il vivente vede un cielo pieno di stelle, ma se, ipoteticamente, stazionate un vivente nello stesso punto, tra trilioni e trilioni di anni, dopo l’implosione del sole e la distruzione del sistema solare (che si prevede comincerà ad avvenire tra 5 miliardi di anni) il vivente non vedrà più il cielo stellato ma un cielo nero privo di astri. La ragione? Le galassie si allontanano dal punto dell’esplosione primordiale a velocità altissima. La deflagrazione ha irradiato le galassie come una bomba che esplode irradia le sue schegge.

Tra trilioni e trilioni di anni la vita si spegnerà nel cosmo. Si spegneranno le stelle una a una.

Svaniranno anche i buchi neri. La vita scomparirà. Il livello di bassa entropia che ha permesso l’esistenza di un universo ordinato diventerà altissimo e tutto “ciò che è” si scomporrà in un oceano di fotoni.

I giganti sconfiggeranno il cosmo ordinato degli Dei olimpici, si libereranno delle loro catene, usciranno dalle loro prigioni sotterranee e provocheranno il caos. L’apparenza come la conosciamo noi non sarà più

Ma cosa è l’apparenza? E perché esiste qualcosa invece del nulla?

La scienza ci dice che l’apparenza (spazio, tempo, materia, energia ecc..) è una fluttuazione sul nulla.

Anzi il nulla è un termine sbagliato meglio il vuoto. L’apparenza è una fluttuazione sul vuoto. E come se su un immenso, forse infinito, oceano nero assolutamente stabile si formasse una minuta onda che increspasse, minutamente, microscopicamente, la superficie del vuoto producendo l’universo (o gli universi) come lo conosciamo noi. Insomma il vuoto è il sostrato primordiale ove una microscopica instabilità produce l’esistere. Noi siamo i figli di questa minutissima fluttuazione. Noi i viventi, umani e non umani. Ma tutto “ciò che è” è figlio di questa fluttuazione.

Quando si studia la specie bisogna capire da dove siamo emersi, da dove è originata la vita.

Quello che è affiorato è apparso da immense estinzioni di massa.

Queste estinzioni hanno massacrato la vita. L’hanno quasi spenta.

Immaginare che una benigna suprema volontà, oltre lo Spazio – Tempo, abbia ideato una cosa del genere è semplicemente folle. Ed è offensivo per una simile volontà.
L’estinzione di massa è una catastrofe globale che coinvolge l’intera biosfera.

Le estinzioni avvengono a intervalli di circa 100 milioni di anni.

Gli scienziati dicono che ci sono state cinque grandi estinzioni di massa.

La prima nell’Ordoviciano, 438 milioni di anni fa, ha estinto il 75% delle specie

La seconda nel Devoniano, 360 milioni di anni fa, ha estinto il 65% delle specie

La terza nel Permiano, 245 milioni di anni fa, ha estinto il 96% delle specie

La quarta nel Triassico, 210 milioni di anni fa, ha estinto il 70% delle specie

La quinta nel Cretaceo, 65 milioni di anni fa, ha estinto il 68% delle specie tra cui i dinosauri.

Le specie estinte sono state principalmente quelle degli invertebrati, dei coralli, dei trilobiti, degli insetti e dei dinosauri.

Diciamo che queste sono state le grandi estinzioni di massa, ma ci sono state anche estinzioni minori che sono avvenute (e forse continueranno ad avvenire) con intervalli di circa 10 milioni di anni.

La Terra ha quindi esperimentato nel suoi 4,5 milioni di vita tremendi sconvolgimenti.

Il più distruttivo di questi cataclismi è stata l’estinzione di massa avvenuta nel Permiano, 245 milioni di anni fa, (alcuni dicono 252 milioni di anni fa).

Quell’ avvenimento ha estinto il 96% delle specie marine e il 70% delle specie vertebrate terrestri. Questo evento tumultuoso è stato chiamato il “the big dying”, “Il grande morire”

Da quel massacro smisurato quello che è restato ha prodotto la vita che conosciamo.

Noi siamo nel grande albero dell’evoluzione non un tronco ma un minuto, gracile ramoscello.

La nostra vita è stata brevissima. Quasi insignificante.

Prima c’è stato il big bang (13,7 miliardi anni fa) (ma le date cambiano continuamente)

Poi si sono formate le galassie (12 miliardi di anni fa)

Poi si è formato il sistema solare e quindi la Terra ( 4,6 miliardi di anni fa)

Poi sulla Terra è apparsa la vita: le prime forme di vita unicellulare (3,5 miliardi di anni fa)

Poi sono apparsi i trilobiti, i vermi, i molluschi (600 milioni di anni fa) .

Poi i pesci senza mascella, i brachiopodi (500 milioni di anni fa)

Poi i coralli, le piante, i pesci, gli animali semplici ( 395 milioni di anni fa)

Poi le conifere, le libellule giganti, i ragni, gli squali (345 milioni di anni fa)

Poi nuove specie di pesci e le felci giganti ( 280 milioni di anni fa)

Poi i dinosauri, i pesci come li conosciamo ora, e i primi uccelli ( 200 milioni di anni fa )

Poi le piante con fiori, i dinosauri e gli insetti ( 135 milioni di anni fa)

Poi le balene, i cavalli, i marsupiali, gli elefanti e i mammut (65 milioni di anni fa)

Poi noi. O almeno i nostri avi. (4 milioni di anni fa )

Secondo gli scienziati la differenziazione tra uomo e scimmia è iniziata tra 7 e 4 milioni di anni fa.

l’Austrolapithecus ramidus 4,4 milioni di anni forse camminava eretto

Sempre secondo gli scienziati Austrolapithecus africanus è stato il primo vero antenato e si situa nel tempo intorno ai 3,6 e 2,9 milioni di anni fa.

Poi è giunto l’Homo erectus che utilizzò fuoco e strumenti di pietra e dicono sia vissuto da 1,8 milioni di anni fa a 300.000 anni fa.

Infine è apparso quello che siamo noi: l’homo sapiens virtualmente operante sulla terra da 160.000 anni fa a oggi.

Il nostro impatto? Ascoltate Sledentopf che condensa in un anno la vita :

“il Sole nasce a gennaio, a febbraio si forma la terra, in aprile i continenti emergono dalle acque, a novembre appare la vegetazione, il regno dei rettili si estingue a natale, alle ore 23 della notte di San Silvestro nasce l'uomo di Pechino, dieci minuti prima di mezzanotte nasce l'uomo di Neanderthal, nell'ultimo mezzo minuto si svolge l'intera storia umana, e nell'ultimo secondo di questo mezzo minuto gli uomini si moltiplicano per tre, calcolando che dieci secondi, corrispondono a 1560 anni. Se l'espansione demografica dovesse continuare al ritmo attuale, nei prossimi dieci secondi solo il peso dei viventi aumenterebbe fino a eguagliare il peso del globo...”

Ma che aspettarsi da una specie che emerge da simili tremendi, strazianti cataclismi?

Questo è il punto. Tutto gli orrori che avvengono è perché non siamo figli di un Dio che ci ha creato a sua immagine e somiglianza ma eredi dell’immenso strazio della vita. Dell’immenso formarsi della vita.

E in questo immenso strutturasi è apparsa anche - nella nostra mente - la compassione verso gli altri esseri viventi. O meglio: verso i viventi tutti. E la compassione è come la ginestra leopardiana che cresce nel deserto. E’ come la pianta che sboccia tra le fessure dell’asfalto. E’ una cosa che va contro la corrente impetuosa del divenire che va contro quello che Nietzsche chiama “l’innocenza del reale”.

La cosa più tragica e stupida che abbia mai sentito è la cantilena dei piccoli anglicani inglesi che cantano:

“All things bright and beautiful

all creatures great and small

all things bright and wonderful

the Lord God made them all…”

“Tutte le cose luminose e belle

tutte le creature grandi e piccole

tutte le cose luminose e meravigliose

Il Signore le ha fatte tutte..”

Quindi ha pensato anche le grandi estinzioni. Che cosa infinitamente stupida. Anche nel bucolico giardino leopardiano c’è una guerra tremenda tra le specie. Anche tra insetti e piante. Nel mio giardino ogni volta che taglio l’erba produco ecatombe. Visitate nella notte una foresta equatoriale e vedrete cosa accade. Tutti divorano tutti. E speriamo che non finisca per noi come immagina Cormac Mc Carthy ne “La Strada” con la Terra massacrata, che non produce più niente, le piante morte, le acque avvelenate, gli animali scomparsi e i sopravvissuti che si divorano tra loro sussistendo in uno stato di tenebrosa esistenza.

Lo strazio finirà solo quando l’universo si spegnerà. Tra trilioni e trilioni di anni.

Nel frattempo l’innocenza del reale ci farà vivere lo strazio. In quello siamo radicati.

E non si scappa.

Paolo Ricci per BAILADOR